bambini

Il bambino ha mal di testa, come comportarsi?

Il vostro bambino ha male alla testa e non sapete come aiutarlo. Prima di farvi prendere dal panico, sappiate che l’emicrania in età pediatrica è un disturbo molto diffuso fin dalla nascita. Esistono diversi tipi di cefalee: ci sono quelle essenziali, che non hanno una causa riconoscibile e spesso possono essere associate a un disturbo di carattere psicologico (problemi in famiglia o a scuola), e poi quelle sintomatiche che nascondo veramente un problema, che può essere di piccola entità come una sinusite o molto grave come il tumore.

La prima cosa da ricordarsi è quella di non dare farmaci. Non bisogna essere tentati dagli antidolorifici, soprattutto se non c’è una prescrizione medica. Non bisogna però neanche sottovalutare il problema: chiedete quindi il consulto del vostro pediatra.

Corsi anti-bullismo per i bambini delle Elementari

Non è la prima volta che affrontiamo il tema del bullismo, perché purtroppo nelle scuole (e non solo) è sempre più diffuso. Lo troviamo tra i bambini piccoli, tra i ragazzi più grandi e non fa neppure distinzione di sesso. Esistono però i programmi antibullismo nelle scuole e sono in grado di ridurre fino al 72% il pettegolezzo tra gli studenti, una forma di vessazione verbale che, secondo gli esperti, arriva spesso a sfociare in atti di bullismo fisico, anche in manifestazioni di violenza.

Questo almeno quanto sostiene uno studio dell’Università di Washington e pubblicato su School Psychology Review, da cui si evince che il gossip e le chiacchiere maligne possono scatenare reazioni violente e che tre mesi di corso anti-bulli ha portato ottimi risultati.

Genitori, come gestire i bambini durante il Natale

Cari genitori, ormai il Natale è alle porte. Tra poco arriverà Babbo Natale e tutti i bambini sono in fermento. Bisogna però per passere le feste in piena sicurezza ricordare qualche regola. Il pediatra Italo Farnetani dell’università di Milano-Bicocca ha stilato una sorta di vademecum con i consigli rivolti alle mamme e ai papà affinché i piccoli di casa possano godere della magia di questo periodo dell’anno senza esserne vittima.

La prima cosa da ricordare sono i regali: vanno scelti alla moda, perché sono una garanzia di gradimento e successo. Bisogna considerare, inoltre, che bambini e adolescenti vogliono sentirsi uguali ai coetanei, per questo tendono a seguire le tendenze. Quindi meglio un albero con meno pacchetti, ma più selezionali.

Le paure dei bambini, come gestirle

Le paure sono degli amici alquanto ingombranti quando si è bambini. Si è terrorizzati da tutto, dalle cose che non si conoscono, dalla solitudine, dal buio e in alcune occasioni diventano davvero delle paranoie che i genitori faticano a gestire. Sono tante le mamme e i papà che si chiedono come fare ad aiutare il proprio piccolo ad affrontare lo scoglio. Di base bisogna seguire alcune piccole regole, facendo attenzione a non chiedere troppo, perché sono una tappa di maturazione psichica e di sviluppo della personalità. È quindi molto importante rispettare i tempi del bimbo.

Prima di tutto individuiamo le paure. Ce ne sono alcune normali, che non devono spaventare il genitore. Di solito sono quelle che si identificano con i classici stereotipi, dal buio alle streghe, dall’acqua all’uomo nero. Sono fobie passeggere, che a volte nascono da una storia un pochino “dura” o violenta.  È però un terrore momentaneo e il più delle volte gestibile. Nel caso del buio o dell’uomo nero, basta un lumino o un orsacchiotto in camera da letto e gli incubi scompariranno.

Il nuoto neonatale

acquaticita-bambini

L’acqua, per i bambini, oltre a rappresentare una risorsa indispensabile per la vita, è un importante elemento di gioco e di divertimento. La familiarizzazione con l’acqua, detta acquaticità, inoltre, offre numerosi stimoli per la crescita e lo sviluppo dei bambini, anche di quelli più piccini. L’età neonatale, infatti, non rappresenta un ostacolo o una controindicazione alla pratica del nuoto, anzi.  Il nuoto neonatale favorisce, tra l’altro, un corretto sviluppo psico-motorio del bambino, una migliore capacità di movimento e un miglior controllo respiratorio.

L’orsacchiotto: l’oggetto transizionale per eccellenza

orsacchiotto

Nei primi otto mesi di vita, il bambino non ha sviluppato ancora la consapevolezza della sua individualità. Il neonato, infatti, non riesce a percepire se stesso come un essere a parte ma si crede un tutt’uno con la madre. Pensa, ad esempio, che le braccia della mamma che lo prendono, lo cambiano e lo nutrono siano una semplice estensione del suo corpicino. Solo dopo gli otto mesi, il bambino inizia a modificare la propria percezione del mondo e a capire che lui e la madre sono due individui distinti. Questo è un momento molto delicato nella vita del bambino poiché con la consapevolezza dell’individualità possono emergere anche paure ed angosce. La mamma, infatti, vista ora come un essere distinto può allontanarsi e questo crea nel bambino il timore di rimanere da solo. E’ proprio in questo periodo che l’orsacchiotto può assumere un ruolo importante nella vita del bambino.

