I passeggini Aprica firmati Roberto Cavalli

ApricaRobertoCavalliSei da sempre una fashion addicted? Ti piace l’idea che anche il tuo bebè segua la moda? Allora ho trovato qualcosa che ti farà letteralmente impazzire, la famosa e costosissima ditta di passeggini ultratecnologici Aprica ha creato la collezione Baby Safari una serie di quattro passeggini firmati da Roberto Cavalli: pratici e leggerissimi, sono stati ideati e concepiti per accogliere il neonato dal suo primo momento di vita, fino ai quattro anni. Praticamente la comodità di non dover passare dalla carrozzina al passeggino, tutto in un’unica soluzione.

Le caratteristiche di questo gioiello della puericoltura sono tutte all’insegna della massima sicurezza per il neonato infatti il passeggino è equipaggiato del sistema “+ protection”, che fornisce una protezione totale per la nuca e assicura la giusta postura al neonato. La tripla cappottina trasparente ha una doppia azione: blocca i raggi UV, permettendo la traspirazione, oltre a proteggere il ritmo biologico del sonno. Le cinture di sicurezza spartigambe sono imbottite e sollevate per evitare costrizioni all’addome del piccolo, mentre la struttura a doppia clessidra protegge il suo bacino e le articolazioni. In ultimo, ma non meno importante, il passeggino è dotato dell’innovativo sistema di regolazione della temperatura “Thermo Ventilation System” oltre che del sistema di riflessione del calore dell’asfalto.

La frequenza delle poppate

frequenza poppate

La poppata è molto importante per il neonato, perché il bimbo non succhia solo per mangiare: il latte gli serve per bere, calmarsi, assicurarsi il contatto con la madre; seguire i suoi ritmi non significa viziarlo, vuol dire farlo crescere in armonia.

Nelle prime settimane si succedono periodi di frequenza: il neonato torna a succhiare più spesso rispetto al ritmo che sembrava stabilizzato, stimolando così la produzione lattea che sarà sufficiente quando, essendo cresciuto, ne avrà maggior bisogno. In questi periodo è importante non interrompere l’allattamento pensando che la maggior frequenza derivi da un’insufficiente produzione lattea, ed è meglio evitare di aggiungere latte artificiale: attaccare il neonato al seno più spesso stimola la produzione lattea, previene ingorghi lattei e ragadi.

Abbigliamento per neonato by Bonnie baby

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Bonnie baby è un brand nato nel 2004 dall’idea di una mamma e viene distribuito in Italia da Non solo latte. Lo scopo di Bonnie baby è quello di creare abiti per i più piccoli di lusso e di ottima qualità; il marchio viene scelto anche da numerose celebrità. Abitini di lusso ma che possono essere lavati in lavatrice senza che si rovinino. Bonnie baby presta particolare attenzione e cura anche ai dettagli; niente viene lasciato al caso.

Giochi per bambini, ad ogni età il gioco giusto

giochi per bambini

Vostro figlio è appena nato e avete già ricevuto in regalo tantissimi giocattoli. Attenzione però, non tutti forse sono adatti a lui sin dai primi mesi di vita. Dal primo al terzo mese infatti i giochi hanno soprattutto la funzione di stimolare i sensi: vista, udito, tatto e olfatto; giochi tipici di questa età sono infatti i sonaglini colorati e piccoli morbidi peluches o pupazzini di consistenza gommosa. Mentre dal quarto mese in poi, quando molti bambini imparano a stare seduti, si può provare a far giocare il piccolo nelle palestrine e proporgli, man mano che cresce, giochi sempre più complessi, sempre colorati e della misura giusta, ossia abbastanza piccoli da poter essere maneggiati con facilità, ma non tanto da rappresentare un pericolo.

Quando il piccolo comincia a gattonare, in genere intorno ai dieci mesi, i giochi dovranno stimolare il movimento e l’esplorazione: piccoli palloni, cubi, macchinine, trenini e giochi ad incastro possono quindi iniziare a fare la propria comparsa nel raggio d’azione del piccolo. Verso l’anno per il bambino diventa sempre più importante giocare in compagnia di altri bimbi anche se in apparenza non sono ancora in grado di interagire gli uni con gli altri.

La Toxoplasmosi in gravidanza

toxoplasmosi-gravidanzaLa Toxoplasmosi, come la Rosolia e il Citomegalovirus, è una malattia pericolosa se contratta in gravidanza. L’animale più temibile per la diffusione dell’infezione è il gatto che eliminando il parassita con le feci, contamina il terreno. Questa malattia viene trasmessa all’uomo con l’ingestione di carni poco cotte o crude, ingerendo verdura o frutta non lavata, venendo a contatto con terreno contaminato dal parassita.

L’infezione da Toxoplasmosi negli individui sani passa solitamente inosservata per la quasi totale mancanza di sintomi, a volte la si può scambiare per una banale influenza. I sintomi più comuni sono mal di testa, astenia, ingrossamento dei linfonodi. Più raramente si possono avere manifestazioni febbrili con interessamento epatico, polmonare, miocardico. Di regola, guarisce spontaneamente.

Diagnosi diabete in gravidanza: in arrivo novità

mamma in dolce attesaGrandi novità in arrivo per le mamme che si sottoporanno all’esame per la diagnosi del diabete in gravidanza. Infatti, se fino ad oggi sono necessari 5 prelievi di sangue e 2 test, a partire da gennaio 2010 i prelievi diventaranno 3 e basterà un solo test. La sicurezza di questo test è stata provata grazie ad uno studio internazionale che ha coinvolto ben 25000 mamme ed è emerso nel corso del Congresso della Società italiana di diabetologia a Riccione.

