Ipotiroidismo in gravidanza

Cos’è l’ipotiroidismo

L’ipotiroidismo è una disfunzione della tiroide che causa un rallentamento delle funzioni metaboliche causato dall’insufficiente secrezione degli ormoni tiroidei (Tiroxina e Triiodotironina) che non possono così esercitare la propria azione sui tessuti periferici.

Ipotiroidismo in gravidanza

Molte donne affette da ipotiroidismo non ne sono consapevoli e quando cominciano una gravidanza questo problema, se non trattato, potrebbe rivelarsi dannoso per la salute del feto.

Cellule staminali dal liquido amniotico

Le cellule staminali sono delle cellule non differenziate capaci, cioè, di trasformarsi in cellule specializzate in grado di costituire ad esempio, sangue, ossa e tutti gli organi. Le cellule staminali, inoltre, possono autoriprodursi e possono essere utilizzate per sostituire cellule specializzate perse per varie ragioni. Le cellule staminali sono presenti in quantità elevate nel sangue del cordone ombelicale e in quello placentare.

Recentemente, si è scoperto che anche il liquido amniotico che circonda il feto durante la gravidanza è ricco di cellule staminali. Si tratta di cellule staminali molto simili biologicamente a quelle ricavate dal cordone ombelicale, sono cosiddette multi potenti e sono tra le cellule staminali più giovani e qualitative. Le cellule staminali amniotiche possono essere ricavate dal campione residuo prelevato per l’amniocentesi.

Dolori mestruali, l’oligoterapia può alleviarli

Tutte le donne lo sanno: il ciclo mestruale è accompagnato da sintomi più o meno percettibili e fastidiosi come tensione al seno, dolore e gonfiore addominale, mal di schiena, cefalea, sbalzi d’umore, irritabilità. In alcune donne questi sintomi sono molto amplificati e costituiscono una vera e propria patologia detta dismenorrea. Generalmente, per alleviare questi fastidi, si ricorre ad antidolorifici ed antinfiammatori. Esiste, però, un rimedio efficace e del tutto naturale contro i dolori mestruali: l’oligoterapia.

Che cos’è l’oligoterapia?

L’oligoterapia è un metodo naturale per prevenire e curare alcune malattie tramite l’assunzione di sostanze minerali, dette oligoelementi (ferro, fluoro, manganese, alluminio, rame, cobalto, argento, oro, nichel, zinco, etc..). Queste sostanze sono presenti nel nostro organismo in piccolissime quantità ma sono molto importanti in quanto facilitano le reazioni chimiche all’interno del nostro corpo ed una loro carenza può determinare squilibri e disturbi.

Insegnare ai bambini ad allacciarsi le scarpe

Il vostro bimbo ha l’età giusta per imparare ad allacciarsi le scarpe da solo, ma nonostante i ripetuti tentativi, non è ancora in grado. Bisogna portare pazienza, è uno step normale, dai 4 ai 6 anni, ma non c’è un tempo ben definito. Ricordiamoci che ogni piccolo farebbe di tutto per continuare ad avere le attenzioni della mamma tutte per sé, anche rimandare la sua autonomia. Intanto, continuate con le scarpine con il velcro: facili da indossare e comode per tutta la famiglia.

Daniel Radcliffe, l’attore che dà il volto al maghetto più famoso del mondo, Harry Potter, qualche anno fa in un’intervista ha ammesso di non sapersi allacciare le scarpe perché soffrire di dyspraxia, una patologia che spesso viene confusa goffaggine, ma che invece richiede una diagnosi tempestiva. Si manifesta con difficoltà del movimento e mancanza di coordinazione nei gesti.

Mamme, vietato dire bugie

Non si può essere genitori perfetti, si può essere però brave mamme e bravi papà. Peccato che molte madri nel tentativo di rispecchiare il mito del loro bimbo commettono gravi errori, come quello di dire bugie. Il primo insegnamento che passiamo ai nostri figli è quello di non mentire, di essere onesti e di assumersi le proprie responsabilità, e invece spesso  siamo proprio noi i primi a tradire questa filosofia.

