Gli antidepressivi causano più parti prematuri

antidepressiviSappiamo bene che durante il periodo della gravidanza le future mamme devono prestare particolare attenzione all’uso di farmaci.

A questo proposito voglio rendervi partecipi dei risultati di uno studio compiuto dal Bandim Health Project in Guinea-Bissau e diretto da Najaaraq Lund. Sembrerebbe che le gestanti che nei nove mesi di gravidanza prendono antidepressivi avrebbero un rischio doppio di andare incontro ad un parto prematuro.

Già precedentemente si era dimostrato che i farmaci antidepressivi sarebbero in grado di oltrepassare la placenta e che tracce si ritrovano anche nel sangue del cordone ombelicale ma questa ricerca va oltre.

Come affrontare in salute la gravidanza

come affrontare la gravidanzaDurante il periodo della gravidanza è importante avere cura della propria salute e vivere la gestazione nella maniera più serena possibile per arrivare al parto in buona forma e rilassate. Ecco un decalogo da seguire per affrontare al meglio i 9 mesi di gravidanza.

1) Ricordatevi di eseguire costantemente esercizi per il pavimento pelvico che vi aiuteranno a prevenire perdite sia prima che dopo il parto. E’sufficiente contrarre e rilasciare i muscoli che usate per fare la pipì. Oppure potete provare con il metodo Pilates
2) Dormite, se il tempo lo permette, con la finestra aperta: riuscirete a respirare meglio

La placenta previa

placentapreviaLa placenta viene definita previa nei casi in cui si sviluppa nella parte bassa dell’utero, davanti all’apertura della cervice,  e va ad ostruire parzialmente o totalmente l’uscita del feto verso il canale del parto. Normalmente invece si sviluppa nella parte superiore della parete dell’utero e viene poi espulsa, alla fine del parto, per distacco spontaneo dalla parete uterina.
Il problema principale nasce dal fatto che la placenta non ha una natura elastica e quindi non può accompagnare le modificazioni a cui è sottoposto il collo dell’utero in prossimità del parto. E trovandosi tra il bambino ed il collo dell’utero ne ostacola la nascita. Il pericolo in caso di placenta previa è che questa si distacchi prematuramente causando perdite o addirittura emorragie, mettendo così in pericolo sia la mamma che il bambino.

Se la mamma in gravidanza fuma il bimbo può avere sintomi psicotici

gravidanza

Abbiamo già parlato all’interno di questo articolo di quanto alcol e fumo possano risultare estremamente pericolosi durante il periodo della gravidanza. Ad aggravare questo quadro sono arrivati i risultati di uno studio condotto nel Regno Unito e pubblicato all’interno del British Journal of Psichiatry.

A quanto pare un sondaggio su adolescenti di 12 anni avrebbe messo in luce come i figli di mamme fumatrici avrebbero ben il 20% di possibilità in più di andare incontro a allucinazioni e deliri. Se il numero di sigarette fumate era uguale o superiore a 20 il rischio è risultato dell’84% più marcato.

Dormire bene in gravidanza: ecco come fare

dormire bene in gravidanza

Tutte le donne che sono già diventate mamme sanno quanto è difficile dormire bene in gravidanza. I primi mesi, complici i livelli ormonali elevati, è facile riposare, in quanto è normale sentirsi stanche e affaticate; con il passare dei mesi, però, e con l’aumento del pancione riuscire ad addormentarsi sarà più difficile.

La prima cosa da fare per cercare di riposare bene è trovare la posizione adatta. Quella più indicata è sul lato sinistro con le gambe il più possibile distese, in modo da far giungere alla placenta più ossigeno possibile. Un’altra accortezza da adottare è quella di usare un cuscino speciale per gestanti che sostenga il peso del pancione.

Anche l’alimentazione ha la sua importanza nel processo di conciliazione del sonno; prima di andare a letto evitate di mangiare cibi troppo pesanti, basterà uno spuntino leggero e a base di cibi proteici; provate, inoltre, a bere una tazza di latte caldo, in quanto il latte contiene degli aminoacidi che favoriscono il sonno e tiene lontano il bruciore di stomaco; in alternativa, una tazza di camomilla può andare bene lo stesso. Per contrastare la necessità di andare spesso in bagno perché il pancione preme con il suo peso sulla vescica, evitate di bere tè o caffè prima di andare a dormire.

Alterazione di gusto e olfatto in gravidanza

alterazione dei sensi in gravidanza

La gravidanza è un evento che interessa e modifica i diversi apparati dell’organismo femminile, compreso quello digerente, e gli effetti che tali cambiamenti comportano possono manifestarsi anche attraverso piccoli malesseri o fastidi che compaiono nel corso dei nove mesi per risolversi quasi sempre in modo spontaneo dopo il parto.

Tra questi rientra sicuramente l’alterazione del gusto e dell’olfatto che, assieme a nausea, vomito, salivazione abbondante, bruciori di stomaco e variazioni dell’appetito, rappresenta uno dei segnali più immediatamente riconoscibili dell’avvenuto concepimento; in particolare, già a cominciare da 10-15 giorni dopo la sospensione delle mestruazioni può capitare di trovare insopportabili odori che fino a poche settimane prima non provocavano alcuna reazione negativa o addirittura risultavano molto graditi; ciò sembra valere specialmente per gli odori del caffè, del tabacco, della carne e del pesce.

Qualcosa di molto simile accade anche al senso del gusto che, divenendo più ricettivo e sensibile, tende spesso ad alterare la sensazione che si era provata fino a quel momento mangiando un alimento che, d’improvviso, può sembrare diverso e magari non piacere più. Infine, a peggiorare la situazione contribuisce la comparsa di un sapore metallico nella bocca della futura mamma, altro fenomeno piuttosto comune nei nove mesi.

Prepararsi al parto con l’aiuto delle erbe

prepararsi al parto con le erbe

Il parto necessita la messa in opera di tutte le forze dell’organismo, è quindi opportuno arrivarci in buona forma fisica con un corpo riposato e disintossicato. A questo scopo adottate alcuni accorgimenti; innanzi tutto sul finire della gravidanza, dovete cercare di ridurre al minimo il consumo di sale: un regime aclorurato rende quasi indolori le prime contrazioni, accelera la dilatazione del collo dell’utero e abbrevia la durata del travaglio.

Nell’ultimo trimestre provate a sostituire tutte le bevande con tisane di salvia (20 g. di foglie di salvia in un’infusione per litro d’acqua bollente); se siete già al secondo figlio è sufficiente berla l’ultimo mese. La salvia si può usare anche nella preparazione dei cibi, nei ripieni, nelle focacce, nelle zuppe, inoltre, le sue foglie sono ottime impanate e fritte.

Un’altra pianta aromatica che ha un’influenza positiva sul parto sono i chiodi di garofano: questa spezia ha la proprietà di dar forza ai tessuti dell’utero. Si possono cuocere nella minestra, oppure spezzatati o polverizzati in diverse preparazioni culinarie.

Lo sport in gravidanza

yoga

Se siete donne abituate a muovervi e a fare sport potete continuare tranquillamente con l’attività fisica anche nel periodo della gravidanza prestando ovviamente maggiore attenzione. Anzitutto è bene ricordare che esistono determinate situazioni in cui viene sconsigliata la pratica di qualsiasi attività sportiva. Quali sono queste situazioni?

– Quelle che impongono il riposo a letto
– Precedenti situazioni di parto prematuro
– Eventuali stati di sofferenza fetale

Il nuoto, che è una ginnastica dolce, è probabilmente l’attività più indicata per le future mamme. L’acqua infatti aiuta a limitare i classici disturbi alle gambe cui le mamme in gravidanza possono andare incontro come problemi circolatori e vene varicose. Inoltre permette un potenziamento di tutti quei muscoli interessati al parto. Molte piscine organizzano dei corsi per gestanti. Non dimentichiamoci poi che gli esercizi di respirazione che solitamente vengono svolti in acqua rappresentano un valido aiuto anche per il feto: fanno sì che gli arrivi più ossigeno. Frequentare una piscina può rivelarsi estremamente salutare anche da un punto di vista piscologico.

Acido folico: il tuo alleato in gravidanza

acido folicoL’acido folico è essenziale ancora prima di sapere che sei incinta. Sembra un paradosso ma curarti del tuo bambino significa pensare a lui ancora prima di concepirlo. Se stai pensando di concepire un bambino o comunque non utilizzi metodi contraccettivi di sicura efficacia, fra le varie attenzioni che puoi avere, per favorire che nasca in salute, è di fondamentale importanza l’assunzione di acido folico.

Da tempo l’acido folico è stato riconosciuto come essenziale per la riduzione del rischio di avere un bambino affetto da anencefalia e spina bifida (i cosiddetti Difetti del Tubo Neurale o DTN). Aiuta anche a ridurre il rischio di altre malformazioni congenite, in particolare alcune cardiopatie, malformazioni delle labbra e del palato (labiopalatoschisi), difetti del tratto urinario e di riduzione degli arti.

Salute dei denti e prevenzione delle varici in gravidanza

varici-e-denti-in-gravidanza

Come promesso, continua il nostro viaggio all’interno della cura della bellezza in gravidanza; dopo avervi spiegato come prevenire le smagliature e curare capelli e unghie, oggi è il turno di denti e gambe, in particolare di come impedire l’insorgere delle varici.

Un detto popolare dice che alle donne in gravidanza si cariano di più i denti perché il piccolo “ruba” il calcio alla mamma; in realtà non è vero: le gestanti hanno più problemi di denti semplicemente per alcuni squilibri ormonali che fanno diventare le gengive più sensibili e più soggette ad infezioni; inoltre, in gravidanza, la saliva è più ricca di acido saccarico che ha un effetto negativo sui denti.

