Lo zinco protegge i bambini dal raffreddore e riduce l’uso degli antibiotici

Sappiamo già che lo zinco è un minerale fondamentale per l’organismo: concorre alla sintesi delle proteine e alla formazione del collagene, è fondamentale per lo sviluppo degli organi riproduttivi, garantisce il buon funzionamento della prostata e svolge una funzione protettiva del fegato. Ma c’è di più; oggi infatti sembra dimostrato anche che lo zinco aiuta i nostri bambini a guarire dal raffreddore e riduce l’assunzione degli antibiotici.

A dirlo sono gli esperti della Cochrane Library che hanno analizzato quindici studi sulle terapie antiraffreddamento condotti dal 1984 ad oggi; più precisamente la revisione condotta ha permesso agli esperti di concludere che i bambini che assumono zinco, o meglio integratori a base di zinco, una volta al giorno hanno una probabilità tre volte inferiore di prendersi un raffreddore rispetto ai bambini che non lo fanno.

Mamma mette all’asta i giochi dei suoi bambini con foto choc

La vedete la foto qui accanto. Purtroppo non è bellissima, ma è l’originale. Una mamma, per punire i suoi bambini, ha pubblicato online, sul sito eBay, quest’immagine che ritrae i suoi piccoli piangenti con in mano delle trottole. Perché ha scelto eBay? Ovviamente per vendere questi giocattoli, con cui i bambini le hanno graffiato la vasca da bagno, totalizzando un danno pari a 500 euro.

La donna ha deciso così di non mettere in castigo i figli con tecniche tradizionali: andare a letto senza tv, non giocare con il videogame per una settimana, non vedere gli amici, ecc. No, ha preferito la pubblica umiliazione. Cosa ne pensate? Mi permetto di dire che credo che sia una tecnica educativa, sempre che sia possibile definirla tale, davvero sconvolgente. Non a caso è stata ripresa da tutta la stampa internazionale.

Il massaggio pediatrico per alleviare raffreddore e naso chiuso

I bambini, soprattutto quando sono piccoli, sono molto soggetti ad infezioni respiratorie ed in particolare a raffreddore, tosse, catarro e naso chiuso. Un aiuto efficace e del tutto naturale in questi casi può arrivare dal cosiddetto massaggio pediatrico. Si tratta di un massaggio molto delicato che voi mamme potete effettuare sul vostro bambino per alleviare la tensione ed i fastidi dei principali malanni invernali e non. Il messaggio pediatrico è una tecnica semplice da eseguire, efficace, indolore e priva di effetti collaterali.

Il massaggio pediatrico per portare benefici deve essere un momento piacevole per mamma e bambino: non deve essere, infatti, nè un obbligo per voi nè una costrizione per il vostro bimbo. Se vi accorgete che il vostro bambino non ha voglia di essere massaggiato in quel momento non forzatelo e rimandate il massaggio, altrimenti finirete per innervosirlo.

Vediamo insieme alcune tecniche di massaggio pediatrico che potete utilizzare per alleviare i sintomi dei principali malanni che affliggono i bambini.

Bambina di sei mesi reagisce bene alla cura con le staminali

Una bimba di sei mesi, affetta da atrofia muscolare spinale, ha risposto in modo positivo a una terapia con le cellule staminali. La vicenda si è svolta all’Ospedale Burlo Garofalo di Trieste e rappresenta il primo caso di terapia con staminali intratecali in Italia e il primo sull’atrofia muscolare il Europa.

L’atrofia muscolare spinale (SMA1) è una malattia neurodegenerativa ereditaria che colpisce un bambino ogni 10mila nati nel mondo. Causa la morte delle cellule del midollo spinale impedendo in tal modo che gli “ordini del cervello” giungano ai muscoli attraverso i nervi periferici.

Per questo motivo i piccoli giungono progressivamente alla paralisi completa, all’impossibilità di deglutire e alla morte a cusa del blocco dei muscoli respiratori. L’aspettativa di vita di questi bimbi è molto bassa, il nutrimento artificiale e la respirazione assisistita sono inevitabili già dopo pochi mesi di vita.

I cibi preferiti dai bambini? Banane e spremuta d’arancia

Far mangiare i bambini non è semplice: ci sono piccoli che non vedono l’ora arrivi il momento della pappa e piccoli che, all’ora dei pasti, fanno delle gran tragedie. Il segreto è capire quali sono i tipi di frutta e verdura che i nostri cuccioli preferiscono. A sostenere questa tesi è un’indagine condotta su un campione di 231 pediatri da Italo Farnetani, pediatra dell’Università di Milano-Bicocca.

