Lacca per capelli, pericolosa in gravidanza?

La gravidanza, come più volte ribadito, è uno dei periodi più delicati nella vita di una donna. Sono numerosi, infatti,  gli accorgimenti e le precauzioni che una donna in dolce attesa deve osservare per la sua salute e per quella del bambino. Tra i prodotti considerati pericolosi, o presunti tali, per le donne in gravidanza c’è la lacca per i capelli.

Usata molto di frequente dalle donne per fissare i capelli e mantenerne la piega, la lacca per capelli è entrata nella cerchia dei prodotti ritenuti nocivi per le future mamme. Sembra, infatti, che le donne esposte a lungo alle sostanze contenute nella lacca spray durante la gravidanza, abbiano maggiori possibilità di mettere al mondo bambini con malformazioni genetiche più o meno gravi. Ad affermarlo è uno studio britannico dell’Imperial College di Londra. Secondo i ricercatori, la lacca per capelli causerebbe un aumento di casi di ipospadia, una malformazione genetica dell’apparato genitale maschile.

Mal di testa in gravidanza? Possibile distacco della placenta

A volte alcuni sintomi molto comuni, in gravidanza, hanno significati diversi. Non voglio fare alcun tipo di allarmismo o agitarvi, care mamme, quindi prendete queste notizie come scientifiche (perché estrapolate da studi certificati), ma non per questo motivo di preoccupazione. Un gruppo di ricercatori dell’Università di San Martin in Perù ha verificato che il mal di testa potrebbe essere collegato a delle complicanze, come il distacco della placenta.

Il sospetto di questo collegamento è diventato una certezza dopo aver analizzato 743 donne peruviane prima e durante la gestazione con forti emicranie. Gli esperti, guidati dal dottor Sixto Sanchez, hanno verificato che la metà di queste signore ha dovuto fare i conti con il distacco della placenta.

Tatuaggi in gravidanza

In bella mostra o segretamente nascosto, il tatuaggio è per molti uno stile di vita, una moda o una piccola pazzia. Tribale, gotico, giapponese, discreto o sfacciato, il tatuaggio è molto diffuso in tutte le civiltà e rappresenta un segno di distinzione, un modo per raccontare la propria vita o semplicemente un vezzo. Nonostante sia molto diffusa, quella di tatuarsi la pelle è una pratica da sempre discussa e al centro di numerose polemiche, soprattutto per quel che riguarda la sua sicurezza e i rischi per la salute.

Se siete in dolce attesa e state pensando di imprimere sulla vostra pelle un ricordo indelebile di questo momento, beh fermatevi a riflettere se sia davvero il caso di farlo. Gli inchiostri utilizzati per realizzare i tatuaggi, infatti, contengono metalli pesanti come mercurio, piombo e zinco, potenzialmente tossici che, una volta assorbiti dalla pelle, possono arrivare al feto con probabili rischi per la sua salute.

L’igiene orale in gravidanza

La bocca, durante la gestazione, subisce numerose modificazioni ed è esposta a molti stimoli ormonali. Nei nove mesi di gravidanza, gli elevati livelli di estrogeno e di progesterone, agiscono anche sulle mucose del cavo orale e causano una ipersensibilizzazione dei tessuti che sono, così, maggiormente esposti al rischio di irritazioni ed infezioni. Per questo, è molto importante, durante tutta la gestazione, seguire una corretta igiene orale anche a scopo preventivo contro carie dentali, placca, gengiviti,ed altre patologie o disturbi.

In gravidanza, per un’igiene orale scrupolosa è importante seguire delle semplici ma precise regole. Lo spazzolino deve essere preferibilmente abbastanza piccolo, dotato di setole morbide in modo da non irritare ulteriormente le gengive che in questo periodo diventano più sensibili e delicate.

La vitamina B12 in gravidanza rende più tranquillo il bebè

Il vostro bimbo è agitato e dorme poco? Sicuramente c’è una predisposizione caratteriale. I nostri piccolini sono degli ometti o delle donnine a tutti gli effetti e già da piccolissimi si possono intravedere alcuni lati emotivi: essere più socievoli o meno, l’attaccamento alla mamma, il pianto facile. Tutte cose che a volte sono mediate da disturbi, come le classiche coliche. Ma c’è di più. Secondo un gruppo di ricercatori olandesi, livelli alti di vitamina B12 in gravidanza influiscono positivamente sul carattere del bambino e della mamma.

