Le dita nel naso, come correggere questo vizio?

È davvero un vizio poco carino quello di mettersi le dita nel naso. Ci sono però bambini che esplorano molto serenamente le loro narici, in qualsiasi momento della giornata. Care mamme, non imbarazzatevi perché una cosa molto normale. Purtroppo la buona educazione dice che certi atteggiamenti non dovrebbero essere manifestati in pubblico. Ma come spiegarlo al bambino?

Anche questa cosa fa parte dell’educazione che il genitore, con tanta fatica, deve impartire al piccolo. La cosa fondamentale è non trasformare un gesto istintivo come in qualcosa di proibito, ottenendo così l’esatto opposto. Non è una novità che i piccoli per provocazione facciano il contrario di ciò che viene loro vietato.

Il bambino si tocca spesso il pisellino, perché?

Ci sono dei comportamenti un po’ imbarazzanti per gli adulti, ma per i bambini tutto è lecito e soprattutto spontaneo. Un gesto considerato “poco opportuno” dal galateo è quello di toccarsi il pisellino, soprattutto davanti agli altri. Affronto quest’argomento dopo aver passato un pomeriggio in compagnia di mio nipote (5 anni di vivacità assoluta) e aver ascoltato sua madre ripetere diverse volte: “Togli quella manina da lì”.  Perché questo gesto e così ripetuto?

I motivi possono essere diversi. Prima cosa: un fastidio ai genitali, magari dovuto a una piccola irritazione causata da una mutandina un po’ troppo stretta o dal pannolino (per i più piccoli), altrimenti anche dall’istinto di dover far pipì. Ci sono bambini che pur di non interrompere il gioco, preferiscono tenere lo stimolo. Hanno paura di perdersi un momento magico. È bene quindi premurarsi di capire se il gesto rientra in queste due variabili. Nel primo caso, chiedete al pediatra un consiglio e sicuramente vi darà una pomata o magari è sufficiente cambiare biancheria intima o marca di pannolini, nel secondo invece dovete assolutamente forzare il bimbo ad andare in bagno.

Ricette di Cotto e Mangiato per bambini, torta morbida di marmellata

La crostata è in assoluto la torta più amata dai bambini. È semplice, poco elaborata e dolce il giusto. Inoltre, ci permette di cucinare anche un piatto che non sia esageratamente calorico. Per cambiare, vi voglio consigliare la ricetta di Cotto e Mangiato, la rubrica di cucina di Benedetta Parodi, sulla Torta morbida di marmellata.  Si prepara in pochi gesti (vi ruba davvero solo 30 minuti) e il risultato è eccellente. Prendete una teglia con diametro 20 per ottenere, con le dosi consigliate, il miglior risultato.

Torta morbida di marmellata di Cotto e Mangiato

Ingredienti:

  • 75 g di burro morbido
  • 125 g di zucchero
  • 1 uova
  • 300 g di farina
  • 1 pz di sale
  • marmellata o confettura a piacere
  • 75 g di yogurt
  • ½ bustina lievito

Preparazione:

La prima cosa da fare è preparare la pasta: dovete montare il burro con lo zucchero finché diventa spumoso, aggiungere le uova, lo yogurt, il sale e poi la farina e il lievito. Lavorate con le mani fino a ottenere un panetto. Mettete a riposare  1/3 della pasta e stendete il resto tra due fogli di carta forno con l’aiuto del mattarello. Foderate poi la tortiera.

La qualità nella scuola italiana, il rapporto di Tuttoscuola

La scuola fa sempre tanto discutere le famiglie. I servizi e la qualità continuano ad abbassarsi o è solo una sensazione? Una risposta prova a darla il 2° Rapporto sulla qualità nella scuola, realizzato da Tuttoscuola, il mensile per insegnanti, che fotografa la realtà italiana in generale. La regione con il sistema scolastico più efficiente è il Piemonte, dove vincono la palma d’oro Biella e Torino. In fondo, alla classifica, invece, ci sono le province di Napoli, Catania e Isernia.

Purtroppo ci sono numerosi squilibri e sono ancora tante le falle all’interno della scuola italiana, ma il rapporto è speranzoso: si evince che sussistono le premesse per potenziare e migliorare il sistema d’istruzione del Mezzogiorno, attualmente il più carente.

Intossicazione bambini: le prime cause sono funghi e gas

Sono molto frequenti le intossicazioni tra i bambini italiani. Ma quali possono essere le cause? Hanno tentato di dare una risposta gli esperti intervenuti nei giorni scorsi al convegno nazionale ‘Ischia pediatria e neonatologia’. Secondo i dati presentati durante questo incontro i funghi e il monossido di carbonio sono i principali responsabili.  Purtroppo le  intossicazioni si verificano in cucina quando a causa di aria o dell’acqua della pasta che fuoriesce dalla pentola, si spegna la fiamma ma il gas continua a uscire.

