La poppata notturna, come eliminarla

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Durante i primi mesi di vita la gran parte dei neonati, allattati al seno o al biberon, mangia sei volte nell’arco delle 24 ore; è solo intorno ai quattro-sei mesi di vita che il bambino inizia ad aumentare l’intervallo fra una poppata e l’altra portando così il numero di pasti da sei a cinque al giorno. Peccato però che solo raramente a saltare è la fatidica poppata notturna, quella che costringe mamma o papà ad alzarsi dal letto insonnoliti e confusi, mentre più di frequente la prima a decadere è la poppata di metà mattina.

Tuttavia, se il piccolo ha l’età giusta (appunto cinque-sei mesi) è possibile fare un tentativo per sopprimere il pasto notturno e abituarlo a dormire sei-sette ore di fila durante la notte senza intaccare in alcun modo il suo benessere. Come? Basta anticipare la poppata che di solito richiede alle due-tre del mattino di qualche ora, offrendogli il seno o il biberon diciamo intorno a mezzanotte. In tal modo l’ultima poppata del giorno e la prima della notte saranno abbastanza ravvicinate da tenere il bimbo sazio per un buon numero di ore anche fino alle sette del mattino seguente.

Naturalmente il bambino andrà svegliato per la poppata anticipata ma, assicurano gli esperti, non risentirà in alcun modo di questa novità. Anzi, sarà felice il giorno dopo di notare che la mamma, rinvigorita dal riposo notturno privo di interruzioni, è molto più carica e piena di energie per prendersi cura di lui. Risulta invece del tutto controproducente offrire al posto del latte tisane o camomille che non sortirebbero nessun effetto se non quello di tenere il piccolo calmo per qualche minuto per vederlo poi svegliarsi invariabilmente al massimo un’ora dopo, affamato come prima.

Meglio, se il piccolo continua a richiedere la poppata, organizzarsi per ridurre al minimo il tempo trascorso da svegli tenendo il biberon caldo a portata di mano.

21 commenti su “La poppata notturna, come eliminarla”

  1. 1) Perchè bisogna eliminarla?
    2)”la gran parte dei neonati, allattati al seno o al biberon, mangia sei volte nell’arco delle 24 ore; è solo intorno ai quattro-sei mesi di vita che il bambino inizia ad aumentare l’intervallo fra una poppata e l’altra portando così il numero di pasti da sei a cinque al giorno. ” Non è vero.
    3)”Tuttavia, se il piccolo ha l’età giusta (appunto cinque-sei mesi) è possibile fare un tentativo per sopprimere il pasto notturno e abituarlo a dormire sei-sette ore di fila durante la notte senza intaccare in alcun modo il suo benessere.” Non è vero.
    4)”Naturalmente il bambino andrà svegliato per la poppata anticipata ma, assicurano gli esperti, non risentirà in alcun modo di questa novità. ” Esperti? Quali esperti?

    Lo trovo inesatto scientificamente e fisiologicamente.

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    • Gentili amiche, quando cito gli esperti mi riferisco soprattutto alle puericultrici con le quali parlai in occasione della nascita di mio figlio. Mentre non voglio pronunciarmi sul caso di Paola, non avendo allattato al seno mio figlio, posso dire a Rachele che la mia esperienza è stata invece proprio quella descritta. Esattamente. Lo stesso vale per le mie sorelle e amiche. TUTTE abbiamo fatto la medesima esperienza e personalmente sono sempre stata rassicurata dal pediatra, che assicuro è un esperto, in questa direzione.
      Forse mio figlio è fisiologicamente e scientificamente sbagliato. Me ne scuso.

  2. Concordo con Rachele…
    I neonati hanno bisogno di poppare al seno molto di più di sei volte, ossia quasi il doppio… (una media di 8-12)
    Che costringere un bambino a mangiare quando non ne a voglia (anticipare la poppata) sia non intaccare il suo benessere è da vedere… se io sono costretta a mangiare controvoglia, sto male o non mangio…
    La poppata delle due? Perché, c’è una poppata sola, alle due, per tutti i milioni di bambini del mondo? Nascono tutti con l’orologio incorportato (regolato su quale fuso orario?) per cui sanno che alle due devono mangiare?
    Questi “esperti” (i nomi, per favore!!!) mi sa che non hannoa vuto tre figli come i miei…

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  3. Ho dimenticato di precisare che nel caso di mio figlio non fatto nulla per eliminare la poppata notturna. Non mi sento quindi in alcun modo parte in causa. Ma cado dalle nuvole quando mi devo sentir dire che non è vero che verso i 4-6 mesi di vita l’intervallo fra le poppate aumenta e il numero di pasti nell’arco delle 24 ore diminuisce.

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  4. Gentile Mildred,
    saprebbe dirmi come si sentirebbe lei se qualcuno la svegliasse per farla mangiare?
    Ma davvero vuole far passare il concetto che non si va ad intaccare il benessere del bambino farlo mangiare quando non lo richiede?
    Usiamo un pò di buon senso per favore, chi decide di fare un figlio dovrebbe essere cosciente che non acquista un bambolotto con incorporato un orologio da caricare a seconda dei bisogni della famiglia; un bambino è un essere umano che deve essere rispettato in tutti i suoi percorsi, fisiologici, umani e cognitivi.

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  5. Salve Mildred, grazie di avermi risposto!
    Leggo che lei non ha allattato al seno, per cui posso immaginare che le cose che ho detto siano per lei molto strane. Del resto ho alattato poco il primo figlio e quindi anche io avevo aspettative del tutto fuori dalla naturalità, con lui. Effettivamente un bambino che viene “riempito” (mi passi il termine, ma qui è questo che si tenta di fare: “tenere il bimbo sazio per un buon numero di ore”) con latte artificiale, tende a dormire molto più a lungo di un bambino allattato al seno. E questo, secondo gli studi sul sonno dei bambini, potrebbe non essere un bene… cioè, se la normalità del sonno di un bambino è quella di avere risvegli per poppare, dormire troppo a lungo e troppo profondamente potrebbe anche essere rischioso, infatti i bambini non allattati sono più a riscio SIDS (attenzione, non sto dicendo che lei ha fatto rischiare la SIDS a suo figlio, per carità, sto solo dicendo che indurre più ore di sonno in maniera artificiosa non è naturale e questo sembra chepossa costituire un problema secondo gli studiosi del sonno). Qui mi fermo, perché la fisiologia del sonno dei bambini allattati è diversa, e non credo che ci sia lo spazio disponibile qui per discuterne a lungo. Però le metto qualche link utile (si può?): http://www.allattiamo.it/kdnotte.htm
    http://www.fatelananna.it/start_it.html
    http://www.askdrsears.com/html/7/T070100.asp

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    • Gentile Paola, posso solo confermarle che mio figlio, allattato con il biberon, ha allentato il ritmo delle poppate riducendo il numero dei pasti intorno ai tre mesi. Arrivava a dormire fino a sei ore tra una poppata e l’altra, al punto che a volte io stessa mi trovavo sgomenta perchè mai avrei creduto, da neo mamma, di ritrovarmi in casa senza nulla da fare, finite le faccende, se non contemplare il mio cucciolo che dormiva beato. Dall’età di otto mesi ad oggi, ha tre anni compiuti, ha sempre dormito dalle 21 alle 7 e io quasi non so cosa significhi trascorrere una notte completamente insonne o costellata da risvegli frequenti. Questo in maniera del tutto naturale e senza alcun intervento da parte mia che, comunque, sono molto rigida circa l’orario a cui si deve andare a nanna. Tuttavia, seppure l’idea di svegliare il bambino (rigorosamente senza squilli di tromba) per dargli da mangiare non piace ad alcune mamme (lei non ci crederà, ma non piace neanche a me), questo non significa che sia dannoso per la salute dello stesso. Anticipare la poppata notturna di qualche ora e lasciare che il bambino rimanga sazio un po’ più a lungo dando la possibilità a mamma e papà di riposare per occuparsi al meglio di lui e dei fratellini durante il giorno non significa in alcun modo trattare i propri figli come bambolotti con orologi incorporati, nè essere genitori indegni ed egoisti. E’ una scelta. E mi creda, ci sono scelte che offendono e feriscono i bambini molto più di questa (ammesso che lo faccia, come sostenuto da alcuni) e, spesso, passano come banalità delle quali nessuno parla e nessuno si preoccupa. Ciò detto, mi scuso per averle portato via del tempo e la ringrazio per i link ai quali sarò felice di dare un’occhiata.

  6. Gentile Mildred, da operatrice del settore nascita e soprattutto da mamma sono molto dispiaciuta di leggere ancora tanta disinformazione sull’allattamento e sui ritmi di sonno fisiologici dei neonati. Questo non significa che non sia possibile ridurre o eliminare le poppate notturne, signifca soltanto che se si gestisce un blog come questo ci si deve avvalere di esperti qualificati e aggiornati circa i temi che si trattano. Solo così le mamme poi potranno scegliere dopo una corretta informazione, cosa è meglio per loro e per la propria famiglia.
    Un cordiale saluto

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    • Salve Alessandra, sono Micol la blog manager di questo blog, mi spiace che si sia alzato questo polverone su questo articolo. Nonostante le confermo da mamma che molti pediatri hanno punti di vista diversi sull’allattamento e sull’argomento, vorrei che si chiarisse quale è l’altro punto di vista. Le propongo una cosa, se è d’accordo sarebbe disposta a mandarmi un contributo che illustri cosa secondo lei non va e quale sia l’approccio che lei ritiene più giusto?