Come sappiamo la B12, che può causare la carenza dell’acido folico, è un elemento preziosissimo in gravidanza, perché influisce sullo sviluppo del sistema nervoso.  Una carenza potrebbe  aumentare la tendenza del bambino all’irritabilità. È una notizi, questa, che interessa soprattutto vegetariani e vegani che sono particolarmente soggetti alla carenza di vitamina B12, condizione che comporta anemia, stanchezza, perdita di peso e costipazione.

Stress in gravidanza? Il bambino nascerà vivace

La mamma è sempre stressata. Capita a molte donne, soprattutto in gravidanza: c’è il lavoro da organizzare, la casa da tenere in ordine, si ha paura che con la maternità qualcuno possa farci le scarpe o magari subentrano delle difficoltà economiche. Ecco tutta quest’ansia non fa bene al bambino e potrebbe diventare, dopo la nascita, troppo vivace. Se avete una piccola peste, ora, sapete perché.

Questa tesi è sostenuta da uno studio del Perth Telethon Institute in Australia condotto su 3.000 donne in dolce attesa alle quali è stato chiesto di riferire gli stimoli più faticosi vissuti tra la 18esima e le 34esima settimana di gravidanza. Il campione è abbastanza ampio, quindi possiamo sostenere che lo studio sia affidabile.

Depressione post partum, gli omega 3 riducono il rischio

La depressione post partum colpisce molte donne (25%), alcune in modo lieve e altre in modo davvero molto invalidante, tanto da diventare una minaccia per sé e per il bambino. Come si può prevenire questa patologia? Secondo i ricercatori dell’University of Connecticut School of Nursing (Usa), l’olio di pesce può ridurre le probabilità di baby blues. Una bella notizia per molte future mammine, che sono spaventate da quest’eventualità.

Per giungere a questa tesi, ovviamente, c’è stato uno studio, che ha coinvolto 52 donne incinte, suddivise poi a caso in due gruppi. Alle gravide del primo gruppo è stata fatta assumere una capsula contenente olio di pesce con 3.000 mg di Dhea, a partire dalla 24ma settimana di gravidanza fino al giorno del parto. Alle donne del secondo gruppo – quello di controllo – è stata data una pillola di placebo.

Il pancione che cresce

Durante la gravidanza il corpo della donna è soggetto a numerosi cambiamenti dei quali i più visibili interessano la pancia.

Il pancione cresce molto rapidamente ed è la prova più tangibile che dentro di voi sta crescendo una nuova vita. In linea di massima, il pancione inizierà ad essere visibile dalla ventiduesima settimana di gestazione e crescerà all’incirca di 2,5 centimetri al mese. La forma e le dimensioni che il pancione potrà assumere nel corso della gravidanza sono svariate e dipendono da numerosi fattori come il vostro peso, quello del vostro bambino, l’elasticità dei vostri muscoli, etc.. Osservare il vostro pancione che cresce può essere utile per monitorare la vostra salute e soprattutto quella del vostro bambino. Un pancione che cresce molto poco, infatti, può indicare che anche il vostro bambino sta crescendo lentamente mentre un pancione molto grosso e teso può significare che soffrite di diabete gestazionale.

Depressione pre-parto, la crisi di coppia mette a rischio la gravidanza

Non esiste solo la depressione post partum, quella forma depressiva che colpisce moltissime mamme dopo la nascita del bimbo. Purtroppo c’è un altro disturbo in agguato ed è stato ribattezzato “pre-baby blues“, ovvero la depressione pre-parto. Molte donne sono vittime dello sconforto proprio durante la gestazione. Il motivo? La mancanza di sostegno da parte del partner.

A sostenere questa tesi sono i ricercatori dell’istituto norvegese di sanità pubblica che, in un articolo in corso di pubblicazione su BMC Public Health, spiegano che la principale causa è da ricercare in un difficile rapporto con il compagno.

