Omogeneizzati e liofilizzati, come si usano

Gli omogeneizzati e i liofilizzati, protagonisti assoluti dello svezzamento del bambino, sono prodotti ottenuti da alimenti quali carne, pesce, frutta e verdura, sottoposti a un processo di lavorazione che triturandoli finemente li rende più facilmenti ingeribili e digeribili.

Omogeneizzati

Gli omogeneizzati sono alimenti cotti al vapore e confezionati sottovuoto in contenitori sterilizzati; al momento dell’acquisto sono già pronti per l’uso: l’omogeneizzato di verdure può essere aggiunto all’acqua calda per preparare il brodo, mentre gli omogeneizzati di carne e di pesce possono essere aggiunti al brodo o alla pastina già pronti o dati al bambino direttamente dal vasetto con il cucchiaio.

Cellulite in gravidanza, come combatterla

La cellulite, si sa, è femmina. Sono numerose, infatti, le donne colpite da questo fastidioso inestetismo della pelle la cui causa può risiedere in una predisposizione genetica, in una vita sedentaria o in un’alimentazione scorretta. In gravidanza, poi, la cellulite subisce un peggioramento o tende addirittura a fare la sua prima comparsa nei casi (fortunati!) in cui non era presente prima della gestazione. Questo perchè gli ormoni ballerini, tipici della gravidanza, rendono le pareti delle vene meno flessibili favorendo il ristagno dei liquidi. Il crescente peso del pancione, inoltre, può ostacolare e rallentare la circolazione, favorendo gonfiore e pesantezza alle gambe. Negli ultimi mesi di gravidanza, infine, la donna tende a fare una vita piuttosto sedentaria e questo favorisce il formarsi della cellulite. Non bisogna, però, darsi per vinte! Esistono dei piccoli accorgimenti da mettere in pratica per ridurre il fastidio della cellulite anche durante la gravidanza.

Alimenti per la prima infanzia, la sicurezza prima di tutto

La sicurezza degli alimenti destinati al bambino durante i primi mesi di vita e nel corso dello svezzamento è garantita dal Decreto legislativo n. 111 del 27/o1/92 e da una serie di Decreti Ministeriali emessi successivamente. Latte artificiale, creme ai cereali, semolino, pastina, omogeneizzati, liofilizzati, biscotti, devono quindi essere preparati, confezionati ed etichettati secondo precise norme il rispetto delle quali è costantemente monitorato dal Ministero della Salute che si assicura, allo stesso tempo, che gli stabilimenti produttivi posseggano i requisiti di igiene e sicurezza previsti dalla legge.

Come recita il succitato decreto, gli alimenti per bambini possono essere prodotti esclusivamente presso stabilimenti che abbiano ottenuto e, vedano confermata, l’autorizzazione ministeriale e la loro l’etichetta  dovrà obbligatoriamente  indicare, fra l’altro, l’elenco degli ingredienti, il termine minimo di conservazione, la quantità di proteine, grassi e carboidrati, le kilocalorie e i kilojoules apportati da 100 grammi o 100 ml di prodotto, lo stabilimento presso il quale sono stati prodotti e confezionati. Naturalmente, i prodotti alimentari destinati alla prima infanzia dovranno necessariamente essere immessi in commercio preconfezionati e imballati. 

Gli occhi dei bambini: piccolo pronto intervento domestico

Gli occhi dei bambini, specialmente di quelli più piccoli, sono estremamente delicati. Sole, vento, pollini ed inquinamento sono solo alcuni degli elementi che possono minare la salute degli occhietti dei bambini. Spesso, si tratta di disturbi passeggeri che tendono a risolversi spontaneamente in breve tempo senza il ricorso ai farmaci che, comunque, devono essere sempre prescritti dal pediatra o da un oculista. Per accelerare la guarigione e alleviare il fastidio le mamme possono, però, ricorrere a dei piccoli e semplici rimedi. Ecco qui un piccolo pronto intervento casalingo per tentare di arginare i disturbi che colpiscono più comunemente i bambini.

