Zanzare, meduse e tracine: i bambini e le punture “estive”

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punture-bambiniL’estate è una stagione meravigliosa, se non fosse per tutti quegli antipatici animaletti pronti a pizzicare i nostri bambini quando dormono oppure mentre fanno il bagno in mare, per questo ho pensato ad un piccolo vademecum per saperne di più sulle punture di insetti e co.

La zanzara è in assoluto l’insetto principe delle notti estive, si nutre del sangue e spesso prende di mira proprio i nostri piccoli che poi sono costretti ad andare in giro ridotti come pannelli del tiro al bersaglio. Ma possiamo fare qualcosa per evitare che le zanzare li pungano? Intanto all’esterno (terrazzo, patio) possiamo mettere quelle gabbiette luminose che uccidono le zanzare con le scosse elettriche e invece all’interno possiamo usare le famose piastrine da inserire nell’apposito apparecchietto ( a patto che si faccia circolare l’aria prima di far entrare i bambini). Per i genitori più agguerriti sono anche in vendita delle racchette elettrificate con le quali ingaggiare una vera e propria caccia alla zanzara. Inoltre in commercio ci sono una infinità di prodotti da spalmare sulla pelle per renderla sgradevole alle zanzare, cercate sempre di acquistare i prodotti a base naturale, negli altri potrebbero essere presenti tracce di insetticida.

Se poi la puntura c’è comunque potete acquistare uno stick all’ammoniaca per far passare il prurito. Ci sono alcuni bambini ai quali le punture di zanzare provocano reazioni allergiche, se la bolla si gonfia o si crea una lesione contattate il medico.

Passiamo invece alla spiaggia, le tracine e le meduse sono gli animali marini che maggiormente molestano l’attività balneare dei nostri bambini. Intanto per evitare che una tracina punga sarebbe bene mettere al piccolo sempre delle scarpine di gomma. Se invece il piccolo viene punto dovrete fargli mettere il piedino sotto la sabbia calda o ancora meglio tamponare la puntura con acqua bollente, il calore lenisce il dolore del veleno. Mettere l’ammoniaca è quasi inutile.

Per le “punture di medusa”, che in realtà altro non sono che un contatto della pelle con i tentacoli urticanti, invece la prevenzione sarebbe quella di far fare il bagnetto con una magliettina e un pantaloncino, nel caso invece il piccolo venga toccato si deve intanto controllare che parti dei tentacoli non siano rimasti attaccati alla bruciatura, in tal caso vanno rimossi. Poi si può immergere la parte in acqua salata tiepida, evitare in modo assoluto acqua dolce, aceto, sabbia da sfregare etc, sono tutti metodi che aumentano il dolore e il prurito. I medici però sostengono che il rimedio migliore sia un gel astringente al cloruro d’alluminio, che ha un’azione immediata e blocca il diffondersi delle tossine.

Successivamente se il dolore resta si può consultare il medico per farsi prescrivere una pomata antistaminica oppure cortisonica da applicare sulla parte.

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