Cappuccetto Rosso

C’era una volta una bella bambina che tutti chiamavano Cappuccetto Rosso perchè sul capo portava sempre un cappuccetto di velluto rosso che le aveva regalato la sua nonna. Una mattina la sua mamma le chiese di portare una bottiglia di vino e una focaccia alla nonna che viveva in una bella casetta di legno aldilà del bosco raccomandandole di fare presto e di non lasciare mai il sentiero.

Fu così che la piccola Cappuccetto Rosso si mise in cammino e, ormai giunta a metà strada, incontrò un grosso lupo. La bimba però non aveva idea che si trattasse di animale tanto pericoloso e rispose gentilmente al suo saluto: “Buongiorno, Cappuccetto Rosso, dove vai così di buon mattino?”“Vado a trovare la mia nonna che è tanto malata”“E cosa le porti di buono?”“Una bottiglia di vino e una focaccia”“E dove abita la tua dolce nonnina?”“In una casetta non lontano da qui, sotto le tre querce aldilà del bosco”.

Giochi all’aperto vietati all’80% dei bambini italiani

È difficile sentire nelle strade il vociare dei bambini che giocano, magari in parchetto.  Questo perché le città italiane hanno sempre spazi dedicati a piccoli e poi perché i genitori tendono a chiudere in casa i figli. È il classico atteggiamento della vita moderna: le persone crescono sole e alienate, magari chattando o navingando in Intenet davanti allo schermo freddo di un pc o inviando sms con il cellulare. Il risultato? Questo comportamento è alla base dei disagi degli adolescenti di oggi: abuso di alcol e droghe, suicidi, bullismo potrebbero essere spiegati anche dal fatto che ai nostri piccoli manca oggi la libertà di movimento e il tempo libero.

L’80% dei bambini non gioca più all’aria aperta: non esiste più il senso di aggregazione spontaneo o la voglia incontrasi per divertirsi insieme, magari con poco.  Su questo argomento hanno dibattuto molti esperti durante il 66esimo Congresso della Società italiana di pediatria (Sip).

Neo-mamme, il loro cervello è più grande

Diventare madre rende anche più intelligente? E’ possibile che i compiti richiesti dal nuovo, impegnativo, ruolo inducano un potenziamento delle capacità cognitive della neo mamma? A quanto pare la risposta è si, almeno secondo i risultati ottenuti da una ricerca proveniente da oltreoceano che ha analizzato i cervelli di un gruppo di donne prima e dopo il parto osservando cambiamenti nelle loro dimensioni.

Infatti, secondo lo studio in questione, condotto presso il National Institute of Mental Health del Maryland, negli Stati Uniti, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista della American Psychological Association, il cervello delle donne che hanno appena partorito è più grande rispetto ad epoche precedenti alla nascita del bambino. Le differenze, piccole ma significative, sono state messe in evidenza dalla risonanza magnetica cui è stato sottoposto un campione di diciannove donne le quali avevano messo al mondo 10 maschi e 9 femmine.

Costumi di Halloween fai-da-te per bambini

Halloween si è un po’ sostituito al Carnevale o forse questa festa è semplicemente raddoppiata. Ecco quindi che uno degli elementi più importanti, soprattutto per i bambini, sono i costumi. In Italia non si usa la sera del 31 ottobre camminare per le strade bussando ai vicini per chiedere “dolce o scherzetto?”, però sono aumentate le feste scolastiche e private, dove è richiesta una bella maschera. Non vi preoccupate non c’è bisogno di spendere molto per far felici i vostri bimbi.

Le maschere più richieste sono quelle classiche: zombie, streghe o stregoni, zucche e fantasma, protagonisti di famose storie paurose. Tutti personaggi che possono essere realizzati in casa a costo praticamente nullo. Vediamo quindi insieme qualche idea per far felice il vostro piccolo e divertirvi con lui. Mi raccomando preparate anche qualche biscotto buffo: tutto sarà perfetto.

Unghia incarnita

Piedi sani e curati sono molto importanti per lo sviluppo del bambino. Permettono, infatti, al bambino di correre e camminare correttamente e ne determinano il giusto equilibrio e la corretta postura. E’ indispensabile, quindi, che i genitori si prendano cura dei piedini del loro bambino. Una scarsa attenzione alla cura dei piedi a le cattive abitudini possono causare dei fastidiosi disturbi tra cui va annoverata l’unghia incarnita.

Che cos’è l’unghia incarnita?

L’unghia incarnita è una patologia molto comune e fastidiosa che colpisce i piedi, ed in particolare l’unghia dell’alluce, di grandi e piccini. Nello specifico, l’unghia incarnita si verifica quando l’unghia, crescendo si incurva e va ad inserirsi nella pelle  morbida che la circonda e la infiamma. L’unghia incarnita è molto comune nei bambini che hanno dita grosse e carnose e unghie convesse, ed è favorita da calzature troppo strette, da una cattiva igiene e da un errato modo di tagliare le unghie al bambino.

