Omogeneizzato alla mela fatto in casa

La mela è uno dei frutti che i pediatri inseriscono nell’alimentazione del bambino fin dalle primissime fasi dello svezzamento. La mela, infatti, è un alimento altamente tollerabile, digeribile e ricco di numerose sostanze nutritive come la vitamina c, importante per rafforzare le difese immunitarie del bambino. Oggi, vogliamo proporvi la ricetta di un delizioso omogeneizzato alla mela da fare in casa,  per i vostri bambini. Si tratta di un alimento adatto già all’inizio dello svezzamento sia per bambini allattati al seno, sia per quelli alimentati con latte artificiale.

Ingredienti

  • 2 mele mature, tipo Golden
  • un po’ di miele
  • 50 gr di zucchero
  • 1/2 bicchiere di acqua (da preferire quella adatta alla preparazione di alimenti per bambini)

Insegnare a nuotare al bambino

Abbiamo parlato più volte, qui su Tuttomamma, dei benefici del nuoto in età pediatrica. Oggi, invece, vogliamo darvi alcuni consigli su come insegnare a nuotare ai vostri bambini. La cosa principale che un genitore deve tenere bene a mente quando si lancia nell’avventura dell’insegnamento è la necessità di munirsi di tanta pazienza. Insegnare a nuotare, infatti, può non essere cosi facile come si pensa. Prima dei tre anni, inoltre, i bambini non sono in grado di nuotare nel vero senso della parola: si limiteranno a rimanere a galla, a muoversi per piccoli tratti e sott’acqua con una certa scioltezza. Prima di procedere con l’insegnamento vero e proprio, è opportuno favorire un corretto approccio tra il bambino e l’acqua. Il genitore deve lasciare al bambino il tempo di familiarizzare con l’acqua, non deve forzarlo ad entrare in mare o in piscina ma deve far si che accada naturalmente. Quando il bimbo ha preso confidenza con l’acqua, si può iniziare con il nuoto. I bambini, si sa, hanno un forte desiderio di imparare cose nuove e per questo il genitore non dovrà necessariamente ricorrere a tecniche speciali di insegnamento, ma potrà proporre loro piccole esercitazioni sotto forma di gioco.

Fratelli maggiori: consigli pratici per tutelare il più piccolo

Appena ieri vi abbiamo parlato di quanto sia importante sensibilizzare i figli maggiori perchè si rendano conto che i fratelli e/o le sorelle più piccoli hanno bisogno di essere protetti dai pericoli; abbiamo anche visto che il “grande” deve essere si responsabilizzato ma senza che questo comporti un eccessivo carico e soprattutto senza mai ricorrere a urla e rimproveri se sbaglia o da il cattivo esempio.

Naturalmente spetta ai genitori il compito di vigilare su entrambi per fare in modo che tutto scorra liscio e senza problemi. Vediamo quindi a quali regole pratiche devono attenersi mamma e papà per ottenere questo risultato:

Lo zaino porta bambini

Il passeggino, si sa, è un alleato preziosissimo per mamme e papà. A volte, però, può risultare ingombrante e di difficile impiego. E’ il caso, ad esempio, di lunghe passeggiate all’aria aperta o del trekking in montagna che, soprattutto in estate, viene praticato moltissimo. In queste situazioni risulta molto utile lo zaino porta bambino. Si tratta di un supporto per bambini strutturato, dotato, cioè, di una struttura rigida ottenuta da un’intelaiatura in metallo. Comodo e pratico, grazie alle imbottiture, alle fasce regolabili, alle tasche porta-tutto e alla capacità di ripartire in modo uniforme il peso del bambino sulla schiena dell’adulto, può essere indossato anche per lunghi percorsi al mare o in montagna e, perchè no, anche nel traffico cittadino come alternativa al passeggino. In commercio, dato che lo zaino è un prodotto tecnico, non sono molti i marchi che lo producono. Si trovano, ad esempio, quelli della Ferrino, della Chicco, della Quechua e della Deuter. Prima di acquistare uno zaino porta bambino è sempre importante verificare la presenza di specifiche caratteristiche che rendono lo zaino comodo e sicuro per il bebè.

La sicurezza dei bambini, responsabilizzare il fratello maggiore

Occuparsi della salvaguardia dei fratellini e sorelline più piccoli è spesso l’arduo compito assegnato ai figli primogeniti; è infatti di fondamentale importanza che i grandi capiscano non solo che i “nuovi arrivati” non possono fare tutto ma anche che i loro stessi comportamenti, se imitati, possono rivelarsi pericolosi.

Tuttavia, il modo migliore per ottenere che i figli maggiori si comportino in maniera responsabile verso i fratelli e/o sorelle arrivati dopo di loro non è liquidarli con un semplice: “Sta attento a tuo fratello!”. Anche i grandi, che poi non sempre sono tanto più maturi,  infatti hanno bisogno di spiegazioni per essere educati a diventare delle guide e dei custodi senza per questo essere caricati di responsabilità che non potrebbero assumersi comunque.

