Lo iodio in gravidanza

Lo iodio è un elemento indispensabile per una gravidanza sana e per la salute della mamma e del bambino.  Per questo è fondamentale prevenire una carenza di iodio durante i nove mesi di gestazione ed il periodo dell’allattamento, quando il fabbisogno del minerale è maggiore.

Che cos’è lo iodio?

Lo iodio è un minerale essenziale per l’organismo umano. Serve soprattutto a garantire il corretto funzionamento della tiroide, una ghiandola situata nella parte terminale del collo e responsabile della produzione di ormoni (tiroxina T4 e triiodotironina T3) indispensabili per alcuni processi metabolici e per lo sviluppo di diversi organi e del sistema nervoso.  Quando una donna è in dolce attesa, l’organismo necessita di una maggiore quantità di iodio. Questo perché, nel primo trimestre di gravidanza la tiroide del feto non è ancora completamente sviluppata e si serve degli ormoni prodotti dalla tiroide della madre.

Poesie di natale, Lo zampognaro di Gianni Rodari

Le poesie di natale recano sempre messaggi di pace e serenità. Quando sono i bambini a recitarle, con le loro vocine dolci e i loro occhioni che brillano di gioia, è ancora più bello ascoltarle e lasciare che ci scaldino il cuore, anche per un solo giorno all’anno.

Per questo motivo, invece di una fiaba, oggi ho scelto per voi una poesia natalizia di Gianni Rodari dal titolo “Lo zampognaro”

Se comandasse lo zampognaro
Che scende per il viale,
sai che cosa direbbe
il giorno di Natale?

“Voglio che in ogni casa
spunti dal pavimento
un albero fiorito
di stelle d’oro e d’argento”.

Nausea, una spilla per combatterla con l’aromaterapia

La gravidanza è un evento straordinario nella vita di una donna. Spesso, però, i primi mesi di gestazione sono costellati da piccoli fastidi che, anche se innocui e fisiologici, possono impedire alla donna di vivere serenamente la gravidanza. Tra i disturbi più comuni nei primi mesi di gravidanza c’è la nausea. E’ un sintomo del cambiamento ormonale in atto tipico della gravidanza e, a meno che non diventano persistenti e associate a frequente vomito, non richiedono una terapia medica. Ciò nonostante, le future mamme sono alla continua ricerca di rimedi semplici e naturali per alleviare i fastidi delle nausee.

Tra tutte le soluzioni antinausea in commercio, oggi voglio parlarvi di un oggetto che ho scovato online: la spilla-cuoricino aromaterapia antinausea. Si tratta di una morbida spilla a forma di cuore impregnata di essenza di melatonina che aiuta a rilassare, a distendere i nervi e ad allontanare la sensazione di nausea.

Aborto e gravidanze indesiderate, tra i rischi dell’anoressia

L’anoressia striscia silenziosa tra molte giovani che insoddisfatte del loro corpo cadono nella trappola di questa malattia, che le divora giorno dopo giorno. Tra i tanti fattori di rischio (anche di altri disturbi alimentari come la bulimia), ci sono gli aborti spontanei, le gravidanze indesiderate e secondo gli esperti anche danni irrimediabili al feto.

Se l’aborto e i danni al bambino sono facilmente comprensibili, com’è possibile invece associare la gravidanza indesiderata all’anoressia? Probabilmente l’errata convinzione che le donne con anoressia a seguito di interruzioni del ciclo mestruale per lunghi periodi, non possano rimanere incinta. Questa è la tesi che ci viene fornita dall’autore dello studio, Cynthia M. Bulik, direttore del programma di disturbi alimentari presso l’Università della Carolina del Nord (UNC).

Educazione, fuori casa con mamma e papà

I bambini, si sa, sono sempre molto allegri e vivaci ma questo non vuol dire che hanno il diritto di fare tutto quello che vogliono. E’ molto importante, infatti, che i genitori insegnino ai propri figli il rispetto di determinate regole sociali che li aiutino a comportarsi educatamente in tutti i contesti, sia pubblici che privati.

Capita sovente di vedere al ristorante, sugli autobus, nei negozi o per strada genitori stremati e arresi di fronte ai capricci e alle marachelle dei propri bambini. Per evitare queste situazioni, spesso imbarazzanti, è fondamentale che i genitori diano ai propri figli delle indicazioni chiare e precise e delle regole ferme e coerenti per indicare loro cosa è giusto fare e cosa no. In questo modo i bambini vengono educati a stare correttamente in pubblico evitando ai genitori di rinunciare ad uscire o di concedersi una cena fuori o un cinema.

L’ictus infantile è collegato alla pillola, all’anemia e al fumo

L’ictus può colpire anche i bambini. Ma quali sono i fattori scatenanti? Si sono interrogati un gruppo di ricercatori svedesi che hanno poi pubblicato uno studio sulle pagine di Acta Paediatrica. L’ictus infantile è così definito quando colpisce un soggetto tra i ventotto giorni e il diciottesimo anno di età. E nella maggioranza dei casi (l’85%) chi ne è vittima, e ne sopravvive, mostra delle disfunzioni neurologiche e delle gravi limitazioni. Stiamo parlando quindi di conseguenze gravissime.

