Unghie, come tagliarle ai neonati

Le unghie di mani e piedi necessitano di essere tagliati anche nei bambini piccoli. Quando le unghie sono troppo lunghe, infatti, c’è il rischio che il bambino possa farsi male, graffiandosi inavvertitamente da solo. Le unghie dei bambini piccoli, inoltre, sono molto fragili e se tagliate con regolarità tendono a rafforzarsi e a diventare più resistenti. Fare la manicure o la pedicure ad un bambino piccolo, però, non è un’operazione facile. I neonati, infatti, si muovono spesso, non capiscono se gli si dice di stare fermi e non resistono troppo a lungo immobili. È importante, quindi, che i genitori, soprattutto se alla prima esperienza, si muniscano, oltre che dell’occorrente necessario, di tanta pazienza!

Prima di iniziare il taglio delle unghie è necessario mettere a portata di mano tutto l’occorrente utile all’operazione per non doversi spostare o alzare durante la manicure. È preferibile scegliere una forbice dalla punta arrotondata per evitare di far male al bambino o di pungerlo con le punte durante il taglio delle unghie.

I bambini fraintendono i cani

Secondo alcuni dati presentati di recente a Londra  alla World Safety Conference da alcuni ricercatori della Lincoln University, la metà dei bambini che vengono morsi da un cane vive questa sgradevole esperienza a causa della difficoltà nel decifrare i segnali provenienti dall’animale. In altre parole i bambini, soprattutto quelli aldisotto dei sette anni, non distinguono le manifestazioni di affetto del cane da quelle di aggressività.

Cosa fare dunque per proteggere i nostri bambini da incomprensioni che potrebbero rivelarsi pericolose? Ci hanno pensato gli stessi studiosi britannici che hanno realizzato un dvd interattivo proprio per insegnare loro, già dall’età di tre anni, ad interpretare correttamente i segnali lanciati dall’amico a quattro zampe. Il dvd chiamato Blue Dog, mostra alcuni eventi che possono spaventare un cane inducendolo a reagire in modo aggressivo, come nel caso in cui un bambino si avvicini all’improvviso o lo spinga giù da una poltrona.

Menopausa precoce, test del Dna per programmare la gravidanza

Oltre ai classici problemi di infertilità, le donne spesso devono fare i conti con la menopausa precoce, che purtroppo in alcuni casi colpisce anche prima dei 40 anni.  Ovviamente la menopausa comporta un crollo di fertilità intorno ai 30 anni, l’età media in cui, almeno in Italia, si decide di avere il primo figlio.  Per fortuna, per tutte queste signore, sta arrivando un nuovo test, che permetterà di programmare la gravidanza.

I ricercatori della Peninsula Medical School dell’università di Exeter, in Gran Bretagna, hanno, infatti, scoperto quattro geni associati alla menopausa precoce e questa rivelazione potrebbe portare alla messa a punto di un test genetico in grado di predire, per ogni singola donna, la durata della vita riproduttiva. Sarebbe davvero di grande aiuto e soprattutto darà la possibilità di vivere quel momento con minor stress, perché l’ansia da concepimento può essere assai dannosa. Ricordo esiste anche un’altra analisi che permette di raggiungere lo stesso obiettivo: si tratta di un esame del sangue per verificare la concentrazioni di AMH, l’ormone prodotto dalle cellule delle ovaie.

Fondo Nasko: in Lombardia bonus per le donne che portano avanti la gravidanza

La nascita di un figlio rappresenta per tutte le coppie un momento di immensa gioia ma anche di preoccupazioni sopratutto di ordine economico. Mantenere un figlio al giorno d’oggi, infatti, può essere molto costoso e sono numerose le spese che gravano sul bilancio familiare. Queste innumerevoli spese possono incidere negativamente sulla decisione di avere un figlio o, addirittura di proseguire la gravidanza. Per aiutare le famiglie, ed in particolare quelle più disagiate, le regioni ed i comuni si adoperano con diverse agevolazioni come bonus nuovi nati, assegni famigliari, etc..

La Regione Lombardia, in particolare, ha deciso di destinare dei fondi a sostegno delle donne che, nonostante le difficoltà economiche, scelgono di portare avanti la gravidanza. Nello specifico, la Regione Lombardia, ha istituito il Fondo Nasko che prevede un bonus mensile da 250 euro per le donne che rinunciano ad interrompere la loro gravidanza per motivi di ordine economico.

Svezzamento: due ricette

Tutte le mamme lo sanno: lo svezzamento è una fase tanto importante quanto delicata nella vita di tutti i bambini. Il momento della pappa, infatti, può trasformarsi in un vero e proprio incubo con i bambini che, stufi delle solite pappe,  fanno i capricci e non ne vogliono sapere di mangiare. Per rendere più semplice l’ora della pappa, è importante che le mamme propongano ai loro pargoli pappine sempre diverse, gustose e nutrienti.

