Obiettori e aborto

Raschiamento, che cos’è e come si svolge

L’IVG, o interruzione volontaria di gravidanza, si effettua trarre il raschiamento: si tratta di un intervento breve che consiste nell’asportazione del prodotto del concepimento. È uno svuotamento uterino che viene effettuato in regime di day hospital, in condizioni di sedazione farmacologica profonda, molto simile all’anestesia generale, ma senza intubazione e che ha una durata che può variare dai 10 ai 15 minuti.

Obiettori e aborto

Dopo aver effettuato il raschiamento, o meglio, svuotamento e revisione della cavità uterina, la donna torna a casa in giornata. Se la gravidanza è ancora alle prime settimane, il materiale uterino viene rimosso con una cannula aspiratrice che viene collegata a una pompa speciale che crea il vuoto. L’ecografia successiva controlla che  non siano rimasti residui.

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Piemonte, esenzione del ticket per donne con mutazioni Brca1 e Brca2

Novità in vista per i Centri di riferimento della Rete oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta che hanno annunciato la formazione di percorsi specifici a sostegno delle donne dove siano stati ravvisati casi di mutazione dei geni Brca1 e Brca2.

La regione ha annunciato che il programma di screening per poter identificare e controllare i casi di mutazione genetica Brca, che possono essere i responsabili del tumore della mammella e il tumore dell’ovaio. 

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First to know, il primo test di gravidanza su sangue

Arriva dall’America e si chiama First to know ed è il primo test di gravidanza su sangue che viene commercializzato in Italia. Il vantaggio è che si può fare a casa e che è veramente precoce: secondo la ditta che lo produce, la Now Diagnostics, riesce a individuare una gravidanza già a partire da  7/8 giorni dopo il presunto concepimento, più o meno intorno al 21-esimo o 22-esimo giorno ciclo.

Il nuovo First to know, assicura la ditta, è molto preciso e accurato, con un rischio molto basso di falsi positivi o falsi negativi molto simile ai test del sangue laboratorio. E rispetto agli altri test sulle urine, consente proprio di scoprire una gravidanza anche all’inizio. 

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Anomalie cromosomiche nel feto, un test non invasivo per individuale

Un semplicissimo esame del sangue della futura mamma che consente di poter individuare le eventuali anomalie cromosomiche nel feto attraverso Nativa, il nuovo test prenatale di screening non invasivo (NIPT – Non Invasive Prenatal Test).

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Si tratta di un test che consente di poter analizzare i frammenti del DNA del feto ed eventualmente di indicare quando sia necessario effettuare un approfondimento ulteriore con tecniche più invasive come l’amniocentesi o la villocentesi.

Ma come funziona Nativa? In pratica consente di poter individuare delle anomalie cromosomiche nel feto eseguendo un prelievo dal campione di sangue venoso materno. 

Previevi villi coriali, cos'è e a cosa serve

Prelievo villi coriali, cos’è e a cosa serve

Cos’è il prelievo dei villi coriali e a cosa serve? Ovvero perché si esegue ed in quali casi? Il prelievo dei villi coriali (CVS o villocentesi) è un test diagnostico. E ‘in grado di confermare se il bambino da poco concepito ha una malattia genetica, come la sindrome di Down, l’anemia falciforme, la talassemia e la fibrosi cistica. Non è un test di routine che tutte le donne incinte possono o devono fare: è suggerito solo in caso di familiarità con con condizioni o anomalie genetiche/cromosomiche e/o in seguito  ad analisi prenatali dubbie. Ecco cosa occorre sapere al riguardo, per rispondere ai dubbi più comuni:

Previevi villi coriali, cos'è e a cosa serve

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Prelievo dei villi coriali, come avviene

Che cosa accade durante un test di villocentesi? Ovvero come avviene il prelievo dei villi coriali, indagine diagnostica effettuata per indagare le anomalie genetiche del feto tra la 11esima e la 14 esima settimana di gravidanza? Di solito questo test- eseguito da un ginecologo ostetrico- si esegue attraverso l’inserimento di un sottile ago nella pancia, atto a prelevare del tessuto dalla placenta (appunto i villi coriali), come nell’amniocentesi dove però si aspira il liquido amniotico. Talvolta però può essere meglio eseguire la procedura passando dal collo dell’utero, con piccoli forcipe o un tubo di aspirazione fine. Tutto dipende dalla posizione della placenta, che sarà individuata con una ecografia. Tutta la procedura sarà ecoguidata.

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Il prelievo dei villi coriali può causare un aborto spontaneo?

Il prelievo dei villi coriali può causare un aborto spontaneo?

