Non è la prima volta che affrontiamo il tema del bullismo, perché purtroppo nelle scuole (e non solo) è sempre più diffuso. Lo troviamo tra i bambini piccoli, tra i ragazzi più grandi e non fa neppure distinzione di sesso. Esistono però i programmi antibullismo nelle scuole e sono in grado di ridurre fino al 72% il pettegolezzo tra gli studenti, una forma di vessazione verbale che, secondo gli esperti, arriva spesso a sfociare in atti di bullismo fisico, anche in manifestazioni di violenza.
Questo almeno quanto sostiene uno studio dell’Università di Washington e pubblicato su School Psychology Review, da cui si evince che il gossip e le chiacchiere maligne possono scatenare reazioni violente e che tre mesi di corso anti-bulli ha portato ottimi risultati.
Karin Frey, tra le autrici dello studio, ha dichiarato:
Il pettegolezzo è un tipo di bullismo, e può portare al bullismo fisico. Chiedete ai bambini: vi diranno che è doloroso quanto le vessazioni fisiche. Dopo i corsi, il pettegolezzo esiste ancora, ma è meno cattivo. Questo fa grande differenza nella vita di un bambino
Siamo stati tutti bambini e ci ricordiamo bene quanto fa male sentirsi derisi, presi in giro o magari sentire dei commenti spiacevoli sulla nostra famiglia. La ricerca ha osservato le interazioni tra 610 bambini dai 3 ai 6 anni in sei scuole elementari nella zona di Seattle, registrando il comportamento di ogni bambino per cinque minuti una volta a settimana per 10 settimane. L’esperimento, nel corso dei tre mesi di corso, ha coinvolto anche gli insegnanti che hanno mandato ai bambini un messaggio chiaro: il bullismo non è normale e non fa bene. Il risultato? Gli atti di bullismo sono calati, compreso il pettegolezzo, dal 25 al 72%.
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