Prodotti per bambini: il mangia pannolini

Tutte le mamme lo sanno: i pannolini sporchi hanno davvero un cattivo odore e lasciarli a lungo nella pattumiera può risultare antipatico! Esiste, però, un modo più pratico ed igienico per smaltire i pannolini sporchi dopo il cambio: il mangia pannolini. Si tratta  di un piccolo bidoncino appositamente creato per raccogliere i pannolini usati, evitando i tipici inconvenienti del cambio del bebè come i cattivi odori e i continui viaggi della mamma verso la pattumiera. In commercio esistono diversi modelli di mangia pannolini con caratteristiche, dimensioni e costi differenti. Oggi, vogliamo proporvene 3 tipi di altrettanti marchi specializzati in prodotti dell’infanzia.

Maialino della Foppapedretti

Maialino è il contenitore di pannolini sporchi della Foppapedretti. Comodo, igienico e sicuro, permette di raccogliere i pannolini usati, eliminando i cattivi odori grazie ad una nuova tecnologia basata sulla barriera di ossigeno. Maialino, infatti, utilizza dei sacchetti speciali dotati di una particolare barriera all’ossigeno con tenuta d’aria in grado di bloccare la fuoriuscita di sgradevoli odori. I sacchetti possono contenere fino ad un massimo di 180 pannolini, quantità che può cambiare a seconda della dimensione dei pannolini stessi. Maialino è molto semplice da usare e facile da svuotare grazie alla comoda apertura centrale. Il prezzo di listino del bidoncino, compreso di una ricarica, è di 29,90 euro mentre le ricariche costano 9,90 euro l’una.

Metodi anticoncezionali, il diaframma vaginale

Il diaframma vaginale è un metodo contraccettivo detto di barriera per la sua capacità di impedire praticamente il contatto tra l’ovulo femminile e gli spermatozoi maschili. Negli ultimi venti anni il diaframma è stato abbandonato a vantaggio di altri metodi anticoncezionali più innovati e a causa di una polemica circa una sostanza, il nonoxinolo, contenuta nelle creme spermicide usate in associazione al diaframma. Attualmente, però, il diaframma sta tornando in voga grazie all’impiego di nuovi spermicidi che non utilizzano più il nonoxinolo ma l’acido lattico.

Che cos’è il diaframma vaginale?

Il diaframma vaginale è costituito da una cupola in lattice chirurgico molto morbido, dotata di un bordo più spesso in cui è montato un anello flessibile di metallo. Il diaframma deve essere inserito in vagina prima di ogni rapporto completo e non deve essere tolto prima che sia trascorse 6 ore dal rapporto. Il diaframma agisce andando a coprire il collo dell’utero in modo da impedire agli spermatozoi maschili di passare e di entrare in contatto con l’ovulo femminile. L’efficacia del diaframma è di circa l’80% ma può arrivare al 95% se si abbina una crema spermicida. Quest’ultima può essere spalmata sul bordo interno della coppa oppure introdotta in vagina prima dell’inserimento del diaframma.

Bambini: chi gesticola molto è più intelligente e ragiona meglio

Prima di iniziare a parlare, i bambini, anche quelli più piccoli, utilizzano i gesti per comunicare con il mondo esterno e per far capire le proprie esigenze. Con il tempo, il gesticolare con le mani diventa per molti, grandi e piccini, un’abitudine di cui non si può fare a meno. In passato il “parlare con le mani” era considerato sinonimo di maleducazione ed ignoranza tipico di coloro che non sapevano esprimersi senza l’ausilio dei gesti. Studi scientifici, invece, hanno sfatato questo mito sostenendo che gesticolare con le mani è, anche nei bambini, un segno di intelligenza acuta. Gesticolare aiuta i bambini a pensare meglio, a concentrarsi, a ragionare e a memorizzare concetti importanti. Uno studio dell’Università di Pittsburgh, dell’Università di Chicago e del CNR ha dimostrato, inoltre, che i bimbi che gesticolano sono avvantaggiati anche nell’apprendimento e nello sviluppo linguistico complessivo e, crescendo, hanno a disposizione un vocabolario più ricco rispetto ai loro coetanei che non gesticolano.

Due ricette estive per bambini a base di albicocche

La frutta, soprattutto in estate, è un alleato molto prezioso per la salute dei bambini. Non sempre, però, i bimbi amano mangiare la frutta e, per questo, può essere utile proporla in modo diverso grazie ad alcune ricette sfiziose e gustose. Oggi vogliamo proporvene un paio a base di albicocche. L’albicocca, infatti, è un frutto estivo che non dovrebbe mancare nell’alimentazione dei bambini. E’ ricca di potassio, fosforo, magnesio, ferro, calcio e carotenoidi. Contiene, inoltre, vitamina A, B, C e PP.  Le ricette di oggi sono Macedonia estiva, adatta a bambini dagli 8 mesi in su, e Dolce all’uovo, per bambini oltre un anno di età.

