cartoni animati per bambini

I cartoni di oggi sono troppo violenti?

È una domanda che ci siamo fatti un po’ tutti. Almeno noi genitori. I cartoni di oggi sono troppo violenti? La risposta che mi sento di dare, come mamme, come donne e anche come amante del genere, è no. Ci sono però delle cose che occorre valutare. Prima di tutto credo che sia molto importante una selezione del genere in base alla fascia di età.

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“Leafie, una storia d’amore”, il cartone che racconta l’adozione

Sentiremo spesso parlare di Leafie nei prossimi mesi e così ho deciso di segnalarvi questo cartone animato, che uscirà domani nei cinema italiani. Il titolo integrale è Leafie, una storia d’amore e racconta la storia di una gallina (la vedete nella foto) che coraggiosamente decide di diventare la mamma di un piccolo anatroccolo, rimasto senza genitori.

Cartoni veloci? Bambini più lenti!

I cartoni in cui i protagonisti si muovono troppo velocemente rallentano le capacità esecutive dei bambini. Ad affermarlo è un gruppo di studiosi dell’Università della Virginia che ha effettuato uno studio, pubblicato su Pediatrics, su un campione di 60 bimbi di appena quattro anni di età.

In particolare, sembra che dopo soli nove minuti passati a guardare un noto cartone i cui personaggi si muovono cinque volte più veloce del normale, i bambini non erano in grado di eseguire in maniera adeguata un test di disegno perchè, ad esempio, incapaci di seguire le indicazioni che venivano date loro.

Gli stessi bambini poi si mostravano troppo impazienti di portare a termine il compito che era stato loro assegnato o, quel che è peggio secondo me, si mostravano poco motivati ad eseguirlo.

Storie paurose ai bambini, non vanno censurate

cappuccetto rosso

Da qualche anno a questa parte si è diffusa la tendenza a non raccontare ai piccoli storie, favole e leggende che contengono elementi paurosi. Analogamente, vengono censurati cartoni i cui protagonisti sono mostri o fantasmi o in cui il personaggio antagonista, il cattivo, ha sembianze mostruose e/o animalesche. Questa precauzione però non solo è del tutto superflua ma priva anche i bambini della possibilità di neutralizzare le proprie paure e tensioni offerta proprio da questo tipo di storie.

Ciò non vuol dire naturalmente che i nostri figli debbano fare il pieno di storie macabre o vivere come se fosse Halloween tutti i giorni ma le mamme moderne, più scrupolose delle nostre su questo tipo di questioni, devono sapere che per il bambino poter vedere, o immaginare, le proprie paure personificate nel “cattivo” della storia è uno strumento fondamentale per affrontare e superare questi stati d’animo che difficilmente, soprattutto se molto piccolo, ha la possibilità di verbalizzare ed elaborare.

I cartoni animati per bambini, c’è da rimpiangere Candy Candy

cartoni animati bambini

Sebbene non abbia mai amato l’idea che mio figlio guardasse la tv, devo confessare che alla fine ho ceduto anch’io alle sue lusinghe permettendole di fare il proprio ingresso nella nostra vita. Tra asilo nido, sonnellino pomeridiano e giochi certo non ne guarda tantissima ma quel poco mi è bastato per farmi un’idea del tipo di cartoni animati per bambini oggi maggiormente in voga. Naturalmente mi riferisco a quelli in onda su Sky e penso che molte mamme sappiano bene di cosa sto parlando.

Ad essere sincera, la riflessione che vi propongo è nata qualche tempo durante una conversazione con il mio compagno a proposito della differenza abissale tra i cartoni di un tempo (quelli che vedevamo io e lui, per intenderci) e quelli di oggi;  mentre da un lato entrambi constatavamo con grande sollievo la scomparsa di fucilate, sanguinamenti, duelli, pubbliche mortificazioni e di ogni genere di piagnistei (vi ricorderete che da Mazinger a Candy Candy era tutta una tragedia), dall’altro io mi dicevo non troppo sicura che i modelli attualmente proposti, nonostante tutta la buona volontà dei loro creatori, siano più rassicuranti di quelli passati.