Leggende di natale, il bastoncino di zucchero

Il bastoncino di zucchero appartiene forse più alla tradizione natalizia anglosassone che alla nostra ma di sicuro popola il nostro immaginario collettivo quanto babbo natale, l’albero e i doni. Per questo motivo mi è sembrato carino raccontare a voi e ai vostri cuccioli la leggenda di come nacque e del suo vero significato anche se non si tratta di una vera e propria fiaba di natale.

Si narra che il bastoncino di zucchero bianco e rosso sia stato inventato da un pasticcere che voleva realizzare un dolce che ricordasse Gesù bambino; così prese del caramello, un ingrediente solido perchè Gesù è la solida roccia su cui sono costruite le nostre vite (Matt 16:18), quindi gli diede la forma di una “J” per Jesus che è appunto il nome di Gesù in inglese.

La pillola allunga la vita e migliora la salute

La pillola ha compiuto 50 anni quest’anno e nonostante sia, ancora oggi, un farmaco molto discusso, ha rivoluzionato la vita delle donne. Inoltre, i nuovi farmaci sono migliorati e non ci sono più rischi per la salute. A sostenere questa tesi è uno studio inglese, durato 39 anni e pubblicato sul British Medical Journal , secondo cui riduce del 12% la mortalità in generale. Soprattutto quella correlata a malattie cardiovascolari e tumori di colon retto, utero e ovaie.

I ricercatori hanno analizzato e studiato i casi di oltre 46 mila donne, verificando ogni eventuale possibilità. Si sono accorti che, tra l’altro, sul lungo periodo diminuiscono le controindicazioni: questa cosa è molto importante soprattutto per quelle signore che utilizzano il farmaco a scopo terapeutico, magari perché hanno l’ovaio micropolicistico o l’endometriosi.

Allergie alimentari: attenzione alla zucca

Ricca di vitamine A,B ed E, di betacarotene e di minerali come il calcio, il sodio, il potassio, il fosforo, il magnesio, il selenio e il ferro, la zucca è un alimento prezioso che non dovrebbe mancare nell’alimentazione del bambino. Bisogna, però, fare attenzione. Pare, infatti, che la zucca potrebbe causare allergie in età pediatrica. L’allarme arriva dal meeting annuale dell’American College of Allergy, Asthma and Immunology (ACAAI) tenutosi di recente a Phoenix, negli Stati Uniti. Secondo gli esperti del settore, infatti, la zucca potrebbe diventare il fattore scatenante di alcune allergie alimentari nei bambini. Anche se la zucca generalmente non è considerata un alimento a rischio, potrebbe risultare pericoloso per alcuni bambini. Nello specifico, i ricercatori dell’ACAAI hanno riportato il caso di un bimbo di otto anni che dopo aver mangiato della zucca ha manifestato prurito agli occhi, forti starnuti, crisi d’asma ed edema alle palpebre.

I neonati sognano già ad occhi aperti

Cosa frulla nella testolina di un bimbo appena venuto al mondo? Sono certa che tutte le mamme se lo sono chiesto contemplando il visino raggrinzito e  gli occhietti quasi sempre chiusi del loro cucciolo. Bene, secondo un gruppo di ricercatori dell’Imperial College di Londra i neonati sognano ad occhi aperti, o meglio sono già in grado di farlo sin dai primi giorni di vita, dal momento che il loro cervello è già in grado di stabilire le connessioni tra strutture cerebrali necessarie per fantasticare e ricordare.

Lo studio è stato condotto in base alla scansione del cervello di un campione di settanta bambini, effettuate ad età differenti; in questo modo, i ricercatori britannici hanno potuto constatare come le connessioni neuronali cui facevamo cenno risultino già formate al termine della gravidanza e quindi al momento della nascita.

No kid, quando non avere figli è una scelta

Non avere figli può anche essere una scelta di vita. Parliamo sempre dei nostri bambini e di come educarli per diventare degli adulti sereni e non ci viene neanche in mente che esiste una fetta di popolazione, anche bella grande, che non ha nessuna intenzione di avere degli eredi. Il movimento, nato in America, si chiama Childfree e la loro filosofia si basa sul fatto che “i bambini sono una perdita di tempo, denaro, energie sottratti al proprio tempo, denaro e energie…”. Questa tendenza è arrivata anche in Europa grazie al libro di Corinne Maier No kid. Quaranta ragioni per non avere figli (Bompiani) e alla festa  dei Non-Papà e delle Non-Mamme di Parigi.

Igiene intima in gravidanza: le abitudini da evitare

L’igiene intima per una donna, si sa, è sempre fondamentale. Ci sono , però, dei periodi nella vita di una donna nel corso dei quali l’igiene intima assume maggiore importanza. E’ il caso, ad esempio, della gravidanza. Durante i nove mesi di attesa, infatti, la donna è più esposta ad infezioni vaginali, arrossamenti, prurito e reazioni allergiche. Questo perché, durante la gestazione, i genitali femminili subiscono numerosi cambiamenti necessari per il corretto andamento della gravidanza. Durante l’attesa, infatti, aumentano le secrezioni vaginali, la sudorazione intima e la stitichezza, tutti fattori che, senza una corretta igiene intima, favoriscono la proliferazioni di batteri e di infezioni. E’ fondamentale, quindi , in gravidanza seguire delle regole precise per una corretta igiene intima.

Iperemesi gravidica

Cos’è l’iperemesi gravidica

Avere nausea e vomito in gravidanza è piuttosto comune, soprattutto nel corso del primo trimestre di gestazione, accade infatti nel 75% dei casi. L’iperemesi gravidica è invece un disturbo che presenta proprio questi sintomi ma che va distinto dalla loro “semplice” insorgenza. Infatti l’iperemesi gravidica interessa una percentuale molto piccola di donne in gravidanza (0,3-2%) ed è rappresentanta da nausea e vomito talmente insistenti da portare la futura mamma a perdita di peso e disidratazione tali da rendere talvolta necessario il ricovero ospedaliero.

Le cause di iperemesi gravidica

Le cause di iperemesi gravidica non sono ancora note; è stata rilevata una relazione tra l’insorgenza del disturbo e i feti femminili e si ritiene che nella sua comparsa concorrano fattori biologici, psicologici e socio-culturali. Quanto alle possibili cause ormonali è stato ipotizzato il ruolo di elevati livelli di gonadotropina corionica, degli estrogeni e degli ormoni tiroidei.

Giocattoli per bambini, i criteri di sicurezza

I bambini sono già tutti emozionati per il Natale. Stanno attendendo Babbo Natale o Santa Lucia, per ricevere qualche dono e realizzare qualche desiderio. Bisogna stare attenti però agli acquisti. L’entusiasmo dei piccoli è contagioso, ma scegliere scrupolosamente i loro giocattoli, significa fare attenzione alla loro salute. Prima cosa bisogna comprare solo prodotti che rispettino i criteri di sicurezza (dal punto di vista chimico, meccanico e fisico) previsti dalle normative europee e che siano certificati dal marchio “CE”.

Non è sempre una cosa semplice perché a volte possono riportare marchi “tarocchi”. E allora come muoversi? Prima di tutto acquistando giocattoli di produttori affidabili, ispirandosi al criterio poco ma di qualità. E poi è necessario fare attenzione anche ad alcuni dettagli, come evitare i prodotti composti da piccoli pezzi non adatti all’età, verificare che non contengano coloranti tossici ed evitare quelli con le “pile a bottone”.

Riabilitazione bambini, il polo Bosisio Parini di Lecco

Un ospedale, un centro di ricovero e di post-ricovero, una struttura di riabilitazione e un istituto di ricerca internazionale. Questo e molto altro ancora è il polo di Bosisio Parini, in provincia di Lecco. Si tratta di un polo di eccellenza per la cura e la riabilitazione dei bambini e delle loro famiglie. Il polo Bosisio Parini, offre numerose possibilità di cura e riabilitazione, in base alle esigenze di ogni singolo bambino. Generalmente, i bambini vengono ospitati  nella struttura per ricoveri brevi, per effettuare screening ed analisi approfonditi ed individuare la giusta terapia da poter continuare anche nella regione di residenza del bambino. I bambini, inoltre, possono arrivare da altri ospedali per riabilitazioni intensive. Sono previsti programmi in day-hospital o a frequenza settimanali e bi-settimanali.

I bambini  vengono seguiti anche nel reinserimento scolastico in seguito alla riabilitazione e per questo nel polo Bosisio Parini è presente un internato con scuole di diverso grado.

Una fiaba africana: la giraffa vanitosa

L’Africa è un mondo ricco di storia, miti, leggende e racconti che, nel corso dei secoli, si sono tramandati di generazione in generazione. Nelle fiabe africane si ritrovano i caratteri e le tradizioni di terre e popoli forti e allo stesso tempo colorati e gioiosi. Oggi vogliamo proporvi una fiaba etnica del continente nero dal titolo La giraffa vanitosa.

Ai confini di un’enorme foresta, in Africa, viveva insieme altri animali una bellissima giraffa, magra, scattante e più alta di tutte le altre. Sapendo di essere ammirata da tutte le sue compagne e da tutti gli altri animali era diventata molto vanitosa, non aveva più rispetto per nessuno e rifiutava di dare una mano a chi glielo chiedeva. Anzi, se ne andava a spasso tutto il santo giorno per mostrare la sua bellezza a tutti gli altri animali della foresta, dicendo: «Guardatemi, io sono la più bella».