Secondo la ricerca i fattori scatenanti possono essere pillola contraccettiva, anemia e fumo.  I ricercatori,  guidati dal dottor Sten Christerson,  hanno evidenziato come in Europa e negli Usa l’ictus infantile colpisce da 2,1 a 13 bambini all’anno ogni 100mila, con un’incidenza dell’1,8%.  Sono stati analizzati 51 casi, di cui 23 maschi e 28 femmine. Di questi, 46 dei 47 sopravvissuti all’attacco sono stati seguiti per un lungo periodo dopo la malattia (in media 4 anni) per verificare i rischi a lungo termine.

Al supermercato con mamma e papà

Capita spesso di vedere in giro, al bar, al ristorante o al supermercato, bambini capricciosi che mettono a dura prova la pazienza ed i nervi dei genitori e di chi sta loro intorno. E’ importante che i bambini imparino fin da piccoli a rispettare delle regole e a capire che non sempre è possibili fare tutto ciò che si vuole. I genitori, quindi, dovrebbero imporre dei  limiti ai propri  figli, senza esagerare ma, allo stesso tempo, senza temere di far loro del male, reprimendoli. I no dei genitori sono indispensabili per il corretto sviluppo psico-fisico dei bambini che impareranno, cosi, a muoversi in determinati confini e a comprendere il lecito dall’illecito ed il giusto dal sbagliato.

Queste regole che i genitori devono imporre ai propri figli è importante che vengano applicate in tutti i contesti anche in quelli più banali e comuni come l’andare a fare la spesa. Non è difficile, infatti, assistere nei supermercati a bambini che piangono disperati perché vogliono questo o quello, che corrono tra gli scaffali, che giocano con gli alimenti, etc.. Per tenere sotto controllo la situazione è importante stabilire subito ed in anticipo delle regole da rispettare, chiare e precise. Ai bambini più piccoli, ad esempio, si può dire che devono stare seduti nell’apposito sediolino del carrello per la spesa in modo da non poter correre in giro e da non aver tutto a portata di mano.

Un test predice l’arrivo della pubertà nei maschietti con un anno di anticipo

Il nostro bambino sta crescendo bene? Ormai è già un ometto, ma le preoccupazioni sono sempre le stesse. Diventerà un adulto sano e forte, sarà alto e starà bene di salute? Sono le classiche preoccupazioni di mamme e forse un nuovo test potrà togliere qualche ansia.  Sono infatti stati individuati i marker nel sangue in grado di predire la pubertà degli uomini con un anno di anticipo rispetto alla comparsa dei segnali clinici noti, come l’aumento del volume testicolare e la crescita in altezza dei ragazzi, conseguente l’attivazione delle ghiandole ipotalamica, pituitaria e gonadica.

A fare questa scoperta sono stati gli esperti del Dipartimento di fisiopatologia medica dell’università di Roma ‘La Sapienza’ e hanno ricordato che esistono alcuni segnali ormonali a scandire con largo anticipo la crescita: il testosterone cresce parallelamente all’altezza e le gonadotropine aumentano due semestri prima dell’aumento del volume dei testicoli.  Conoscere il momento dello sviluppo non è solo un capriccio di mamma, ha implicazioni importanti sulla salute.

Noccioline in gravidanza: rischio asma ed allergie per il feto

L’alimentazione della futura mamma, durante i nove mesi di gravidanza, influenza notevolmente la salute ed il benessere del bambino, non solo nel grembo materno ma anche nella vita extrauterina. Il cibo e le bevande che la donna assume durante la gestazione e che condivide con il feto sono, infatti, determinanti per il corretto sviluppo del feto e per la sua salute. E’ importante, quindi, che la futura mamma presti attenzione alla propria dieta durante tutti i nove mesi al fine di evitare problemi, a volte anche seri, al bambino.

Ad essere messa sotto accusa, questa volta, è la frutta a guscio. Studi scientifici, infatti, hanno messo in guardia dai possibili rischi per il bambino che derivano da un consumo eccessivo in gravidanza di noccioline, arachidi, noci e simili. Nello specifico, un recente studio americano della Mount Sinai School of Medicine (New York, USA) pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology, ha evidenziato come consumare molta frutta a guscio in gravidanza aumenti il rischio nel bambino di sviluppare allergie alimentari e asma.

Bimba nata a ventidue settimane, adesso sta bene

Angelica, una bimba nata a sole ventidue settimane di gestazione al Policlinico Umberto I di Roma, sta bene e presto tornerà a casa. La piccola pesava alla nascita, avvenuta lo scorso maggio, solo 550 grammi e ho dovuto affrontare molte traversie prima di poter essere stretta fra le braccia della sua mamma: assistenza respiratoria per due mesi, nutrizione parentale totale, numerose infezioni e somministrazione di farmaci per la chiusura del dotto di Botallo. Oggi pesa oltre tre chili e si alimenta da sola con il biberon.

