La depressione nella donna influisce sull'”empathic accuracy” con il partner

Trattiamo nuovamente il problema della depressione, uno dei più diffusi del nostro tempo, in aumento tra i ragazzi (anche a causa dei social network), tra le neomamme, ma anche tra i neopapà.

Proprio in relazione all’ultimo argomento, cioè all’influenza reciproca tra uomo e donna è stato condotto uno studio che, in fondo, conferma alcune delle nostre credenze quotidiane.

Secondo questo studio le donne che soffrono di depressione evidenziano una forte mancanza di emozioni empatiche (nel linguaggio comune l’empatia è la capacità di compartecipazione e di condivisione rispetto agli stati d’animo degli altri e in particolare alle loro sofferenze, dalle quali derivano la capacità di aiutare e sostenere il prossimo).

Lo Yoga arriva a scuola

Fa bene al corpo e allo spirito, anche a quello dei bambini. Stiamo parlando dello yoga, la disciplina orientale che, dopo aver fatto presa nelle scuole americane, comincia ad avere una discreta diffusione anche negli istituti scolastici del nostro Belpaese. Lo apprendo, con grande piacere, leggendo la versione on line del quotidiano La Repubblica.

In realtà però il protocollo d’intesa fra il Ministero dell’istruzione e le più grandi associazioni che si occupano della pratica e della diffusione dello yoga in Italia è stato firmato già cinque anni fa quando in Puglia, a Barletta, prese il via l’esperienza del circolo didattico Savio.

La lontananza non rovina il rapporto con i figli se si usa Skype

Quanto conta stare accanto ai propri figli? Qualcuno sostiene che non sia importante la quantità, ma la qualità del tempo che si passa con loro. È vero, ma soprattutto nelle fasi di crescita più delicate è fondamentale seguire i nostri cuccioli con attenzione giorno dopo giorno. Ecco perché mi ha colpito molto una notizia riportata dal Corriere di oggi. Sono sempre in aumento le separazioni e le cause per affidamento un po’ in tutto il mondo occidentale. In linea di massima la tendenza attuale è quella dell’affidamento condiviso.

A Londra, però, uno stimato giudice della Corte d’appello, ha rigettato il ricorso presentato da un padre contro la decisione dell’ex compagna di portare i figli a vivere in Australia, spiegando all’uomo che può rimanere in contatto con i ragazzi tramite Skype. È sufficiente uno strumento come questo per colmare la separazione?

Depressione da social network, attenzione ai nostri figli adolescenti

Tuttomamma è un blog che si occupa molto di neo e future mamme e dei loro piccoli. Tuttavia, da qualche tempo a questa parte, ci fa piacere dedicare i nostri post alle mamme che hanno già figli adolescenti. L’adolescenza è un periodo molto delicato, in cui mamma è papà sono spesso chiamati a dura prova più di quanto non accadesse durante l’infanzia dei loro, un tempo, bambini. Oggi, in particolare, parliamo di social network e degli effetti deleteri che può avere sui ragazzi il loro uso eccessivo e scriteriato, soprattutto laddove si annidano fragilità e insicurezza.

Secondo uno studio condotto presso la statunitense American Academy of Pediatrics, infatti, i ragazzi che presentano problemi comportamentali e/o un basso grado di autostima rischiano di vedere peggiorata la propria condizione a causa dei social network. Questo, secondo i ricercatori, a causa dell’inevitabile confronto con i coetanei più popolari e del rischio che si verifichino episodi di cyber-bullismo, come quello di cui è rimasta vittima una quindicenne americana, suicidatasi dopo essere stata pesantemente derisa dai compagni sul suo profilo di facebook.

I neonati riconoscono le regole grammaticali a 4 mesi

I neonati sono un universo meraviglioso: a pochi giorni dalla nascita sanno fare già tantissime cose. Alcune ci sembrano normali, ma se ragionate sulla quantità d’informazioni che un piccolino apprende in poco tempo, so che resterete stupite. È di oggi la notizia che i bambini già a 4 mesi sono in grado di identificare le regole grammaticali di una lingua straniera. A sostenerlo è uno studio, finanziato dalla Ue pubblicato sulla rivista ‘PLoS One’.

