Pavimenti PVC: rischio asma e allergie nei bambini

Tutti i genitori lo sanno: l’arredamento della cameretta dei propri bambini e di tutti gli ambienti che frequentano è molto importante sia per il loro benessere che per la loro salute. L’ultimo allarme a tal proposito riguarda i rischi dei pavimenti in PVC.

I pavimenti in PVC sono, al giorno d’oggi, molto diffusi e sono realizzati da rotoli o piastre rivestiti di materiale plastificato, resistente ed elastico. Sono impiegati anche per le pavimentazioni delle scuole e delle palestre in quanto antiscivolo e facili da pulire grazie a strette giunture dove lo sporco non riesce ad annidarsi. Una recente ricerca svedese ha dimostrato che questi pavimenti sarebbero dannosi per la salute dei bambini e che, in particolare, aumenterebbero il rischio di sviluppare asma ed allergie. Nello specifico, lo studio condotto dal dal dottor Fredrik Carlstedt del Centro ricerca cure primarie di Karlstad, in Svezia e presentato per la prima volta in occasione del congresso dell’ERS (Società Europea di Medicina Respiratoria), dimostrerebbe che i bambini che entrano in contatto con i pavimenti in PVC assorbirebbero i cosiddetti flatati tossici.

Anticoncezionali, in arrivo il gel senza effetti collaterali

Meno invasivo rispetto ad altri anticoncezionali, come la spirale e con effetti collaterali scarsi o nulli rispetto alla pillola della quale si preannuncia come il conocrrente più temibile. E’ il nuovo gel anticoncezionale ideato e realizzato da un gruppo di ricercatori del Population Council Centre di New York coordinati da Ruth Merkatz.

L’innovativo metodo di controllo delle nascite è stato sviluppato da Antares Pharm e sarà presentato presto all’American Society for Reproductive Medicine di Denver anche se è ancora in fase di sperimentazione; finora il contraccettivo in gel è stato testato su sole 18 donne di età compresa fra 20 e 30 anni, nessuna delle quali ha avuto una gravidanza durante i sette mesi della sperimentazione, dovrà quindi essere testato su un campione più ampio prima dell’immissione in commercio.

Dopo il quinto mese il bambino dorme quanto i genitori

Notti in bianco cullando il vostro bambino? Ci sono genitori che non ne hanno dimenticata neanche una e futuri genitori che dormono beati, conviti che presto non potranno chiudere più neanche un occhio. Non è proprio così ed è anche inutile fasciarsi la testa. Secondo un nuovo studio pubblicato su Pediatrics, dopo i primi tre mesi di notti insonni, forse, c’è la possibilità di dormire. Infatti, dopo questa prima fase, il bambino dovrebbe dormire normalmente.

A sostenere questa tesi sono la dottoressa Jacqueline Henderson e i colleghi dell’Università di Canterbury a Christchurch, che hanno scoperto che i bambini seguono ritmi diversi per il sonno notturno. E’ inutile credere che ci siano delle regole fisse, valide per tutti:  c’è il bambino che inizia a dormire regolarmente dopo due mesi, e c’è quello che lo fa dopo tre e, infine c’è quello che ha il sonno leggero e probabilmente non sarà, anche da grande, un gran dormiglione. Questo cosiddetto sonno regolare andrebbe dalla mezzanotte alle cinque del mattino. Cinque ore tirate, quelle che in teoria ha bisogno il corpo umano per essere in forma.

Coni vaginali

La donna, nel corso della sua vita, può andare incontro a spiacevoli inconvenienti come l’incontinenza sia urinaria che fecale, il prolasso dell’utero o di altri organi pelvici e problemi durante i rapporti sessuali come dolore o difficoltà nel raggiungere l’orgasmo. Tutte queste problematiche derivano da un’insufficienza muscolare del pavimento pelvico e possono essere favorite da gravidanze, parti, menopausa ed interventi chirurgici della regione pelvica. Un rimedio semplice ed efficace contro l’indebolimento dei muscoli del pavimento pelvico è rappresentato dai coni vaginali.

Cosa sono i coni vaginali?

I coni vaginali sono dei piccoli coni di plastica, simili ai tamponi vaginali impiegati nel rinforzo muscolare del pavimento pelvico. Generalmente, si utilizza un set di 5 coni uguali per forma e dimensioni ma di peso crescente, da 20 a 70 grammi.

La sindrome di Asperger

La sindrome di Asperger, cos’è

La sindrome di Asperger è un disturbo pervasivo dello sviluppo che rientra nel gruppo dei cosiddetti disturbi dello spettro autistico. Più precisamente, i bambini affetti da sindrome di Asperger vengono definiti autistici ad elevato funzionamento. Infatti, a differenza di quanto avviene nell’autismo “classico” in questo tipo di sindrome non sono presenti marcati deficit di linguaggio o cognitivi. Il disturbo ha una maggiore incidenza tra i maschi piuttosto che tra le femmine e la diagnosi viene posta più tardivamente di quanto non accada in caso di autismo, questo, probabilmente, per l’assenza dei su citati deficit.