Proprio per questo e per aiutare la fantasia delle mamme, oggi, vogliamo proporvi due ricette facili da preparare ed in grado di stuzzicare l’appetito dei bambini nelle prime fasi dello svezzamento.

Autismo, cos’è

L’autismo è un disturbo pervasivo dello sviluppo che si manifesta in genere entro il terzo anno di vita attraverso gravi deficit nell’area della comunicazione, dell’interazione sociale, dell’immaginazione e problemi di comportamento. Più precisamente, il bambino affetto da autismo presenta:

  • turbe qualitative e quantitative del linguaggio quali ritardo o assenza del linguaggio verbale, mancata capacità di cominciare o sostenere una conversazione, uso stereotipato o eccentrico del linguaggio (ripetizione di parole, frasi, ritornelli o slogan pubblicitari);
  • turbe qualitative e quantitative delle capacità relazionali con tendenza all’isolamento, assenza di mimica, sguardo diretto, gestualità, incapacità di stabilire relazioni adeguate con i coetanei, mancanza di interesse verso ciò che lo circonda;
  • uso inappropriato o stereotipato di oggetti, assenza di giochi di immaginazione;
  • comportamenti aggressivi verso se stesso e gli altri, iperattività fisica, reazioni abnormi a cambiamenti ambientali anche minimi o delle figure di riferimento.

Il cerotto per misurare la fertilità femminile

Siamo abbastanza abituati a sentire parlare di cerotto, stavolta però non è un anticoncezionale, ma uno strumento per misurare le più piccole variazioni della temperatura corporea della donna che potrebbero aiutare a concepire con la stessa efficacia della fecondazione assistita, almeno in alcuni casi. Una tecnica questa, che potrebbe rivoluzionare i metodi di concepimento. A sostenere questa tesi è l’azienda cha realizzato questo cerotto ed ha presentato i risultati delle sperimentazioni al meeting della World Association of Reproductive Medicine.

Si applica sotto il braccio, una delle zone consigliate anche per quello anticoncezionale, e misura la temperatura 20mila volte al giorno, riuscendo a stabilire il periodo fertile con un’accuratezza del 99 per cento. ‘DuoFertility‘, questo è il nome del cerottino, ha avuto nei test un tasso di gravidanze a sei mesi del 19,5 per cento, paragonabile a quello che si ottiene con la fecondazione assistita.

Gravidanza: ultimo mese

Sono passati già otto mesi: solo quattro settimane e il bambino verrà al mondo, per la gioia di mamma e papà. L’ultimo mese di gravidanza è ricco di aspettative e di gioie ma anche di preoccupazioni e di ansie per l’avvicinarsi del parto. Durante le ultime settimane, infatti, tutti i dubbi e le paure della futura mamma vengono a galla e può accadere che molte donne, soprattutto se alla prima esperienza, si sentano terrorizzate da quello che sta per succedere loro. Alla naturale e comprensibile paura del parto, spesso, si accompagnano i timori derivanti dai racconti di amiche e parenti che hanno già vissuto la gravidanza. Per trascorrere l’attesa serenamente, è importante che la donna non presti troppo ascolto a coloro che vogliono raccontarle la propria esperienza del parto e si circondi di persone che la fanno stare bene e con cui è in sintonia.

Nell’ultimo mese di gravidanza, inoltre, scatta, per le donne lavoratrici, l’astensione obbligatoria dal lavoro che permetterà loro di allontanarsi da eventuali colleghe curiose ed impiccione!

Il lupo e il cane

Il lupo e il cane è una favola scritta dallo scrittore latino Fedro. In questo racconto, con grande originalità, Fedro inverte i tradizionali ruoli dei due animali, facendo del cane l’emblema del servilismo e del lupo un eroe della libertà. Ecco di seguito per voi il racconto liberamente tratto dal testo originale di Fedro.

C’era una volta un lupo molto magro ed affamato che incontrò casualmente un cane cicciottello. Dopo essersi salutati, il lupo disse al cane: «Come fai ad essere cosi bello grasso? Io, che sono molto più forte di te, sto morendo di fame». «Anche tu -rispose il cane- potresti star bene come me se solo riuscissi a trovare un padrone da servire come faccio io!». «E come?» disse il lupo. «Sorvegliando e proteggendo la sua casa giorno e notte». «Lo farei volentieri- disse il lupo- perchè non ce la faccio più a sopportare pioggia, neve e vento e a vagare senza meta per i boschi. Preferirei avere un tetto sulla testa e tanto cibo caldo senza far niente». «Allora – gli disse il cane- seguimi!».