Macedonia estiva

Ingredienti

  • un’albicocca
  • una prugna
  • mezza banana
  • un biscotto per bambini
  • una fogliolina di menta
  • un cucchiaio di latte formulato già diluito

Sicurezza bambini, attenzione alle piante

I bambini, si sa, sono estremamente curiosi. La loro curiosità li spinge a conoscere il mondo che li circonda e spesso li fa incappare in incontri che possono rivelarsi pericolosi per la loro incolumità. E’ il caso, ad esempio delle piante. Da meravigliosi elementi d’arredo di case, balconi e giardini, le piante possono, infatti, trasformarsi in pericoli per i bambini se vengono toccate o ingerite. Dalle stime del Centro Antiveleni, sono numerosi, ogni anno, i casi di bambini intossicati dai veleni presenti nelle piante. E’ importante, quindi, che le mamme sappiano che le piante presenti comunemente nelle case e nei parchi (ciclaminorododendro, narciso, mughetto, ranuncolo, etc..) possono risultare nocive soprattutto per i più piccoli e che è opportuno prestare molta attenzione. Sono diversi gli effetti spiacevoli che le piante possono provocare nei bambini a seconda se vengono solo toccate o anche ingerite. In caso di contatto si possono manifestare prurito, bruciore ed eritema, mentre in caso di ingestione anche vomito e diarrea.

Cosa fare se un’ape punge il bambino

In estate i nostri piccoli possono finalmente passare del tempo all’aria aperta dove trovano ad attenderli giochi inconsueti ed esaltanti ma anche qualche insidia; non è infrequente infatti vedere svolazzare in giardino e in spiaggiaapi delle che dispettosamente si avvicinano per pungerlo.

Premesso che la puntura di un’ape è un evento doloroso ma innocuo, a meno che il bambino non sia allergico alle sostanze rilasciate dal pungiglione, vediamo cosa fare se questo malaugurato evento dovesse verificarsi: se il bambino viene punto da un’ape la prima cosa da fare, a parte mantenere la calma, è rimuovere il pungiglione; per farlo non dovrete usare nè le unghie, nè le pinzette ma il coltello.

Divertirsi pedalando: dal triciclo alla prima bicicletta

Tutte le mamme lo sanno: pedalare è uno dei passatempi preferiti dai bambini di tutte le età. Andare in bicicletta, infatti, è uno sport che asseconda il desiderio di muoversi dei bambini, li fa sentire autonomi, li mette in contatto con la natura e ne favorisce lo sviluppo psico-motorio. Esistono anche per la bicicletta, come per tutti gli sport, delle piccole regole e degli accorgimenti da seguire affinchè i bambini possano pedalare in piena tranquillità e sicurezza ed evitare piccoli incidenti. Quando il bambino è ancora piccolo è possibile avvicinarlo al mondo delle biciclette attraverso delle tranquille passeggiate nel seggiolino della bici di mamma e papà. In questi casi è opportuno utilizzare gli appositi seggiolini e i caschetti omologati. I seggiolini devono essere di marca, specifici per l’infanzia, omologati secondo la normativa europea e devono aver superato tutti i test di sicurezza.

Vacanze finite, e adesso che si fa?

Il periodo di vacanza al mare che mi sono concessa insieme a mio figlio è terminato già da qualche giorno e il rientro, oltre alle incombenze legate al riordino di ciò furono i nostri nutriti bagagli, mi ha posta dinnanzi a un interrogativo agghiacciante:“E adesso che si fa?”. Infatti ho dovuto subito riprendere i miei impegni lavorativi, e il piccolo, che trascorre tutte le proprie giornate a casa, spesso con me che rimango per ore davanti al computer, sembra annoiarsi tremendamente.

L’asilo nido, giustamente, ha chiuso i battenti e io cerco di dividermi fra i miei impegni di madre lavoratrice e casalinga come posso, ma mi rimane il cruccio di non saper proprio come intrattenere un bambino di tre anni abituato a strare con i coetanei e con educatrici piene di iniziative e idee, fermo restando che non sono una madre a cui piace l’idea che il proprio bambino passi ore ed ore davanti alla televisione.

Bambini coccolati, da grandi adulti sereni

I bambini, si sa, amano molto il contatto con la mamma. Attraverso il contatto fisico, infatti, il bambino si sente sicuro e protetto e prende consapevolezza dell’altro. Le coccole, quindi, sono un’aspetto fondamentale per il corretto sviluppo psico-fisico del bambino: lo rassicurano, lo tranquillizzano, lo fanno sentire amato e protetto, etc. Ma non solo. Le coccole della mamma aiutano i bambini a diventare adulti sereni e felici. Ad affermarlo è una ricerca scientifica condotta dalla Duke University, nel North Carolina (USA). Secondo gli scienziati americani, i bambini che ricevono dimostrazioni d’affetto hanno maggiori probabilità di diventare adulti sereni ed equilibrati emotivamente. Nello specifico, l’equipe di ricercatori, guidata dalla dottoressa Joanna Maselko, ha preso in osservazione un gruppo di 482 bambini di 8 mesi con le loro mamme, concentrando l’attenzione sul tipo di relazione affettiva tra madri e figli.