La sindrome di Asperger, i sintomi

Le persone con sindrome di Asperger presentano una marcata compromissione delle interazioni sociali, comportamenti ripetitivi e stereotipati, ristretta gamma di interessi e attività, mancanza di empatia, difficoltà a comprendere gli stati d’animo altrui e talvolta le espressioni facciali. Alla sindrome sono correlati altri disturbi quali il disturbo schizoide di personalità e  il disturbo dell’apprendimento non verbale e possono associarsi depressione, ansia, disturbo ossessivo-compulsivo. Come accennato, la sindrome non comporta marcati deficit cognitivi, anzi molti individui che ne sono affetti presentano un’intelligenza superiore alla norma e ottenere successi in precise aree di competenza, soprattutto se queste non richiedono necessariamente interazioni sociali.

Figli maschi: i preferiti dalle mamme

Quando una coppia scopre di aspettare un bambino inizia fin da subito a fantasticare sul sesso del nascituro. I futuri genitori, però, sanno che il sesso del loro bambino non è poi cosi importante e che il loro amore per il bimbo prescinde da tutto e anche dal fatto che sarà maschio o femmina. Allo stesso tempo, è un luogo comune, soprattutto in Italia, che le mamme hanno un debole per i figli maschi e che questi, a loro volta, sono più mammoni delle femmine.

Uno studio britannico condotto dal sito internet NetMums, ha evidenziato, in effetti, che le mamme preferiscono i figli maschi e che hanno nei loro confronti un comportamento diverso rispetto a quello che hanno con le figlie femmine. Le mamme, infatti, secondo i ricercatori britannici, si dimostrano più dolci e tolleranti verso i loro figli maschi e sono più disposte a perdonare loro sbagli e malefatte.

Autismo, forse possibile la diagnosi in culla

Secondo i dati dell’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) una persona su 150 è affetta da un disturbo dello spettro autistico e molto raramente la diagnosi viene effettuata prima dei due anni di età. Peccato perchè:

La diagnosi precoce, seguita da un intervento sin dai primi mesi di vita, potrebbe essere decisiva e permettere un recupero quasi totale di alcune funzioni comportamentali e ridurre i disturbi nella comunicazione

A sostenerlo è Maria Luisa Scattoni, giovane ricercatrice dell’Istituto Superiore di Sanità presso il quale coordina il progetto “Non invasive tool for early detection of autism spectrum disorders” (Strumenti non invasivi per la diagnosi precoce dei disturbi dello spettro autistico) che partirà nel 2011 e durerà tre anni, con lo scopo di condurre un’osservazione di un gruppo di bambini nei primi due anni di vita e rintracciare possibili indicatori di autismo.

Halloween: zucche di carta da realizzare in casa con i bambini

Anche quest’anno, il prossimo 31 ottobre, si festeggerà Halloween. Uno degli aspetti più divertenti e coinvolgenti di questa festa, che affascina grandi e piccini, è sicuramente quello di decorare la propria casa per creare un’atmosfera da brivido in sintonia con la tradizione. Un’idea davvero carina al riguardo, può essere quella di realizzare a mano alcune decorazioni di Halloween insieme ai propri bambini, sfruttando anche l’occasione per tenere i pupi occupati in queste giornate d’autunno. Tra le numerose decorazioni possibili oggi vogliamo proporvene una carina e sfiziose da realizzare facilmente a casa con l’aiuto dei più piccoli.

Zucca-origami di carta

Le zucche non possono mancare in una casa che festeggia Halloween ed ecco  un’idea divertente per realizzare delle simpatiche zucche di carta con la tecnica degli origami.

Il bullismo inizia all’asilo e spesso coinvolge le bambine

Il bullismo si sta diffondendo tra i bambini. Se prima si trattava di un fenomeno sociale, tipico degli adolescenti, ora la fascia di età si è nettamente abbassata, tanto che è stato definito un fenomeno trans-sociale. Il luogo in cui manifesta maggiormente, ovviamente, è la scuola, dove ogni giorno nel 49,9% delle classi si compiono atti di bullismo. Ma vera notizia è che le famose pupe sono diventate delle baby bulle, visto che un bullo su 6 è donna e si sta diffondendo, in modo preoccupante, anche nella scuola materna. Ma questa è solo una delle facce del disagio minorile: per dimostrare il proprio potere, bambini e adolescenti si espongono a situazioni di rischio, a volte anche estremo.

Il bullismo in genere si manifesta verso gli 8 anni, ancora alle elementari, quando le classi si stanno strutturando e anche i rapporti tra i compagni devono equilibrarsi.  Purtroppo in Italia, ci sono esempi già di bulli di 4 anni, che aggrediscono i coetanei, prima verbalmente e poi fisicamente.  Le cause scatenanti sono la diversità, razziale o della disabilità e nelle medie e al liceo si aggiunge anche l’omofobia.