Sono state analizzate le capacità da parte dei piccoli di capire la dipendenza tra sillabe non adiacenti. È stato così che i ricercatori del Max Planck Institut hanno iniziato a insegnare a bambini tedeschi di 4 mesi alcuni rudimenti d’italiano. Per poco più di tre minuti, i piccoli hanno ascoltato alcune frasi in cui comparivano due semplici costruzioni: ‘sta X-ando’ (ad esempio ‘il fratello sta cantando’), e ‘può X-are’ (‘la sorella può cantare’). Se ci pensate non è una cosa poi così straordinaria: i bambini bilingue, da piccoli, rispondo agli input di entrambi i genitori.

Sovrappeso infantile e otiti croniche, forse c’è un legame

Secondo i risultati ottenuti dai ricercatori della Kyung Hee University di Seoul, in Corea, esisterebbe un legame tra infezioni dell’orecchio, perdita del gusto e conseguente aumento di peso; i bambini obesi o in sovrappeso infatti hanno difficoltà a percepire il gusto di ciò che mangiano e questo dipenderebbe dall’aver sofferto di otiti croniche o ripetute.

Lo studio in questione è stato coordinato dal dottor Il Ho Shin, il quale, col suo team di ricerca, ha analizzato il senso del gusto di un campione di ottantaquattro bambini di età compresa fra tre e sette anni, la metà dei quali soffriva di otiti croniche o ricorrenti.

Come conservare il latte materno

Accade di frequente che la mamma, per un motivo o per un altro, debba estrarre il latte dal proprio seno per conservarlo e far si che qualcun altro possa offrirlo al bambino in sua assenza. In linea di massima, anche se alcune mamme scelgono di procedere alla spremitura manuale del seno, la maggior parte delle donne utilizza il tiralatte.

Esistono dei piccoli accorgimenti che è bene seguire per estrarre e conservare il proprio latte al meglio. Vediamoli insieme.

Ricordate, prima di tutto, che quando utilizzate il tiralatte dovete farlo con la stessa frequenza con cui il vostro bambino prenderebbe il latte dal seno, per favorire la produzione del latte ed evitare inconvenienti come gli ingorghi mammari. Prima di procedere con l’uso del tiralatte, lavate accuratamente con acqua calda e sapone i contenitori scelti per conservare il latte.

L’aism sul nuovo trattamento contro la sclerosi multipla

La notizia della Commissione europea, che ha approvato definitivamente un trattamento farmacologico come terapia di base per la sclerosi multipla, ha riacceso l’interesse per questa malattia. L’Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) ne approfitta perciò, e noi con lei, per diffondere le caratteristiche della malattia, per una maggiore conoscenza ed eventualmente prevenzione.

Cominciamo oggi con qualche informazione generale sulla patologia e sul nuovo trattamento (Fingolimod): la Sclerosi Multipla è una patologia multifattoriale, ovvero è dovuta a una doppia componente di fattori, ambientali e genetici, che scatenano una reazione del sistema immunitario contro la mielina (guaina che circonda la maggior parte delle fibre nervose e permette di garantire un’alta velocità di trasmissione dell’impulso nervoso).

Come riporta l’Aims, la Sclerosi Multipla può presentarsi in vari modi, infatti i sintomi possano variare da persona a persona e in uno stesso individuo alcuni si ripetono in maniera più frequente, singolarmente oppure simultaneamente, senza un criterio prestabilito.

Insonnia da tecnologia attiva, sempre più adolescenti ne sono vittime

Social network, sms, videogiochi e posta elettronica tolgono il sonno agli adolescenti di tutto il mondo. E’ questa la conclusione cui sono giunti diversi team di studiosi sintetizzata nei dati, riguardanti i giovani americani, della statunitense National Sleep Foundation; dati secondo i quali gli adolescenti dormono in media un’ora e mezza in meno di quanto dovrebbero e uno su dieci dorme addirittura meno di sei ore a notte.

Le conseguenze? Catastrofiche! Stanchi e assonnati, i giovani non hanno le forze per affrontare la giornata. E’ questa la cosiddetta sindrome da sonno insufficiente, spiega al Corriere della Sera il dottor Fabio Cirignotta, direttore del Centro di Medicina del Sonno del Policlinico Sant’Orsola di Bologna; un vero e proprio disturbo che insorge a causa della riduzione volontaria delle ore di riposo notturno determinata in gran parte da cattive abitudini quali appunto l’uso di strumenti tecnologici nelle ore serali.