Se c’è qualcosa nell’occhio

Capita spesso, soprattutto quando si trascorre molto tempo all’aria aperta, che qualcosa (una ciglia, del muco secco, dei pulviscoli, un granello si sabbia, un insetto, etc..) entri nell’occhietto del bimbo. In questi casi, il bambino fa fatica a tenere aperto l’occhio, lo strofina ed è presente arrossamento e lacrimazione copiosa. Se il bambino è grandicello, la mamma può fargli aprire l’occhio sul pelo dell’acqua in un bicchiere o una ciotolina per favorire la fuoriuscita del corpo estraneo. Se il bimbo è piccolo o non vuole collaborare, la mamma può lavargli delicatamente l’occhio con acqua tiepida e cercare di levare il corpuscolo con un fazzoletto pulito.

Omogeneizzato alla mela fatto in casa

La mela è uno dei frutti che i pediatri inseriscono nell’alimentazione del bambino fin dalle primissime fasi dello svezzamento. La mela, infatti, è un alimento altamente tollerabile, digeribile e ricco di numerose sostanze nutritive come la vitamina c, importante per rafforzare le difese immunitarie del bambino. Oggi, vogliamo proporvi la ricetta di un delizioso omogeneizzato alla mela da fare in casa,  per i vostri bambini. Si tratta di un alimento adatto già all’inizio dello svezzamento sia per bambini allattati al seno, sia per quelli alimentati con latte artificiale.

Ingredienti

  • 2 mele mature, tipo Golden
  • un po’ di miele
  • 50 gr di zucchero
  • 1/2 bicchiere di acqua (da preferire quella adatta alla preparazione di alimenti per bambini)

Insegnare a nuotare al bambino

Abbiamo parlato più volte, qui su Tuttomamma, dei benefici del nuoto in età pediatrica. Oggi, invece, vogliamo darvi alcuni consigli su come insegnare a nuotare ai vostri bambini. La cosa principale che un genitore deve tenere bene a mente quando si lancia nell’avventura dell’insegnamento è la necessità di munirsi di tanta pazienza. Insegnare a nuotare, infatti, può non essere cosi facile come si pensa. Prima dei tre anni, inoltre, i bambini non sono in grado di nuotare nel vero senso della parola: si limiteranno a rimanere a galla, a muoversi per piccoli tratti e sott’acqua con una certa scioltezza. Prima di procedere con l’insegnamento vero e proprio, è opportuno favorire un corretto approccio tra il bambino e l’acqua. Il genitore deve lasciare al bambino il tempo di familiarizzare con l’acqua, non deve forzarlo ad entrare in mare o in piscina ma deve far si che accada naturalmente. Quando il bimbo ha preso confidenza con l’acqua, si può iniziare con il nuoto. I bambini, si sa, hanno un forte desiderio di imparare cose nuove e per questo il genitore non dovrà necessariamente ricorrere a tecniche speciali di insegnamento, ma potrà proporre loro piccole esercitazioni sotto forma di gioco.

Fratelli maggiori: consigli pratici per tutelare il più piccolo

Appena ieri vi abbiamo parlato di quanto sia importante sensibilizzare i figli maggiori perchè si rendano conto che i fratelli e/o le sorelle più piccoli hanno bisogno di essere protetti dai pericoli; abbiamo anche visto che il “grande” deve essere si responsabilizzato ma senza che questo comporti un eccessivo carico e soprattutto senza mai ricorrere a urla e rimproveri se sbaglia o da il cattivo esempio.

Naturalmente spetta ai genitori il compito di vigilare su entrambi per fare in modo che tutto scorra liscio e senza problemi. Vediamo quindi a quali regole pratiche devono attenersi mamma e papà per ottenere questo risultato:

Lo zaino porta bambini

Il passeggino, si sa, è un alleato preziosissimo per mamme e papà. A volte, però, può risultare ingombrante e di difficile impiego. E’ il caso, ad esempio, di lunghe passeggiate all’aria aperta o del trekking in montagna che, soprattutto in estate, viene praticato moltissimo. In queste situazioni risulta molto utile lo zaino porta bambino. Si tratta di un supporto per bambini strutturato, dotato, cioè, di una struttura rigida ottenuta da un’intelaiatura in metallo. Comodo e pratico, grazie alle imbottiture, alle fasce regolabili, alle tasche porta-tutto e alla capacità di ripartire in modo uniforme il peso del bambino sulla schiena dell’adulto, può essere indossato anche per lunghi percorsi al mare o in montagna e, perchè no, anche nel traffico cittadino come alternativa al passeggino. In commercio, dato che lo zaino è un prodotto tecnico, non sono molti i marchi che lo producono. Si trovano, ad esempio, quelli della Ferrino, della Chicco, della Quechua e della Deuter. Prima di acquistare uno zaino porta bambino è sempre importante verificare la presenza di specifiche caratteristiche che rendono lo zaino comodo e sicuro per il bebè.

La sicurezza dei bambini, responsabilizzare il fratello maggiore

Occuparsi della salvaguardia dei fratellini e sorelline più piccoli è spesso l’arduo compito assegnato ai figli primogeniti; è infatti di fondamentale importanza che i grandi capiscano non solo che i “nuovi arrivati” non possono fare tutto ma anche che i loro stessi comportamenti, se imitati, possono rivelarsi pericolosi.

Tuttavia, il modo migliore per ottenere che i figli maggiori si comportino in maniera responsabile verso i fratelli e/o sorelle arrivati dopo di loro non è liquidarli con un semplice: “Sta attento a tuo fratello!”. Anche i grandi, che poi non sempre sono tanto più maturi,  infatti hanno bisogno di spiegazioni per essere educati a diventare delle guide e dei custodi senza per questo essere caricati di responsabilità che non potrebbero assumersi comunque.

Prodotti per bambini: il mangia pannolini

Tutte le mamme lo sanno: i pannolini sporchi hanno davvero un cattivo odore e lasciarli a lungo nella pattumiera può risultare antipatico! Esiste, però, un modo più pratico ed igienico per smaltire i pannolini sporchi dopo il cambio: il mangia pannolini. Si tratta  di un piccolo bidoncino appositamente creato per raccogliere i pannolini usati, evitando i tipici inconvenienti del cambio del bebè come i cattivi odori e i continui viaggi della mamma verso la pattumiera. In commercio esistono diversi modelli di mangia pannolini con caratteristiche, dimensioni e costi differenti. Oggi, vogliamo proporvene 3 tipi di altrettanti marchi specializzati in prodotti dell’infanzia.

Maialino della Foppapedretti

Maialino è il contenitore di pannolini sporchi della Foppapedretti. Comodo, igienico e sicuro, permette di raccogliere i pannolini usati, eliminando i cattivi odori grazie ad una nuova tecnologia basata sulla barriera di ossigeno. Maialino, infatti, utilizza dei sacchetti speciali dotati di una particolare barriera all’ossigeno con tenuta d’aria in grado di bloccare la fuoriuscita di sgradevoli odori. I sacchetti possono contenere fino ad un massimo di 180 pannolini, quantità che può cambiare a seconda della dimensione dei pannolini stessi. Maialino è molto semplice da usare e facile da svuotare grazie alla comoda apertura centrale. Il prezzo di listino del bidoncino, compreso di una ricarica, è di 29,90 euro mentre le ricariche costano 9,90 euro l’una.

Metodi anticoncezionali, il diaframma vaginale

Il diaframma vaginale è un metodo contraccettivo detto di barriera per la sua capacità di impedire praticamente il contatto tra l’ovulo femminile e gli spermatozoi maschili. Negli ultimi venti anni il diaframma è stato abbandonato a vantaggio di altri metodi anticoncezionali più innovati e a causa di una polemica circa una sostanza, il nonoxinolo, contenuta nelle creme spermicide usate in associazione al diaframma. Attualmente, però, il diaframma sta tornando in voga grazie all’impiego di nuovi spermicidi che non utilizzano più il nonoxinolo ma l’acido lattico.