Insonnia: con l’ora solare a rischio un bambino su due

Anche quest’anno torna in vigore l’ora solare. Il prossimo fine settimana, infatti, nella notte tra sabato 30 e domenica 31 ottobre, alle 2 bisognerà spostare le lancette dell’orologio indietro di un’ora. Questo permetterà a grandi e piccini di dormire un’ora in più, o almeno cosi dovrebbe essere. Il passaggio all’ora solare, infatti, può comportare nei bambini un cambiamento dei loro abituali ritmi e un disorientamento che può causare nei più piccoli problemi di insonnia. A lanciare l’allarme sono un po’ tutti i pediatri ed in particolare il dott. Italo Farnetani, pediatra e professore dell’Università degli Studi Bicocca di Milano.

Secondo il dottor Farnetani, un bambino su due è esposto al rischio insonnia con il ritorno dell’ora solare. Questo perchè il cambiamento dell’orario può incidere sul sistema nervoso dei bambini ed incrinare il delicato equilibrio tra sonno e veglia.

Cappuccetto Rosso

C’era una volta una bella bambina che tutti chiamavano Cappuccetto Rosso perchè sul capo portava sempre un cappuccetto di velluto rosso che le aveva regalato la sua nonna. Una mattina la sua mamma le chiese di portare una bottiglia di vino e una focaccia alla nonna che viveva in una bella casetta di legno aldilà del bosco raccomandandole di fare presto e di non lasciare mai il sentiero.

Fu così che la piccola Cappuccetto Rosso si mise in cammino e, ormai giunta a metà strada, incontrò un grosso lupo. La bimba però non aveva idea che si trattasse di animale tanto pericoloso e rispose gentilmente al suo saluto: “Buongiorno, Cappuccetto Rosso, dove vai così di buon mattino?”“Vado a trovare la mia nonna che è tanto malata”“E cosa le porti di buono?”“Una bottiglia di vino e una focaccia”“E dove abita la tua dolce nonnina?”“In una casetta non lontano da qui, sotto le tre querce aldilà del bosco”.

Giochi all’aperto vietati all’80% dei bambini italiani

È difficile sentire nelle strade il vociare dei bambini che giocano, magari in parchetto.  Questo perché le città italiane hanno sempre spazi dedicati a piccoli e poi perché i genitori tendono a chiudere in casa i figli. È il classico atteggiamento della vita moderna: le persone crescono sole e alienate, magari chattando o navingando in Intenet davanti allo schermo freddo di un pc o inviando sms con il cellulare. Il risultato? Questo comportamento è alla base dei disagi degli adolescenti di oggi: abuso di alcol e droghe, suicidi, bullismo potrebbero essere spiegati anche dal fatto che ai nostri piccoli manca oggi la libertà di movimento e il tempo libero.

L’80% dei bambini non gioca più all’aria aperta: non esiste più il senso di aggregazione spontaneo o la voglia incontrasi per divertirsi insieme, magari con poco.  Su questo argomento hanno dibattuto molti esperti durante il 66esimo Congresso della Società italiana di pediatria (Sip).

Neo-mamme, il loro cervello è più grande

Diventare madre rende anche più intelligente? E’ possibile che i compiti richiesti dal nuovo, impegnativo, ruolo inducano un potenziamento delle capacità cognitive della neo mamma? A quanto pare la risposta è si, almeno secondo i risultati ottenuti da una ricerca proveniente da oltreoceano che ha analizzato i cervelli di un gruppo di donne prima e dopo il parto osservando cambiamenti nelle loro dimensioni.

Infatti, secondo lo studio in questione, condotto presso il National Institute of Mental Health del Maryland, negli Stati Uniti, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista della American Psychological Association, il cervello delle donne che hanno appena partorito è più grande rispetto ad epoche precedenti alla nascita del bambino. Le differenze, piccole ma significative, sono state messe in evidenza dalla risonanza magnetica cui è stato sottoposto un campione di diciannove donne le quali avevano messo al mondo 10 maschi e 9 femmine.

Costumi di Halloween fai-da-te per bambini

Halloween si è un po’ sostituito al Carnevale o forse questa festa è semplicemente raddoppiata. Ecco quindi che uno degli elementi più importanti, soprattutto per i bambini, sono i costumi. In Italia non si usa la sera del 31 ottobre camminare per le strade bussando ai vicini per chiedere “dolce o scherzetto?”, però sono aumentate le feste scolastiche e private, dove è richiesta una bella maschera. Non vi preoccupate non c’è bisogno di spendere molto per far felici i vostri bimbi.

Le maschere più richieste sono quelle classiche: zombie, streghe o stregoni, zucche e fantasma, protagonisti di famose storie paurose. Tutti personaggi che possono essere realizzati in casa a costo praticamente nullo. Vediamo quindi insieme qualche idea per far felice il vostro piccolo e divertirvi con lui. Mi raccomando preparate anche qualche biscotto buffo: tutto sarà perfetto.