Come comportarsi se il bambino mangia troppo

E’ facile sentire i genitori lamentarsi perché il bambino non mangia: ha poco appetito e non finisce mai ciò che ha nel piatto. È sempre più comune però avere a che fare con piccoli che invece mangiano troppo e non per fame. Questo è un problema per tanti bimbi, infatti, hanno un rapporto col cibo quasi morboso e il loro desiderio di cibo sembra non placarsi mai. Ma come si fare dire no? E qui si cade nell’errore: quello di concedere troppo a rischio però non dell’educazione, ma della salute di vostro figlio.

È abbastanza normale nel corso della vita avere momenti di appetenza maggiore e minore, bisogna però capire se il cibo diventa una valvola di sfogo per un problema più grande. Può succedere nei periodi di difficoltà a scuola, o quando i mutamenti del corpo procurano imbarazzi e non li si sa gestire: gli alimenti si trasformano in una rassicurazione.

Babyloss, affrontare la morte perinatale

Lettera a un bambino mai nato. Potrebbe anche intitolarsi così, la manifestazione che ieri ha attraversato i Paesi in modo silenzioso. Alle 19, tantissime mamme, papà e familiari hanno acceso una candela, per ricordare i loro bambini, quelle stelle che hanno fatto parte della loro vita e che, purtroppo, non hanno potuto vivere.  È stato un gesto simbolico, ma anche un modo per ricordare il dolore dei genitori negati. CiaoLapo si è fatta ambasciatrice e promotrice anche in Italia della cultura del babyloss, e organizza eventi, incontri e iniziative.

Ottobre è diventato, dal 2007, il mese del ricordo e le associazioni di tutto il mondo propongono manifestazioni di sostegno,perché perdere un bambino, magari al termine della gravidanza, è un lutto, esattamente come tutti gli altri. Purtroppo però molte donne non possono elaborare il dolore, resta nel cuore e nella mente, insieme al battito del cuoricino.

Lavare le mani è importante!

È molto importante educare i bambini, fin da piccoli, ad avere cura di se stessi. I bimbi, infatti, anche quelli più piccoli, devono imparare i gesti base per una corretta igiene, come lavarsi le mani, i denti o il viso. La pelle è uno dei principali veicoli di germi e batteri, causa di malattie ed infezioni. Si stima che, normalmente, la pelle di grandi e piccini può ospitare circa un milione di germi per centimetro quadrato. Nel corso della giornata, inoltre, si entra in contatto con una molteplicità di oggetti, persone ed animali che possono essere, a loro volta, veicoli di batteri più o meno patogeni. Per questo, lavare spesso le mani aiuta a prevenire la trasmissione dei germi.

Questa semplice e sana abitudine, infatti, rappresenta uno strumento efficace ed economico per tenere alla larga molte malattie, dalle più banali a quelle più gravi.

CANI, BAMBINI

Cani, alleati naturali contro le allergie del bambino

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Journal of Pediatrics e condotto dai ricercatori del Children’s Hospital di Boston in collaborazione con la University of Cincinnati, i bambini di un anno che vivono e giocano con un cane hanno minori probabilità di sviluppare un eczema  a 4 anni e di diventare allergici al pelo di gatto.

La ricerca ha analizzato un campione di 638 bambini figli i cui genitori erano allergici, e dunque ritenuti maggiormente a rischio di sviluppare allergie. Tutti sono stati monitorati dalla nascita sino al quarto anno di età e sottoposti annualmente a 17 differenti test allergologici. I risultati sono stati quelli che vi abbiamo anticipato: i bambini che  avevano un cane erano meno predisposti a sviluppare l’eczema, se l’animale era presente sin dai primi giorni di vita. Al contrario se il cane e il bambino erano stati tenuti lontani la probabilità di avere eczemi aumentava di ben 4 volte.

Il primo rene artificiale per neonati, Carpediem

Carpediem, non è solo un modo di vivere, forse è l’unica possibilità di farcela per molti neonati.  È la prima macchina al mondo dimensionata per assistere neonati con gravi disfunzioni cardiache e renali che per sopravvivere necessitano di una terapia con rene artificiale. Infatti, Carpediem, non sta per cogli l’attimo, ma per Cardio-Renal Pediatric Dialisis Emergency Machine, una sorta di rene artificiale per i nuovi arrivati. L’apparecchio è stato realizzato all’Ulss 6 di Vicenza, grazie agli studi diretti dal direttore del dipartimento di nefrologia, dialisi e trapianto dell’ospedale San Bortolo, Claudio Ronco.

Prima di questo strumento rivoluzionario, i neonati di peso inferiore ai 3 chili, in caso di insufficienza renale grave (dal 5% al 20% dei casi nelle terapie intensive neonatali) venivano trattati con le macchine per dialisi tarate sugli adulti, con gravi rischi di scompenso o di fallimento della terapia.