Il quaderno di Eleonora diventa un libro di testo

Si chiama Eleonora e ha ventisei anni. La sua mamma, una ex insegnante, ha pazientemente raccolto i suoi compiti dalla scuola elementare alla scuola media e questo materiale, raccolto in dieci volumi suddivisi per materia e in ordine di tempo è oggi una testimonianza del suo impegno, di quello delle sue insegnanti di sostegno e della sua famiglia, che l’hanno aiutata a diventare una donna.

Questo perchè Eleonora è affetta da sindrome di Down e quando venne al mondo, prematura, a Cagliari ha dovuto lottare per sopravvivere a causa di una complicanza cardiaca e di un intervento all’intestino subito precocemente.

Nato in Spagna un embrione selezionato geneticamente

E’ venuta al mondo in Spagna, a quanto pare lo scorso dicembre, una bambina molto speciale; infatti è stata selezionata geneticamente per la mancanza di un gene, il BRCA1, la cui presenza aumenta la possibilità di insorgenza di tumori a seno, ovaie e pancreas.

I suoi genitori si sono rivolti al Programma di riproduzione assistita Puigvert-Sant Pau di Barcellona dopo aver richiesto l’autorizzazione alla Commissione Nazionale per la Riproduzione Assistita del loro paese per l’impiego di tecniche di diagnosi genetica pre-impianto per un tumore.

A spingerli a prendere questa decisione la storia familiare della mamma, costellata, purtroppo, di episodi di tumore al seno che la donna non voleva riguardassero la sua progenie. Per questo motivo, ottenuta l’autorizzazione, gli esperti hanno proceduto alla fecondazione di diversi ovuli e, quindi, alla “produzione” di diversi embrioni per selezionare quelli privi del gene incriminato, due dei quali sono stati impiantati nell’utero materno.

Terapia del suono per i disturbi di udito nel bambino

Il bambino piange all’improvviso senza nessun motivo apparente e in maniera energica (magari dopo l’allattamento e il cambio del pannolino)? Fateci caso, potrebbe essere particolarmente sensibile ai rumori reali nello spazio circostante e soffrire di iperacusia. Oppure, ancora, potrebbe sentire rumori immaginari, percepibili solo da lui, e soffrire quindi di acufene (in Italia 60 mila persone sono affette da iperacusia e ben 7 milioni da acufene, sebbene solo il 4% di questi abbia una forma disabilitante).

L’iperacusia è un’eccessiva intolleranza nei confronti dei rumori esterni. L’acufene o “tinnitus” è invece la percezione di rumore (fischio, ronzio, sibilo..) in assenza di qualunque sorgente sonora esterna. Entrambi sono fenomeni estremamente frequenti, ma essi diventano un “disturbo”, e come tali degno di trattamento, quando la loro presenza procura fastidio, limitando la concentrazione, il sonno e le altre attività della vita quotidiana, provocando frequenti mal di testa, nervosismi o determinando una vera e propria reazione di allarme, come appunto il pianto nel caso dei piccoli.

Zeppole di San Giuseppe per la festa del papà

Tra pochi giorni, precisamente il 19 Marzo, è la Festa del papà. Poiché la festa capita il giorno di San Giuseppe, protettore dei falegnami e dei friggitori, è tradizione mangiare le famose zeppole di San Giuseppe. Si tratta di dolci fritti o al forno con crema e marmellata d’amarene tipici del meridione ed in particolare della Campania. Le origini delle zeppole di San Giuseppe risalgono al Settecento quando in occasione del 19 marzo i friggitori allestivano delle bancarelle per preparare e servire le zeppole direttamente in strada.

Oggi, care mamme, in occasione dell’imminente Festa del papà, ho pensato da buona napoletana, di proporvi la ricetta per preparare in casa delle gustose zeppole di San Giuseppe.

Lattoferrina ai prematuri per proteggerli dalle infezioni

Si è tenuto a Torino, dal 10 al 12 marzo scorsi, il secondo Convegno Internazionale sulla cura dei neonati prematuri organizzato dalla Fondazione Crescere insieme al Sant’Anna onlus, che ha visto riuniti neonatologi provenienti da tutto il mondo alla scopo di consolidare la ricerca in neonatologia attraverso la condivisione di studi e conoscenze.

Nel corso del convegno il dottor Paolo Manzoni, presidente esecutivo del comitato organizzatore, ha presentato un interessante lavoro sull’efficacia della ferritina nella prevenzione delle infezioni in neonati prematuri. La ferritina è una proteina contenuta nel latte materno che protegge il neonato dalle infezioni la quale può essere sostituita, nel caso la mamma non possa allattare, dalla ferritina del latte bovino.