Il prelievo dei villi coriali (o villocentesi o CVS) può causare un aborto spontaneo? Effettivamente il rischio c’è e si attesta ad un caso ogni 100 donne, anche se- effettuando la procedura in un centro specializzato, la percentuale si abbassa di molto. E’ questo uno dei motivi per cui non è consigliabile eseguirlo come test di screening di routine, senza averne l’effettiva necessità, che purtroppo in caso di familiarità con alterazioni genetiche /cromosomiche può manifestarsi. Va anche detto che nei casi di aborto post- villocentesi, non sempre è possibile accertare che la causa consista nella procedura, tanto è che la casistica si sta rivalutando – con nuovi studi scientifici- verso numeri decisamente più bassi. Tuttavia il rischio c’è ed occorre essere informati al meglio su tutte le eventualità.

Il prelievo dei villi coriali può causare un aborto spontaneo?

Prelievo dei villi coriali, dopo la procedura

Prelievo dei villi coriali, dopo la procedura come comportarsi?

Il prelievo dei villi coriali- o villocentesi- è una procedura invasiva della durata massima di 10 minuti che comporta l’inserimento di un lungo e sottile ago nella pancia o per via vaginale, con lo scopo di asportare un piccolo frammento di placenta, caratterizzato da villi coriali, cellue ricche di informazioni genetiche sul bambino ed utile ad indagare talune anomalie. Come tutti i piccoli interventi di questo tipo, amniocentesi compresa, il post operatorio può mettere ansia, forse più della procedura stessa. Cosa occorre fare o no fare?

Prelievo dei villi coriali, dopo la procedura

Previevi villi coriali, cos'è e a cosa serve

Prelievo villi coriali (villocentesi), dopo quanto i risultati?

Quando si possono avere i risultati del prelievo dei villi coriali? E’ una domanda comune che ci si pone dopo essersi sottoposte a questo test: l’ansia di sapere se il proprio bambino è sano, o meglio, di escludere una determinata patologia genetica è tanta! Purtroppo la risposta è che i risultati non sono immediati. Il tessuto prelevato va inviato infatti a dei laboratori specializzati che provvederanno ad analizzare il campione di placenta/ villi coriali.Previevi villi coriali, cos'è e a cosa serve

Vaccino anti- Epatite B, quando farlo, perché ed effetti collaterali

Vaccino anti- Epatite B, quando farlo, perché ed effetti collaterali

La vaccinazione anti- Epatite B è obbligatoria in Italia dal 1991 . In genere si esegue insieme alle altre 3 vaccinazioni (antitetanica, antidifterica, anti polio). Viene somministrata dunque sempre attraverso una iniezione intramuscolare entro il terzo mese di vita, poi al quinto ed infine quando il bambino compie gli ultimi 11 mesi. La sua efficacia è pari al 95% dei casi per prevenire l’infezione e le sue complicanze croniche. E’ è il primo vaccino ad essere stato sviluppato anche come prevenzione di tumori.

Vaccino anti- Epatite B, quando farlo, perché ed effetti collaterali

Vaccino antipolio e poliomielite

Vaccino antipolio e poliomielite

Tra le vaccinazioni obbligatorie per i bambini troviamo l’antipolio. Questo vaccino deve essere effettuato entro il terzo mese di vita, poi al 5° e successivamente intorno agli 11 mesi; l’ultimo richiamo si esegue intorno ai 2-3 anni. Il vaccino viene somministrato con un iniezione intramuscolare per le prime due dosi mentre le successive vengono date per bocca.

Vaccino antipolio e poliomielite

 

Vaccino antidifterite ed antitetanica, ecco cosa occorre spere

Vaccino antidifterite ed antitetanica, ecco cosa occorre sapere

Le vaccinazioni sono un tema ricorrente tra i genitori ed in questi ultimi mesi più che mai, anche a causa di drammatici eventi di cronaca e la normativa che sta cambiando circa le vaccinazioni obbligatorie per l’accesso dei bambini a scuola. E’ dunque mai importante capire bene di cosa si tratta, a cosa servono, quali effetti collaterali possono avere, soprattutto in relazione ai rischi delle malattie. In Italia alcune vaccinazioni sono obbligatorie per legge, tra queste troviamo il vaccino anti difterite ed antitetanica.

Vaccino antidifterite ed antitetanica, ecco cosa occorre spere

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Sanità, i nuovi vaccini gratis

Cambiano i Lea, i Livelli essenziali di assistenza e con il nuovo piano, i vaccini diventano gratis e senza ticket, considerati non come cura, ma come prevenzione collettiva della popolazione come annunciato dal Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin. 

 

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Fra integrazioni, novità e innalzamento di fascia, scopriamo le novità per i bambini e gli adolescenti nel nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019. 

Citomegalovirus in gravidanza: ogni anno nascono 5mila bambini con infezione congenita

Il Citomegalovirus è virus silente, che non va assolutamente sottovalutato soprattutto in gravidanza. In Italia non è previsto lo screening del Citomegalovirus né prima della gestazione né durante e neanche dopo la nascita. Questo fa si che ogni anno si osservino circa 13.000 infezioni primarie da Citomegalovirus nelle donne in gravidanza e che nascano in Italia 5.000 bambini con un’infezione congenita e di questi circa 800 soffrano di severe disabilità permanenti dovute all’infezione congenita.

neonato