Episiotomia, come curare la ferita

L’episiotomia è un piccolo taglio che viene effettuato nella zona perianale (tra vagina e ano) durante la fase espulsiva del parto. Questa tecnica viene eseguita per facilitare l’uscita del bambino e per evitare che il perineo si laceri, rendendo più difficile anche la guarigione. Il taglio dell’episiotomia viene suturato con dei punti generalmente assorbibili che possono essere interni, esterni o di entrambi i tipi e la ferita deve essere adeguatamente curata. Di norma, durante il ricovero in ospedale, è il personale medico a prendersi cura della ferita, medicandola regolarmente. Una volta tornata a casa, però, sarà la neomamma ad occuparsi della ferita dell’episiotomia, attenendosi alle indicazioni del medico.

Pelle secca dopo il parto, come curarla

La pelle di una donna, durante la gravidanza, va incontro a numerose trasformazioni. La pelle, in particolare quella della pancia, tende ad assottigliarsi, ad iperpigmentarsi e, più in generale, grazie all’azione degli ormoni, diventa liscia e luminosa. Dopo il parto, però, la pelle attraversa un periodo difficile e può capitare che diventi secca. La colpa è degli ormoni che, al termine della gravidanza, subiscono delle variazioni che determinano una riduzione dello strato superficiale della pelle e della quantità di  collagene della cute, rendendola secca e screpolata.

Perchè si riprende a fumare dopo il parto?

Molte donne fumatrici, una volta appreso di essere in dolce attesa, smettono immediatamente con il vizio del fumo. Il fumo di sigaretta, si sa, non fa affatto bene alla salute del bimbo e la ricerca ci mostra ogni giorno una nuova controindicazione a questa sgradevole abitudine in gravidanza.

Tornare in forma dopo le feste, piccoli consigli

L’Epifania tutte le feste porta via! Eh già, la Befana anche quest’anno è arrivata puntuale nelle nostre case per portarci doni e dolcetti e in sella alla sua scopa è andata via portando con se tutte le altre feste e chiudendo, così, il periodo natalizio. Il Natale, il Capodanno e la Befana, complici le tradizionali abbuffate, la buona compagnia e le leccornie di ogni genere, ci hanno lasciato in eredità almeno un paio di chili in più. E’ stimato, infatti, che le feste natalizie comportino, in media, l’assunzione di circa 15-20 mila calorie in eccesso con buona pace della linea! Non bisogna, però, farsi prendere dal panico: l’importante è rimboccarsi le maniche e darsi da fare per smaltire al meglio i chili di troppo accumulati durante le feste. Vediamo insieme come fare.

Il Paese delle Mamme, la rete di servizi a sostegno della maternità

In questi giorni, care mamme, stiamo parlando molto dei servizi per le donne e di assistenza alla maternità. Non è un tema così “scontato” perché purtroppo nel nostro bel Paese ci sono ancora tante lacune, soprattutto nella salvaguardia del “sistema famiglia”, di cui tanto si discute, ma poi poco si fa. Sono quindi interessanti le iniziative che vengono dal basso, ovvero proprio dalle mamme stesse che, spinte dalla necessità di un aiuto, iniziano a lavorare in Rete.

Programma Bollini Rosa per individuare gli ospedali amici delle donne

Quando si parla di quote rosa, soprattutto in politica, si ha sempre un po’ la sensazione di essere una categoria protetta e, purtroppo, non in senso totalmente positivo. Per fortuna, però, ci sono degli esempi di civiltà, nel nostro Paese, da elogiare, come il Programma Bollini Rosa, un progetto avviato quattro anni che si occupa di valutare gli ospedali “women friendship”, ovvero maggiormente orientati nel campo della medicina, dedicato alla donna.

Depressione post partum, poca attenzione alle mamme in difficoltà

Sarà forse perchè non coincide con l’ideale di perfezione pubblicitario al quale tante mamme si sforzano di aderire con tutte se stesse, ma di depressione in gravidanza e nel post partum ci si occupa davvero poco. Eppure, è un dramma riguarda il 16 per cento delle neomamme.

80mila donne che ad identificarsi con la mammina perfetta, truccata, rassettata, fresca di parrucchiere e/o con la gestante radiosa che si accarezza serafica il pancione, tanto popolari in tv, proprio non ce la fanno. E si vergognano. Restano sole con il senso di colpa, pensando: “Forse non amo abbastanza mio figlio. Sono una madre indegna”

Contraccezione d’emergenza e pillola abortiva, breve panoramica

Con l’approvazione definitiva dell’AIFA alla immissione in commercio della pillola dei cinque giorni dopo si è di nuovo infuocata la polemica sul ricorso alla contraccezione d’emergenza e alla pillola abortiva RU486. Ma qual è la differenza tra quest’ultima e le pillole dei cinque giorni e del giorno dopo? Vediamolo, sinteticamente, dopo il salto.

La chemioterapia in gravidanza non fa male al bambino

 

Scoprire di essere malate di tumore fa paura. Per fortuna la medicina è sempre al passo con nuove terapie e molti cancri che un tempo erano fatali, oggi sono curabili. Bisogna però giocare in anticipo e fare sempre dei controlli preventivi. È ovvio che il timore di non farcela è duro da superare, così come lo è ancor di più durante la gravidanza. In quel caso bisogna lottare per due vite: la propria e quella del bambino.

Gli estrogeni proteggono le facoltà mentali delle donne

 

Il corpo umano è una macchina favolosa, il computer più sofisticato presente in natura. Oggi affrontiamo un tema estremamente femminile e per una volta non ci occupiamo solo della maternità, ma dell’essere donna. Care signore, state molto attente alla vostra linea, perché essere in sovrappeso, soprattutto in post-menopausa, può proteggere dal declino cognitivo. Tutto questo è merito degli estrogeni.

Partorire in casa: nuovo trend dagli Usa

Una ricerca condotta dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), con sede ad Atlanta negli Usa, ha rilevato che una donna bianca su 98 nel ha partorito a casa, contro una su 357 tra le afro-americane e una su 500 tra le donne ispaniche. Generalmente un parto ogni 143 è avvenuto a casa. I dati si riferiscono al 2008. rispetto all’ultimo censimenti, effettuato nel 2004, il trend è aumentato del 20%.

Allarme Aids: i contraccettivi ormonali raddoppiano il rischio di contrarre il virus

Una delle malattie “moderne” che fa più paura è l’Aids. Probabilmente questo virus esiste da sempre, ma solo ora che ne siamo consapevoli, spaventa. Peccato però che i timori restino sempre su carta, perché poi – nella vita di tutti i giorni – non sono a sufficienza le persone che si proteggono, complice anche l’uso dei contraccettivi ormonali. In Africa, inoltre, le iniezioni trimestrali per il controllo della nascita raddoppiano il rischio di contagio.