È stato scoperto che i bambini fino a 6 anni sono vanno matti per banane e spremute d’arancia, tra l’altro due prodotti fantastici per la crescita, il primo perché ricco di potassio e zuccheri, il secondo per la sostenuta quantità di vitamina c. Il risultato di questo studio è stato presentato oggi a Parma durante il convegno ‘I vegetali: caratteristiche nutrizionali e proprietà farmacologiche‘ di Parma.

Costumi di Carnevale fai da te: l’angioletto

Ogni anno, quando arriva Carnevale tutte le mamme si cimentano nella caccia al giusto costume per il proprio bambino. In commercio, infatti, esistono tantissimi costumi di Carnevale già confezionati ispirati ai personaggi dei cartoni animati o dei film, agli animali, ai personaggi dei fumetti, etcc.. Per un costume davvero unico ed originale, però, potete provare a realizzarne uno in casa con le vostre mani, magari facendovi aiutare dai vostri bambini. Quella dei costumi  fai da te è un idea davvero carina, facile da realizzare che vi permetterà di risparmiare qualcosina e di trascorrere del tempo coni vostri bimbi.

Oggi, care mamme, per dare una spinta alla vostra fantasia ho deciso di proporvi  un’dea per realizzare un simpatico e grazioso costume di carnevale: l’angioletto.

Fecondazione assistita, a rischio la privacy?

Si torna a parlare di procreazione medicalmente assistita e come sempre avviene nel nostro paese, lo si fa in toni polemici. Stavolta il dibattito infuria sull’emendamento introdotto con il cosiddetto Decreto Milleproroghe in base al quale i centri per la procreazione artificiale sono obbligati ad inviare i dati a loro disposizione al Ministero della salute che a propria voltà li inoltrerà all’Istituto Superiore di Sanità e al Centro Nazionale Trapianti.

Il punto dolente della questione, secondo le voci più critiche, è che i dati inoltrati al Ministero non sono rappresentati da semplici statitistiche in forma anonima ma sarebbero dati sensibili relativi alla mamma (chissà perchè noi donne siamo sempre le prime ad andarci di mezzo) quali, ad esempio, quelli che riguardano i cicli ovulatori e la gravidanza, e la coppia, ad esempio il motivo per il quale ha fatto ricorso alla fecondazione artificiale.

L’autoipnosi potrebbe sostituire l’epidurale

Il dolore del parto mette in crisi tutte le donne. Non è un caso che avvicinandosi alla data del termine, aumenti la paura. Prossimamente in Gran Bretagna, circa 800 mamme parteciperanno a un esperimento per verificare l’efficacia di un trattamento di autoipnosi per alleviare il male. Se dovesse funzionare, forse, potremmo dire addio all’epidurale.

L’ipnosi è già abbastanza collaudata come tecnica per inibire il dolore. Alcune donne partoriscono totalmente ipnotizzate. Qui la cosa è parzialmente diversa. L’esperimento, guidato da Soo Downe, specialista della Central Lancashire University, punta a testare questo metodo come alternativa all’anestesia epidurale e ai farmaci antidolorifici, ma la donna resta perfetta cosciente durante tutto il percorso di “nascita”.

Medicinali per bambini, come somministrare le gocce

Quando bisogna dare le medicine ai bambini è normale che la mamma venga assalita da molti dubbi. Gli ho dato la dose giusta? Come devo fare? Gli starò facendo male? Sono paure legittime che si affievoliscono con l’esperienza. L’ora delle medicine appare quasi sempre un’impresa titanica. I bambini, sia grandi che piccoli, non sempre sono disposti a prendere i medicinali e si ribellano correndo per la casa, scalciando e sgomitando. Appare, quindi, evidente, care mammine, l’importanza di acquisire una giusta tecnica per somministrare i farmaci ai vostri bambini che insieme ad una massiccia dose di pazienza vi aiuterà durante l’ora della medicina.

Come somministrare le gocce

Tra i medicinali più difficili da somministrare ai bambini ci sono, senza dubbio, le gocce. Si tratta, infatti, di dover centrare con delle piccole gocce il nasino, gli occhi o le orecchie del bambino.

Vaccini, alcuni difendono i bambini dal cancro

Secondo uno studio condotto oltre oceano, negli Stati Uniti più precisamente, e pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Pediatrics, i vaccini contro la poliomielite e l’epatite b proteggono i bambini anche dal cancro. Lo studio ha preso in considerazione un campione di 2800 bambini e adolescenti di età compresa fra due e diciassette anni residenti in Texas, ai quali, nel periodo di tempo compreso fra il 1995 e il 2006, è stato diagnosticato un tumore.

