Diabete gestazionale, un nuovo test rende più facile la diagnosi

Come tutelarsi dal diabete gestazionale? Durante il V Congresso Nazionale Centro Studi e Ricerche – Fondazione AMD (Associazione Medici Diabetologi) è stato presentato un nuovo metodo diagnostico: con una semplice misurazione della glicemia durante la prima visita ginecologica si potrebbe prevedere con largo anticipo l’insorgere della malattia, ovvero una forma di diabete che interessa il 10% delle donne in gravidanza e, per fortuna, si risolve subito dopo il parto, nella maggior parte dei casi.

A raccontare di questo esame, apparentemente noto, è Antonino Di Benedetto, coordinatore del “Gruppo di studio Diabete e gravidanza“. Il medico sostiene che l’adozione di nuovi criteri di diagnosi potrebbero incrementare il numero di pazienti dal 10% attuale a quasi il 20%. Ecco quindi che è fondamentale sottoporre le signore in dolce attesa il prima possibile, senza aspettare l’attuale sesto mese.  Un diabete gestazionale, mal curato o non preso per tempo, può trasformarsi in un classico diabete di tipo 2.

Nuove carte antropometriche italiane per misurare i neonati

3,425 chilogrammi di peso, 50,5 centimetri di lunghezza e 34,7 centimetri di circonferenza cranica. Sono queste le misure medie di un neonato italiano, di sesso maschile e nato alla quarantesima settimana, stilate in base alle nuove carte tricolori italiane.  Fino ad oggi, per verificare le dimensioni di un neonato i medici hanno utilizzato delle specifiche carte dette antropomorfiche in grado di indicare il peso, la lunghezza e la circonferenza cranica in base ad una popolazione di riferimento che non era, però, quella italiana.

Come tutti sanno, le dimensioni di un neonato dipendono da molteplici fattori sia biologici che ambientali. Per questo, Enrico Bertino, direttore del reparto di neonatologia del Sant’Anna di Torino, ha deciso di condurre uno studio che ha portato alla realizzazione di nuove carte antropometriche italiane.

Il vomito nel bambino

Il vomito nel bambino rappresenta il sintomo di uno stato di malessere o malattia. Per questo motivo si rende fondamentale indagarne, insieme al pediatra, la cause. I fattori da tenere in considerazione sono l’età del bambino, la durata, la quantità e il tipo di vomito e le circostanze nelle quali questo si verifica.

Se ad esempio il vomito compare di frequente nel neonato è il caso di parlarne con il proprio medico anche se, nel lattante, il vomito vero e proprio va distinto dal rigurgito che si verifica dopo la poppata senza alcuno sforzo da parte del piccolo e che consiste nell’emissione di piccole quantità di latte.

Diverso è invece se il vomito si presenta in maniera ricorrente, si parla in questo caso di vomito ciclico, e dura per tre o quattro giorni per poi ripresentarsi dopo un po’; questo disturbo, definito anche acetone, è di solito associato a mal di testa, mal di pancia e febbre e spesso è proprio quest’ultima a causarlo anche se può insorgere senza cause evidenti. Il disturbo interessa soprattutto i bamini fra i due e i quattro anni di età e tende a risolversi con la crescita.

cancro ovaie

Tumore all’utero, diagnosi sempre più precoci e tecniche chirurgiche risolutive

Il tumore all’utero colpisce 8 mila donne l’anno. Un dato allarmante per la salute delle signore, nonostante il tasso di sopravvivenza, grazie a cure di nuova generazione e a diagnosi sempre più veloci, sia  in netto miglioramento.  A influenzare la frequenza di questo cancro è sicuramente l’invecchiamento della popolazione e lo stile di vita: purtroppo il sovrappeso e la sedentarietà pare siano tra i principali nemici e aumentano la possibilità di ammalarsi da 3 a 10 volte.