Le bugie più diffuse riguardano il tempo che le mamme riescono a dedicare ai piccoli di casa e la fruizione della televisione. Questi dati emergono da un sondaggio condotto dal famoso sito Netmums su un campione di 5mila genitori.

Poesie per bambini: Il racconto delle stelle di Ferri

Ricche di magia e di significato le poesie sono un ottimo strumento per stuzzicare la fantasia e la memoria dei bambini, sia grandi che piccoli. Le poesie, inoltre, creano un’occasione in più per passare del tempo prezioso con i propri bambini. Oggi, care mamme, ho scelto di farvi conoscere una bella poesia di Carla Ferri tratta dalla sua opera Il bosco magico.

Il racconto delle stelle

Avvolto nella notte del gran velo
me ne andavo una volta lassu’ nel cielo.
Occhieggiavan le stelle tutt’intorno
e scintillava il cielo così adorno.
Mi parve di sentire un chiaccherio,
come di lieta fonte il chioccolio;
curioso di sentir rimasi zitto:
eran le stelle che parlavan fitto!
Ognuna, giù, la terra contemplava
ciò che vedeva all’altre raccontava.

Poliabortività, le cause

Con il termine poliabortività, o abortività ricorrente, si indica l’interruzione spontanea di due o più gravidanze consecutive prima della ventesime settimana di gestazione. La probabilità che una donna abortisca due volte consecutive (aborto ripetuto) è minore del 5% mentre solo l’1% delle donne ha tre o più aborti consecutivi (aborto abituale). Nel 10% dei casi di aborto abituale il feto presenta anomalie cromosomiche ma le cause della poliabortività possono essere molteplici:

  • Anomalie genetiche: nel 70% dei feti abortiti spontaneamente si riscontrano anomalie cromosomiche
  • Anomalie ormonali: difetti di secrezione del progesterone, livelli elevati di LH e di prolattina.
  • Anomalie metaboliche: livelli elevati di glicemia nel corso del primo trimestre di gravidanza, più raramente disfunzioni tiroidee.
  • Anomalie anatomiche congenite o acquisite: anomalie dell’utero causate da miomi o aderenze che impediscono alla cavità uterina di distendersi.
  • Fattori di impianto: l’ovulo non riesce ad impiantarsi correttamente pregiudicando il proseguimento della gravidanza.

Varicella: boom in Italia con 180 mila bambini affetti

Sono ben 180 mila i bambini affetti, attualmente in Italia, dal virus della varicella. A lanciare l’allarme è Italo Farnetani, pediatra e docente a contratto all’Università di Milano-Bicocca. La varicella è una malattia esantematica infettiva che colpisce più frequentemente i bambini. Si tratta di una patologia molto contagiosa che colpisce generalmente i bambini in età pre-scolare e in particolare dai 3 agli 8 anni ed è per questo che si sviluppano facilmente delle vere e proprie epidemie di varicella. Quest’anno il virus della varicella ha colpito in ritardo:

Quest’anno – ha spiegato il professor Farnetani – rispetto al normale andamento dei casi, che iniziano ad aumentare in dicembre, si è registrato un leggerissimo ritardo nell’esplosione del virus, dovuto al rientro a scuola il 10 gennaio, dunque qualche giorno dopo l’Epifania.

Pirosi gastrica in gravidanza

La pirosi gastrica è un problema piuttosto comune in gravidanza. Si tratta di una sensazione di bruciore che insorge di solito dopo aver mangiato e si estende dalla gola alla parte basa dello sterno; a causarla sono i cambiamenti ormonali e fisici connaturati allo stato di gestazione: il progesterone prodotto dalla placenta che rilassa la muscolatura dell’utero produce il medesimo effetto sulla valvola che separa l’esofago dallo stomaco causando la risalita dei succhi gastrici e, quindi, la fastidiosa sensazione di bruciore. Allo stesso tempo, il progesterone rallenta le contrazioni dello stomaco con il conseguente rallentamento della digestione.