Febbre mediterranea familiare

La febbre mediterranea familiare, cos’è

La febbre mediterranea familiare (Polisierosite parossistica familiare) è una malattia ereditaria piuttosto rara che colpisce prevalentemente ma non esclusivamente individui di origine mediterranea (ebrei sefarditi, armeni, turchi, arabi). Il gene responsabile della sua insorgenza è stato individuato sul cromosoma 16. Il disturbo tipicamente fa il proprio esordio fra i cinque e i quindici anni di età ma può manifestarsi anche più tardi, fino alla prima età adulta. Solo nel cinque per cento dei casi l’esordio avviene dopo i trenta anni di età.

La febbre mediterranea familiare, i sintomi

Il sintomo principale della febbre mediterranea familiare è la febbre molto alta (40°C) che insorge improvvisamente e dura da uno o due giorni fino ad una settimana. Gli attacchi febbrili possono presentarsi una o due volte al mese ma anche essere del tutto assenti per anni; tipicamente sono accompagnati da afte, dolori addominali, articolari, muscolari e del torace ed avere come conseguenza peritoniti, artriti e pleuriti. Tra i sintomi troviamo anche stipsi o diarrea (più frequente nei bambini). Tra un attacco e l’altro il bambino gode comunque di ottima salute. La frequenza degli attacchi tende a diminuire con l’età e durante la gravidanza.

L’alimentazione del futuro papà condiziona la salute del bambino

Questa volta l’alimentazione non fa rima con fertilità, ma con la salute futura del bambino. Un consiglio per gli uomini che vogliono diventare presto padri: devono seguire una dieta sana ed evitare cibo spazzatura, merendine e di strafogarsi con alimenti grassi. Il motivo? Il vostro bambino, soprattutto se femmina, potrebbe sviluppare il diabete ancor prima della pubertà.  Lo sostiene uno studio della University of New South Wales di Sydney, che ha messo in guardia i potenziali padri, invitandoli a seguire un regime alimentare simile a quello delle madri in attesa per non compromettere la salute del figlio.

Gli esperimenti sono stati condotti sui ratti, fino ad oggi. E per dimostrare la validità della loro tesi gli scienziati hanno accoppiato dei topi maschi, alimentati esclusivamente con cibi ricchi di grassi, con femmine sane, monitorando poi le condizioni di salute dei cuccioli femmine. È stata proprio in quest’occasione che hanno scoperto che le “bimbe” sviluppavano il diabete prima ancora di raggiungere la pubertà e la concentrazione di glucosio nel sangue era il doppio rispetto a quella dei piccoli nati da altri maschi.

Halloween: proposte weekend per grandi e piccini

Si avvicina anche quest’anno la festa di Halloween e sono molte le famiglie che colgono l’occasione per trascorrere un piacevole weekend tutti insieme. Sono numerose le proposte nelle principali città italiane, adatte a grandi e piccini, tra cui poter scegliere per passare una giornata allegra e divertente. Vediamone qualcuna.

Trekking urbano

Il 31 ottobre, in 31 città italiane (Ancona, Arezzo, Ascoli Piceno, Bari, Biella, Bologna, Brescia, Chieti, Cosenza, Fermo, Forlì, Genova, Lucca, Macerata, Mantova, Massa, Matera, Messina, Nuoro, Palermo, Pavia, Perugia, Pisa, Ravenna, Salerno, Siena, Tempio Pausania, Trento, Treviso, Urbino e Viterbo), in occasione della festa di Halloween si svolgerà la giornata del trekking urbano. A partire dalle ore 21 numerosi appuntamenti permetteranno a grandi e piccoli di passeggiare nelle città e scoprire posti sconosciuti e suggestivi e ammirare cunicoli sotterranei, ponti, vicoli e tesori antichi. Sarà possibile, inoltre, ascoltare storie e racconti stregati che renderanno magica la serata. Per maggiori informazioni consultare il sito trekkingurbano.ifo

Le favole aiutano i bambini a crescere

L’abitudine di raccontare una favola ai bambini prima d farli addormentare è un vero toccasana per grandi e piccini. Le favole, infatti, oltre ad essere un momento di relax, rappresentano un elemento fondamentale per lo sviluppo educativo e formativo del bambino. Le storie, attraverso i vari personaggi e le loro vicende che rimangono impresse nella fantasia del bimbo, spiegano a livello simbolico la realtà e i suoi problemi. Il bambino, in questo modo, riesce ad interiorizzare facilmente, guidato dall’immaginazione, concetti e situazioni. Grazie al racconto, inoltre, il bambino apprende regole, valori e modi di comportarsi che lo aiuteranno nella vita di tutti i giorni.

Il  momento della favola aiuta a rafforzare il legame tra il bambino ed i genitori. La lettura della fiaba, infatti, crea un’atmosfera magica ed intima e permette ai genitori di ritagliarsi un momento tutto loro per stare con i propri figli. Per questo, è importante che mamma e papà si alternino nella lettura delle favole per rafforzare ciascuno il proprio rapporto con il piccolo.

