La Trichomoniasi

Le infezioni vaginali sono uno dei disturbi più comuni che affliggono le donne almeno una volta nel corso della loro vita. Possono manifestarsi in una forma più o meno grave a seconda dei casi e del fattore scatenante. Le infiammazioni vaginali non devono essere mai trascurate e vanno trattate tempestivamente. Tra le infezioni più comuni c’è la Trichomoniasi.

Che cos’è la Trichomoniasi?

La Trichomoniasi è un’infezione vaginale causata da un particolare microrganismo, un protozoo flagellato, chiamato Trichomonas vaginalis. Questo parassita si insinua nel tratto riproduttivo della donna e, grazie ai 4 flagelli di cui è dotato, si attacca alle pareti vaginali, causando danni diretti alle mucose e alterando la flora batterica vaginale. Nello specifico, il Trichonomas vaginalis produce delle tossine che distruggono i lattobacilli buoni, naturalmente presenti nel tratto vaginale, e innalzano il pH.

L’asma nei bambini ha origine genetica

Tra allergie e intolleranze alimentari, sono in aumento i bambini che purtroppo soffrono d’asma.  Per i genitori la preoccupazione è molto elevata, perché gestire le crisi nel modo più corretto e tempestivo non è sempre facile. Ci sono però ottime notizie in campo scientifico.  È stato scoperto che l’origine dell’asma nei piccoli di casa può avere carattere genetico, tanto che alcuni ricercatori dell’Imperial College di Londra hanno individuati i cosiddetti geni dell’asma.  Per raggiungere questo risultato sono stati eseguiti 500 mila test  sui geni di 10 mila bambini e adulti con difficoltà respiratore e 16 mila sani.

La Chlamydia

Le perdite vaginali sono un fastidio comune a molte donne e spesso sono il campanello d’allarme di infezioni più o meno gravi. È il caso, ad esempio, delle perdite vaginali di color giallo-grigio che possono essere il sintomo della Chlamydia.

Che cos’è la Chlamydia?

La Chlamydia è un’infezione genitale di origine batterica causata da un parassita, il Chlamydia Trachomatis, che si trasmette attraverso rapporti sessuali vaginali, orali ed anali non protetti e tramite il contagio madre e figlio al momento del parto. La Chlamidya è, ad oggi, una delle infezioni sessualmente trasmissibili più diffuse ed è anche una delle più insidiose. Colpisce generalmente i più giovani, sia uomini che donne, che cambiano frequentemente il partner sessuale e non fanno uso di metodi contraccettivi. La Chlamydia, infatti, e latente e non sempre ha delle manifestazioni sintomatiche evidenti.

Il congedo di maternità obbligatoria

Il congedo di maternità obbligatoria è il periodo durante il quale la futura mamma lavoratrice ha l’obbligo (ma anche e soprattutto il diritto) di astenersi dal lavoro. La tutela delle madri lavoratrici è regolata in Italia dal “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità” (Decreto leglislativo 26 Marzo 2001 n° 151) che regola anche le norma relative al congedo di maternità facoltativa.

Chi ha diritto al congedo di maternità

Hanno diritto al congedo di maternità le lavoratrici dipendenti e le lavoratrici iscritte alla gestione separata che non sono titolari di pensione e non risultano iscritte ad altre forme di previdenza e che versino, dal primo gennaio 2008 aliquote pari al 24.72%.

Screening prenatale per anomalie cromosomiche: lo SCA-Test

La principale preoccupazione di tutte le coppie quando scoprono di aspettare un figlio riguarda la salute del proprio bambino. Sapere, infatti, se il feto sta bene e se il bimbo nascerà sano è un desiderio comune a tutti i genitori.  Per conoscere e controllare lo stato di salute del feto, quasi tutte le future mamme scelgono di sottoporsi a numerosi esami (ecografie, test delle urine, esami del sangue, etc..) a volte anche invasivi, come l’amniocentesi o la villocentesi, nel corso dei 9 mesi di gestazione. Uno screening prenatale innovativo e di recente introduzione nell’ambito del controllo fetale è lo SCA-Test, considerato da molti il più preciso ed affidabile degli screening in circolazione.

Che cos’ è lo SCA-Test?

Lo SCA-Test è lo Screening Ecografico e/o Biochimico Multiplo e Computerizzato per il Calcolo del Rischio Effettivo di Aneuploidia Fetale nel Primo e nel Secondo Trimestre di Gravidanza. Lo SCA-Test, pubblicato sulle Linee Guida Nazionali del Programma Nazionale Linee Guida (PNLG), è un esame non invasivo che consente di stimare il rischio di avere un bambino con anomalie cromosomiche come la Sindrome di Down e la Sindrome di Edwards.