La prima cosa da fare in vista di un figlio è un’accurata visita dentistica, e dato che spesso sono necessarie delle radiografie, è meglio farle prima del concepimento; inoltre è opportuno richiedere l’ablazione del tartaro, per mettersi nella condizione di non soffrire in futuro di mal di denti. Se volete un ulteriore protezione, potete assumere delle compresse di fluoro per rafforzare lo smalto dei denti, ma è pur vero avrebbe poca efficacia su un dente malato.

La diagnosi della Sindrome di Down con un prelievo di sangue.

esamedelsangueLa diagnosi della Sindrome di Down potrebbe essere ad una svolta, infatti i ricercatori della Standford University stanno sperimentando un nuovo metodo di diagnosi che richiede solo un prelievo di sangue materno per poter mettere in evidenza le anomalie cromosomiche che portano la malattia.

Le donne incinte si trovano sempre più spesso davanti ad un dubbio amletico circa l’indagine genetica sul proprio bambino: fare l’amniocentesi e rischiare un eventuale aborto oppure non fare il test e perdere l’occasione di conoscere delle anomalie genetiche prima della nascita.
Le tecniche attuali come lamniocentesi e la villocentesi richiedono l’inserimento di un ago nell’utero, procedura che comporta un rischio di aborto intorno allo 0,5%.

Cura del seno e dei capezzoli in vista dell’allattamento

cura seno e capezzoli

Curare il seno e i capezzoli in vista dell’allattamento è fondamentale. Molte donne, pur non avendolo fatto prima, non hanno alcun problema ad allattare, a prescindere della durata e della frequenza della poppata; altre, invece, accusano tali dolori che non appena il bimbo si mette a succhiare, finiscono per rinunciare. Dato che non si può sapere in anticipo quale saranno le sensazioni durante l’allattamento, è necessario seguire qualche piccolo accorgimento.

Per preparare adeguatamente i capezzoli all’allattamento è consigliabile  massaggiarli all’inizio con un ruvido asciugamano asciutto e poi più avanti con un guanto di crine; con questo trattamento preventivo fin dai primi mesi di gravidanza, il tessuto dell’areola mammaria diventa più spesso e robusto, e quindi meno soggetto a ragadi durante l’allattamento. Non usate sapone sui capezzoli: il sapone secca la pelle e rischia di provocare screpolature; anche l’alcol e la glicerina sono da evitare, in quanto induriscono il capezzolo rendendolo più fragile; per l’igiene quotidiana è sufficiente lavarsi il seno con semplice acqua fredda. [aggiornamento: la preparazione dei capezzoli col guanto di crine è una pratica non più consigliata. Le ragadi possono anche dipendere da un attacco scorretto del bambino, da un attacco di candida o da un frenulo corto e il trattamento preventivo del capezzolo spesso nulla ha a che vedere con la loro comparsa].

Nel corso del nono mese sarà utile applicare dopo il massaggio una crema emolliente o un olio, come quello di mandorle, per ammorbidire il tessuto reso già robusto. C’è chi consiglia, qualche settimana prima della data prevista per il parto, di cominciare a spremere il colostro, cioè il liquido che precede la montata lattea, da entrambi i seni per provocare l’apertura dei canali lattiferi, in modo da evitare l’ingorgo che a volte si forma al momento dell’allattamento, una pratica come molto spesso in questi casi un po’ controversa.

Viaggiare in gravidanza: missione possibile.

viaggio/1Viaggiare in gravidanza è possibile? Sì, basta solo seguire alcune raccomandazioni. Nessuna gravidanza è uguale all’altra, è dunque evidente che prima di partire bisognerà valutare alcuni elementi come in quale epoca gestazionale ti trovi e se presenti dei fattori di rischio, condizioni che aumentano il rischio di patologia e che necessitano perciò di una maggiore prudenza e attenzione.

Il secondo trimestre di gravidanza è sicuramente il periodo migliore per affrontare un viaggio, sono ormai trascorsi i primi tre mesi e con loro si sono attenuate le nausee, la sonnolenza ed il malessere. Il tuo corpo si è ormai adattato alla gravidanza. Affrontare un viaggio più avanti non è proibito ma potrebbe essere solo più faticoso.

Alcol e fumo: nemici della gravidanza

bere in gravidanzaDurante il periodo della gravidanza è fondamentale prendersi cura della propria salute cercando, come abbiamo visto, di controllare l’alimentazione e tenendo sotto controllo cattive abitudini che possono provocare danni al bambino. Queste pessime abitudini sono rappresentate soprattutto dall’alcol e dal fumo.

Gli alcolici rappresentano un vero e proprio veleno per la salute del bambino. Numerose ricerche hanno evidenziato come bere durante la gravidanza possa causare danni anche irreparabili al cervello del nascituro. Sarebbe quindi opportuno ridurre il consumo di vino ed eliminare completamente tutte quelle bevande dal contenuto alcolico particolarmente elevato come aperitivi e whisky.