Mamme, diminuisce il tasso di occupazione per le donne con figli

Fare la mamma e lavorare. Le donne sono abituate a dividersi su tanti impegni quotidiani: essere mogli, madri, impiegate, dirigenti, padrone di casa e pure figlie, perché a volte ci sono anche i genitori, non più giovani, da gestire. Non è facile, eppure è così da generazioni. Un recente studio Eurostat, reso pubblico in occasione della festa della donna, dimostra che il tasso di occupazione femminile diminuisce con l’aumentare del numero dei figli, mentre per gli uomini accade il contrario. Non è così in tutti Paesi dell’Unione Europa: in Olanda succede esattamente l’opposto.

I paesi, invece, in cui le mamme fanno più fatica a trovare lavoro sono la piccola isola di Malta e l’Italia. Una realtà che forse non ci sorprende neanche più, ma che diventa ogni giorno più pesante per la mancanza di posti sufficienti agli asili nidi e strutture pubbliche di assistenza.

Il gas esilarante per un parto indolore

La paura del parto e soprattutto del dolore, accomuna la maggior parte delle donne in dolce attesa. Sono numerosi, infatti, in tutto il mondo i tentativi di individuare un metodo efficace per ridurre il dolore durante il parto. L’ultimo in ordine di tempo, arriva dall’America. Negli Usa, infatti, sta per essere introdotto il gas esilarante come analgesico e anestetico in sala parto. Nello specifico, in America verrà somministrato alle partorienti gas esilarante durante il travaglio ed il parto per ridurre il dolore.

Cos’è il gas esilarante?

Il gas esilarante, il cui nome scientifico è ossido di diazoto o protossido di azoto, è un gas incolore dall’odore dolciastro. Se inalato, il gas esilarante può avere effetti euforizzanti, anestetici ed analgesici. Tecnicamente, il gas va ad interagire con le cellule nervose del cervello, distendendo i nervi con conseguente sedazione del paziente.

Linguaggio e metafore influenzano il comportamento dei bambini

Genitori, attenzione alle parole da scegliere quando si parla con i bambini. Anche quando si descrivono i personaggi dei racconti: il cattivo della storia (perché è cattivo, come ci si comporta con lui), la bella (è protagonista solo per la sua bellezza o per altro), l’eroe (cosa ha fatto per essere coraggioso), etc. Perché?
L’uso del linguaggio è importante per l’orientamento del pensiero: nel senso, attraverso il modo di usare le parole, di scegliere il registro linguistico si trasmettono tradizioni e culture, ma anche abitudini comportamentali nei confronti di aspetti della vita e della società. Il linguaggio agisce  sui nostri comportamenti, sulle nostre scelte e sui modi di percepire la realtà; insomma il linguaggio influenza ed educa.

I genitori che si rapportano e parlano con i figli, rispondendo ai loro primi “perché” e spiegando loro situazioni e significati, dovrebbero considerare questo fatto, destinando particolare attenzione inoltre  all’uso delle metafore insite nei discorsi o nelle narrazioni di realtà o di fantasia rivolti al bambino.

Donne, più sensibili all’ansia e allo stress

Lo stress, lo stress post-traumatico, l’ansia e la depressione sono le sindromi più diffuse nella popolazione umana. Esse sono influenzate da diversi tipi di cause, fisiche, mentali, ambientali e sociali e la sfida è capire da cosa dipendano.

Ma cos’è lo stress? E l’ansia? Cosa si intende generalmente con questi termini?

Stress e ansia sono strettamente collegati e nascono dall’interazione tra l’individuo e il suo ambiente (inteso come situazioni, persone ed esperienze) quando nell’ambiente un cambiamento mette in crisi l’equilibrio dell’organismo o, al contrario, quando la stabilità a lungo termine dell’ambiente (l’abitudine) lo sensibilizza negativamente, aumentandone l’irritabilità. L’ansia è poi il meccanismo psicologico di risposta allo stress, insomma una sua conseguenza.

Cinemamme, al cinema con i piccoli

Tutte le mamme lo sanno: prendersi cura di un neonato vuol dire, il più delle volte, rinunciare alla propria vita sociale, soprattutto se si allatta al seno. Socializzare, però, per  le donne ed in particolare per le neomamme è molto importante: le aiuta a non sentirsi sole, ad uscire di casa, a rilassarsi, ad affrontare al meglio la maternità, etc.. E’ proprio in quest’ottica che si inserisce Cinemamme, l’iniziativa del Comune di Roma, rivolta ai neogenitori appassionati di cinema ed arrivata quest’anno alla sua terza edizione.

Il progetto, promosso dall’associazione Città delle Mamme, ha come scopo principale quello di promuovere la genitorialità e la socializzazione durante l’allattamento, offrendo a mamme e papà occasioni d’incontro.

Il Carnevale fa bene ai bambini

Manca poco più di una settimana all’arrivo del Martedì Grasso (8 marzo), giorno in cui, come da tradizione si concentrano i maggiori festeggiamenti per il Carnevale. Grandi e piccoli, in questi giorni, sono in fermento per gli ultimi preparativi: la scelta delle maschere, la preparazione dei carri e delle feste, gli scherzi da fare, le filastrocche da recitare, etcc..

Tutto deve essere pronto per una delle feste più amate dai bambini e che si è rivelata un toccasana per la loro salute psico-fisica. Parola di pediatra. Secondo Italo Farnetani, pediatra di Milano, infatti, il Carnevale stimola la creatività e la fantasia dei bambini, favorisce la socializzazione e il buon umore.

Dislessia, perchè alcuni bambini guariscono più in fretta di altri?

La dislessia è un disturbo specifico dell’apprendimento che consiste nella difficoltà di lettura corretta e fluente; nel nostro paese si stima che ne sia affetto il 4% dei bambini. Il problema emerge solitamente intorno ai 5-6 anni di età, ovvero quando il piccolo fa il proprio ingresso alle scuole elementari e mostra per la prima volta evidenti difficoltà di apprendimento legate a lettura e scrittura pur presentando uno sviluppo emotivo ed intellettivo del tutto nella norma.

Il bambino affetto da dislessia specifica infatti non mostra alcun deficit intellettivo ma un differente funzionamento delle capacità cognitive legate alle abilità di lettura e scrittura. Inoltre, contrariamente a quanto si credeva un tempo, la dislessia non origina da disagi di tipo psichico nè, meno che mai, è da attribuire a pigrizia o svogliatezza; pare piuttosto sia legata ad alterazioni neurobiologiche a carico delle aree cerebrali coninvolte nei processi di lettura.

Bolle di sapone fai da te

Giocare con le bolle di sapone è, senza dubbio, uno dei  passatempi preferiti dei bambini di ogni età. Le bolle di sapone, infatti,  sono ricche di fascino e di magia ed incantano i bambini che vengono stregati da quelle sfere con i riflessi colorati che volteggiano leggere nell’aria. Chi di voi da piccole non ha mai giocato con le bolle di sapone? Credo nessuna. Tutti, infatti, vanno pazzi per le bolle di sapone. Sono colorate, leggere, magiche e facili da trovare. In commercio si possono trovare praticamente ovunque, nei negozi per giocattoli, nelle cartolibrerie, nei supermercati, etc.. e non costano nemmeno molto.

Oggi, però, care mammine, vi prepongo un modo facile, veloce e divertente per realizzare in casa, in compagnia dei vostri bambini, delle bolle di sapone. Quella delle bolle di sapone fai da te è un’idea davvero carina che vi permetterà di assicurare ai vostri bambini tantissimi pomeriggi  di divertimento a bassissimo costo!

Il cuore dei neonati può “curarsi” ricrescendo

Nell’immaginario comune siamo abituati a pensare al cuore, insieme al cervello, come un organo tra i più fondamentali e forse “soggettivi”, nel senso di propri e peculiari dell’organismo che lo possiede.

Per questo molto spesso sorgono curiosi interrogativi dinanzi alle notizie di trapianto di cuore (che siano eseguiti con l’organo di un altro individuo o con l’ausilio di cellule staminali): ma non cambierà qualcosa dopo l’operazione nel modo di essere di chi l’ha subita? Non influirà in qualche modo sulla capacità di reagire alle ansie, agli stress? Non inciderà addirittura sulle emozioni di una persona?

Queste domande, forse stravaganti, spesso dovute a scarsa preparazione in materia medica, ma pur sempre lecite, non sorgerebbero però nel caso in cui, chi presenti lesioni o problemi cardiaci in generale, avesse la capacità di far ricrescere direttamente il suo stesso cuore.

Servono diagnosi e cure veloci ed efficaci per malattie rare

Per il 28 febbraio è stata indetta la Giornata Mondiale delle Malattie Rare, per quelle malattie che colpiscono appunto circa una persona su duemila. Questo evento è stato organizzato da Eurordis coinvolgendo più di 25 paesi e centinaia di migliaia di persone che saranno impegnate in attività mirate all’aumento di consapevolezza, attorno allo slogan “rari ma eguali”.

Il punto è che diverse migliaia di persone (in Italia 10.000 ogni anno) si vedono diagnosticare una neoplasia che riscontra sempre più difficoltà a trovare cure adeguate in quanto considerate malattie rare. I problemi riguardano sia la giusta diagnosi (difficile per la maggior parte dei medici che solitamente hanno poca confidenza con la malattia) sia la giusta struttura clinica (rara quanto le stesse patologie).

Fertilità, lo stress non influenza il concepimento

Questa notizia è davvero rivoluzionaria. Ci siamo sentite dire per decenni che il concepimento è legato anche a uno stato emotivo e che, di conseguenza, lo stress può danneggiare la nostra voglia di essere mamma o papà. I medici della Cardiff University’s school of psychology (Galles, Regno Unito), guidati da Jacky Boivin, sono convinti che non sia vero, che l’ansia e le preoccupazioni non abbassano le possibilità di ottenere una gravidanza, soprattutto durante le cure per la fertilità.

Lo studio è stato condotto su più di 3500 donne sottoposte a diversi trattamenti per la fertilità e i medici hanno elaborato la tesi, secondo cui le cure femminili per favorire il concepimento o la fecondazione in vitro non sono soggette allo stress. Essere emotivamente in difficoltà, non peggiora le possibilità di avere un bambino.

Il Centro famiglie e dintorni della cooperativa Cordata di Milano

Quando si parla di grandi città come Roma, Milano o Napoli, ad emergere sono principalmente disagi e problemi. Solo raramente, infatti, si accenna alle cose positive e si parla, ad esempio, di chi quei problemi li combatte e li risolve. Ed è per questo, care mamme, che oggi abbiamo deciso di farlo noi, parlando di un’importante cooperativa sociale milanese chiamata Cordata. Si tratta, appunto, di una cooperativa sociale formata, come suggerisce il nome, da una cordata di volontari e professionisti e rivolta a svariate categorie di persone disagiate: disabili, disoccupati, studenti, famiglie, ragazze madri, ecc…

La cooperativa Cordata, nata a Milano nel 1991, offre un supporto materiale, fisico e psicologico a tutte quelle persone che, per un motivo o per un altro si trovano in difficoltà. Fiore all’occhiello della cooperativa Cordata è il Centro famiglie e dintorni dove medici, psicologi, educatori e mediatori familiari accolgono ragazze madri, genitori, bambini e adolescenti in difficoltà ed offrono consulenze specifiche a prezzi stracciati.

Smog, i bambini di Milano sono i più colpiti

I bambini di Milano soffrono di infezioni respiratorie più dei loro coetanei sparsi in tutta Italia; ciascuno di essi totalizza infatti sei o sette episodi nei primi tre anni di vita e quattro-cinque nei successivi. Si parla del 30-35 per cento in più rispetto ai bambini che vivono al centro-sud o ocomunque lontano dalla città.

Il dato, a dir poco sconcertante, è stato diffuso dal direttore della Clinica Pediatrica I dell’Università statale, Susanna Esposito e da Maria Francesca Patria dell’ambulatorio di Pneumologia e allergologia pediatrica (attivato proprio quest’anno all’interno della Clinica) secondo le quali durante l’inverno otiti, tonsilliti e raffreddori, nel migliore dei casi, costringono a letto da una a tre volte al mese i piccoli che vivono nel capoluogo lombardo.

Manifesto anti-aborto, scoppia la polemica a New York

L’aborto fa discutere l’America e stavolta con un cartellone gigantesco grande come la parete di un palazzo. Il tema è quello dell’interruzione volontaria di gravidanza tra le donne di colore, che è tre volte superiore a quello del resto della popolazione. Su questo manifesto, firmato dal gruppo Life Always,  compare una bella bambina di circa quattro anni con la scritta: il posto più pericoloso per un afroamericano è dentro il grembo materno.

Un’immagine forte che vuole bloccare quello che stato definito un complotto genocida nei confronti di bambini non ancora nati. Ovviamente le parole utilizzate sono molto forti e lasciano a bocca aperta. Si sono già sollevate numerose polemiche sull’uso di questa campagna. Bill de Blasio, un avvocato di Manhattan, ha descritto la pubblicità come gravemente offensiva per le donne e le minoranze.