Il fibroma uterino

Il fibroma uterino (leiomioma) è una patologia benigna che interessa l’apparato genitale femminile. Si stima che ad essene affetto sia il 25-30% delle donne in età fertile, soprattutto dopo i quaranta anni.

Cos’è il fibroma uterino?

Il fibroma uterino è un tumore benigno che si sviluppa dal muscolo uterino. Più precisamente distinguiamo il fibroma intramurale, che si sviluppa nello spessore della parete uterina, il fibroma sottosieroso, che si sviluppa vicino alla parete esterna dell’utero e il fibroma sottomucoso che si sviluppa vicino alla cavità interna dell’utero. Quando è presente più di un fibroma si parla di utero polifibromatoso.

Quali sono le cause del fibroma uterino?

Le cause del fibroma uterino sono tuttora sconosciute, si ritiene che sia un disturbo ormonodipendente, ossia correlato a fattori ormonali.

Concepimento, creato in laboratorio il primo ovaio artificiale

Avere un figlio per alcune donne non è un’impresa facile, anzi sono sempre più numerosi i casi di infertilità, magari legati a una malattia. C’è però una novità, soprattutto per le signore che hanno dovuto sottoporsi a un ciclo di chemioterapia o a un trattamento farmacologico pesante e vorrebbero tanto un bambino. Un gruppo di ricercatori della Brown University di Rodhe Island ha realizzato un ovaio artificiale, utilizzando cellule prelevate da donne in età fertile.

Infezioni vaginali, la Candidosi

Quasi tutte le donne, almeno una volta nella loro vita, si trovano ad affrontare il problema delle perdite vaginali. Non sempre, però, c’è da preoccuparsi. Alcune perdite vaginali infatti, sono del tutto normali e fisiologiche: è il caso, ad esempio, delle perdite che si presentano durante l’ovulazione o la menopausa. In altri casi, invece, le perdite vaginali possono essere il sintomo di un’infezione ed è bene rivolgersi al proprio medico per risolvere il problema. E’ quanto avviene, ad esempio, in presenza di perdite bianche e grumose che ricordano la consistenza della ricotta e che possono indicare una Candidosi (o infezione da Candida).

Cosa è la Candidosi?

La Candidosi è un’infezione vaginale causata da un microrganismo appartenente alla specie dei miceti (funghi) denominato Candida Albicans. Nello specifico, l’infezione è determinata da un’alterazione dell’ambiente vaginale dove la Candida è presente normalmente. Questo microrganismo, infatti, vive tranquillamente nell’organismo ma, può diventare problematico se incontra condizioni favorevoli come la presenza di zuccheri, la mancanza d’aria, l’abbassamento delle difese immunitarie e l’alterazione del PH.

Giocare con i bambini: dipingere i sassi

Con l’arrivo dell’autunno, il clima più fresco e le giornate più corte costringono mamme e bambini a trascorrere più tempo in casa. E’ importante, quindi, trovare il modo giusto per occupare il tempo, evitando, cosi di lasciare i bambini davanti la televisione o i videogiochi. Un’idea carina e divertente per trascorrere in modo creativo qualche ora in compagnia del proprio bambino può essere il rock painting, ossia l’arte di dipingere sui sassi.

Si tratta di un passatempo, facile, economico, creativo e divertente: bastano dei semplici sassi, dei colori, dei pennelli e tanta fantasia per trasformare un semplice ciottolo in un grazioso oggetto da conservare.  Per prima cosa occorre procurarsi i sassi da dipingere: vanno benissimo quelli che si trovano facilmente in giro, in montagna, al lago, al fiume o quelli riportati dalle vacanze al mare! I sassi possono essere della forma e della dimensione che si preferisce e che più si adatta a ciò che si intende dipingere. Sarebbe meglio, comunque, preferire sassi chiari e con la superficie liscia. Una volta trovati i ciottoli giusti è opportuno lavarli accuratamente con acqua e sapone e quando sono ben puliti lasciarli asciugare.

La prolattina

La prolattina è un ormone secreto dall’ipofisi, una ghiandola situata alla base del cervello; esso regola la maturazione della ghiandola mammaria in tre momenti della vita della donna: la pubertà, la gravidanza e l’allattamento. Mentre durante la fase puberale concorre, insieme agli estrogeni, allo sviluppo del seno, in gravidanza e allattamento la prolattina, svolge il fondamentale ruolo di stimolare la produzione di latte da parte degli acini ghiandolari della mammella.