Questo è il quadro realizzato dagli esperti durante il Congresso della Società italiana di ginecologia e ostetricia (SIGO) in occasione di un incontro promosso dalla Società italiana di chirurgia ginecologica con il supporto di colleghi della Mayo Clinic del Minnesota. Il tumore all’utero è tipico dell’età post-menopausale (più del 90 per cento dei casi) e si verifica quando le cellule dell’endometrio cominciano a moltiplicarsi in modo incontrollato. Questa situazione può essere  causata da squilibri ormonali (troppi estrogeni e poco progesterone).

La storia di Babbo Natale

Il Natale è, sicuramente, la festività maggiormente attesa e sentita dai più piccoli. Tutti i bambini, infatti, aspettano con ansia l’arrivo di Babbo Natale che porterà loro i regali. Come da tradizione,  nel mese di dicembre i bimbi scrivono una letterina a Babbo Natale per elencargli tutto ciò che vorrebbero ricevere.

Babbo Natale, però, non è sempre stato così come lo conosciamo noi oggi. In origine, il personaggio che portava i doni ai bambini era un vescovo cristiano noto come San Nicola di Mira, città dell’attuale Turchia. La storia narra che il vescovo, per avvicinare i bambini alla Chiesa e alla religione, ordinò ai sacerdoti di recarsi nelle case per portare un regalo ai bambini e spiegare loro chi fosse Gesù e cosa avesse fatto. I preti e San Nicola, quindi, durante il periodo natalizio, indossavano pesanti mantelli rosso scuro e con un sacco pieno di regali raggiungevano su una slitta trainata da cani, i bambini nelle loro case.

Save The Children presenta il primo Atlante dell’infanzia in Italia

Save The Children ha realizzato il primo Atlante dedicato all’infanzia in Italia. Nel nostro paese ci sono 10 milioni i bambini, di cui 1.756.000 vivono in estrema povertà. Può sembrare impossibile che Italia esista una situazione simile, ma è tutto vero. L’associazione, impegnata da anni nella tutela dei diritti dell’infanzia, ha scattato una drammatica fotografia, completa di ben 70 mappe e uno speciale abbecedario che contiene le principali informazioni sui minori italiani: dalle città più giovani ai nomi più diffusi, dai bambini soli e a rischio sfruttamenti alle città più inquinate, dalla scuola o l’asilo all’abbandono scolastico.

Roma, Napoli, Milano e Torino sono le città più giovani d’Italia, quelle in cui sono presenti i tesori più numerosi: a Roma vivono 697.387 minori, a Napoli quasi 671.000, a Milano 636.610 e a Torino 351.566. Le province più giovani – quelle cioè con le percentuali più elevate di minori – sono prevalentemente al Sud, dove storicamente si fanno più figli: Napoli è in pole position con quasi il 22 per cento di minori sul totale della sua popolazione.

Riscaldamenti, i pediatri invitano a non esagerare

Per proteggere il bambino da raffreddori e influenze non serve riscaldare troppo la casa; anzi questa cattiva abitudine può nuocere alla loro salute più di un fresco venticello. A dirlo sono pediatri milanesi che hanno lanciato, dal Congresso Milanopediatria 2010, un appello non solo ai genitori, ma anche al Comune del capoluogo lombardo che invitano a combattere l’inquinamento anche entro le mura domestiche, con particolare attenzione ai riscaldamenti proprio perchè questo tipo di inquinamento ambientale ha ricadute negative sulla salute dei più piccoli, ancor più che sugli adulti.

Marcello Giovannini, presidente del summit di pediatria invita quindi a:

controllare la temperatura in modo da non splafonare verso valori troppo alti. Superare i 24 gradi fa bene solo a chi vende gasolio

A spiegare il perchè è Marco Sala, della Clinica pediatrica dell’ospedale San Paolo di Milano

Il sonno dei neonati attiva le funzioni neuronali e l’abilità mentale

Quando i bambini sono piccoli è molto faticoso riuscire ad avere una notte di sonno tranquilla, a parte per qualche genitore fortunato. Un po’ di tempo fa abbiamo detto che i piccolini iniziano a dormire in modo abbastanza regolare solo dopo il quinto mese. È importante però fare di tutto per mettere il proprio cucciolo nella situazione migliore per riposare, anche quando diventa più grandicello. A sostenerlo è uno studio condotto dalle Università di Monteral e del Minnesota, che ha scoperto che i bambini che dormono tutta la notte, da 1 anno a 1 anno e mezzo, diventano molto più abili di chi ha frequenti risvegli notturni.

