La sindrome di Potter

Cos’è la sindrome di Potter

Con il termine sindrome di Potter (agenesia renale bilaterale) si indica una rara malformazione neonatale, caratterizzata dalla mancata formazione di entrambi i reni, o da una loro conformazione anomala, nel feto.

Come si manifesta la sindrome di Potter

L’anomalia a carico dei reni comporta la mancata formazione di liquido amniotico (oligoidramnios) da cui derivano le particolari caratteristiche somatiche di questi bambini, cui ci si riferisce con l’espressione fenotipo Potter: occhi distanti, orecchie basse, epicanto (piega cutanea sulla palpebra), ponte nasale ampio, malformazioni a carico degli arti. Questo accade perchè in assenza di liquido amniotico il feto non è protetto dalla pressione delle pareti uterine. La sindrome di Potter implica anche un arresto dello sviluppo polmonare per cui il bambino presenta, una volta venuto al mondo, anche difficoltà respiratorie.

Poesie per bambini, Acqua e sapone di G. Soli

La cura e l’igiene personale sono molto importanti, fin da piccoli. I genitori, quindi, devono insegnare ai propri bambini i gesti principali per una corretta igiene: lavarsi spesso le mani, il viso o i denti. Non sempre, però, è facile convincere i propri bimbi a familiarizzare con acqua e sapone. Un aiuto in questi casi può essere quello di trasformare il momento del bagno o dell’igiene quotidiana in un gioco.

Per questo oggi, care mamme, ho deciso di proporvi una poesia di G.Soli che aiuterà i vostri bambini a conoscere meglio l’acqua ed il sapone!

Mamme cinesi: tigri nell’educazione dei figli

L’educazione dei figli, cruccio di ogni genitore, è da sempre al centro di numerosi dibattiti. L’ultimo, in ordine di tempo, riguarda la presunta superiorità della mamme orientali nell’educazione dei bambini. Ad affermarlo è Amy Chua, una professoressa di Legge alla Law School dell’Università di Yale (USA), in un saggio dal titolo Perché le madri cinesi sono superiori, pubblicato la scorsa settimana sul Wall Street Journal. Secondo Amy Chua, i ragazzi cinese devono il loro successo negli studi e nella vita in genere all’educazione impostagli dalle loro madri che, sempre secondo l’autrice del saggio, sarebbero l’opposto delle madri italiane. Mentre queste ultime, infatti, sono delle chiocce, protettive e apprensive, le mamme cinesi sono delle tigri, severe e rigide.

Alla base dell’educazione cinese, spiega la professoressa,  c’è una ferrea disciplina fatta di regole rigide e ben precise.

La spina bifida

La spina bifida

La spina bifida è una malformazione neonatale a carico del sistema nervoso centrale dovuta alla chiusura incompleta di una o più vertebre che si verifica nelle primissime fasi della gravidanza, già intorno al ventottesimo giorno dopo il concepimento, e causa la fuoriuscita di tessuti, nervi e liquido cerebrospinale con conseguenti danni a livello del midollo spinale.

Forme di spina bifida

La spina bifida può presentarsi in due forme differenti: spina bifida occulta e spina bifida cistica. La prima forma è la meno grave e raramente risulta invalidante al punto che le persone che ne sono affette spesso non sanno neppure di esserlo.

Fumo passivo, nocivo anche in auto

Il fumo passivo, ormai si sa, è dannoso per la salute dei bambini, soprattutto per quelli più piccoli. Un recente studio, partendo da questo presupposto, ha pensato di analizzare gli effetti negativi del fumo passivo nelle automobili sulla salute dei bimbi. Nello specifico, lo studio condotto dalla University of Leeds, anche se non è riuscito a stabilire con precisione l’esatta pericolosità del fumo passivo in auto, ne ha confermato l’alto grado di tossicità, soprattutto per i bambini, a causa delle alte concentrazioni di polveri sottili nell’abitacolo.

L’equipe di ricercatori inglesi, guidata da Ray Pawson, ha analizzato attentamente tutti i fattori che potrebbero influire sulla dannosità del fumo passivo in auto: il volume e la velocità della macchina, la presenza o meno di impianti di aerazione, il tempo passato in macchina, gli effetti del fumo sulla salute, etc..

Una fiaba araba: I tre pesci

Ricche di fascino e di magia le fiabe di tutto il mondo arricchiscono l’immaginario dei bambini di luoghi, culture e personaggi nuovi. Le fiabe arabe, nello specifico, catapultano i bambini in un mondo esotico ed affascinante pieno della magia che caratterizza le culture orientali. Oggi, ho scelto di condividere con voi un bel racconto arabo dal titolo I tre pesci.

C’erano una volta tre bei pesciolini che vivevano in un piccolo lago: uno era molto intelligente, un altro lo era solo a metà mentre il terzo non lo era per niente, anzi era un po’ stupidino! Vivevano tranquillamente nel loro stagno come tutti i pesci del mondo. Un giorno, però, arrivò un uomo. L’uomo aveva con se una grande rete ed il pesce più intelligente lo vide arrivare da lontano attraverso l’acqua.

Acido folico, un aiuto anche per prevenire la sindrome di Down

Che assumere l’acido folico in gravidanza riducesse il rischio di insorgenza di malformazioni al feto, prima fra tutte la temibile spina bifida, lo sapevamo già. Se ne parla da tempo e pare sia accertato scientificamente, al punto che non esiste ginecologo che non prescriva gli integratori a base di acido folico alle sue pazienti in gravidanza. La notizia è che secondo uno studio, uscito a quanto pare già cinque anni fa, questa fondamentale vitamina ha un ruolo anche nella prevenzione della Sindrome di Down.

Lo studio in questione, in particolare, ha messo in evidenza che il rischio di mettere al mondo bambini affetti da spina bifida è superiore in quelle famiglie che presentano anche maggiori rischi di mettere al mondo bambini affetti da Sindrome di Down a causa di difficoltà nel garantire la giusta dose di tale sostanza al feto. Le due patologie sarebbero quindi in qualche modo legate e l’acido folico svolgerebbe un ruolo nella prevenzione di entrambe.

I capogiri in gravidanza

Uno dei disturbi più frequenti in gravidanza sono i capogiri. Molte donne, infatti, già a partire dalle primissime settimane di gestazione, avvertono dei capogiri accompagnati da un senso di stanchezza e di affaticamento. Tutto questo, però, non deve allarmare eccessivamente la futura mamma. Si tratta di disturbi  assolutamente fisiologici durante la gestazione dovuti all’adattamento dell’organismo della donna alla nuova situazione.

Le cause dei capogiri possono essere associate al generale indebolimento dell’organismo della futura mamma e all’abbassamento della pressione arteriosa. Durante i nove mesi, infatti, gli ormoni stimolano la vasodilatazione per far affluire più sangue verso il feto, abbassando la pressione sanguigna della donna. La futura mamma, quindi, è più delicata per quanto riguarda la circolazione e la pressione arteriosa ed è più facilmente soggetta a capogiri.

Il bambino inizia a vedere già nella pancia della mamma

Dentro alla pancia della mamma, il bambino vive un’esperienza meravigliosa, esperienza che a noi resta ancora misteriosa. Negli ultimi studi scientifici sono emersi tanti elementi interessanti, per esempio una ricerca di qualche settimana ha svelato che i gemelli riescono già a comunicare nel grembo materno. Oggi, invece, si è scoperto che il feto può vedere quello che ha intorno, e magari anche le sue manine e i suoi piedini, dal settimo mese in poi.

Negli ultimi due mesi di gravidanza, infatti, penetra abbastanza luce nella pancia della mamma da permettergli di cominciare a sperimentare la visione dentro l’utero. A raccontarci questa cosa incredibile è uno studio, firmato da Marco Del Giudice, ricercatore presso il dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino.

I bambini di Haiti, il colera a un anno dal terremoto

Abbiamo visto tutti in questi giorni le sconcertanti immagini di Haiti. Rimanere indifferenti è impossibile, soprattutto davanti alla constatazione che ad un anno di distanza (l’anniversario cade proprio oggi) dal terremoto che l’ha devastata un milione di persone vivono ancora tra le macerie, nelle strade e nelle piazze trasformate in veri e propri campi profughi. Moltissimi di questi sono bambini a cui manca tutto: cibo, acqua, assistenza sanitaria. Altro che giochi!

E come se non bastasse il terremoto e l’uragano Thomas, adesso sulle loro vite già straziate si è abbattuta l’epidemia di colera che ha già fatto oltre tremila vittime. I corpi lasciati alla pietà di chi si batte con fatica per dare loro una sepoltura dignitosa. Intanto gli aiuti promessi dalla Conferenza dei donatori (dieci miliardi di dollari) sono già stati stanziati ma solo il 15% di questi è stato utilizzato perchè, pare, la situazione politica del paese è ancora troppo instabile per garantire che vengano utilizzati adeguatamente.

Bambine Rett, i disturbi polmonari si curano con la cantoterapia

È uno dei disturbi classici dall’ autismo. La sindrome di Rett è una grave patologia neurologica, che colpisce prevalentemente le femmine. Un gruppo di ricercatori multidisciplinari del Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena ha scoperto che le bambine con questa sindrome soffrono di una malattia ai polmoni simile a quella che può colpire i fumatori più accaniti.

Per giungere a questa tesi, le piccoline sono state sollecitate con stimolazioni sensoriali attraverso il canto. I disturbi respiratori nella sindrome di Rett sono generalmente attribuiti a gravi disfunzioni o immaturità del tronco encefalico, ma finora non esistevano informazioni relative alle caratteristiche morfologiche polmonari. Questo studio ha permesso di raggiungere un nuovo punto (scientifico).

Mense scolastiche: piatto unico al Nord

Novità in arrivo per le mense scolastiche. Con il nuovo anno, infatti, nelle mense di alcune scuole italiane ha fatto capolino il piatto unico. Non più primo, secondo, contorno e frutta per i nostri bambini, ma un’unica portata. Questo, per adeguarsi  ai ritmi sempre più frenetici  del nostro Paese e alle tradizioni delle diverse culture presenti in Italia legate al piatto unico.

Ad avviare la sperimentazione del piatto unico nelle mense scolastiche sono stati alcuni comuni del Nord. Alla base di questa decisione, oltre la volontà di adeguarsi ai ritmi sempre più frenetici della società, c’è il tentativo dei vari Comuni di risparmiare in questo periodo di crisi e di tagli. Il Comune di Padova, ad esempio, introducendo il piatto unico nelle mense scolastiche per tre giorni alla settimana, calcola un risparmio di circa 650 mila euro all’anno.

Interruzione volontaria di gravidanza, il ministero vuole abbassare il limite

Dopo la bocciatura da parte del TAR delle direttive della Regione Lombardia sull’attuazione della legge 194, che garantisce il diritto di aborto alle donne italiane, si torna a parlare di interruzione volontaria di gravidanza. Stavolta è lo stesso ministero della salute a rilanciare il tema attraverso l’annunciata volontà di abbassare il limite di ventidue settimane per il ricorso all’aborto terapeutico, senza però intaccare l’impianto attuale della legge.

Si tratterebbe in altre parole di far approvare, fermo restando il consenso unanime dei governatori, delle nuove linee guida in conferenza Stato-Regione. Le polemiche si preannunciano, come sempre, roventi ma, come afferma il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella, il nuovo limite verrebbe largamente accettato e condiviso dalla comunità scientifica, a prescindere dalle posizioni ideologiche individuali, forte dei progressi della medicina che assicurerebbero ai piccoli maggiori probabilità di sopravvivenza.

Pillola del giorno dopo, cresce il consumo tra le minorenni

I ragazzi di oggi hanno davvero la possibilità di essere informati correttamente sui rischi che si corrono conducendo una vita sessuale non protetta, eppure le precauzioni continuano a essere poco utilizzate, tanto che gli ultimi dati Sigo dimostrano che il 27 per cento non usa alcun anticoncezionale e la percentuale sale al 35 per cento tra le sole ragazze.

I medici lanciano l’allarme e denunciano un trend preoccupate: si moltiplicano le malattie sessuali tra i giovani, i quali non si affidano alla prevenzione, ma alla contraccezione di emergenza. Sono state vendute solo in Italia 370 mila confezioni di pillola del giorno dopo (da quando è entrata in commercio), usata per il 55% da minorenni.