Gravidanza, con le bibite dolcificate aumenta il rischio di parto prematuro

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Tutti, o quasi, sanno che le bibite zuccherate non sono propriamente salutari per l’organismo, soprattutto se consumate in maniera eccessiva. Quello che non tutti sanno, è che il consumo di bevande dolcificate può risultare nocivo durante la gravidanza e causare parti prematuri. Ad affermarlo è una ricerca del Statens Serum Institut di Copenaghen, in Danimarca e pubblicata sul American Journal of Clinical Nutrition. Secondo i ricercatori danesi, i dolcificanti presenti nelle bevante gassate o nei cosiddetti soft drink, sarebbero in grado di interferire negativamente con alcuni meccanismi dell’organismo, favorendo nella donna in dolce attesa il parto prematuro. Nello specifico, l’equipe di scienziati, guidata dal dottor Thorahallur Halldorsson, ha esaminato 60.000 donne in gravidanza, monitorando sia le loro abitudini alimentari che il loro stato di salute generale.

Dall’analisi dei dati raccolti, è emerso che le donne che assumono regolarmente bevande zuccherate o edulcorate artificialmente hanno il 38% di possibilità in più di partorire prima del termine. Lo studio ha evidenziato, inoltre, che per le donne che fanno un uso eccessivo di queste bibite dolcificate (4 al giorno) il rischio di parto prematuro aumenta del 78%.

Il perchè di questo fenomeno non è ancora ben chiaro. Pare che la colpa sia dei dolcificanti artificiali presenti nelle bevande zuccherate che riescono ad arrivare fino al grembo materno e di scatenare dei processi dannosi per il feto. Secondo quanto spiegato dai ricercatori danesi, il parto prematuro non dipenderebbe direttamente dall’assunzione di edulcoranti ma dai processi e dalle modificazioni che essi sono in grado di attivare nell’organismo della donna.

I nostri risultati -spiega il professor Thorahallur Halldorsson–  suggeriscono che l’assunzione giornaliera di bibite zuccherate artificialmente può essere associata a un aumentato rischio di parto pretermine. La consistenza dei nostri risultati sulle bibite gasate e non, e l’assenza di una associazione con le bevande analcoliche zuccherate suggeriscono che il contenuto di edulcoranti artificiali potrebbe essere il fattore causale, tuttavia, la replica dei nostri risultati in un altro contesto sperimentale è giustificata.

Qualsiasi sia il motivo alla base di questa correlazione tra il consumo di bibite zuccherate e l’aumento del rischio di parto prematuro, sarebbe opportuno durante la gravidanza evitare o ridurre il consumo di bevande edulcorate.

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