Il sonno dei neonati è importante per attivare le funzioni neuronali e l’abilità mentale. La ricerca ha preso in esame 60 bambini da 1 a 2 anni. Gli esperti hanno analizzato il funzionamento esecutivo, ovvero la capacità di controllare impulsi, ricordare situazioni e azioni e flessibilità mentale.  I medici sanno che il funzionamento esecutivo si sviluppa nella fascia di età che varia dal primo anno di vita al sesto, ma non hanno idea del motivo per cui in alcuni casi si sviluppi meglio.

Se il bambino piange di notte, la mamma si sveglia più del papà

Il vostro bambino chiama nel cuore della notte, chi si alza? In quasi tutte le famiglie, la mamma. I primi mesi perché c’è la poppata e poi perché diventa un’abitudine. Uno studio dell’University of Michigan (Usa) – in attesa di pubblicazione sulla rivista Social Forces – ha calcolato che le madri si svegliano due volte e mezzo più dei papà. La ricerca mette in evidenza la differenza di genere tra la donna e l’uomo nel rispondere al proprio figlio piangente. E anche quando i papà sono collaborativi e partecipano alle alzatacce notturne, interrompono il loro sonno per frazioni di tempo inferiori: 44 minuti per le signore contro i 30 dei signori.

Quest’abitudine ovviamente si ripercuote sulla salute della mamma e anche sulla differenza nei successi lavorativi e negli avanzamenti di carriera. La fatica della maternità di fatti un ostacolo anche per il proprio lavoro. Fatica che  le mamme fanno volentieri, ma che potrebbe risultare un po’ leggera con una collaborazione maggiore del padre.

Regali di natale per bambini, le costruzioni

Le costruzioni per bambini, che siano in plastica o in legno, rappresentano uno di quei giochi per l’infanzia che nessuno, credo, esiterebbe a definire intramontabili. Ci abbiamo giocato praticamente tutti e ci si dilettano ancora, magari negli interminabili pomeriggi d’inverno, i nostri figli che non la smettono mai di montare e smontare torri, case, aerei, macchinine e tunnel sotto i quali far passare le macchinine magari con la nostra partecipazione entusiasta.

D’altra parte, oltra ad essere divertenti, le costruzioni stimolano la fantasia e la creatività e danno una mano ai più piccoli nell’esplorazione dei rapporti spaziali, favorendo lo sviluppo della manualità e delle capacità logiche; credo sia anche per questo che la maggior parte delle mamme è felice di vederne arrivare in casa una confezione pur sapendo che nella cameretta del suo cucciolo ce ne stanno già altre tre!

Le ricette di Cotto e Mangiato per bambini, cheesecake e biscotti al cioccolato

I dolci al cioccolato sono sempre i preferiti dei bambini, per questo motivo oggi abbiamo sbirciato nel ricettario di Cotto e Mangiato, la rubrica televisiva di cucina di Benedetta Parodi, trovando i consigli per cucinare una torta e dei biscotti al cioccolato. Come sempre, la filosofia della giornalista, è realizzare piatti gustosi, in modo facile e veloce. Potrete farvi aiutare dai vostri piccoli, soprattutto per i biscotti che potrebbero assumere divertenti forme, magari con l’ausilio di stampini natalizi.  Che ne dite di realizzare palline o alberelli? Poi vi propongo la cheesecake al cioccolato, un vero classico per golosi e soprattutto perfetta per la merenda dei vostri bambino.