Più precisamente, se è vero che i livelli di prolattina aumentano durante la gravidanza, è solo dopo il parto che essa induce la produzione di latte materno ed è la stessa suzione della mammella materna da parte del bambino a far aumentare la secrezione di prolattina e di conseguenza la lattogenesi. Durante questa fase il ciclo mestruale risulta soppresso, dando luogo a quel fenomeno noto come amenorrea lattazionale; la prolattina indurrebbe quindi uno sorta di infertilità temporanea inibendo la secrezione del GnRH, come dimostrato da alcuni studi.

Esami delle urine: come fare con i più piccoli

L’esame delle urine, generalmente, viene considerato un test facile e veloce da eseguire: basta raccogliere in appositi contenitori sterili una certa quantità di urina e portarla in laboratorio. Ma una mamma sa bene che non sempre è cosi facile, soprattutto con i più bambini. I più piccoli, infatti, non riescono a fare la pipì in un contenitore e non riescono a dire ancora quando scappa la pipì. Per questi motivi, di fronte alla necessità di effettuare l’esame delle urine ai propri bimbi, molte mamme si fanno prendere dal panico. Ma bisogna rimanere calme perchè, anche se non tutte lo sanno, esiste una soluzione: delle bustine per la raccolta delle urine, diverse per maschietti e femminucce.

La prima cosa da fare, quindi, quando si deve procedere alla raccolta delle urine nei bambini piccoli è comprare in farmacia una bustina adatta al sesso del proprio bambino. Al mattino, al cambio del pannolino, lavarsi accuratamente le mani e procedere, come di consueto, con la pulizia delle parti intime del bimbo.

Allattamento, una ricerca da il suo ok ai farmaci che stimolano la prolattina

Buongiorno mamme, l’allattamento è un argomento davvero “scottante” poiché solleva tante domande e perché spesso divide le mamme in opposte fazioni, personalmente credo che ogni mamma sia in grado e abbia il diritto di scegliere come, quando e perché allattare il proprio figlio senza doversi giustificare con nessuno, sia che essa allatti 12 volte al dì oppure non lo faccia affatto e scelta il biberon.

Oggi ho trovato una notizia che potrà aiutare molte mamme che desiderano allattare al seno i propri figli ma che magari hanno subito uno stop dovuto a moltiplici cause come ad esempio un parto pretermine, una malattia della madre e del bambino, la necessità per un periodo di allattare tramite il tiralatte e così via.

La poppata notturna, come eliminarla

Durante i primi mesi di vita la gran parte dei neonati, allattati al seno o al biberon, mangia sei volte nell’arco delle 24 ore; è solo intorno ai quattro-sei mesi di vita che il bambino inizia ad aumentare l’intervallo fra una poppata e l’altra portando così il numero di pasti da sei a cinque al giorno. Peccato però che solo raramente a saltare è la fatidica poppata notturna, quella che costringe mamma o papà ad alzarsi dal letto insonnoliti e confusi, mentre più di frequente la prima a decadere è la poppata di metà mattina.

Tuttavia, se il piccolo ha l’età giusta (appunto cinque-sei mesi) è possibile fare un tentativo per sopprimere il pasto notturno e abituarlo a dormire sei-sette ore di fila durante la notte senza intaccare in alcun modo il suo benessere. Come? Basta anticipare la poppata che di solito richiede alle due-tre del mattino di qualche ora, offrendogli il seno o il biberon diciamo intorno a mezzanotte. In tal modo l’ultima poppata del giorno e la prima della notte saranno abbastanza ravvicinate da tenere il bimbo sazio per un buon numero di ore anche fino alle sette del mattino seguente.

Quando cade un dentino: come creare un simpatico cuscino

Quando ad un bimbo cade un dentino, è tradizione diffusa mettere il dente sotto un cuscino ed aspettare il mattino per trovare al suo posto una monetina o un piccolo regalino. In questo modo, il fastidio e la paura causati dalla caduta del dente vengono superati con la gioia di ricevere il dono e di immaginare una creatura magica, la fatina o il topolino, che compie lo scambio. In Italia, la figura magica per eccellenza incaricata di portare un soldino in cambio del dente è il topolino. In Inghilterra, invece, esiste una speciale fatina, detta Tooth fairy (fata del dente).

Sbirciando qua e là in rete, ho scoperto, inoltre, che, sempre nei paesi anglosassoni, esistono dei cuscini con un’apposita tasca in cui i bambini possono riporre il dentino caduto in attesa della ricompensa. Il cuscino, detto Tooth fairy pillow, può essere acquistato on-line o realizzato tranquillamente a mano.