Fondo Nasko: in Lombardia bonus per le donne che portano avanti la gravidanza

La nascita di un figlio rappresenta per tutte le coppie un momento di immensa gioia ma anche di preoccupazioni sopratutto di ordine economico. Mantenere un figlio al giorno d’oggi, infatti, può essere molto costoso e sono numerose le spese che gravano sul bilancio familiare. Queste innumerevoli spese possono incidere negativamente sulla decisione di avere un figlio o, addirittura di proseguire la gravidanza. Per aiutare le famiglie, ed in particolare quelle più disagiate, le regioni ed i comuni si adoperano con diverse agevolazioni come bonus nuovi nati, assegni famigliari, etc..

La Regione Lombardia, in particolare, ha deciso di destinare dei fondi a sostegno delle donne che, nonostante le difficoltà economiche, scelgono di portare avanti la gravidanza. Nello specifico, la Regione Lombardia, ha istituito il Fondo Nasko che prevede un bonus mensile da 250 euro per le donne che rinunciano ad interrompere la loro gravidanza per motivi di ordine economico.

Il cerotto per misurare la fertilità femminile

Siamo abbastanza abituati a sentire parlare di cerotto, stavolta però non è un anticoncezionale, ma uno strumento per misurare le più piccole variazioni della temperatura corporea della donna che potrebbero aiutare a concepire con la stessa efficacia della fecondazione assistita, almeno in alcuni casi. Una tecnica questa, che potrebbe rivoluzionare i metodi di concepimento. A sostenere questa tesi è l’azienda cha realizzato questo cerotto ed ha presentato i risultati delle sperimentazioni al meeting della World Association of Reproductive Medicine.

Si applica sotto il braccio, una delle zone consigliate anche per quello anticoncezionale, e misura la temperatura 20mila volte al giorno, riuscendo a stabilire il periodo fertile con un’accuratezza del 99 per cento. ‘DuoFertility‘, questo è il nome del cerottino, ha avuto nei test un tasso di gravidanze a sei mesi del 19,5 per cento, paragonabile a quello che si ottiene con la fecondazione assistita.

Babyloss, affrontare la morte perinatale

Lettera a un bambino mai nato. Potrebbe anche intitolarsi così, la manifestazione che ieri ha attraversato i Paesi in modo silenzioso. Alle 19, tantissime mamme, papà e familiari hanno acceso una candela, per ricordare i loro bambini, quelle stelle che hanno fatto parte della loro vita e che, purtroppo, non hanno potuto vivere.  È stato un gesto simbolico, ma anche un modo per ricordare il dolore dei genitori negati. CiaoLapo si è fatta ambasciatrice e promotrice anche in Italia della cultura del babyloss, e organizza eventi, incontri e iniziative.

Ottobre è diventato, dal 2007, il mese del ricordo e le associazioni di tutto il mondo propongono manifestazioni di sostegno,perché perdere un bambino, magari al termine della gravidanza, è un lutto, esattamente come tutti gli altri. Purtroppo però molte donne non possono elaborare il dolore, resta nel cuore e nella mente, insieme al battito del cuoricino.

CANI, BAMBINI

Cani, alleati naturali contro le allergie del bambino

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Journal of Pediatrics e condotto dai ricercatori del Children’s Hospital di Boston in collaborazione con la University of Cincinnati, i bambini di un anno che vivono e giocano con un cane hanno minori probabilità di sviluppare un eczema  a 4 anni e di diventare allergici al pelo di gatto.

La ricerca ha analizzato un campione di 638 bambini figli i cui genitori erano allergici, e dunque ritenuti maggiormente a rischio di sviluppare allergie. Tutti sono stati monitorati dalla nascita sino al quarto anno di età e sottoposti annualmente a 17 differenti test allergologici. I risultati sono stati quelli che vi abbiamo anticipato: i bambini che  avevano un cane erano meno predisposti a sviluppare l’eczema, se l’animale era presente sin dai primi giorni di vita. Al contrario se il cane e il bambino erano stati tenuti lontani la probabilità di avere eczemi aumentava di ben 4 volte.

Il primo rene artificiale per neonati, Carpediem

Carpediem, non è solo un modo di vivere, forse è l’unica possibilità di farcela per molti neonati.  È la prima macchina al mondo dimensionata per assistere neonati con gravi disfunzioni cardiache e renali che per sopravvivere necessitano di una terapia con rene artificiale. Infatti, Carpediem, non sta per cogli l’attimo, ma per Cardio-Renal Pediatric Dialisis Emergency Machine, una sorta di rene artificiale per i nuovi arrivati. L’apparecchio è stato realizzato all’Ulss 6 di Vicenza, grazie agli studi diretti dal direttore del dipartimento di nefrologia, dialisi e trapianto dell’ospedale San Bortolo, Claudio Ronco.

Prima di questo strumento rivoluzionario, i neonati di peso inferiore ai 3 chili, in caso di insufficienza renale grave (dal 5% al 20% dei casi nelle terapie intensive neonatali) venivano trattati con le macchine per dialisi tarate sugli adulti, con gravi rischi di scompenso o di fallimento della terapia.

Toxoplasmosi, il trattamento prenatale può ridurne i rischi

La Toxoplasmosi fa paura a molte mamme, perché comporta dei rischi gravissimi per il bambino, che una volta infettato durante la gravidanza potrebbe rischiare danni cerebrali, epilessia, cecità, sordità, problemi di sviluppo e perfino la morte. Ci sono però delle buone notizie per le mamme e i bimbi che potrebbero entrare in contatto con il parassita durante il primo trimestre, perché l’uso di antibiotici specifici ridurrebbe il rischio di danni cerebrali.

Questo è quanto sostiene un nuovo studio condotto la dottoressa Ruth Gilbert e colleghi del Istituto UCL of Child Health di Londra. Prima di elaborare la tesi sono stati osservati 293 bambini di 6 paesi europei, tra cui Italia, Francia, Austria e Danimarca, Svezia e Polonia. La toxoplasmosi era stata diagnosticata per mezzo di uno screening prenatale o neonatale.

I seggioloni per bambini al ristorante sono pieni di batteri

Una cena fuori con il proprio bambino. Spesso per passare qualche ora in compagnia, si evita di portarsi da casa ingombranti accessori per l’infanzia, sfruttando quel del ristorante. Uno per tutti, il classico seggiolone. Uno studio, svolto su 30 ristoranti americani, ha dimostrato che i batteri delle sedute per bimbi superano i livelli di guardia e sarebbero fin peggio di quelli trovati sull’asse dei gabinetti pubblici. Per correttezza, informa che la società responsabile dello studio produce disinfettanti anti batterici.

Il team di chimici dell’azienda ha analizzato la seduta e il banco dei seggioloni messi a disposizione per la clientela. I risultati dicono che la media di batteri qui rilevati è di 147 per centimetro quadrato, e che in alcuni casi si è arrivati anche a classificarne 1.200 nella stessa seggiola. Una situazione che, conflitto di interesse o meno, rendere davvero molto preoccupante l’utilizzo di certi strumenti “a uso pubblico”.

Fecondazione in vitro, nuovo test verifica la salute degli embrioni

Sono tante le coppie che ogni anno scelgono la fecondazione in vitro.  Purtroppo non tutte le coppie riescono a realizzare il sogno di avere un bambino, ma tra poco potrebbe esserci un nuovo test che dovrebbe aumentare il numero di gravidanze di successo.  Un gruppo di ricercatori australiani dell’Università di Melbourne ha messo a punto una tecnica che misura con precisione la salute degli embrioni prima dell’impianto. Questo consentirebbe ai medici di scegliere l’embrione più sano da impiantare aumentando le probabilità che la gravidanza abbia buon fine.

Alla base di questa nuova analisi, come riporta il quotidiano britannico Daily Mail, c’è la misurazione del livello di glucosio degli embrioni dalla soluzione usata per farli crescere in laboratorio. Questa soluzione serve a fornire la giusta quantità di sostanze nutritive agli embrioni fecondati in laboratorio. E, ovviamente, deve essere ben equilibrato, quindi il glucosio presente in questa soluzione dovrebbe avvicinarsi molto all’ambiente naturale dell’utero di una madre.

Il dolore nel bambino

Il dolore nel bambino è qualcosa cui spesso non si dà il giusto peso. Superata la fase delle coliche dove il dolore si manifesta prepotente, si tende a banalizzare sui “mali” del piccolo di casa.  È un atteggiamento questo che non è solo tipico del genitore, ma anche degli esperti del settore, come il pediatra.  E’ ancora forte la convinzione che il bambino non provi sofferenza o che faccia delle scene più per paura, magari a causa di una puntura, che per quello che sente realmente.

Questo tema è stato affrontato durante il XXII Congresso nazionale dell’Associazione Culturale Pediatri (ACP) ”Bambini… in mente”. Oggi c’è un nuovo strumento per imparare qualcosa in più sull’argomento ed è il manuale ”Il dolore nel bambino. Strumenti pratici di valutazione e terapia”, pubblicato dal Ministero del Salute, alla cui realizzazione hanno collaborato Franca Benini, Responsabile del Centro Regionale Veneto di terapia antalgica e cure palliative pediatriche, Dipartimento di Pediatria di Padova, e Michele Gangemi pediatra di base di Verona, past president dell’ACP.

Parodontite in gravidanza e parto prematuro

Durante la gravidanza, denti e gengive possono soffrire davvero tanto e soprattutto possono  essere il segnale che qualcosa non va come sperato. Quindi future mammine, fate davvero molta attenzione. Secondo uno studio pubblicato sul British Journal of Obstetrics and Gynecology, la parodontite, che è un disturbo abbastanza comune, è un problema da non sottovalutare in dolce attesa, perché misteriosamente legato al rischio di parto prematuro.  Per curare il sanguinamento delle gengive non c’è bisogno di usare tetracicline, sconsigliate per gli effetti che possono avere sul nascituro.