Gli altri animali, stanchi di ascoltare tutte le sue vanterie, la prendevano in giro, ma la giraffa era troppo vanitosa e troppo impegnata a rimirarsi per dar loro retta. Un giorno una scimmia decise di darle una lezione.

Empathy Belly, il pancione finto per far provare agli uomini i sintomi della gravidanza

Cosa provano le donne in gravidanza? Gli uomini sbuffano pensando ai disturbini delle loro mogli o compagne. Alzano le spalle, come dire “tutte scene”. Noi ragazze però sappiamo bene che non esiste alcuna scena, anzi. Il nostro corpo viene messo a dura prova. C’è però anche l’altra faccia della medaglia: non sentono i dolori e i fastidi, ma non provano neanche le gioie, come quel battito di ali di farfalle la prima volta che il piccolo o la piccolina si muove. Ora c’è una soluzione. Si chiama “Empathy Belly” (letteralmente “Pancia Empatica”). E’ una sorta di giubbotto con un seno e un pancione finti, del peso complessivo di 13,6 chili (quelli che si prendono in media in gravidanza).

Esteticamente non è molto carino, ricorda un po’ un busto però l’idea è geniale. Tramite questa “innovazione”, prodotta in America, anche l’uomo, anzi il papà, può provare su di sé i movimenti del bambino, percepirne il respiro e il battito. Ma anche avere nausea, senso di debolezza, irritazione.

Aspirina e paracetamolo in gravidanza: rischio infertilità per il nascituro

Come tutti sanno, durante i nove mesi di gravidanza, la donna dovrebbe evitare di assumere farmaci, facendone uso solo se strettamente necessario e sempre sotto prescrizione medica. Questo perché, assumendo determinati farmaci si corre il rischio di arrecare possibili danni al feto, che assorbe i principi attivi dei medicinali attraverso la placenta. Può succedere, però, che per alleviare determinati disturbi il medico prescriva alla donna in gravidanza dei farmaci da banco, antinfiammatori e antidolorifici, contenenti per lo più paracetamolo e acido acetilsalicilico (aspirina). Pare, però, che anche questi farmaci abbiano degli effetti collaterali dannosi per il feto.

L’allarme arriva da uno studio condotto dal Rigshospitalet di Copenhagen. La ricerca danese, pubblicata  European journal Human Reproduction, evidenzia i rischi di infertilità per il nascituro derivanti da un eccessivo consumo di antidolorifici e antinfiammatori a base di aspirina e paracetamolo.

Test genetici in gravidanza, troppi errori di interpretazione

Non è passato molto tempo da quando, care mamme, vi ho raccontato del nuovo test per conoscere il sesso del bambino alla settima settimana di gravidanza. Non ha alcuna controindicazione, ma alcuni esperti hanno sollevato una questione interessante: sapere se il pupo è maschio o femmina potrebbe indurre alcune coppie ad abortire. Questo vale soprattutto per alcune culture che considerano la donna meno importante dell’uomo. Questa tesi ora è stata avvallata da un nuovo allarme durante il congresso nazionale dell’ordine dei Biologi che si è appena concluso a Roma. L’argomento però è stato esteso anche ad un altro problema.

Quella dei test genetici, soprattutto prima di una gravidanza, è ormai una pericolosa moda: spesso i risultati sono interpretati male e spingono i pazienti ad azioni come l’interruzione di gravidanza anche quando non ce ne sarebbe bisogno

Meningite: presto un nuovo vaccino più efficace e per tutti i bimbi

La meningite è un’infezione acuta delle meningi, le membrane che proteggono il cervello ed il midollo spinale. Data l’importanza di queste membrane ed il rapido sviluppo dell’infezione, la meningite è considerata una malattia pericolosa, che suscita molte preoccupazioni nei genitori. La meningite può essere virale, causata dall’herpes virus ed enterovirus e batterica, provocata da meningococco, pneumococco ed haemophilus influentiae di tipo B.

La vaccinazione è l’arma migliore esistente attualmente per proteggere i bambini dalla meningite che si trasmette principalmente per via aerea, veicolata da tosse, starnuti, saliva, etc.. In Italia, è disponibile il vaccino contro il pneumococco, il meningococco C (uno dei 5 ceppi del batterio che causano la meningite) e l’haemophilus influentia di tipo B. Oggi, però, solo quest’ultimo è presente nel vaccino esavalente obbligatorio per tutti i bambini che oltre dalla meningite protegge da difterite, epatite B, pertosse, poliomelite e tetano.