Quindi è stato calcolato che per ogni bimbo che aveva avuto una diagnosi di tumore ce n’erano altri quattro sani, dello stesso sesso e della stessa età. I dati sono stati poi messi a confronto con quelli relativi a bambini residenti in zone ad elevato tasso di vaccinazione per polio ed epatite b. La conclusione è stata che i bambini sottoposti a queste particolari vaccinazioni hanno il 20% di probabilità in meno si sviluppare tipici tumori infantili, prima fra tutti la leucemia linfoblastica acuta.

Gli estrogeni riducono il rischio di tumore al seno

La vita di una donna è influenzata notevolmente dagli ormoni. Non ce ne rendiamo neanche conto, ma da loro dipende tutto: la capacità di procreare, l’umore, il mal di testa. Pensate che sono talmente importanti da proteggere anche da malattie cardiovascolari e non solo. Secondo i ricercatori del CIC bioGUNE, gli estrogeni riducono le cellule staminali cancerogene del tumore alla mammella.

Possono, inoltre, ridurre lo sviluppo del tumore in maniera molto meno marcata ottenendo una prognosi di gran lunga migliore. Per giungere a queste conclusioni c’è voluto un lungo e articolato lavoro, perché gli estrogeni sono ormoni particolarmente complessi che permettono il buon funzionamento e accrescimento del seno.

Medicinali per bambini, come somministrare sciroppo e supposte

I bambini, si sa, si ammalano spesso rendendo frequente anche il ricorso ai farmaci. Fare i conti con medicine e bambini, però, non è sempre facile e somministrare i farmaci ai bimbi, soprattutto ai più piccoli, può trasformarsi in una missione impossibile! Quando dovete somministrare un medicinale al vostro bambino dovete essere molto prudenti e pazienti poiché non tutti i bimbi sono disposti a prendere le medicine senza protestare o ribellarsi.

Per aiutarvi ad affrontare al meglio l’ora delle medicine, vediamo insieme come poter somministrare alcuni tipi di farmaci al vostro bambino. Per prima cosa ricordatevi di offrire al bambino solo i medicinali prescritti dal pediatra e nelle dosi e nei modi consigliati.

Come somministrare lo sciroppo

Lo sciroppo è uno dei medicinali maggiormente tollerato dai bambini. I suoi gusti gradevoli ed i colori accattivanti lo rendono abbastanza appetibile. Se il bambino è grandicello, potete tranquillamente dargli lo sciroppo con un cucchiaino: potete scegliere di far scivolare lo sciroppo in bocca, alzando il cucchiaino o di farlo succhiare dal bambino appoggiando il cucchiaino sul labbro inferiore.

Esistono rimedi contro le malattie causate dallo smog per i bambini?

Lo smog mette a rischio la salute di tutti, ma in particolare di anziani e di bambini. Lo smog causa infatti un peggioramento dei sintomi dell’asma e infezioni e infiammazioni delle vie respiratorie.

E’ il presidente della Società italiana di pediatria Alberto Ugazio a lanciare l’appello e l’allarme. Non solo, Legambiente e altre associazioni, come la Fimst, Federazione italiana contro le malattie polmonari sociali e la tubercolosi, la Aimar (Associazione interdisciplinare malattie respiratorie) la Società italiana di medicina respiratoria (per i quali lo smog nel 2020 sarà la terza causa di morte) e molte altre, avvertono da tempo che l’aumento esponenziale di bronchiti e malattie respiratorie nei bambini, associati all’aumento di problemi di varia natura, come idiosincrasie, allergie e perfino tumori, è dovuto proprio al pessimo livello della qualità dell’aria nelle città. È proprio nelle città che i bambini devono essere maggiormente tutelati.

Perdite vaginali, quando bisogna consultare il medico?

Come si presentano le perdite vaginali “normali”

Abbiamo già visto che le normali perdite vaginali, quelle cioè non associate ad alcun disturbo ma che rappresentano il normale secreto della cervice uterina, sono di colore bianco o trasparenti, hanno consistenza filamentosa, non emanano un odore sgradevole e non sono accompagnate da disturbi quali bruciore e prurito.

Che colore hanno le perdite associate a disturbi?

Quando invece siamo in presenza di disturbi che alterano la composizione, e quindi l’aspetto, del secreto della cervice uterina, le perdite possono assumere diversi tipi di colore e consistenza ed essere associate a bruciore e prurito: un colorito giallognolo e consistenza cremosa possono dipendere da un’infezione gonococcica, mentre un colore giallo verdognolo e una consistenza schiumosa possono essere segno di tricomoniasi, una malattia sessualmente trasmissibile molto diffusa.