Cullare i bambini

Tutte le mamme lo sanno: i bambini, soprattutto quando sono molto piccoli, adorano essere cullati e dondolati. Cullare un bambino, infatti, lo aiuta a calmarsi, a rilassarsi e ad addormentarsi. Questo perché, durante la gravidanza, i bambini sono stati cullati nel ventre materno dai movimenti della mamma. Dondolare un bimbo che sia in braccio, nella carrozzina o nel lettino, lo fa sentire protetto e sicuro, gli permette di riposare tranquillo e lo aiuta anche quando è afflitto da colichette o malesseri generali.  Uno studio scientifico dell’Università di Vancouver (Canada) ha evidenziato che, quando un bambino viene cullato, il cuore rallenta il proprio battito, la respirazione si fa più profonda e regolare ed i muscoli allentano la tensione e si rilassano.

Il modo più tradizionale, antico e diffuso di cullare un bambino è, senza dubbio, quello di tenerlo in braccio, oscillandolo avanti ed indietro.

Una scarsa esposizione al sole aumenta il rischio asma nei bambini

L’asma nei bambini è un fenomeno sempre più diffuso, in molti casi collegato ad allergie molto forti. Per proteggere i piccoli si sta attenti a tutto: alla polvere, alle fibre naturali, all’alimentazione, al tipo di sport, ecc. Spesso però si sottovaluta quello che è il fattore di vita universale: l’importanza del sole. Può sembra una cosa forse banale, ma se la natura germoglia, è merito di quest’astro, che influenza anche le nostre vite.

Non è un caso che il dottor Alberto Arnedo-Pena, epidemiologo presso la Sanità Pubblica Centro di Castellón in Spagna sostenga che una scarsa esposizione alla luce del sole possa in qualche modo favorire l’asma nei nostri piccoli. Giocare all’aria aperta sta diventando per i bambini un lusso, soprattutto per quelli che nascono nelle grandi città.

Autostima del bambino: dote innata o risultato dell’educazione?

L’autostima nel bambino, ovvero la fiducia nelle proprie possibilità è il seme che da adulto gli permetterà di trovare un adeguato ruolo nella società ed è quindi importate che i genitori educhino già dai primi anni di vita questa capacità.

La prima regola del buon genitore è amare il figlio incondizionatamente. Al di là delle sue capacità, delle sue qualità, del suo carattere, il bambino deve sapere di poter contare sulla fiducia e l’amore di mamma e papà.

Vaccinare i bambini è importante, anche per le malattie che non esistono più

Consultando il calendario delle vaccinazioni infantili vi sarete accorte che i nostri bambini continuano ad essere vaccinati contro malattie che in Italia (per fortuna) non esistono più, come poliomielite e difterite.

Questo accade perchè, nonostante nel nostro paese non siano che un ricordo, la loro sconfitta su scala mondiale non è ancora completa, in altre parole: queste malattie esistono ancora in alcuni paesi del mondo.

Di conseguenza, chi visita questi luoghi se non vaccinato potrebbe ammalarsi e diffondere nuovamente polio e difterite nel proprio paese, infettando coloro che non sono vaccinati (ad esempio i neonati).

I nonni rendono i nipoti più longevi

Tutti i genitori lo sanno: i nonni sono molto importanti nella vita dei bambini e sono fondamentali per la loro crescita psico-fisica. In passato, esisteva la cosiddetta famiglia allargata: genitori, figli, nonni, zii, vivevano tutti sotto lo stesso tetto. Oggi, invece, la famiglia si è trasformata e per diversi motivi si  è ristretta al solo nucleo essenziale. Resta, però, invariata l’importanza dei nonni nella vita dei bambini e, inutile negarlo, anche in quella di mamma e papà.

Chi di voi, care mamme, non ha fatto ricorso, almeno una volta, all’aiuto dei nonni per tenere a bada i propri bambini? I nonni accudiscono con amore i nipotini, giocano con loro, li accompagnano a scuola e, udite udite, contribuiscono a farli vivere più a lungo. Secondo uno studio australiano,infatti, trascorrere regolarmente del tempo con i nonni renderebbe i nipoti più longevi.