Una splendida notizia che noi di Tuttomamma non potevamo non darvi. La piccola non presenta inoltre alcuna lesione neurologica visibile attraverso accertamenti strumentali, anche se bisognerà attendere qualche anno prima di capire se la nascita prematura non ha cuasato disabilità neurologiche.

Nuovo esame rivela il sesso del nascituro alla settima settimana di gravidanza

Conoscere il sesso del nascituro prima che venga al mondo. Ci sono coppie che preferiscono avere la sorpresa e aspettano il parto per scoprire se il loro bambino è un maschietto o una femminuccia, mentre ci sono genitori che non vedono l’ora di avere la notizia. Vogliono organizzare il corredino, preparare la cameretta e forse sognare come sarà con qualche certezza in più. Per loro esiste un nuovo e semplice test del sangue che può stabilire il sesso del nascituro già alla settima settimana di gravidanza. La notizia arriva dalle pagine del Daily Telegraph, secondo cui l’analisi è già disponibile in alcune cliniche private nel mondo.

L’esame è stato messo a punto da Esther Guetta dello Sheba Medical Centre di Tel Aviv e cerca nel sangue della mamma delle tracce di Dna del nascituro. Una volta trovato, il genoma viene analizzato alla ricerca di un eventuale cromosoma y, che predice la nascita di un maschietto. La cifra è abbastanza elevata, perché a seconda della clinica varia tra i 350 e i 450 euro.

I dolci per bambini di Cotto e Mangiato

Buon pomeriggio care amiche! Visto il grande successo della trasmissione televisiva Cotto e Mangiato, condotta da Benedetta Parodi, abbiamo pensato di pubblicare sul nostro sito le ricette proposte dalla giornalista. Le ricette di Cotto e Mangiato, infatti, sono semplici e facili da preparare e possono essere di grande aiuto per tutte le mamme e le mogli che combattono contro il tempo per preparare il pranzo. In particolare, oggi, vogliamo proporvi  due ricette di Cotto e Mangiato per preparare dei  dolci gustosi e genuini adatti a grandi e piccini ed ideali per la colazione o la merenda.

La torta caprese di Cotto e Mangiato

Ingredienti

  • 300 gr di mandorle pelate
  • 250 gr di cioccolato fondente
  • 250 gr di burro
  • 200 gr di zucchero
  • 5 uova
  • zucchero a velo per guarnire

Procedimento

Sistemare le mandorle pelate sulla placca del forno precedentemente foderata con della carta forno e lasciarle tostare nel forno ventilato a 200° per circa dieci minuti, fino a quando non diventano brune e profumate. Una volta pronte, tritare le mandorle nel mixer. Nel frattempo, in un pentolino, scaldare il cioccolato fondente aggiungendo un paio di cucchiai di acqua. Aggiungere al cioccolato fuso, il burro e lo zucchero e amalgamare fino ad ottenere un composto omogeneo.

Troppo zucchero nelle tisane per bambini

Facili da preparare e dal gusto gradevole, le tisane e gli infusi per bambini rappresentano spesso un alleato prezioso nella lotta ai piccoli fastidi del bebè (disturbi del sonno, coliche gassose, mal di pancia, disturbi intestinali, etc..) che troppe volte mettono a dura prova i nervi di mamma e papà. Bisogna, però, fare attenzione: queste tanto apprezzate tisane contengono, infatti, troppi zuccheri che nel lungo termine possono causare nel bambino problemi di carie ed obesità. Il monito arriva dal noto settimanale Il Salvagente che nel numero in edicola questa settimana ha preso in esame ben 13 prodotti delle principali aziende del settore. Nello specifico, il settimanale ha interpellato medici e pediatri che hanno analizzato e confrontato infusi e tisane granulari istantanei alla camomilla, al finocchio, alle erbe, alla frutta e al tè deteinato di Mellin, Milupa, Humana e Plasmon.

Dall’analisi dei dati raccolti, è emerso che tisane ed infusi, facilissimi da preparare (basta infatti dell’ acqua calda e uno o più cucchiaini di prodotto), contengono elevate quantità di zucchero (95%) sotto forma di saccarosio, destrosio, lattosio, glucosio e maltodestrine a fronte di una minima percentuale si estratti vegetali.

I gemelli comunicano già nell’utero materno

I gemelli sviluppano fin da subito uno speciale modo di comunicare, ecco perché spesso imparano a parlare un po’ più tardi  rispetto agli altri bambini. Pensate però che i primi contatti, chiamiamole “chiacchierate”, iniziano proprio dentro il pancione, nell’utero materno. Lo sostiene uno studio condotto da ricercatori delle Università di Padova, Torino e Parma e pubblicato sulla rivista “PLoS ONE”.  La ricerca ha analizzato i movimenti fetali in cinque coppie di bimbi gemelli utilizzando l’ecografia quadridimensionale, una tecnica che permette di visualizzare i movimenti dei feti nel tempo.

Una scoperta davvero eclatante: a 14 settimane di gestazione si osservano movimenti specificamente diretti verso il gemello. Insomma, interagiscono. Questa capacità di comunicare, chiamata dagli esperti precoce socialità, potrebbe diventare materia di studio per valutare lo sviluppo dei bambini.