Una sorella rende i bambini più felici

Avere una sorella rende i figli, sia maschi che femmine, più felici e sereni. Ad affermarlo è un recente studio inglese condotto dai ricercatori dell’Ulster University, secondo cui avere una sorella rende tutti più disposti e bravi a comunicare le proprie emozioni. Nello specifico, i ricercatori hanno svolto un’indagine su 571 persone dai 17 ai 25 anni di età a cui hanno sottoposto un questionario psicologico. Dallo studio è emerso che la presenza di una sorella in famiglia crea maggiore coesione e serenità tra tutti i membri rispetto a quella che si crea se in famiglia ci sono solo figli maschi.

Ad affermare che avere una sorella rende grandi e piccini più felici c’è anche Deborah Tannen, una famosa linguista americana della Georgetown University, che ha intervistato più di 100 donne, sia figlie uniche che con fratelli e sorelle. La Tannen, nel suo saggio Tu eri la preferita della mamma! pubblicato sul New York Times, ha analizzato accuratamente i rapporti tra le donne intervistate e i famigliari e le loro conversazioni.

La dieta della mamma in gravidanza condiziona i gusti del bambino

I gusti culinari del bambino si definiscono già nel pancione. Lo avreste mai detto?  Sembrerebbe proprio che l’alimentazione della mamma non solo ha delle influenze sulla salute del piccolo, ma anche sulle sue preferenze alimentari in futuro. Non stiamo parlando di voglie, ma dell’alimentazione che seguite quotidianamente. Sull’argomento è stato scritto un libro intitolato ”How The Nine Months Before Birth Shape The Rest Of Our Lives” (Come i nove mesi prima della nascita possono formare il resto della tua vita) e raccoglie gli studi di Annie Murphy Paul.

Le ricerche rivelano che i nove mesi passati nel grembo materno influenzano profondamente la salute del bambino e il suo benessere, anche nell’età adulta. Può sembrare pazzesco, ma il cibo e le bevande che consuma, le emozioni e le tensioni che percepisce, l’esercizio che eventualmente svolge e anche il lavoro che fa  lo condivide con il piccolo che porta nella pancia.

I bambini vittime di abusi di rischiano di diventare adulti violenti

Oggi scegliamo un argomento davvero molto doloroso, ma quando ho letto questa notizia mi è sembrata giusta condividerla con voi, mamme, e sentire anche la vostra opinione. Dietro a storie di abusi e violenze sui minori può celarsi un’altra precedente storia di degrado e abusi. La tesi di alcuni ricercatori londinesi è quella che gli adulti malati, che abusano di bambini, sono in realtà dei bambini abusati, come se la violenza incorporata da piccoli si trasformi in altra violenza da grandi.

A dimostrarlo sono stati gli esperti del National Clinical Assessment and Treatment Service xhe hanno condotto uno studio su un gruppo di 27 bambini fino ai 10 anni di età che hanno molestato fratelli, amici o compagni di scuola, i classici piccoli bulli. Questi ragazzini hanno mostrato di essere mentalmente disturbati e di non essere in grado di formare delle relazioni sane.

Figli e figliastri, uguali davanti alla legge

Non c’è più distinzione tra figli e figliastri, tra bambini legittimi e naturali. Prima del ponte è stato approvato un disegno di legge delega che elimina questa distinzione da un punto di vista giuridico e prevede anche l’obbligo per i genitori di ascoltare i minori prima di adottare decisioni che li riguardano. Insomma più diritti per i figli in generale.  Il ddl si richiama all’articolo 30 della Costituzione (che al comma 1 sancisce il diritto-dovere dei genitori di mantenere, istruire ed educare i figli “anche se nati fuori del matrimonio”) ed è stato predisposto da una Commissione per lo studio e l’approfondimento di questioni giuridiche afferenti la famiglia.

Il testo modifica la disciplina in materia di filiazione, con il fine di assicurare una sostanziale equiparazione dei diritti dei figli legittimi con quelli dei figli naturali. Con una fondamentale innovazione nel Codice civile, la delega rende prossima la disciplina dello status unico di “figlio”, anche da un punto di vista lessicale. Sparirà la formula “nato fuori dal matrimonio”, che, non so cosa ne pensiate voi mamme, ma è davvero tremenda ed etichetta i bambini.

I-denti-kit, il progetto scolastico per insegnare ai bambini la cura dei dentini

Care mamme, quante volte avete spiegato ai vostri bambini che lavarsi i denti con cura è importante? Immagino, ormai non si possano più contare. Per fortuna la scuola ci viene incontro con un nuovo progetto interministeriale che si chiama ‘Scuola e salute’ e ha come obiettivo diffondere i principi della sana alimentazione, di una vita equilibrata in armonia con l’ambiente, della lotta al fumo, ma anche della corretta igiene orale.

