Gravidanza, in aumento l’uso delle medicine complementari

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Curarsi durante la gravidanza non è facile e soprattutto crea spesso molte preoccupazioni alle mamme. Bisogna evitare di prendere farmaci di qualsiasi tipo, salvo particolari indicazioni mediche. Se da un lato quindi le mamme hanno imparato a stare lontano dalle medicine, sempre più diffuse sono le cure alterative negli Stati Uniti, in Australia, in Nuova Zelanda, in Israele e anche in Europa. Gli scienziati però lanciano l’allarme: attenzione all’assunzione di prodotti senza le dovute informazioni.

La diffusione delle medicine complementari, infatti, dovrebbe essere associata a indicazioni più specifiche e mirate. A sostenere questa tesi è il dottor Jon Adams, dell’Università del Queensland e direttore del Network of Researchers in the Public Health of Complementary and Alternative Medicine (NORPHCAM).

Per giungere a questa teoria, l’esperto ha preso in esame 19 studi che riguardavano i punti di vista sulle medicine alternative da parte di oltre 3mila operatori del settore ostetricia e ginecologia. Questi studi sono stati condotti tra il 1999 e il 2009. Purtroppo i primi a non avere le informazioni dovute sono gli operatori di settore, questo causa in secondo piano anche un diffondersi di disinformazione nei medici e nelle ostetriche.

Per quanto riguarda le statiche, invece, sono stati elaborati dei dati davvero interessanti: in Germania, 380 reparti di ostetricia hanno offerto assistenza utilizzando anche le medicine alternative. Nello specifico: l’agopuntura nel 97% dei casi; l’omeopatia nel 93% e l’aromaterapia nel 77%. Ciò che si nota è comunque un trend di crescita complessivo del settore, questo sicuramente permetterà l’aumento, in parallelo, della consapevolezza e della cultura di determinati trattamenti. Per questo motivo il dottor Adams ha dichiarato:

Ci auguriamo che la nostra ricerca revisionale fornirà un primo passo nello sviluppo di una base di conoscenze su questo importante argomento e fornisca spunti di vitale importanza per chi gestisce, pratica e riceve assistenza alla maternità.

[Fonte: LaStampa]

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