Un altro pericolo sono stufe a kerosene o gli scaldabagni.  I dati su questi incidenti domestici sono davvero spaventosi: ogni anno si contano 6 mila casi  in tutte le fasce d’età, con 124 morti e, stando agli esperti, più sono piccoli i bambini, più sono a rischio. Mi raccomando mamme, fate attenzione in casa a queste dinamiche perché davvero possono creare situazioni molto dannose e difendersi non è facile, perché spesso è inodore.

Le famiglie arcobaleno e lo spot Ikea

Il manifesto pubblicitario dell’Ikea ha portato nuovamente alla luce un tema caro a molti: la famiglia e tutte le sue nuovissime forme. Il cartellone con i due ragazzi che si tengono per mano, anziché fa intenerire e far sorridere, ha creato un’enorme polemica tra chi accetta l’unione tra due persone, solo se sono di sesso differente, e chi invece si auspica che ogni famiglia sia felice, al di là della sua composizione.

Esistono 100 mila bambini, in Italia, che vivono con coppie omosessuali.  E non è un dato nuovo, semplicemente spesso viene insabbiato parlando di semplici “single” o “single di ritorno”. Questa è la situazione nel nostro Paese, ma all’estero non è diverso: negli Stati Uniti è un fenomeno che conta 270 mila bambini e di questi, 65 mila sono stati adottati. Inutile quindi scandalizzarsi e polemizzare, quanto sarebbe più appropriato pensare a delle politiche per tutti, proprio come ha fatto Ikea.

La vitamina B12 in gravidanza rende più tranquillo il bebè

Il vostro bimbo è agitato e dorme poco? Sicuramente c’è una predisposizione caratteriale. I nostri piccolini sono degli ometti o delle donnine a tutti gli effetti e già da piccolissimi si possono intravedere alcuni lati emotivi: essere più socievoli o meno, l’attaccamento alla mamma, il pianto facile. Tutte cose che a volte sono mediate da disturbi, come le classiche coliche. Ma c’è di più. Secondo un gruppo di ricercatori olandesi, livelli alti di vitamina B12 in gravidanza influiscono positivamente sul carattere del bambino e della mamma.

Come sappiamo la B12, che può causare la carenza dell’acido folico, è un elemento preziosissimo in gravidanza, perché influisce sullo sviluppo del sistema nervoso.  Una carenza potrebbe  aumentare la tendenza del bambino all’irritabilità. È una notizi, questa, che interessa soprattutto vegetariani e vegani che sono particolarmente soggetti alla carenza di vitamina B12, condizione che comporta anemia, stanchezza, perdita di peso e costipazione.

I bambini nati in primavera sono più a rischio anoressia

L’anoressia colpisce tantissime persone, soprattutto le ragazze in fase di adolescenza, ma non risparmia neanche i bambini di 5 o 6 anni. Prima di essere un disturbo di carattere alimentare è sicuramente un problema psicologico, che nasconde malesseri di varia natura e insicurezze. Secondo un recente studio, i bambini nati in primavera sono più a rischio anoressia da adulti.  A sostenerlo sono i ricercatori del Wellcome Trust Centre for Human Genetics (UK).

Gli esperti hanno analizzato circa 1.300 persone affette da anoressia nervosa ed è emerso che questa terribile malattia colpisca soprattutto le nate in primavera: i malati di anoressia nervosa sono in misura maggiore tra coloro che hanno visto la luce in questi mesi, rispetto a quelli nati in altri periodi dell’anno.

Bambini più intelligenti se stimolati con le attività giuste

L’intelligenza non è un semplice dono, ma qualcosa che va stimolato. Lo sostengono un gruppo di studiosi statunitensi dell’University of Pennsylvania di Philadelphia che durante uno studio hanno scoperto che avere un quoziente intellettivo (QI) significa anche essere motivati. Ma non è tutto. Ricevere i giusti stimoli aumenta i livelli di motivazione e di conseguenza il QI. Insomma sono tutti fattori collegati ed è per questo che è molto importante che i genitori stiano attenti a incentivare correttamente i loro bambini.

Secondo quindi i ricercatori, un alto QI indica buoni livelli d’intelligenza e motivazione, così come un basso punteggio significa scarsa presenza di entrambi i fattori. In effetti, le capacità cognitive possono essere potenziate con l’allenamento e al tempo stesso non aver voglia o non essere curiosi indica poca vivacità intellettuale.