Ai nostri bambini verrà, nelle classi Elementari e Medie, quindi spiegato  com’è fatto il cavo orale, quali sono i principali ‘nemici’ dei denti e come si possono combattere per mantenere la propria bocca in salute. Per questo motivo è stato creato un kit, scaricabile anche dai siti internet istituzionali, che gli insegnanti potranno utilizzare come meglio credono, a seconda della loro disciplina e delle caratteristiche delle loro classi scolastiche.

Easy-baby, il canale Sky per le neo mamme

Si chiamerà Easy baby e andrà in onda dall’8 novembre sul canale 137 il nuovo spazio di Sky tutto dedicato ai neo genitori; per tutto l’arco delle 24 ore pediatri, psicologi, educatori e animatori si alterneranno per dirci cosa e come fare per crescere al meglio i nostri figli. Più precisamente, ad occuparsi dell’aspetto medico-scientifico sarà il pediatra milanese Piero Biondi, dell’ospedale Niguarda, che condurrà il programma “Buongiorno dottore“, mentre le declinazioni psicologiche, ludiche e sociali dell’essere genitore verranno affrontate soprattutto nel talk show Genitori si diventa che andrà in onda tutti i giorni.

Non poteva poi mancare il programma dedicato alla moda per neo e future mamme, Pret à bebè e meno che mai quello diedicato ai genitori vip, Genitori sotto i riflettori. Per chi invece continua a chiedersi come si sopravvive all’arrivo dei gemelli è previsto addirittura un reality show (e come poteva mancare anche questo!) dal titolo, appunto Gemelli

Il gruppo sanguigno condiziona il concepimento

Numerosi studi hanno confermato che la fertilità femminile dopo i 30 anni crolla quasi del 50%. Un ostacolo davvero grande per tutte quelle donne che attendono, prima di cercare un bambino, di stabilizzare la loro vita professionale e lavorativa. Ora, una ricerca americana, ha trovato un nuovo legame che potrebbe in parte essere d’aiuto a programmare la gravidanza.  Secondo le analisi condotte dall’Albert Einstein College of Medecine di New York su 560 donne, sotto i 35 anni sottoposte a trattamenti per migliorare la fertilità, le signore che hanno gruppo sanguigno zero possono avere difficoltà di concepimento.

Non è una regola fissa, non fatevi prendere dal panico. Conosco tante donne 0 che hanno avuto splendidi bebè, semplicemente, in alcuni casi, può esserci  una relazione tra fecondità e gruppo sanguigno: di base il campanello d’allarme può manifestarsi con un numero inferiore e di più bassa qualità di ovuli.

Dopo il quinto mese il bambino dorme quanto i genitori

Notti in bianco cullando il vostro bambino? Ci sono genitori che non ne hanno dimenticata neanche una e futuri genitori che dormono beati, conviti che presto non potranno chiudere più neanche un occhio. Non è proprio così ed è anche inutile fasciarsi la testa. Secondo un nuovo studio pubblicato su Pediatrics, dopo i primi tre mesi di notti insonni, forse, c’è la possibilità di dormire. Infatti, dopo questa prima fase, il bambino dovrebbe dormire normalmente.

A sostenere questa tesi sono la dottoressa Jacqueline Henderson e i colleghi dell’Università di Canterbury a Christchurch, che hanno scoperto che i bambini seguono ritmi diversi per il sonno notturno. E’ inutile credere che ci siano delle regole fisse, valide per tutti:  c’è il bambino che inizia a dormire regolarmente dopo due mesi, e c’è quello che lo fa dopo tre e, infine c’è quello che ha il sonno leggero e probabilmente non sarà, anche da grande, un gran dormiglione. Questo cosiddetto sonno regolare andrebbe dalla mezzanotte alle cinque del mattino. Cinque ore tirate, quelle che in teoria ha bisogno il corpo umano per essere in forma.

Figli maschi: i preferiti dalle mamme

Quando una coppia scopre di aspettare un bambino inizia fin da subito a fantasticare sul sesso del nascituro. I futuri genitori, però, sanno che il sesso del loro bambino non è poi cosi importante e che il loro amore per il bimbo prescinde da tutto e anche dal fatto che sarà maschio o femmina. Allo stesso tempo, è un luogo comune, soprattutto in Italia, che le mamme hanno un debole per i figli maschi e che questi, a loro volta, sono più mammoni delle femmine.

Uno studio britannico condotto dal sito internet NetMums, ha evidenziato, in effetti, che le mamme preferiscono i figli maschi e che hanno nei loro confronti un comportamento diverso rispetto a quello che hanno con le figlie femmine. Le mamme, infatti, secondo i ricercatori britannici, si dimostrano più dolci e tolleranti verso i loro figli maschi e sono più disposte a perdonare loro sbagli e malefatte.

