I compiti a casa, problema o opportunità?

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Quando noi eravamo bambine c’erano i compiti a casa. E ci sono ancora. Il fatto è che mentre allora il loro svolgimento era il nostro principale passatempo pomeridiano e solo saltuariamente rappresentava un ostacolo per i programmi dei nostri genitori, oggi sembra essere considerato dai più un vero e proprio intralcio alla tranquilla routine familiare.

Pare infatti che siano sempre più numerosi i genitori infastiditi dal fardello assegnato dagli insegnanti ai propri pargoli sempre più presi da una miriade di impegni extra scolastici che noi forse a quei tempi non avevamo (almeno era così per me, che dopo la scuola al massimo andavo al catechismo): palestra, lezioni di musica, laboratori ricreativi e chi più ne ha più ne metta, si mal conciliano infatti con l’esecuzione dei compiti per casa soprattutto se il bambino non è autonomo e richiede di essere seguito dai genitori.

A peggiorare la situazione poi pare intervenga anche la stanchezza di mamma e papà che dopo una lunga giornata di lavoro, o durante il fine settimana, non hanno nè la voglia, nè il tempo (si pensi alle mamme lavoratrici che devono anche vedersela con le faccende di casa)  di cimentarsi in calcoli, ripetizioni e temi. Perchè quindi, si chiedono in molti, non eliminare i compiti a casa? La risposta degli insegnanti che si sentono rivolgere questa domanda è più o meno questa: il bambino che studia a casa, da solo, ha non solo l’opportunità di rivedere i concetti appresi a scuola, rielaborarli e memorizzarli ma anche quelle di allenare le proprie capacità di concentrazione e organizzare il proprio metodo di studio; insomma di completare l’apprendimento in classe e imparare davvero bene ciò che gli viene insegnato.

Personalmente sono pienamente d’accordo con gli insegnanti, ricordo però con grande affetto la mia maestra delle elementari che, come previsto tra l’altro da una circolare ministeriale del 1969 della quale non so se fosse a conoscenza, non assegnava mai i compiti per il lunedì. Da lunedì a venerdì si sgobbava senza lamentarsi (erano decisamente altri tempi) e il fine settimana ci si riposava. Voi cosa ne pensate?

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