Tornare in forma dopo il parto con Mammafit

Tornare velocemente in forma dopo il parto è il sogno di molte neomamme; non tutte però se la sentono, giustamente, di affidare il proprio piccolo alle cure dei nonni o di una baby sitter per seguire un corso di ginnastica. Come conciliare allora il desiderio di curarsi un po’ con l’accudimento del figlio neonato? Proprio per rispondere a questa esigenza, è nata, a Milano, Mammafit la ginnastica col passeggino.

Un festoso raduno di neomamme con bimbi al seguito che si incontrano al parco non solo per praticare attività fisica ma anche per scambiarsi dritte e consigli e confrontare le proprie esperienze. L’idea è di Elaine Barbosa e Monica Taranto, istruttrici di fitness e mamme a propria volta, che spiegano come il passeggino sia

Terremoto L’Aquila, un bambino su 15 è ancora traumatizzato

Il terremoto fa paura ai grandi, figuriamoci ai piccoli. Sono passati due anni dal grande sisma che ha distrutto L’Aquila e i paesi limitrofi. Da quell’evento la regione italiana non si è ancora ripresa: purtroppo ci sono ancora molte macerie da ricostruire. Ma non è solo una questione strutturale, anche il cuore e la mente delle persone portano ferite profonde. Un bambino su quindici rivive ancora lo stesso attimo drammatico, prova paura intensa, senso d’impotenza e orrore: sintomi di una sindrome postraumatica da stress non superata.

È questo il risultato della prima indagine promossa dall’Ordine dei ministri degli infermi Camilliani con il coordinamento scientifico dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, il sostegno della Caritas italiana e la collaborazione dei pediatri abruzzesi. Il campione si basa su circa 2 mila bambini abruzzesi.

Le mamme lavoratrici sono le più stressate

Le mamme lavoratrici sono mediamente più tristi e stressate. A dirlo, senza suscitare in me più stupore di tanto, è il Centre for Work and Life dell’University of South Australia che ha rilevato come la gran parte delle donne che hanno figli e lavorano a tempo pieno rischino di trovarsi in una condizione di infelicità a causa delle pressioni che subiscono sul lavoro e in famiglia.

A qualcuno verrà senz’altro da chiedersi perchè, quando è così, queste donne non prendano un periodo di riposo oppure non si mettano in aspettativa, lascino il lavoro o propendano per un part time; la risposta è tanto semplice quanto sconcertante: non possono.

frittelle

Ricette di Cotto e Mangiato per bambini, frittelle di mele

Le ricette di Cotto e Mangiato sono una sicurezza per i nostri bambini. Oggi vi propongo un dolce, tipico del Trentino Alto Adige, ma molto usato un po’ in tutta Italia. Sono le frittelle di mele. È un modo anche questo per far mangiare la frutta ai piccoli di casa, che spesso non sono proprio degli amanti. Seguite passo a passo tutte le indicazioni di Benedetta Parodi: come sempre si tratta di piccoli passaggi, molto semplici, ma di grande qualità.

Frittelle di mele di Cotto e Mangiato

Ingrediente:

  • Mele golden o renette
  • Marsala
  • Qualche cucchiaio di zucchero
  • Zucchero a velo
  • Olio di semi per friggere

Ingredienti per la pastella

  • 200 gr di zucchero
  • 200 gr di farina
  • sale qb
  • 1 uovo
  • latte

Preparazione

La prima cosa da fare è lavare le mele, sbucciarle e togliere il torsolo (esiste un attrezzo apposito). Fate poi delle fette (devono essere circolari con il buco in mezzo) e spesse circa un centimetro. Lasciate le mele a bagno nel Marsala e zucchero per circa 30 minuti.

La depressione nella donna influisce sull'”empathic accuracy” con il partner

Trattiamo nuovamente il problema della depressione, uno dei più diffusi del nostro tempo, in aumento tra i ragazzi (anche a causa dei social network), tra le neomamme, ma anche tra i neopapà.

Proprio in relazione all’ultimo argomento, cioè all’influenza reciproca tra uomo e donna è stato condotto uno studio che, in fondo, conferma alcune delle nostre credenze quotidiane.

Secondo questo studio le donne che soffrono di depressione evidenziano una forte mancanza di emozioni empatiche (nel linguaggio comune l’empatia è la capacità di compartecipazione e di condivisione rispetto agli stati d’animo degli altri e in particolare alle loro sofferenze, dalle quali derivano la capacità di aiutare e sostenere il prossimo).