Halloween: zucche di carta da realizzare in casa con i bambini

Anche quest’anno, il prossimo 31 ottobre, si festeggerà Halloween. Uno degli aspetti più divertenti e coinvolgenti di questa festa, che affascina grandi e piccini, è sicuramente quello di decorare la propria casa per creare un’atmosfera da brivido in sintonia con la tradizione. Un’idea davvero carina al riguardo, può essere quella di realizzare a mano alcune decorazioni di Halloween insieme ai propri bambini, sfruttando anche l’occasione per tenere i pupi occupati in queste giornate d’autunno. Tra le numerose decorazioni possibili oggi vogliamo proporvene una carina e sfiziose da realizzare facilmente a casa con l’aiuto dei più piccoli.

Zucca-origami di carta

Le zucche non possono mancare in una casa che festeggia Halloween ed ecco  un’idea divertente per realizzare delle simpatiche zucche di carta con la tecnica degli origami.

Il bullismo inizia all’asilo e spesso coinvolge le bambine

Il bullismo si sta diffondendo tra i bambini. Se prima si trattava di un fenomeno sociale, tipico degli adolescenti, ora la fascia di età si è nettamente abbassata, tanto che è stato definito un fenomeno trans-sociale. Il luogo in cui manifesta maggiormente, ovviamente, è la scuola, dove ogni giorno nel 49,9% delle classi si compiono atti di bullismo. Ma vera notizia è che le famose pupe sono diventate delle baby bulle, visto che un bullo su 6 è donna e si sta diffondendo, in modo preoccupante, anche nella scuola materna. Ma questa è solo una delle facce del disagio minorile: per dimostrare il proprio potere, bambini e adolescenti si espongono a situazioni di rischio, a volte anche estremo.

Il bullismo in genere si manifesta verso gli 8 anni, ancora alle elementari, quando le classi si stanno strutturando e anche i rapporti tra i compagni devono equilibrarsi.  Purtroppo in Italia, ci sono esempi già di bulli di 4 anni, che aggrediscono i coetanei, prima verbalmente e poi fisicamente.  Le cause scatenanti sono la diversità, razziale o della disabilità e nelle medie e al liceo si aggiunge anche l’omofobia.

Insonnia: con l’ora solare a rischio un bambino su due

Anche quest’anno torna in vigore l’ora solare. Il prossimo fine settimana, infatti, nella notte tra sabato 30 e domenica 31 ottobre, alle 2 bisognerà spostare le lancette dell’orologio indietro di un’ora. Questo permetterà a grandi e piccini di dormire un’ora in più, o almeno cosi dovrebbe essere. Il passaggio all’ora solare, infatti, può comportare nei bambini un cambiamento dei loro abituali ritmi e un disorientamento che può causare nei più piccoli problemi di insonnia. A lanciare l’allarme sono un po’ tutti i pediatri ed in particolare il dott. Italo Farnetani, pediatra e professore dell’Università degli Studi Bicocca di Milano.

Secondo il dottor Farnetani, un bambino su due è esposto al rischio insonnia con il ritorno dell’ora solare. Questo perchè il cambiamento dell’orario può incidere sul sistema nervoso dei bambini ed incrinare il delicato equilibrio tra sonno e veglia.

Giochi all’aperto vietati all’80% dei bambini italiani

È difficile sentire nelle strade il vociare dei bambini che giocano, magari in parchetto.  Questo perché le città italiane hanno sempre spazi dedicati a piccoli e poi perché i genitori tendono a chiudere in casa i figli. È il classico atteggiamento della vita moderna: le persone crescono sole e alienate, magari chattando o navingando in Intenet davanti allo schermo freddo di un pc o inviando sms con il cellulare. Il risultato? Questo comportamento è alla base dei disagi degli adolescenti di oggi: abuso di alcol e droghe, suicidi, bullismo potrebbero essere spiegati anche dal fatto che ai nostri piccoli manca oggi la libertà di movimento e il tempo libero.

L’80% dei bambini non gioca più all’aria aperta: non esiste più il senso di aggregazione spontaneo o la voglia incontrasi per divertirsi insieme, magari con poco.  Su questo argomento hanno dibattuto molti esperti durante il 66esimo Congresso della Società italiana di pediatria (Sip).

Neo-mamme, il loro cervello è più grande

Diventare madre rende anche più intelligente? E’ possibile che i compiti richiesti dal nuovo, impegnativo, ruolo inducano un potenziamento delle capacità cognitive della neo mamma? A quanto pare la risposta è si, almeno secondo i risultati ottenuti da una ricerca proveniente da oltreoceano che ha analizzato i cervelli di un gruppo di donne prima e dopo il parto osservando cambiamenti nelle loro dimensioni.

Infatti, secondo lo studio in questione, condotto presso il National Institute of Mental Health del Maryland, negli Stati Uniti, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista della American Psychological Association, il cervello delle donne che hanno appena partorito è più grande rispetto ad epoche precedenti alla nascita del bambino. Le differenze, piccole ma significative, sono state messe in evidenza dalla risonanza magnetica cui è stato sottoposto un campione di diciannove donne le quali avevano messo al mondo 10 maschi e 9 femmine.