Tagliare i capelli al bambino

capelli

Con il raggiungimento del primo anno di età, per i bambini arriva il momento del taglio dei capelli. Solo intorno ad un anno nei bambini iniziano a crescere i veri capelli: la prima peluria che compare sulla testolina dei neonati, infatti, sono peli sottili e senza struttura. Alcuni genitori decidono di tagliare i capelli del bimbo da soli ma la maggior parte preferisce andare da un parrucchiere. Questo perchè tagliare i capelli ad un bambino piccolo, soprattutto la prima volta, può risultare faticoso. I bambini, infatti, possono impaurirsi a causa delle forbici e non sempre riescono a rimanere seduti e fermi per il tempo necessario al taglio. Sono impazienti, vogliono muoversi e afferrare tutto quello che li circonda. E’ bene, quindi, scegliere un parrucchiere paziente, adatto a lavorare con i bambini e in grado di tranquillizzarli.

Le bugie dei bambini sono segno di intelligenza

bugie-bambini

I bambini prima inizieranno a dire bugie e più in fretta svilupperanno capacità cognitive e mentali. E’ quanto sostiene uno studio effettuato dalla Toronto University che ha analizzato il comportamento di bambini tra i 2 e 17 anni durante alcune simulazioni. Gli esperti, guidati dallo psicologo Kang Lee, hanno osservato il comportamento di 1200 bambini a cui è stato chiesto di non guardare un giocattolo posizionato  alle loro spalle. Una telecamera nascosta registrava i bambini per controllare se si voltavano o meno. Poi è stato chiesto ai bimbi se avessero guardato il giocattolo e la risposta è stata confrontata con le immagini della telecamere per stabilire chi ha detto la verità e chi una bugia.

Massaggiare i piedi del bambino: la riflessologia plantare

piedi bimbo
Piedi sani sono fondamentali per il corretto sviluppo dei bambini. Non solo permettono di camminare e correre correttamente ma sono i primi responsabili dell’equilibrio e della postura dei più piccoli. Il cattivo sviluppo dello scheletro e della muscolatura, spesso, parte proprio dai piedi. Diventa, quindi, indispensabile per le mamme ed i papà prendersi cura dei piedini dei propri figli. Il massaggio ai piedi, in questo caso, può rivelarsi un vero toccasana sia per il benessere dei piedi stessi che per il resto del corpo. Nello specifico, può essere utile per i genitori ricorrere alla riflessologia plantare.

Bambini scomparsi: un fenomeno preoccupante

bambini scomparsi

Lo scorso 25 maggio in occasione della Giornata Internazionale dei bambini scomparsi, Telefono Azzurro ha ricordato come nel 2009 siano stati ben 1033 i minori sia italiani che stranieri scomparsi.

Un fenomeno che comprensibilmente crea ansie, paure proprio a causa dei numeri, ancora troppo alti; come si può leggere all’interno del report dedicato ai minori scomparsi ci sono alcune zone d’Italia maggiormente coinvolte in questo fenomeno. Sono: Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Veneto, Lombardia, Marche e Lazio.

I bambini e i loro perchè

famiglia

Voi mamme sarete sicuramente abituate alle tante domande che i bambini mano a mano che crescono vi rivolgono. La vera novità è rappresentata dal fatto che i più piccoli non si accontentano di una risposta banale; esigono delle risposte sensate con tanto di spiegazioni.

Almeno questo è quello che è emerso da uno studio eseguito presso la University of Michigan e condotto da alcuni psicologi diretti da Henry Wellman ed i cui risultati sono stati pubblicati all’interno della rivista Child Development.

Pesce e bambini: attenzione

pesceQuante volte ci siamo sentite ripetere questa frase

“Devi mangiare il pesce perché contiene fosforo”?

Sicuramente molte. Purtroppo però dobbiamo fare i conti anche con qualcosa che invece è estremamente dannoso e tossico per la salute: il mercurio. E sembrerebbe che proprio il pesce sia stato contaminato in modo rilevante dal mercurio; alcuni ricercatori dell’Università di Granata (Spagna) sono arrivati alla conclusione che assumere determinati tipi di pesce può peggiorare le prestazioni cognitive e la memoria nei bambini.

Neonati, come vestirli?

come vestire i bambini

Vestire il proprio bimbo appena nato è sicuramente una delle occupazioni più dolci per una neomamma, tuttavia a volte può rivelarsi davvero complicato, soprattutto se il piccolo si mostra infastidito e non vi asseconda con i propri movimenti. Cosa fare allora per semplificare questo compito che rischia di rivelarsi davvero arduo?

Anzitutto non dimenticate mai di mettere al vostro bimbo un bavaglino piuttosto comodo in modo da ridurre al minimo il numero di cambi, quindi scegliete abiti che vi permettano di cambiargli il pannolino senza spogliarlo completamente. Vi sarà molto utile anche tenere a portata di mano un giochino per distrarlo e imparare qualche canzoncina o filastrocca per catturare la sua attenzione.

Se vi trovate in difficoltà al momento di far entrare la maglietta dalla testa, allargate con entrambe le mani la scollatura e infilatela mantenendola in questa posizione, mentre per far entrare la braccine dentro le maniche arrotolate queste ultime, introducete la vostra mano dal polso e prendete la mano del bambino, quindi con la mano che vi rimane libera tirate la manica.