Storie paurose ai bambini, non vanno censurate

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cappuccetto rosso

Da qualche anno a questa parte si è diffusa la tendenza a non raccontare ai piccoli storie, favole e leggende che contengono elementi paurosi. Analogamente, vengono censurati cartoni i cui protagonisti sono mostri o fantasmi o in cui il personaggio antagonista, il cattivo, ha sembianze mostruose e/o animalesche. Questa precauzione però non solo è del tutto superflua ma priva anche i bambini della possibilità di neutralizzare le proprie paure e tensioni offerta proprio da questo tipo di storie.

Ciò non vuol dire naturalmente che i nostri figli debbano fare il pieno di storie macabre o vivere come se fosse Halloween tutti i giorni ma le mamme moderne, più scrupolose delle nostre su questo tipo di questioni, devono sapere che per il bambino poter vedere, o immaginare, le proprie paure personificate nel “cattivo” della storia è uno strumento fondamentale per affrontare e superare questi stati d’animo che difficilmente, soprattutto se molto piccolo, ha la possibilità di verbalizzare ed elaborare.

Qualche tempo fa ad esempio una mamma mi chiese preoccupatissima se era il caso di far vedere al proprio figlio (di quattro anni compiuti) il cartone Biancaneve di Walt Disney dal momento che, a suo dire, la scena in cui la matrigna si trasforma in un perfida vecchia strega avrebbe potuto scioccarlo. Questa mamma dimenticava che nella storia di Biancaneve, come in tutte le favole antiche e moderne, il bene trionfa sempre sul male e il cattivo ne esce sempre sconfitto e ridicolizzato ed è proprio questo che da al bambino il sollievo di cui è alla ricerca insieme alla consapevolezza che una forza esterna verrà sempre in aiuto del protagonista.

Per lo stesso motivo non bisogna temere, nè disdegnare i festeggiamenti di Halloween, anzi; il bambino, calandosi egli stesso nella parte del mostro o del fantasma, personaggi, come abbiamo accennato, dal valore altamente simbolico, ha la possibilità di metterli fuori gioco ed esorcizzare così la paura di ciò che rappresentano.

Quindi mamme, mi raccomando…giù le mani da Cappuccetto Rosso!

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