La guida antipanico per neogenitori in situazioni complicate

Quante volte vi siete trovati in situazioni estreme: il bambino ha messo in bocca un oggetto piccolo e avete paura che lo abbia ingoiato oppure ha la febbre alta e non sapete se chiamare il medico o portarlo al pronto soccorso. Sono situazioni abbastanza comuni nella vita di un genitore e spesso sono anche momenti di panico in cui non si quale sia la decisione più giusta da prendere. Arriva in aiuto a tutte le neomamme e a tutti neo-papà un manuale che passa in rassegna le angosce più comini, ma aiuta anche i genitori a trovare la soluzione di fronte ai pericoli peggiori.

Il titolo è Aiuto, mio figlio ha ingoiato un bottone ed è molto esplicativo. L’autrice è una pediatra d’urgenza, Lara Zibners che ha deciso di mettere a frutto i suoi anni di esperienza sul campo per dare una mano ai genitori. Con una nuova consapevolezza: il 50% delle volte mamma e papà si rivolgono al medico inutilmente.

Genitori separati, come accordarsi sull’educazione del bambino

Educare un bambino è davvero un complito complicato, forse l’ostacolo più grande nella vita di una persona. Può essere ancora più difficile quando i genitori sono separati.  Purtroppo si giunge al divorzio perché non si va più d’accordo su nulla e il primo a farne le spese è proprio il piccolo di casa, che si trova tra due fuochi. Una coppia intelligente deve cercare di mettere da parte i rancori e scegliere per il bene del proprio figlio, ma non sempre ci si riesce. Risultato? I bambini crescono a pane e ripicche.

Lo so bene che è molto complicato e che spesso pensando di fare bene, si sbaglia lo stesso. Cercate comunque di darvi delle regole: prima cosa che tipo di affido avete? Condiviso? In questo periodo la modalità “condiviso” è molto seguita, anche se ha diversi contro (per esempio il piccolo spesso è sballottato da una casa all’altra). Dove decidere delle misure comuni.

Anomalia genetica, è nato il primo bambino con un cromosoma con un ‘braccio’ extra

A volte si diventa speciali senza neanche saperlo, a volte si vorrebbe solo essere “normali”. È successo a un bambino britannico di soli due anni. È l’unico bambino al mondo ad avere un cromosoma con un ‘braccio’ extra. Se per la genetica è qualcosa di eccezionale, certamente il piccolo Alfie Clamp e la sua famiglia non possono dire lo stesso: è nato cieco e con gravi disabilità. Sono proprio questi problemi ad aver spinto i medici a eseguire alcuni test e a scoprire che il suo settimo cromosoma ha un’intera porzione extra mai documentata prima.

Per la scienza è davvero qualcosa di nuovissimo, tanto che i medici non sanno neanche quale nome dare a questo cromosoma. Purtroppo i dottori non sanno nulla di questa particolarità genetica e soprattutto non sanno quali saranno le aspettative di vita del piccolino. Per adesso Alfie ha riacquistato la vista e sarà operato a breve per risolvere uno scompenso intestinale.

Bambini plusdotati, il corso per formare insegnanti qualificati

Torniamo a parlare dei bambini plusdotati: sono piccoli con grandi potenzialità che, però, proprio per questo, tendono a isolarsi e a vivere emarginati. Aiutarli nella crescita non è facile. Non pensiate che questi bambini siano un caso raro, perché, secondo stime internazionali, rappresentano il 10%. Finalmente si sta pensando di fare qualcosa di concreto, come “addestrare” insegnanti qualificati, capaci di riconoscere il disturbo e aiutarli. Come sempre, in prima linea troviamo l’Aistap (Associazione italiana per lo sviluppo del talento e dalla plusdotazione).

Aistap organizzerà a Milano un corso di formazione biennale per insegnanti, sul modello di quelli organizzati in Europa dall’Echa (European Council for High Ability). La formazione alternerà lezioni teoriche a esercitazioni pratiche e in cattedra interverranno docenti internazionali. È davvero un’iniziativa importante che segna un’apertura nei confronti dei piccoli geni.

La famiglia perfetta? Quella con due figlie femmine

Prima di sognare la famiglia tipo (quella con due bambini: un maschio e una femmina), facciamo largo nella nostra mente a un nuovo modello: quello con due bambine. Proprio così. Secondo uno studio inglese, pubblicato sul sito per genitori “bounty.com”, la combinazione ideale prevede due figlie femmine.  Forse guardando le vostre bambine litigare e tirarsi i capelli, non avevate avuto questo sospetto, ma gli esperti ne sono sicuri.

Chiudiamo nel cassetto quindi il luogo comune “tanti auguri e figli maschi”, liberandoci di quello che sembra ormai un augurio maschilista. La ricerca ha analizzato più di 2 mila famiglie, con dodici diverse combinazioni di figli tra maschi e femmine. Esclusi solo i figli unici, mentre sono state prese in esame le situazioni fino a quattro figli. Ecco, quest’ultima è quella più sconsigliata: in casa con troppi bambini si litiga assai.