Lo Yoga arriva a scuola

Fa bene al corpo e allo spirito, anche a quello dei bambini. Stiamo parlando dello yoga, la disciplina orientale che, dopo aver fatto presa nelle scuole americane, comincia ad avere una discreta diffusione anche negli istituti scolastici del nostro Belpaese. Lo apprendo, con grande piacere, leggendo la versione on line del quotidiano La Repubblica.

In realtà però il protocollo d’intesa fra il Ministero dell’istruzione e le più grandi associazioni che si occupano della pratica e della diffusione dello yoga in Italia è stato firmato già cinque anni fa quando in Puglia, a Barletta, prese il via l’esperienza del circolo didattico Savio.

La lontananza non rovina il rapporto con i figli se si usa Skype

Quanto conta stare accanto ai propri figli? Qualcuno sostiene che non sia importante la quantità, ma la qualità del tempo che si passa con loro. È vero, ma soprattutto nelle fasi di crescita più delicate è fondamentale seguire i nostri cuccioli con attenzione giorno dopo giorno. Ecco perché mi ha colpito molto una notizia riportata dal Corriere di oggi. Sono sempre in aumento le separazioni e le cause per affidamento un po’ in tutto il mondo occidentale. In linea di massima la tendenza attuale è quella dell’affidamento condiviso.

A Londra, però, uno stimato giudice della Corte d’appello, ha rigettato il ricorso presentato da un padre contro la decisione dell’ex compagna di portare i figli a vivere in Australia, spiegando all’uomo che può rimanere in contatto con i ragazzi tramite Skype. È sufficiente uno strumento come questo per colmare la separazione?

Depressione da social network, attenzione ai nostri figli adolescenti

Tuttomamma è un blog che si occupa molto di neo e future mamme e dei loro piccoli. Tuttavia, da qualche tempo a questa parte, ci fa piacere dedicare i nostri post alle mamme che hanno già figli adolescenti. L’adolescenza è un periodo molto delicato, in cui mamma è papà sono spesso chiamati a dura prova più di quanto non accadesse durante l’infanzia dei loro, un tempo, bambini. Oggi, in particolare, parliamo di social network e degli effetti deleteri che può avere sui ragazzi il loro uso eccessivo e scriteriato, soprattutto laddove si annidano fragilità e insicurezza.

Secondo uno studio condotto presso la statunitense American Academy of Pediatrics, infatti, i ragazzi che presentano problemi comportamentali e/o un basso grado di autostima rischiano di vedere peggiorata la propria condizione a causa dei social network. Questo, secondo i ricercatori, a causa dell’inevitabile confronto con i coetanei più popolari e del rischio che si verifichino episodi di cyber-bullismo, come quello di cui è rimasta vittima una quindicenne americana, suicidatasi dopo essere stata pesantemente derisa dai compagni sul suo profilo di facebook.

I neonati riconoscono le regole grammaticali a 4 mesi

I neonati sono un universo meraviglioso: a pochi giorni dalla nascita sanno fare già tantissime cose. Alcune ci sembrano normali, ma se ragionate sulla quantità d’informazioni che un piccolino apprende in poco tempo, so che resterete stupite. È di oggi la notizia che i bambini già a 4 mesi sono in grado di identificare le regole grammaticali di una lingua straniera. A sostenerlo è uno studio, finanziato dalla Ue pubblicato sulla rivista ‘PLoS One’.

Sono state analizzate le capacità da parte dei piccoli di capire la dipendenza tra sillabe non adiacenti. È stato così che i ricercatori del Max Planck Institut hanno iniziato a insegnare a bambini tedeschi di 4 mesi alcuni rudimenti d’italiano. Per poco più di tre minuti, i piccoli hanno ascoltato alcune frasi in cui comparivano due semplici costruzioni: ‘sta X-ando’ (ad esempio ‘il fratello sta cantando’), e ‘può X-are’ (‘la sorella può cantare’). Se ci pensate non è una cosa poi così straordinaria: i bambini bilingue, da piccoli, rispondo agli input di entrambi i genitori.

