I cartoni animati per bambini, c’è da rimpiangere Candy Candy

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cartoni animati bambini

Sebbene non abbia mai amato l’idea che mio figlio guardasse la tv, devo confessare che alla fine ho ceduto anch’io alle sue lusinghe permettendole di fare il proprio ingresso nella nostra vita. Tra asilo nido, sonnellino pomeridiano e giochi certo non ne guarda tantissima ma quel poco mi è bastato per farmi un’idea del tipo di cartoni animati per bambini oggi maggiormente in voga. Naturalmente mi riferisco a quelli in onda su Sky e penso che molte mamme sappiano bene di cosa sto parlando.

Ad essere sincera, la riflessione che vi propongo è nata qualche tempo durante una conversazione con il mio compagno a proposito della differenza abissale tra i cartoni di un tempo (quelli che vedevamo io e lui, per intenderci) e quelli di oggi;  mentre da un lato entrambi constatavamo con grande sollievo la scomparsa di fucilate, sanguinamenti, duelli, pubbliche mortificazioni e di ogni genere di piagnistei (vi ricorderete che da Mazinger a Candy Candy era tutta una tragedia), dall’altro io mi dicevo non troppo sicura che i modelli attualmente proposti, nonostante tutta la buona volontà dei loro creatori, siano più rassicuranti di quelli passati.

Se è vero infatti che il piccolo schermo propone ormai quasi esclusivamente storie di bambini, cuccioli e innocui carpentieri, è altrettanto vero che questi vengono mostrati in situazioni di vita a rifletterci bene davvero surreali, rimandando spesso, almeno a me, una sensazione di solitudine e scollamento dalla realtà a tratti deprimente: a pensarci bene infatti le avventure di Dora l’esploratrice cosa sono se non i vagabondaggi di una bambina di sette-otto anni che trascorre tutta la propria giornata fra i pericoli della giungla, in completa solitudine, fatta salva la compagnia di una scimmia che parla?

E Manny Tuttofare? Questo poveretto che lavora da mattina a sera mentre intrattiene conversazioni con gli attrezzi della sua cassetta (!) senza sognarsi neppure di chiedere alla proprietaria della ferramenta di prendere un gelato insieme? Ne vogliamo parlare? E Khai-lan? Fra i suoi amici solo tigri, scimmie ed elefantini volanti; neppure l’ombra di un bambino! Unico essere umano in circolazione: il nonno.

Certo quando penso che “ai miei tempi” fecero scandalo i fratellini di Georgie che facevano il bagno nudi, non posso fare a meno di chiedermi se davvero era peggio che far vedere ai nostri figli un giravite a stella parlante.

6 commenti su “I cartoni animati per bambini, c’è da rimpiangere Candy Candy”

  1. ciao a tutti! sono d’accordo ormai i cartoni di oggi nno sono più quelli di una volta… io mi sono stacata di vedere in tv le solite cose…e sorpattutto diseducative..-
    per i bambini piccoli vi consiglio un cartone che ho scoperto da poco, si chiama Lèon e lo mandano su una web tv!
    è veramente interessante ed educativo….
    se vi capita di guardarlo ditemi cosa ne pensate!! :-))

    http://www.popcorntv.it
    è una tv sul web con tanti canali e c’è anche una parte tutta dedicata al mondo dei cartoni e manga per i più piccoli

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  2. ciao Gigia sai che non sei la 1° che suggerisce questoi nuovo cartone animato? Sono stata alla fiera del libro di torino e ho trovato la collana di libri editati dall’autrice di questo cartone animato…Tant’è che ho comprato uno per iol mio piccolo Luca..seguirò volentieri il cartone animato anche su http://www.popcorntv.it anzi spero proprio che facciano dei dvd !!!

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  3. i miei hanno perso di vista i cartoni con il tempo e si sono appassionati alle pistole giocattolo, si chiamano Nerf. Anche i vostri figli sono stati contagiati? Devo dire che sono veramente belline …

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