La parodontite, una forma di gengivite cronica, può anche manifestarsi come effetto collaterale della gravidanza. A volte, può presentarsi a causa di un’infezione batterica che deteriora il tessuto gengivale e lascia un’infiammazione. Ma il problema si mostra in tutta la sua delicatezza quando si è incinta. Sembra, infatti, che i cambiamenti ormonali rendano la dentatura delle future mamme più vulnerabile. Inoltre, sappiamo bene che questo stato è sensibile anche durante l’allattamento. L’uso dei ferri del dentista, sostengono gli esperti, evita i medicinali e può aumentare la protezione per la mamma e il bambino.

Cyber baby, neonati online prima di nascere

Internet ha contagiato anche i più piccoli. In realtà sono i genitori che non riescono a trattenere la gioia di aspettare un bambino. Il metodo più facile per urlarlo al mondo è ovviamente la Rete. Da un nuovo studio dalla società di AVG Internet Security realizzato nei più importanti paesi del mondo (Stati Uniti, Canada, Australia Nuova Zelanda, Giappone, Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia e Spagna) è emerso infatti che 2 bimbi su 10 (il 23%) ancora prima di nascere hanno le proprie foto pre-parto on line. Ma c’è molto di più: almeno 3 neonati su 10 hanno un book fotografico delle prime ore di vita e il 7% ha già un indirizzo di posta elettronica personale.

Connessi prima di venire al mondo, figuriamoci dopo. A due anni d’età 8 bambini su 10 possiede una sorta di impronta digitale. Oltre il 70% delle madri ha dichiarato di aver ‘postato’ le immagini del piccolo on-line per condividere le foto con amici e parenti, un modo considerato più moderno dai genitori di oggi rispetto ai tradizionali album fotografici, che con gli anni finiscono, pieni di polvere, sotto il letto o in fondo all’armadio.

Screening audiologico per tutti i neonati del Gemelli

Il deficit uditivo non deve essere sottovalutato perché può comportare gravi problemi cognitivi e di linguaggio.  In Italia, però, da circa un anno abbiamo un altro fiore all’occhiello.  Il Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” di Roma effettua lo screening audiologico neonatale a tutti i nuovi nati anziché solo ai bambini che presentano sintomi di  sordità. L’accesso universale a questo esame permette di scoprire anche i casi meno evidenti, che se trattati tempestivamente non lasciano gravi conseguenze. Tra marzo 2009 e marzo 2010 sono stati circa 3.150 i bambini analizzati e grazie a questo protocollo è stato possibile scoprire precocemente il deficit uditivo di 10 bimbi.

L’intervento di diagnosi precoce ha portato alla scoperta di 4 casi di ipoacusia monolaterale (pari all’1,27‰ degli esaminati) e di 6 casi di ipoacusia bilaterale nei rimanenti (pari al 1,91‰). E quattro di questi bambini, affetti da ipoacusia da medio-grave a profonda, sono stati immediatamente avviati a un intervento riabilitativo. Questo è il bilancio del primo anno di ”Screening audiologico universale neonatale” condotto dal team multidisciplinare dei Dipartimenti di Scienze Pediatriche Medico-Chirurgiche e Scienze Oftalmologiche e Otorinolaringoiatriche del Policlinico Gemelli.

Le paure dei bambini, come gestirle

Le paure sono degli amici alquanto ingombranti quando si è bambini. Si è terrorizzati da tutto, dalle cose che non si conoscono, dalla solitudine, dal buio e in alcune occasioni diventano davvero delle paranoie che i genitori faticano a gestire. Sono tante le mamme e i papà che si chiedono come fare ad aiutare il proprio piccolo ad affrontare lo scoglio. Di base bisogna seguire alcune piccole regole, facendo attenzione a non chiedere troppo, perché sono una tappa di maturazione psichica e di sviluppo della personalità. È quindi molto importante rispettare i tempi del bimbo.

Prima di tutto individuiamo le paure. Ce ne sono alcune normali, che non devono spaventare il genitore. Di solito sono quelle che si identificano con i classici stereotipi, dal buio alle streghe, dall’acqua all’uomo nero. Sono fobie passeggere, che a volte nascono da una storia un pochino “dura” o violenta.  È però un terrore momentaneo e il più delle volte gestibile. Nel caso del buio o dell’uomo nero, basta un lumino o un orsacchiotto in camera da letto e gli incubi scompariranno.

Deodoranti: quali scegliere in gravidanza

La gravidanza rappresenta una fase molto delicata nella vita di una donna. I cambiamenti fisici e gli sbalzi ormonali che interessano la futura mamma nel corso della gravidanza spingono la donna a prestare particolare attenzione anche a cose che fino ad allora erano normali e scontate. È questo il caso, ad esempio, della scelta e dell’utilizzo dei deodoranti. Durante i nove mesi di gestazione, infatti, la pelle della donna può diventare più sensibile a causa dei nuovi equilibri ormonali e questo può renderla più soggetta ad irritazioni. Alcuni tipi di deodoranti, ed in particolare quelli antibatterici e antitraspiranti e quelli che contengono elevate quantità di alcol etilico, possono irritare la pelle della donna e scatenare delle allergie ed il loro utilizzo è, quindi, sconsigliato in gravidanza.