Sovrappeso infantile e otiti croniche, forse c’è un legame

Secondo i risultati ottenuti dai ricercatori della Kyung Hee University di Seoul, in Corea, esisterebbe un legame tra infezioni dell’orecchio, perdita del gusto e conseguente aumento di peso; i bambini obesi o in sovrappeso infatti hanno difficoltà a percepire il gusto di ciò che mangiano e questo dipenderebbe dall’aver sofferto di otiti croniche o ripetute.

Lo studio in questione è stato coordinato dal dottor Il Ho Shin, il quale, col suo team di ricerca, ha analizzato il senso del gusto di un campione di ottantaquattro bambini di età compresa fra tre e sette anni, la metà dei quali soffriva di otiti croniche o ricorrenti.

Come conservare il latte materno

Accade di frequente che la mamma, per un motivo o per un altro, debba estrarre il latte dal proprio seno per conservarlo e far si che qualcun altro possa offrirlo al bambino in sua assenza. In linea di massima, anche se alcune mamme scelgono di procedere alla spremitura manuale del seno, la maggior parte delle donne utilizza il tiralatte.

Esistono dei piccoli accorgimenti che è bene seguire per estrarre e conservare il proprio latte al meglio. Vediamoli insieme.

Ricordate, prima di tutto, che quando utilizzate il tiralatte dovete farlo con la stessa frequenza con cui il vostro bambino prenderebbe il latte dal seno, per favorire la produzione del latte ed evitare inconvenienti come gli ingorghi mammari. Prima di procedere con l’uso del tiralatte, lavate accuratamente con acqua calda e sapone i contenitori scelti per conservare il latte.

L’aism sul nuovo trattamento contro la sclerosi multipla

La notizia della Commissione europea, che ha approvato definitivamente un trattamento farmacologico come terapia di base per la sclerosi multipla, ha riacceso l’interesse per questa malattia. L’Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) ne approfitta perciò, e noi con lei, per diffondere le caratteristiche della malattia, per una maggiore conoscenza ed eventualmente prevenzione.

Cominciamo oggi con qualche informazione generale sulla patologia e sul nuovo trattamento (Fingolimod): la Sclerosi Multipla è una patologia multifattoriale, ovvero è dovuta a una doppia componente di fattori, ambientali e genetici, che scatenano una reazione del sistema immunitario contro la mielina (guaina che circonda la maggior parte delle fibre nervose e permette di garantire un’alta velocità di trasmissione dell’impulso nervoso).

Come riporta l’Aims, la Sclerosi Multipla può presentarsi in vari modi, infatti i sintomi possano variare da persona a persona e in uno stesso individuo alcuni si ripetono in maniera più frequente, singolarmente oppure simultaneamente, senza un criterio prestabilito.

Insonnia da tecnologia attiva, sempre più adolescenti ne sono vittime

Social network, sms, videogiochi e posta elettronica tolgono il sonno agli adolescenti di tutto il mondo. E’ questa la conclusione cui sono giunti diversi team di studiosi sintetizzata nei dati, riguardanti i giovani americani, della statunitense National Sleep Foundation; dati secondo i quali gli adolescenti dormono in media un’ora e mezza in meno di quanto dovrebbero e uno su dieci dorme addirittura meno di sei ore a notte.

Le conseguenze? Catastrofiche! Stanchi e assonnati, i giovani non hanno le forze per affrontare la giornata. E’ questa la cosiddetta sindrome da sonno insufficiente, spiega al Corriere della Sera il dottor Fabio Cirignotta, direttore del Centro di Medicina del Sonno del Policlinico Sant’Orsola di Bologna; un vero e proprio disturbo che insorge a causa della riduzione volontaria delle ore di riposo notturno determinata in gran parte da cattive abitudini quali appunto l’uso di strumenti tecnologici nelle ore serali.

Il quaderno di Eleonora diventa un libro di testo

Si chiama Eleonora e ha ventisei anni. La sua mamma, una ex insegnante, ha pazientemente raccolto i suoi compiti dalla scuola elementare alla scuola media e questo materiale, raccolto in dieci volumi suddivisi per materia e in ordine di tempo è oggi una testimonianza del suo impegno, di quello delle sue insegnanti di sostegno e della sua famiglia, che l’hanno aiutata a diventare una donna.

Questo perchè Eleonora è affetta da sindrome di Down e quando venne al mondo, prematura, a Cagliari ha dovuto lottare per sopravvivere a causa di una complicanza cardiaca e di un intervento all’intestino subito precocemente.