La sindrome delle febbri ricorrenti PFAPA

La sindrome delle febbri ricorrenti PFAPA  (Periodic Fever, Aphtas, Pharyngitis and cervical Adenopathies)

La sindrome delle febbri ricorrenti è stata descritta per la prima volta nel 1987. Il disturbo insorge di solito prima dei cinque anni di vita ed è caratterizzato da una febbre elevata che insorge improvvisamente e dura 3-6 giorni, ogni 3- 8 settimane (più di frequente una volta al mese). Al di fuori di questi episodi il bambino è in perfetta salute.

La sindrome delle febbri ricorrenti, i sintomi

Febbre alta (>38 °C);

Stomatite aftosa;

Ingrossamento delle ghiandole linfatiche.

Biscotti di Halloween, le forme più buffe

Halloween può essere molto più divertente se organizzate qualche piacevole gioco con i vostri bambini. Un’idea carina è la preparazione dei biscotti, perché potete unire al passatempo anche la creazione di una merenda sana e priva di conservanti. Inoltre, i bimbi potranno anche scambiarsi le formine come se fossero divertenti figurine: mettetevi d’accordo con le altre mamme. La prima cosa che vi serve è costruire la casa stregata di cioccolato. Vi dovete dotare di biscotti, caramelle di varie forme e colori, cioccolato e cioccolatini, torrone per decorare.

La ricetta è facile. Prima di tutto realizzate una base di pan di Spagna o brioche, da “intonacare” poi con crema alla nocciola o al cioccolato bianco, reperibili al supermercato. Se volete potete acquistare prodotti già pronti, per facilitare la vostra creazione. I biscotti saranno i mattoncini e staranno in equilibrio proprio grazie alla crema. Ci vuole solo fantasia. Ma vediamo come realizzare i biscottini.

Congedo di paternità obbligatorio, approvata proposta di legge

Tutti sanno che le donne lavoratrici che stanno per diventare mamma hanno il diritto e l’obbligo di astenersi dal lavoro per prendersi cura del proprio bambino senza perdere necessariamente il posto di lavoro. Non tutti, invece, sanno cosa spetta ai papà. Fino a poco tempo fa, i padri potevano al massimo usufruire dei loro giorni di riposo per accudire il nuovo arrivato.  È di ieri, invece, la notizia che il Parlamento europeo ha approvato la proposta legislativa che prevede un congedo di paternità obbligatorio di due settimane. In questo modo, anche i neo-papà avranno il diritto e l’obbligo di astenersi dal lavoro per prendersi cura del neonato ed assistere la neo-mamma.

Il disegno di legge, proposto dall’eurodeputata socialista portoghese Edite Estrela ed approvato ieri a Strasburgo con 390 voti a favore, 192 contrari e 59 astenuti, prevede per i padri due settimane di assenza obbligatoria dal lavoro a paga completa.

Bambini sempre ammalati, perchè?

Capita piuttosto spesso, quando frequentano l’asilo o la scuola materna, che i bambini si ammalino di continuo: febbre, raffreddori, tosse e infezioni la fanno da padrone quasi per l’intero inverno con grande disperazione di mamma e papà. Ma perchè accade questo? A spiegarlo al Corriere della sera è il prof. Nicola Principi, direttore della prima clinica pediatrica dell’università di Milano:

Questo accade perché nei bambini devono formarsi gli anticorpi. Quando nascono il loro sistema immunitario non è del tutto sviluppato, ma poi il processo si completa rapidamente. Però l’organismo dei bambini non hanno mai prodotto anticorpi e dunque è inevitabile e utile che questo accada quando entra in contatto con agenti infettivi

Le prime influenze sono dunque non solo inevitabili ma anche necessarie perchè il bambino sviluppi gli anticorpi che lo proteggeranno per tutta la vita. Come spiega ancora il dottor Principi:

Al primo contatto con un virus si sviluppa necessariamente la malattia, ma già al secondo contatto con lo stesso virus il bambino è protetto.

I bambini si fidano troppo delle parole degli adulti

Si dice che la fiducia vada conquistata, non è così per i genitori. I bambini fin dal primo momento trovano una speciale rassicurazione nelle braccia degli adulti ed è per questo che hanno una responsabilità in più: dare il buon esempio e non solo a parole. Mamma e papà sono dei modelli, a volte anche dei miti, senza macchia e con poteri da supereroi. Un nuovo studio dell’Università della Virginia ha voluto testare la fiducia dei bambini negli adulti e in quanto veniva loro detto.

La ricerca ha come obiettivo fare un po’ di chiarezza. Gli educatori hanno seguito, fino ad oggi, due teorie diverse: qualcuno come detto prima sostiene che l’esempio sia il vero valore pedagogico alla base dell’educazione del piccolo, altri affermano che per i bimbi piccoli, con un’età media pari a 3 anni, sono le parole a contare di più, soprattutto se dette da un genitore.