rischio di parto prematuro
Parto prematuro aumenta rischio causa ftalati

Parto prematuro: aumenta rischio a causa degli ftalati

Parto prematuro aumenta rischio causa ftalati

Gli ftalati sono sostanze chimiche organiche prodotte dal petrolio. Ognuno di noi ne è esposto in maniera più o meno significativa, in quanto essi oltre ad essere utilizzati come agenti plastificanti sono presenti in una serie di prodotti di utilizzo quotidiano come lozioni, profumi e deodoranti. Non fanno eccezione quindi le future mamme che utilizzano ugualmente questo genere di cosmetici per la cura della persona. Secondo un recente studio il rischio di parto prematuro aumenterebbe nel caso di esposizione delle donne durante la gravidanza a tali sostanze. Gli ftalati, d’altronde, possono raggiungerci anche attraverso gli alimenti che ingeriamo tutti i giorni. 

Parto pretermine, i fattori di rischio della nascita prematura

Il parto prematuro è un avvenimento che riguarda una percentuale di parti compresa fra il 5 e il 10 per cento. Solo nel nostro paese sono circa 40mila ogni anno i bimbi che vengono al mondo prima del termine previsto (tra la ventiduesima e la trentasettesima settimana di gravidanza) e, quindi, prima che il processo di sviluppo nel ventre materno sia completato. Anche se negli ultimi anni è aumentato il numero di parti prematuri indotti per anticipare il termine di gravidanze troppo rischiose sia per la salute della madre, sia per la salute del nascituro, la maggior parte dei parti pretermine avviene in maniera spontanea per cause ascrivibili alla salute materna o a quella del feto o ad eventuali complicanze gravidiche.

Gravidanza, con le bibite dolcificate aumenta il rischio di parto prematuro

Tutti, o quasi, sanno che le bibite zuccherate non sono propriamente salutari per l’organismo, soprattutto se consumate in maniera eccessiva. Quello che non tutti sanno, è che il consumo di bevande dolcificate può risultare nocivo durante la gravidanza e causare parti prematuri. Ad affermarlo è una ricerca del Statens Serum Institut di Copenaghen, in Danimarca e pubblicata sul American Journal of Clinical Nutrition. Secondo i ricercatori danesi, i dolcificanti presenti nelle bevante gassate o nei cosiddetti soft drink, sarebbero in grado di interferire negativamente con alcuni meccanismi dell’organismo, favorendo nella donna in dolce attesa il parto prematuro. Nello specifico, l’equipe di scienziati, guidata dal dottor Thorahallur Halldorsson, ha esaminato 60.000 donne in gravidanza, monitorando sia le loro abitudini alimentari che il loro stato di salute generale.