Si tratta di un bel passo in avanti se si considera che attualmente sono molte le mamme che pur di evitare di aspettare molte ore in ospedale decidono di non eseguire il test.

Sarà maschio o femmina? Come provare a capirlo

maschio o femmina

Ora ci sono le ecografie, ma un tempo per capire se il nascituro sarebbe stato maschio o femmina, si osservava il pancione della futura mamma, utilizzando il principio popolare che prevedeva una femmina nel caso di pancia a punta, e un maschio in quello di pancia arrotondata. Oggi le ecografie svelano il sesso del bambino in modo quasi sicuro, e sono molte le coppie che decidono di saperlo subito, in modo da prepararsi per decidere il nome del bambino e il corredino.

Il sesso del bambino è determinato in fase di concepimento dagli spermatozoi, i quali contengono sia cromosomi femminili che maschili, mentre le cellule uova della madre contengono solo cromosomi sessuali femminili, quindi se uno spermatozoo che feconda la cellula uovo possiede un cromosoma X nascerà una femmina, se invece ha quello Y nascerà un maschio.

Conservazione del cordone ombelicale: poca informazione

conservazione cellule cordone ombelicaleAll’interno di questo articolo sono stati illustrati gli step da compiere per chi desidera conservare le cellule staminali del cordone ombelicale. Ora vogliamo invece parlarvi della situazione italiana che non è affatto al passo con i tempi.

Parliamo ad esempio della Sardegna che è una delle 8 regioni italiane a non avere una banca del sangue cordonale. Le neomamme quindi al momento del parto sono costrette a cestinare il cordone oppure a rivolgersi ad una banca estera privata (ricordiamo infatti che in Italia non si può conservare il sangue cordonale a scopo privato). In questo secondo caso la mamma dovrà sborsare circa 2000 euro più altre spese.

Passiamo ad esaminare la regione Sicilia. Regione dove la banca del cordone di Sciacca era riuscita a raccogliere 15000 unità di sangue cordonale in tre anni di attività. Questo fino ad  uno stop imposto da una vicenda giudiziaria. La raccolta è poi ripresa nel luglio del 2008; putroppo però ci sono numerosi ospedali che addirittura ignorano che ci sia stata questa riapertura. La domanda è: “Come è possibile?“.

La gravidanza extrauterina: cause e sintomi

extrauterinaLa gravidanza extrauterina, definita anche gravidanza ectopica, è una condizione in cui l’embrione si annida al di fuori dell’utero, generalmente nella tuba ma anche nelle ovaie, nel collo uterino e più raramente nella cavità addominale. Si tratta di una patologia che si manifesta nello 0,5-0,9% delle gravidanze. La forma più frequente di gravidanza extrauterina è quella tubarica che colpisce maggiormente le donne che hanno già avuto delle altre gravidanze. Le cause della gravidanza extrauterina sono determinate solitamente da lesioni infiammatorie che impediscono all’ovulo di raggiungere la cavità uterina.

Non è facile accorgersi di una gravidanza extrauterina soprattutto nella fase iniziale in cui potrebbero non esserci sintomi che possano destare sospetto, in genere invece quando i giorni passano e si arriva alla settima/ottava settimana di gestazione i sintomi si possono manifestare con dolore intenso e improvviso alla zona pelvica accompagnato da perdite di sangue.

Il citomegalovirus in gravidanza

citomegalovirusIl citomegalovirus (CMV) è un virus che provoca una malattia normalmente non grave. Nella grande maggioranza dei casi non si presentano neppure i sintomi, in un 10% dei casi invece si manifesta in modo simile all’influenza o alla mononucleosi. Chi ha già avuto la malattia non è immune, quindi può nuovamente contrarla. L’infezione da CMV può essere pericolosa se contratta durante la gravidanza, perché il virus può superare la placenta e contagiare il feto.

Non sempre però questo succede. Il rischio di trasmissione infatti varia a seconda che si tratti di una prima infezione, cioè se è la prima volta che la madre contrae la malattia, oppure di una re-infezione. Nel primo caso il rischio di trasmissione al bambino corrisponde a 3-4 casi ogni 10 gravidanze, mentre nel secondo caso la trasmissione è molto più rara e si verifica al massimo in 2 casi ogni 100 gravidanze. Quindi per chi ha contratto l’infezione prima della gravidanza il rischio è molto basso.

La guida della gravidanza: 4a settimana

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LA QUARTA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Finalmente ci siamo! Questi sette giorni sono quelli decisivi, alla fine di questa settimana avrai la certezza di essere incinta, prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno per fare il test di gravidanza, pensa se vuoi farlo da sola per poi comunicare in modo carino la notizia al tuo compagno oppure se hai bisogno di averlo vicino per condividere subito l’ansia e l’emozione del momento.

Ora la domanda nasce spontanea, vuoi sbandierare ai quattro venti la bella notizia oppure desideri aspettare i classici tre mesi e poi comunicare ad amici e parenti che una nuova vita vedrà la luce? Questo primo periodo della gravidanza è molto delicato sia per te che per il tuo bambino perciò prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno, stai serena e buona fortuna!