Con l’espressione disturbi del linguaggio si indica un gruppo eterogeneo di difficoltà nell’espressione, nella fonazione, nell’articolazione e/o nella comprensione del linguaggio che fanno la propria comparsa in età prescolare e possono manifestarsi da sole o in associazione ad altre patologie (deficit cognitivi o sensoriali, malattie neuromotorie, disturbi dell’apprendimento, disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività). Quando si associano ad latri disturbi o patologie si parla di disturbi del linguaggio secondari, nel primo caso invece si parla di disturbi specifici del linguaggio. Ed è proprio di questi ultimi che noi ci occuperemo.
Premesso che lo sviluppo del linguaggio non avviene allo stesso identico modo in tutti i bambini e che viene influenzato da fattori ambientali quali l’età di inserimento a scuola, la presenza di fratelli e sorelle, il grado di stimolazione che il bambino riceve in famiglia e così via, in genere verso i 24 mesi il bambino possiede un vocabolario di circa 100 parole e comincia a formulare le prime brevi frasi o meglio ad associare due parole.