Cheesecake al cioccolato di Cotto e Mangiato

Ingredienti

  • 250gr di biscotti secchi tipo digestive
  • 100 gr di burro
  • 150 gr di cioccolato fondente
  • 125 gr di zucchero
  • 2 uova
  • 1 bustina di vanillina
  • 500 gr di ricotta
  • 1 cucchiaio di caffè
  • Zucchero a velo per guarnire

Procedimento

Prima di tutto tritate a pezzetti piccoli i vostri biscotti poi uniteli al burro fuso in una ciotola. Fateli ammorbidire. A questo punto stendete della carta da forno sul fondo di una teglia e la rivestire con il composto. Dovete schiacciare bene i biscotti con le mani per ottenere un disco compatto che sarà la base della torta. La ricetta di Cotto e Mangiato vi consiglia, a parte, di far sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria, mentre in una ciotola sbattete i tuorli con lo zucchero (i bianchi li terremo a parte). Unite poi la ricotta e mescolate bene. Aggiungete ora anche la vanillina e il cioccolato fuso. Mescolare ancora e aggiungere i bianchi, che avrete montato a neve. Ora versate il composto sulla base e fate cuocere per 40 minuti a 180°

Natale 2010, in vacanza con i bambini

Volete regalare un natale speciale ai vostri bambini? Magari potreste concedervi una bella vacanza insieme a loro e portarli addirittura a casa di Babbo Natale;  sono molte infatti le sue dimore sia in Italia che all’estero, luoghi incantati dove grandi e piccoli possono trovare (e ritrovare) l’autentica magia del natale.

Se vi trovate a passare da Riva del Garda ad esempio potrete andarlo a trovare quasi tutti i giorni dal 4 dicembre 2010 al 5 gennaio 2011 e visitare il suo ufficio postale, l’officina degli elfi, la cucina di Natalina e fare un salto all’angolo dei racconti, mentre, se avete la fortuna di potervi spostare con facilità in Svizzera, dovete assolutamente fare un salto a Rochers-de-Naye a pochi passi da Montreaux, rinomata per il suo suggestivo mercatino di natale.

La nausea in gravidanza si combatte con i ghiaccioli Lillipops

La nausea in gravidanza si può sconfiggere con un ghiacciolo. È questo il risultato di una sperimentazione condotta dall’Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI) in 10 centri nei mesi di settembre e ottobre. Ovviamente non si tratta di ghiaccioli qualsiasi, ma dei Lillipops che, in vendita da poche settimane nelle farmacie italiane, hanno già dimostrato, in Inghilterra, di essere un prodotto molto utile per reidratare, alleviare la nausea, il bruciore di stomaco e la secchezza della bocca.

La confezione da 20 costa circa 10 euro e sono disponibili in cinque gusti, senza zucchero aggiunto e a basso impatto calorico: pompelmo e mandarino, limone e menta, camomilla e arancia, lime e vaniglia, zenzero (particolarmente indicato). E se non  trovate i ghiaccioli subito in farmacia, si possono acquistare su internet (www.lillipops.it).

Storie di natale, l’omino di pan di zenzero

Tutti quanti noi conosciamo l’omino di pan di zenzero, se non altro per averlo visto tra i più spassosi protagonisti del film d’animazione Shrek. Ma quanti conoscono la sua storia? Bene, questa è talmente spassosa che non possiamo non proporvela come fiaba di natale per intrattenere i bambini sotto l’albero.

C’era una volta una vecchina che decise di impastare un omino di pan di zenzero; stese la pasta e gli diede forma mettendo due chicchi di uva passa per fare gli occhi, menta peperita per la bocca e glassa per i capelli. Poi mise il suo biscotto a forma di omino nel forno e quando le sembrò cotto aprì lo sportello per tirarlo fuori. Non immaginate la sua sorpresa quando balzò fuori e cominciò a scappare.

“Fermati! Fermati, omino di pan di zenzero!” disse la vecchina. “Voglio mangiarti!”

“No!” disse l’omino di pan di zenzero “Non potete prendermi, io sono l’omino di pan di zenzero!”

L’omino scappò finche non arrivò al porcile dove incontrò un maiale che disse: