Babyloss, affrontare la morte perinatale

Lettera a un bambino mai nato. Potrebbe anche intitolarsi così, la manifestazione che ieri ha attraversato i Paesi in modo silenzioso. Alle 19, tantissime mamme, papà e familiari hanno acceso una candela, per ricordare i loro bambini, quelle stelle che hanno fatto parte della loro vita e che, purtroppo, non hanno potuto vivere.  È stato un gesto simbolico, ma anche un modo per ricordare il dolore dei genitori negati. CiaoLapo si è fatta ambasciatrice e promotrice anche in Italia della cultura del babyloss, e organizza eventi, incontri e iniziative.

Ottobre è diventato, dal 2007, il mese del ricordo e le associazioni di tutto il mondo propongono manifestazioni di sostegno,perché perdere un bambino, magari al termine della gravidanza, è un lutto, esattamente come tutti gli altri. Purtroppo però molte donne non possono elaborare il dolore, resta nel cuore e nella mente, insieme al battito del cuoricino.

Lavare le mani è importante!

È molto importante educare i bambini, fin da piccoli, ad avere cura di se stessi. I bimbi, infatti, anche quelli più piccoli, devono imparare i gesti base per una corretta igiene, come lavarsi le mani, i denti o il viso. La pelle è uno dei principali veicoli di germi e batteri, causa di malattie ed infezioni. Si stima che, normalmente, la pelle di grandi e piccini può ospitare circa un milione di germi per centimetro quadrato. Nel corso della giornata, inoltre, si entra in contatto con una molteplicità di oggetti, persone ed animali che possono essere, a loro volta, veicoli di batteri più o meno patogeni. Per questo, lavare spesso le mani aiuta a prevenire la trasmissione dei germi.

Questa semplice e sana abitudine, infatti, rappresenta uno strumento efficace ed economico per tenere alla larga molte malattie, dalle più banali a quelle più gravi.

CANI, BAMBINI

Cani, alleati naturali contro le allergie del bambino

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Journal of Pediatrics e condotto dai ricercatori del Children’s Hospital di Boston in collaborazione con la University of Cincinnati, i bambini di un anno che vivono e giocano con un cane hanno minori probabilità di sviluppare un eczema  a 4 anni e di diventare allergici al pelo di gatto.

La ricerca ha analizzato un campione di 638 bambini figli i cui genitori erano allergici, e dunque ritenuti maggiormente a rischio di sviluppare allergie. Tutti sono stati monitorati dalla nascita sino al quarto anno di età e sottoposti annualmente a 17 differenti test allergologici. I risultati sono stati quelli che vi abbiamo anticipato: i bambini che  avevano un cane erano meno predisposti a sviluppare l’eczema, se l’animale era presente sin dai primi giorni di vita. Al contrario se il cane e il bambino erano stati tenuti lontani la probabilità di avere eczemi aumentava di ben 4 volte.

Il primo rene artificiale per neonati, Carpediem

Carpediem, non è solo un modo di vivere, forse è l’unica possibilità di farcela per molti neonati.  È la prima macchina al mondo dimensionata per assistere neonati con gravi disfunzioni cardiache e renali che per sopravvivere necessitano di una terapia con rene artificiale. Infatti, Carpediem, non sta per cogli l’attimo, ma per Cardio-Renal Pediatric Dialisis Emergency Machine, una sorta di rene artificiale per i nuovi arrivati. L’apparecchio è stato realizzato all’Ulss 6 di Vicenza, grazie agli studi diretti dal direttore del dipartimento di nefrologia, dialisi e trapianto dell’ospedale San Bortolo, Claudio Ronco.

Prima di questo strumento rivoluzionario, i neonati di peso inferiore ai 3 chili, in caso di insufficienza renale grave (dal 5% al 20% dei casi nelle terapie intensive neonatali) venivano trattati con le macchine per dialisi tarate sugli adulti, con gravi rischi di scompenso o di fallimento della terapia.

I riflessi del neonato

Il neonato, una volta venuto al mondo, si ritrova improvvisamente ad affrontare la sua nuova vita extrauterina, ricca di stimoli sensoriali. Per far fronte alle sue nuove esigenze, il neonato utilizza dei riflessi primari, detti riflessi neonatali, che lo aiutano a rispondere agli stimoli esterni.

Che cosa sono i riflessi neonatali?

I riflessi neonatali sono la risposta involontaria ed automatica di una specifica parte del corpo del bambino ad uno stimolo esterno. Questi riflessi istintivi dipendono dal fatto che, nei neonati, il sistema di controllo dei muscoli è ancora immaturo. I riflessi neonatali sono presenti nel bambino fin dalla nascita e sono destinati a scomparire spontaneamente nell’arco del primo anno di vita per cedere il posto a movimenti volontari ed articolati (se i riflessi permangono oltre il primo anno di età, possono rappresentare la spia di un disturbo più o meno grave). I riflessi istintivi sono molto importanti e la loro valutazione consente al pediatra di verificare il corretto sviluppo del sistema nervoso. Per questo, il pediatra alla nascita e nei mesi successivi, controlla la presenza dei riflessi neonatali che possono essere più o meno evidenti.

Toxoplasmosi, il trattamento prenatale può ridurne i rischi

La Toxoplasmosi fa paura a molte mamme, perché comporta dei rischi gravissimi per il bambino, che una volta infettato durante la gravidanza potrebbe rischiare danni cerebrali, epilessia, cecità, sordità, problemi di sviluppo e perfino la morte. Ci sono però delle buone notizie per le mamme e i bimbi che potrebbero entrare in contatto con il parassita durante il primo trimestre, perché l’uso di antibiotici specifici ridurrebbe il rischio di danni cerebrali.

Questo è quanto sostiene un nuovo studio condotto la dottoressa Ruth Gilbert e colleghi del Istituto UCL of Child Health di Londra. Prima di elaborare la tesi sono stati osservati 293 bambini di 6 paesi europei, tra cui Italia, Francia, Austria e Danimarca, Svezia e Polonia. La toxoplasmosi era stata diagnosticata per mezzo di uno screening prenatale o neonatale.

Il mutismo selettivo

Cos’è il mutismo selettivo

Il mutismo selettivo è un disturbo ansioso caratterizzato dall’incapacità (per così dire) del bambino di parlare in determinate situazioni sociali; il bambino non presenta cioè alcun disturbo neurologico, deficit uditivo o ritardo mentale che spieghi il suo mutismo in alcune circostanze, quali ad esempio il tempo di permanenza a scuola o l’interazione con gli adulti.

Mutismo selettivo, la diagnosi

Il disturbo si manifesta entro i tre anni di età: il bambino si rifiuta di parlare in alcune situazioni mentre il suo eloquio è perfettamente normale e fluente in altre, si mostra timido e riservato. Tuttavia questi comportamenti, scambiati spesso per timidezza, si mostrano in tutta la loro problematicità con l’ingresso a scuola. Il piccolo può sostituire la comunicazione verbale con quella non verbale esprimendosi a gesti o scrivendo.

Il soldatino di piombo

Il soldatino di piombo (Il soldatino di stagno) è una fiaba pubblicata per la prima volta nel 1838 da Hans Christian Andersen. Di seguito, per voi e i vostri bambini, il racconto liberamente tratto dal testo originale di Andersen.

C’era una volta un bambino che ricevette in regalo per il suo compleanno 25 bellissimi soldatini di piombo. Felice per l’inatteso dono corse nella sua stanza ad allinearli sul tavolo ma non appena ebbe terminato si accorse che all’ultimo mancava una gamba; ciononostante il soldatino non aveva un aspetto meno fiero dei suoi compagni e si reggeva ugualmente in piedi, così Giona, questo era il suo nome, decise di tenerlo e lo lasciò in bella mostra sul ripiano dopo aver riposto nella loro scatola tutti gli altri.

Fu così che il soldatino ebbe modo di vedere una meravigliosa ballerina di carta, vestita di corpetto di piume sul quale spiccava uno strass, “danzare” davanti a un castello poco distante. Tra i due fu amore a prima vista ma non appena scese la sera e tutti gli abitanti della casa andarono a letto accadde qualcosa che il povero soldatino non si aspettava: tutti i giocattoli presero vita e un pupazzo a molle balzato improvvisamente fuori da una scatola gli intimò rabbiosamente di lasciar perdere la bella ballerina o sarebbe stato peggio per lui. Il soldatino ne fu molto intimorito e dopo aver dato un ultimo timido sguardo alla fanciulla se ne rimase in disparte.

I seggioloni per bambini al ristorante sono pieni di batteri

Una cena fuori con il proprio bambino. Spesso per passare qualche ora in compagnia, si evita di portarsi da casa ingombranti accessori per l’infanzia, sfruttando quel del ristorante. Uno per tutti, il classico seggiolone. Uno studio, svolto su 30 ristoranti americani, ha dimostrato che i batteri delle sedute per bimbi superano i livelli di guardia e sarebbero fin peggio di quelli trovati sull’asse dei gabinetti pubblici. Per correttezza, informa che la società responsabile dello studio produce disinfettanti anti batterici.

Il team di chimici dell’azienda ha analizzato la seduta e il banco dei seggioloni messi a disposizione per la clientela. I risultati dicono che la media di batteri qui rilevati è di 147 per centimetro quadrato, e che in alcuni casi si è arrivati anche a classificarne 1.200 nella stessa seggiola. Una situazione che, conflitto di interesse o meno, rendere davvero molto preoccupante l’utilizzo di certi strumenti “a uso pubblico”.

Allattamento e poppata notturna, la replica di una nostra lettrice

Gentili amiche, come sapete l’articolo da me postato qualche tempo fa, dal titolo La poppata notturna, come eliminarla, ha suscitato un vespaio di polemiche. Una nostra lettrice, Alessandra Bortolotti, mamma e psicologa, ha inviato dietro nostra richiesta il contributo che vedete di seguito, nel quale discute punto per punto le affermazioni ritenute inesatte contenute proprio in quell’articolo.

Naturalmente lo pubblichiamo di buon grado. Buona lettura!

Innanzi tutto, non è affatto obbligatorio eliminare le poppate notturne. Certo si può cercare di farlo, ma la maggior parte dei bambini non accetta di buon grado questo cambiamento, perciò è molto probabile che tutto finisca con molto stress per tutti, grandi e piccini. Si pensa spesso che eliminare la/le poppate notturne voglia dire dormire di più ma la corrispondenza fra questi due eventi non è assolutamente scontata. I bambini si svegliano la notte in quanto i loro ritmi di sonno sono qualitativamente diversi da quelli degli adulti a causa dell’immaturità delle loro cellule nervose. Fino all’età di circa tre anni i tracciati elettroencefalografici di un bambino che dorme rivelano fasi REM (quelle in cui si sogna) e NON REM che riflettono un’acquisizione graduale della capacità di dormire tutta la notte. I risvegli notturni dei bambini sono generalmente fisiologici o derivanti da infinite motivazioni contingenti (dentizione, malattie in corso, vaccinazioni, scorretta alimentazione ecc.) e non devono per forza colpa dell’allattamento.

Ma veniamo in dettaglio alle vostre affermazioni:

Fecondazione in vitro, nuovo test verifica la salute degli embrioni

Sono tante le coppie che ogni anno scelgono la fecondazione in vitro.  Purtroppo non tutte le coppie riescono a realizzare il sogno di avere un bambino, ma tra poco potrebbe esserci un nuovo test che dovrebbe aumentare il numero di gravidanze di successo.  Un gruppo di ricercatori australiani dell’Università di Melbourne ha messo a punto una tecnica che misura con precisione la salute degli embrioni prima dell’impianto. Questo consentirebbe ai medici di scegliere l’embrione più sano da impiantare aumentando le probabilità che la gravidanza abbia buon fine.

Alla base di questa nuova analisi, come riporta il quotidiano britannico Daily Mail, c’è la misurazione del livello di glucosio degli embrioni dalla soluzione usata per farli crescere in laboratorio. Questa soluzione serve a fornire la giusta quantità di sostanze nutritive agli embrioni fecondati in laboratorio. E, ovviamente, deve essere ben equilibrato, quindi il glucosio presente in questa soluzione dovrebbe avvicinarsi molto all’ambiente naturale dell’utero di una madre.

L’appendicite nei bambini

Il mal di pancia è un disturbo molto frequente nei bambini. Capita molto spesso, infatti, che i bambini si lamentino per dolori addominali di varia intensità tanto che a volte i genitori minimizzano, non prendendo troppo sul serio i dolori del proprio bimbo. Questo succede anche perchè non sempre è facile individuare la giusta causa del mal di pancia: indigestione, intolleranze alimentari, virus intestinali, etc.. Talvolta, però, dietro un semplice mal di pancia si nasconde un problema più serio come l’appendicite.

Che cos’è l’appendicite?

L’appendicite è un’infiammazione dell’appendice, un piccolo segmento intestinale che si trova tra l’intestino crasso e l’ileo. Per svariati motivi può accadere che questo tubolo si ostruisca, causando il ristagno di batteri e di materiale fecale e si infiammi. Successivamente, può verificarsi la comparsa di pus e la conseguente tumefazione della mucosa appendicolare che se non curata può estendersi all’intera zona addominale.

Prodotti per bambini: l’umidificatore Mammy della Chicco

Tutte le mamme lo sanno: l’aria di casa deve essere ottimale per la salute dei più piccoli. I neonati, infatti, non riescono ancora a mantenere costante da soli la loro temperatura corporea. Per questo, è fondamentale che i genitori garantiscano al proprio bambino il giusto microclima domestico affinchè il piccolo mantenga la propria temperatura corporea senza dispendio di ossigeno.

Con l’arrivo del freddo, i riscaldamenti minano la salubrità dell’aria, seccando l’ambiente e impedendo un corretto ricambio d’aria. Per ripristinare il corretto tasso di umidità nell’ambiente è possibile utilizzare gli umidificatori. L’umidificatore, infatti, grazie all’emissione di vapore acqueo, umidifica l’ambiente in modo ideale per la salute del bambino. Tra i vari umidificatori presenti sul mercato, oggi, vogliamo presentarvi quello della Chicco: l’umidificatore a vapore tiepido Mammy.

Disturbi del linguaggio, la balbuzie

Cos’è la balbuzie

La balbuzie è un disturbo del linguaggio rappresentato da un’anomalia del normale fluire e della cadenza dell’eloquio. In altre parole, il bambino che balbetta sa esattamente cosa vorrebbe dire ma non riesce a farlo a causa di blocchi, ripetizioni e prolungamenti dei suoni del tutto involontari. Il disturbo interessa all’incirca l’1% della popolazione mondiale e fa la propria comparsa in età infantile, tipicamente fra i due e i sei anni. La balbuzie può essere accompagnata da movimenti muscolari, anch’essi del tutto involontari, quali tic, ammiccamenti, tremori delle labbra o del viso, scosse del capo e presentarsi in associazione con altri disturbi del linguaggio quali il disturbo della fonazione e il disturbo della espressione del linguaggio.

Balbuzie, le manifestazioni

Secondo quanto riportato dal DSM, ovvero il Manuale diagnostico e statistico dei distrubi mentali, nel quale troviamo definiti anche disturbi come quelli del linguaggio, la balbuzie presenta le seguenti manifestazioni: