Svezzamento: quando offrire i biscotti al bambino

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svezzamento e biscotti

I biscotti per bambini sono un nutrimento sicuro per lo svezzamento dei piccoli perché sono digeribili, leggeri, dolci e non contengono uova. Prima dei 6 mesi devono essere privi di glutine, la proteina contenuta nei cereali che può provocare la celiachia nei bambini predisposti.

I biscotti per bambini contengono diverse sostanze nutritive, come le vitamine, soprattutto quelle del gruppo B che aiutano l’organismo a metabolizzare gli zuccheri, quelle del gruppo C, che rafforzano le  difese dell’organismo e quelle del gruppo PP importantissime per la crescita. Nei biscotti per l’infanzia sono presenti anche i sali minerali, soprattutto il calcio e il fosforo, essenziali per lo sviluppo di ossa e dentini, e le proteine, sia di origine animale che vegetale.

Nei biscotti per bambini non ci sono additivi, se si escludono gli agenti lievitanti della farina che servono a favorire la lievitazione e quindi ad accorciare i tempi di fabbricazione, ma non sono nocivi e comunque sono presenti in dosi molto basse. Molti biscotti, inoltre, sono preparati sono con materie provenienti da coltivazioni biologiche, come, ad esempio, cereali pregiati, e non usano i grassi idrogenati, che sono nocivi per la salute.

All’inizio dello svezzamento i biscotti da offrire sono quelli di tipo granulato sciolti nel biberon con il latte caldo, o nello yogurt; dai 6 mesi si possono introdurre i biscotti senza glutine, sempre nel latte e nello yogurt, e anche nella frutta omogeneizzata. A 8 mesi possono essere offerti direttamente interi, perché il bambino è in grado di mangiarli attraverso i primi dentini, ma non si devono superare i 3 o 4 biscotti al giorno.

Dall’anno in poi si possono iniziare ad offrire i biscotti comuni accanto a quelli per l’infanzia, preferendo quelli secchi perché hanno poche calorie, per passare gradualmente ai frollini e, infine, a quelli farciti, ma sempre con moderazione.

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