Che cos’è il diaframma vaginale?

Il diaframma vaginale è costituito da una cupola in lattice chirurgico molto morbido, dotata di un bordo più spesso in cui è montato un anello flessibile di metallo. Il diaframma deve essere inserito in vagina prima di ogni rapporto completo e non deve essere tolto prima che sia trascorse 6 ore dal rapporto. Il diaframma agisce andando a coprire il collo dell’utero in modo da impedire agli spermatozoi maschili di passare e di entrare in contatto con l’ovulo femminile. L’efficacia del diaframma è di circa l’80% ma può arrivare al 95% se si abbina una crema spermicida. Quest’ultima può essere spalmata sul bordo interno della coppa oppure introdotta in vagina prima dell’inserimento del diaframma.

Bambini: chi gesticola molto è più intelligente e ragiona meglio

Prima di iniziare a parlare, i bambini, anche quelli più piccoli, utilizzano i gesti per comunicare con il mondo esterno e per far capire le proprie esigenze. Con il tempo, il gesticolare con le mani diventa per molti, grandi e piccini, un’abitudine di cui non si può fare a meno. In passato il “parlare con le mani” era considerato sinonimo di maleducazione ed ignoranza tipico di coloro che non sapevano esprimersi senza l’ausilio dei gesti. Studi scientifici, invece, hanno sfatato questo mito sostenendo che gesticolare con le mani è, anche nei bambini, un segno di intelligenza acuta. Gesticolare aiuta i bambini a pensare meglio, a concentrarsi, a ragionare e a memorizzare concetti importanti. Uno studio dell’Università di Pittsburgh, dell’Università di Chicago e del CNR ha dimostrato, inoltre, che i bimbi che gesticolano sono avvantaggiati anche nell’apprendimento e nello sviluppo linguistico complessivo e, crescendo, hanno a disposizione un vocabolario più ricco rispetto ai loro coetanei che non gesticolano.

Due ricette estive per bambini a base di albicocche

La frutta, soprattutto in estate, è un alleato molto prezioso per la salute dei bambini. Non sempre, però, i bimbi amano mangiare la frutta e, per questo, può essere utile proporla in modo diverso grazie ad alcune ricette sfiziose e gustose. Oggi vogliamo proporvene un paio a base di albicocche. L’albicocca, infatti, è un frutto estivo che non dovrebbe mancare nell’alimentazione dei bambini. E’ ricca di potassio, fosforo, magnesio, ferro, calcio e carotenoidi. Contiene, inoltre, vitamina A, B, C e PP.  Le ricette di oggi sono Macedonia estiva, adatta a bambini dagli 8 mesi in su, e Dolce all’uovo, per bambini oltre un anno di età.

Macedonia estiva

Ingredienti

  • un’albicocca
  • una prugna
  • mezza banana
  • un biscotto per bambini
  • una fogliolina di menta
  • un cucchiaio di latte formulato già diluito

Sicurezza bambini, attenzione alle piante

I bambini, si sa, sono estremamente curiosi. La loro curiosità li spinge a conoscere il mondo che li circonda e spesso li fa incappare in incontri che possono rivelarsi pericolosi per la loro incolumità. E’ il caso, ad esempio delle piante. Da meravigliosi elementi d’arredo di case, balconi e giardini, le piante possono, infatti, trasformarsi in pericoli per i bambini se vengono toccate o ingerite. Dalle stime del Centro Antiveleni, sono numerosi, ogni anno, i casi di bambini intossicati dai veleni presenti nelle piante. E’ importante, quindi, che le mamme sappiano che le piante presenti comunemente nelle case e nei parchi (ciclaminorododendro, narciso, mughetto, ranuncolo, etc..) possono risultare nocive soprattutto per i più piccoli e che è opportuno prestare molta attenzione. Sono diversi gli effetti spiacevoli che le piante possono provocare nei bambini a seconda se vengono solo toccate o anche ingerite. In caso di contatto si possono manifestare prurito, bruciore ed eritema, mentre in caso di ingestione anche vomito e diarrea.