Gravidanze ravvicinate, aumenta il rischio di autismo

Secondo una ricerca della Columbia University, diretta dal dottor Keely Cheslack-Postava e pubblicata su Pediatrics, avere due gravidanze ravvicinate, a meno cioè di dodici mesi di distanza l’una dall’altra, aumenta il rischio che il secondo genito sia affetto da autismo.

Lo studio ha preso in considerazione un campione di 660mila bambini secondo geniti nati in California, analizzando la distanza intercorsa fra la prima e la seconda gravidanza: come preannunciato, ne è emerso un rischio di oltre tre volte maggiore di mettere al mondo un bambino con autismo quando l’intervallo tra i parti era inferiore a un anno. Rischio che scende all’1,9 per cento quando i due pargoli vengono messi al mondo a uno-due anni di distanza.

Parcheggi rosa per donne in attesa e neomamme

Essere una donna in dolce attesa o una neomamma non è sempre facile, soprattutto se si vive in città. Spostarsi in auto o con i mezzi pubblici, ad esempio, può diventare un vero e proprio incubo e la ricerca di un parcheggio libero, poi, può mettere a dura prova anche i nervi più saldi.

Una delle difficoltà maggiormente riscontrate nelle grandi città da donne in gravidanza o con bambini piccoli, infatti, è proprio quella di reperire parcheggi liberi dove lasciare la macchina mentre si vanno a fare commissioni, visite mediche, ecc.. E’ in quest’ottica che si inserisce l’iniziativa Parcheggi Rosa adottata già da qualche anno da numerosi comuni italiani. Si tratta di un progetto di mobilità solidale e sostenibile rivolto a tutte le donne col pancione o con bambini piccoli (fino a 12 mesi di età).

Aborto spontaneo, il trauma segna psicologicamente la donna

Soffrire di depressione dopo la nascita di un bambino è un disturbo, purtroppo, abbastanza diffuso, così come avere difficoltà a superare emotivamente il dolore di un aborto spontaneo o la nascita di un bambino morto. È così profonda la ferita che molte donne restano colpite da questo trauma per anni e in alcuni casi anche la nascita di un bambino sano non porta alcun sollievo. Non è con una nuova gravidanza che si supera lo choc di quella passata.

Questo almeno quanto sostengono i ricercatori dall’University of Rochester Medical Center researchers dopo un’analisi approfondita del tema. La nascita di un bambino sano non risolve i problemi di salute mentale che molte donne hanno avuto in seguito a un aborto spontaneo.

Mamme, diminuisce il tasso di occupazione per le donne con figli

Fare la mamma e lavorare. Le donne sono abituate a dividersi su tanti impegni quotidiani: essere mogli, madri, impiegate, dirigenti, padrone di casa e pure figlie, perché a volte ci sono anche i genitori, non più giovani, da gestire. Non è facile, eppure è così da generazioni. Un recente studio Eurostat, reso pubblico in occasione della festa della donna, dimostra che il tasso di occupazione femminile diminuisce con l’aumentare del numero dei figli, mentre per gli uomini accade il contrario. Non è così in tutti Paesi dell’Unione Europa: in Olanda succede esattamente l’opposto.

I paesi, invece, in cui le mamme fanno più fatica a trovare lavoro sono la piccola isola di Malta e l’Italia. Una realtà che forse non ci sorprende neanche più, ma che diventa ogni giorno più pesante per la mancanza di posti sufficienti agli asili nidi e strutture pubbliche di assistenza.

Gravidanza, in aumento l’uso delle medicine complementari

Curarsi durante la gravidanza non è facile e soprattutto crea spesso molte preoccupazioni alle mamme. Bisogna evitare di prendere farmaci di qualsiasi tipo, salvo particolari indicazioni mediche. Se da un lato quindi le mamme hanno imparato a stare lontano dalle medicine, sempre più diffuse sono le cure alterative negli Stati Uniti, in Australia, in Nuova Zelanda, in Israele e anche in Europa. Gli scienziati però lanciano l’allarme: attenzione all’assunzione di prodotti senza le dovute informazioni.

La diffusione delle medicine complementari, infatti, dovrebbe essere associata a indicazioni più specifiche e mirate. A sostenere questa tesi è il dottor Jon Adams, dell’Università del Queensland e direttore del Network of Researchers in the Public Health of Complementary and Alternative Medicine (NORPHCAM).