Progetto Dioniso per diagnosi della sordità neonatale

Ottocentottanta bambini l’anno nascono con disturbi all’udito. Capire se il proprio cucciolo, una volta portato a casa dall’ospedale, ci sente oppure no, non è una cosa semplice per un genitore. Inoltre, è una brutta scoperta che condiziona la vita dell’intera famiglia. L’Italia però è piena di progetti interessanti, nati proprio dalla passione e dalla volontà dei medici di trovare sempre terapie nuove. Con questo spirito è stato creato Progetto Dioniso, per tutti i piccoli neoarrivati della Regione Lazio.

Progetto Dioniso è figlio dell’impegno di molti esperti, ma soprattutto di due medici, il dottor Carlo Diaferia, che ha segnalato al nostro blog l’iniziativa, e il professor Roberto Filipo. Mette a disposizione uno screening audiologico neonatale per identificare, già nelle prime ore di vita dei bambini, se ci sono dei disturbi legati all’udito e di conseguenza iniziare quanto prima una terapia riabilitativa.  Una vera rivoluzione, perché in passato la prima diagnosi di sordità non poteva essere fatta se non verso i due o tre anni.

Ormone della crescita: fantasia o terapia?

Farà diventare più alti? Omologherà la popolazione femminile intorno al metro e settanta e quella maschile intorno al metro e ottantacinque? Farà rimanere giovani?

Come per ogni nuova scoperta, sull’ormone della crescita se ne dicono di tutti i colori. Anche per questo la A.Fa. Doc onlus (associazione no profit per le patologie il cui denominatore comune è proprio l’ormone della crescita) ha promosso per il 21 e 22 maggio di questo 2011, la Giornata Mondiale per la Sensibilizzazione sull’Ormone della Crescita.

Era necessaria una giornata mondiale sul tema per livellare dicerie e fantasiose ipotesi sugli effetti dell’ormone della crescita?

Origami per bambini: il gatto

Quando ero bambina mi divertivo molto a giocare con la carta ed in particolare mi appassionava tantissimo vedere mio zio che, da bravo imbianchivo, realizzava, con fogli di giornale, cappelli di carta che poi, puntualmente, mi regalava. Ancora oggi, memore della mia infanzia,  mi piace pasticciare con la carta e sperimentare, con più o meno successo, diversi modelli di origami. Con il termine origami si indica una tecnica orientale per piegare la carta ( dal giapponese ori= piegare e kami= carta) e realizzare oggetti di molte forme e dimensioni, senza l’ausilio di forbici  o colla. Si tratta di un’arte davvero straordinaria che, grazie ai suoi diversi livelli di difficoltà, si addice un po’ a tutti: grandi e piccini.

Oggi, care, mamme, ho scelto per voi un modello semplice e grazioso di origami che potrete proporre ai vostri bambini per coinvolgerli in questa divertente attività creativa e per stimolare la loro fantasia e la loro manualità: il gatto. Vediamo insieme, passo dopo passo, come realizzare un origami a forma di gatto.

Ricette di Cotto e Mangiato per bambini, tartare di frutta

Una buona e sana alimentazione è fondamentale per la crescita dei bambini. In estate, poi, è importante aumentare l’apporto di frutta e verdura, perché bisogna integrare i sali minerali e l’acqua che si disperde con il caldo. È per questo motivo che vi propongo un’ottima ricetta di Cotto e Mangiato, la rubrica di cucina di Benedetta Parodi. Si tratta della tartare di frutta, realizzata ovviamente con frutta di stagione e gelato. Le dosi che trovate sono per due persone, di conseguenza se siete di più, non dovete far altro che moltiplicare.

Tartare di frutta di Cotto e Mangiato

Ingredienti

  • Mezza banana
  • 5 fragole
  • succo di arancia
  • un cucchiaino di zucchero
  • gelato alla crema

Procedimento

La realizzazione è davvero molto facile e veloce, bisogna solo avere un po’ di pazienza per tagliare la frutta a pezzettini piccoli. Iniziate quindi con il pulire la banana e le fragole: cercate di realizzare dei piccoli cubetti.

