Tacchi alti: si possono portare in gravidanza?

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tacchi alti in gravidanza

Per tutte le donne che amano i tacchi alti, durante la gravidanza si apre un inevitabile interrogativo: fa male portare i tacchi alti in gravidanza? Secondo i medici, il tacco 12 deve essere dimenticato durante i 9 mesi della gestazione perché aument l’incurvatura della colonna vertebrale, aggravano il mal di schiena e peggiorano il gonfiore delle gambe e dei piedi.

Poi c’è il rischio di una caduta, che in gravidanza è particolarmente pericolosa e, inoltre, pare che il bambino possa risentire della stanchezza della mamma aumentata dal peso della pancia e della difficoltà di camminare sui tacchi alti. Dal secondo trimestre in poi il pancione costringe la donna a stare con il bacino in avanti e la schiena all’indietro, costringendo i muscoli a una contrazione che può infiammare le terminazioni nervose, e per questo, è necessario un buon equilibrio che di certo non può essere raggiunto con un tacco alto.Secondo gli esperti, il giusto compromesso è un tacco che va dai 2 ai 4 centimetri, naturalmente largo e non a spillo, che riesce a garantire il giusto equilibrio; infatti, con altezze superiori, circa l’80% del peso ricade sulle punte dei piedi causando problemi di instabilità e accentuando il mal di schiena. Attenzione, però: neanche le scarpe rasoterra vanno bene durante la gestazione; ad esempio le ballerine spostano il baricentro troppo all’indietro, aumentando, così, la curvatura della schiena.

Infine, se proprio non sapete rinunciare all’altezza, ogni tanto, ma solo ogni tanto e per un tempo limitato, potrete optare per le scarpe con le zeppe, in quanto il plateau diminuisce il dislivello con il tacco e la gomma ricoprirà il ruolo di ammortizzatore.

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