I cartoni di oggi sono troppo violenti?

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È una domanda che ci siamo fatti un po’ tutti. Almeno noi genitori. I cartoni di oggi sono troppo violenti? La risposta che mi sento di dare, come mamme, come donne e anche come amante del genere, è no. Ci sono però delle cose che occorre valutare. Prima di tutto credo che sia molto importante una selezione del genere in base alla fascia di età.

cartoni-bambini 

Per i bimbi molto piccoli, per esempio, ci sono dei prodotti davvero di qualità, da Peppa Pig a Masha e l’Orso, da The Hive a Shaun, The sheep. La cosa importante in questo caso è il tempo di esposizione. Bisogna assolutamente dosare la visione a pochi minuti: in linea di massima gli episodi durano 2/3 minuti e per un bimbo piccolo sono più che sufficienti.

Per quanto riguarda i prodotti per i bimbi più grandi, direi che il problema principale sta nella velocità delle immagini. È questo che sicuramente enfatizza la violenza. Anche qui quindi non abbandonateli davanti alla tv e dosate il tempo di esposizione. I cartoni oggi sono tutti digitalizzati, sono più curati nel dettaglio, ma gli impulsi ottici possono sovraeccitare.

È inutile però cantare la solita noiosa storiella: si stava meglio quando si stava peggio. I cartoni di ieri non erano migliori. Non sto ovviamente parlando dei grandi classici della Disney, ma dei prodotti giapponesi per la tv. L’uomo tigre o Ken Shiro non erano certamente personaggi innocui.

Se poi pensiamo a quelli più femminili da Occhi di gatto a Licia, da Georgie a Candy Candy, forse non troviamo violenza, ma una dosa di luoghi comuni strappa lacrime e doppi sensi spesso imbarazzanti. Probabilmente da bambini non ci abbiamo fatto caso e questo è un punto a favore: quello che vedono gli adulti, non è la stessa cosa che vedono i piccolini.

 

Photo Credits | Shutterstock / Morrowind

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