Il disturbo si manifesta in genere al secondo trimestre di gravidanza e permane fino al momento del parto. Nonostante sia fonte di innumerevoli disagi per la futura mamma, la pirosi gastrica non rappresenta un vero e proprio problema di salute e non deve rappresentare motivo di preoccupazione per l’incolumità del piccolo che portiamo in grembo o nostra. D’altra parte, se non resta altro da fare che sopportare questo stato di cose fino a quando non si risolverà con la nascita del bambino è possibile mettere in atto alcuni semplici accorgimenti per alleviare il disturbo:

Bambini, piccoli geni del computer a soli 2 anni

I bambini di oggi hanno un sesto senso tecnologico molto sviluppato. Se ci pensate, dieci anni fa alcuni lavori non esistevano o stavano per nascere (come i blogger) e ora con internet facciamo la spesa, ci informiamo, fa parte della nostra vita. Questa nuova dimensione, ovviamente, ha coinvolto anche i bambini che imparano prima a usare il pc e poi a leggere e scrivere. Nascono già con un intuito da piccoli informatici.

Questo quanto è emerso da una ricerca firmata Avf, azienda che produce antivirus e che ha realizzato un progetto di ricerca per studiare l’interazione tra i bambini e le tecnologie. Molti genitori non avranno bisogno di questi dati, per avere la consapevolezza che le nuove generazione hanno sviluppato alcune abilità.

Leucorrea: perdite vaginali in gravidanza

Ogni donna, nel corso della propria vita, deve fare i conti con le perdite vaginali. Non sempre, però, le perdite sono da associare ad un’infezione. Molte delle perdite vaginali, infatti, sono fisiologiche e si presentano, ad esempio, durante il periodo dell’ovulazione o della menopausa. La quantità di queste perdite naturali e fisiologiche, non è sempre la stessa ma può variare, per esempio, a seconda della fase del ciclo.

Molte donne notano un aumento delle perdite anche durante la gravidanza. Questo fenomeno è del tutto normale e prende il nome di leucorrea.

Cos’è la leucorrea?

Con il termine leucorrea si indica, generalmente, un aumento delle secrezioni vaginali. Queste appaiono gelatinose, di color bianco-trasparente ed hanno un odore sottile.

I compiti a casa, problema o opportunità?

Quando noi eravamo bambine c’erano i compiti a casa. E ci sono ancora. Il fatto è che mentre allora il loro svolgimento era il nostro principale passatempo pomeridiano e solo saltuariamente rappresentava un ostacolo per i programmi dei nostri genitori, oggi sembra essere considerato dai più un vero e proprio intralcio alla tranquilla routine familiare.

Pare infatti che siano sempre più numerosi i genitori infastiditi dal fardello assegnato dagli insegnanti ai propri pargoli sempre più presi da una miriade di impegni extra scolastici che noi forse a quei tempi non avevamo (almeno era così per me, che dopo la scuola al massimo andavo al catechismo): palestra, lezioni di musica, laboratori ricreativi e chi più ne ha più ne metta, si mal conciliano infatti con l’esecuzione dei compiti per casa soprattutto se il bambino non è autonomo e richiede di essere seguito dai genitori.

Neomamme, ci vogliono 18 mesi per tornare in forma dopo il parto

La gravidanza ha lasciato il segno? Non vi sentite ancora in forma e quando vi guardate allo specchio fate fatica a riconoscervi. C’è poco da fare, purtroppo. Avere un bambino è uno stress enorme per il corpo della donna e ci vogliono circa 18 mesi per tornare quelle di prima. A sostenere questa tesi è un sondaggio inglese condotto dal sito A Beautiful Mummy.

Un anno e mezzo per riprendere la linea e per sentirsi di nuovo donna, con la propria femminilità. La vita di una neomamma è complessa: prima si sta a casa e ci si dedica totalmente al piccolo appena arrivato, quando si rientra in ufficio la giornata si trasforma in una corsa continua, tra tiralatte, poppate, impegni di lavoro e gestione della casa. In linea di massima, solo dopo 18 mesi, i gesti della maternità si trasformano in routine diventando più facili e di conseguenza più veloci.