  7. Ok Micol entro qualche giorno Le fornirò volentieri un mio contributo. Desidero però fin da ora chiarire che qui non si tratta di stabilire cosa sia giusto o sbagliato oppure di esprimere punti di vista e opinioni. Si tratta di dare informazioni oggettive alle mamme e non soggettive. Si tratta di divulgare la fisiologia di allattamento e sonno nella specie umana, non mode o teorie smentibili da una scienza troppo spesso fallace e contraddittoria. Le mamme sono spesso confuse da atteggiamenti contraddittori dei presunti esperti.. a presto

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    • Gentile Alessandra, abbiamo apprezzato moltissimo il suo contributo e le garantiamo che verrà pubblicato entro questa settimana. La redazione ha dei tempi tecnici da rispettare e non abbiamo potuto fare altrimenti.
      Cordialmente, Mildred

  8. La mia piccola purtroppo si alimenta esclusivamente con latte artificiale perché il mio latte é andato scemando…ora le do solo l’antipasto una volta al giorno.
    La poppata notturna non la fa da quando ha compiuto un mese: io e il papà non abbiamo sentito la sveglia per darle la poppata e lei non si é svegliata fino alle sei del mattino…abbiamo preso la palla al balzo e da quel momento dormiamo dalle sei alle otto ore per notte. Si è svegliata solo nel mese di agosto per il troppo caldo, ma le davo un goccino d’acqua o di tisana al finocchio e tornava a dormire fino a mattina! Non mi sento una cattiva madre x questo! Inoltre la mia pediatra é rimasta stupita ma non ha avuto commenti positivi o negativi, ha detto che cresce nella media e sta benissimo così, anzi è più grande di un mese e mezzo non solo di peso ma anche di lunghezza. Si vede che i sei pasti al giorno che le diamo le bastano!

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  9. @ Laura: Perché dovresti essere una cattiva madre?? Tua figlia ha preso questo ritmo da sola, è lei che non chiede e dorme, quindi, sarebbe assurdo svegliarla solo perché alla sua età molti neonati poppano ancora la notte, no? ;-))

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  10. Salve, sono mamma da nove mesi, allatto esclusivamente al seno e le poppate notturne fanno ormai parte della quotidianità!! Abbiamo cosi optato per il co-sleeping e siamo tutti felici di questa scelta..

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  11. Ciao a tutte,sono Silvia…il mio bimbo ha fatto 4 mesi sabato e questa mattina sono andata a fare il controllo dal pediatra e grazie a Dio il piccolo cresce bene,pesa 7,300kg ed e’ alto 65cm…Premetto ke non l’ho mai allattato al seno (purtroppo),quindi solo latte artificiale,da circa 2 mesi beve all’incirca 150g di latte e si sveglia ogni 3 ore massimo 4 ore x mangiare..e lo stesso vale x la notte,a volte si sveglia ogni 3 ore,a volte dopo 4 ore…e poi sara’ capitato solo un paio di volte ke dopo aver mangiato verso le 23:00/24:00 si e’ svegliato dopo 5 ore..Pero’ il pasto della notte pare nn lo voglia perdere da solo.Il pediatra oggi mi ha detto chiaramente ke dal mese prossimo dovrà fare solo 5 pasti al giorno di cui 4 solo di latte e cominciare con la prima pappa solo a mezzogiorno..quindi l’ultimo pasto dovrebbe farlo intorno alle 23:00 x poi svegliarsi intorno alle 7:00…insomma in poche parole dovrebbe perdere questo benedettissimo pasto!E mi ha detto ke nel caso si dovesse svegliare di NON DARGLI ASSOLOLUTAMENTE il latte ma dargli in alternativa un po’ di camomilla..Ora la mia domanda e’:il bambino sapendo ke al posto del latte c’è questa alternativa si sveglierebbe comunque la notte…o no??

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    • Ciao Silvia, io non ho fatto questa esperienza. Posso dirti che, teoricamente, il piccolo vedendo che non gli viene più dato il latte dopo qualche notte non dovrebbe più svegliarsi per richiedere da mangiare ma è solo una cosa che so per sentito dire. Personalmente io ho sempre aspettato che la poppata notturna si estinguesse da sola, il che è successo intorno all’ottavo mese di vita del bambino. Puoi confrontarti con altre mamme sulla nostra fan page di facebook! In bocca al lupo!

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