Il brutto anatroccolo

Il brutto anatroccolo è, tra le fiabe di Hans Christian Andersen, quella che amo di più. Sin da quando ero bambina il suo messaggio mi è sempre stato chiarissimo e mi riempiva di sollievo e di speranza; forse perchè allora mi sentivo proprio come il pennuto protagonista della storia. Da allora per fortuna sono cambiate molte cose ma quella sensazione di calore che provavo leggendola o ascoltandola è rimasta invariata.

L’estate era iniziata; i campi agitavano le loro spighe dorate, mentre il fieno tagliato profumava la campagna. In un luogo appartato, nascosta da fitti cespugli vicini ad un laghetto, mamma anatra aveva iniziato la nuova cova. Siccome riceveva pochissime visite, il tempo le passava molto lentamente ed era impaziente di vedere uscire dal guscio la propria prole….finalmente, uno dopo l’altro, i gusci scricchiolarono e lasciarono uscire alcuni adorabili anatroccoli gialli.

Distocia di spalla: cause e complicanze

In un parto normale e senza complicazioni, il feto in posizione cefalica compie un tratto in discesa dapprima effettuando una rotazione della testa e – una volta affiorata – compiendo una nuova rotazione corporea con la quale fuoriesce prima una spalla e dopo l’altra. Quando la seconda rotazione non si compie o non sortisce l’espulsione, il bambino rimane praticamente “incastrato” tra il canale di parto e il mondo esterno, perchè la spalla anteriore che dovrebbe uscire per prima non agevola la manovra.

Si parla dunque di distocia di spalla ed ha un’incidenza tra lo 0,2 e il 2% dei parti vaginali. Le cause? Principalmente tre: le dimensioni del feto, lo svolgimento della gravidanza e le circostanze del parto stesso.

Mangiare in gravidanza: gli asparagi

Con l’arrivo della primavera fanno capolino sulla nostra tavola molti cibi freschi e genuini tra cui gli asparagi. Ricchi di vitamine A, B e C, di fibre, di acido folico e di sali minerali come calcio, magnesio, ferro, potassio, zinco, fosforo e iodio, gli asparagi sono un alimento che non dovrebbe mai mancare nella dieta di una donna in gravidanza. Dal sapore genuino che ricorda quello dei carciofi, gli asparagi hanno numerose proprietà benefiche per l’organismo note fin dall’antichità. Gli asparagi, grazie ai sali minerali e al basso contenuto di sodio, svolgono un’ottima azione depurativa e dietetica e combattono la ritenzione idrica. L’aspargina, amminoacido che caratterizza gli asparagi, favorisce la produzione di numerose proteine e la trasformazione degli zuccheri.  

Ninna nanne per bambini

Rituale classico appartenente alla tradizione culturale di tutti i popoli, la ninna nanna è il mezzo più più dolce per far addormentare i bambini. La ninna nanna è una canzoncina rassicurante che la mamma canta al proprio bambino per farlo addormentare. E’ una melodia dolce che tranquillizza, calma e rilassa il bambino, favorendone, cosi, il sonno. Esistono tantissime ninna nanne: alcune molto antiche, magari tramandate da generazioni in generazioni, altre più moderne. Oggi, care mamme, ho scelto per voi una ninna nanna che adoro e che la mia mamma mi cantava quando ero piccola.

Ninna nanna del chicco di caffè

Ninna nanna Mamma
tienimi con te
nel tuo letto grande
solo per un po’
una ninna-nanna io ti canterò
e se ti addormenti, mi addormenterò

Igiene e sicurezza degli alimenti del neonato

Evitare il rischio che i cibi vengano contaminati da agenti patogeni è fondamentale, soprattutto quando si tratta di alimenti e/o pietanze destinate ai più piccoli magari durante la delicatissima fase dello svezzamento. Ecco perchè è importante osservare alcune elementari norme igieniche per la loro conservazione e manipolazione. Vediamole insieme:

  • Lavare molto accuratamente le mani prima di toccare il cibo, soprattutto dopo essere venute in contatto con feci e urine (è facile che capiti durante il cambio del pannolino)
  • Evitare che gli alimenti crudi entrino in contatto con quelli cotti
  • Usare solo strofinacci puliti
  • Lavare con molta cura il tagliere da cucina dopo ogni utilizzo