Come insegnare al bambino ad essere ordinato

Insegnare l’ordine ai bambini non è una cosa semplice, purtroppo. I piccoli hanno le loro inclinazioni caratteriale e correggerle a volte può essere davvero un’impresa, ciò che conta però è non rimandare. Vi assicuro che continuare a ripetere: “Aspettiamo che sia più grande”, non è la scelta giusta. Per insegnare a riordinare le proprie cose, è necessario fingere che tutto sia un gioco.

Abituare i bambini a trovare tutte le loro cose in un posto preciso regala un senso di familiarità. È rassicurante sapere che nel cesto ci sono i lego, sul letto i pupazzi, nel primo cassetto le macchine e sulla mensolina i libretti colorati. Crea un ambiente piacevole per i piccolini, ma anche un luogo, dove possono muoversi con senso pratico.

Bambini a rischio difetti alla nascita se la mamma prende antiepilettici

Avere l’epilessia e mettere al mondo un bambino. Quanti problemi e soprattutto quante preoccupazioni. Purtroppo uno studio di New York non porta buone notizie per le donne che stanno assumendo i farmaci più comuni per curare questa patologia. Secondo i ricercatori della Colombia University, hanno più probabilità di far nascere dei piccolini con difetti alla nascita. Come sapete assumere farmaci in gravidanza è una cosa abbastanza pericolosa per il bebè in arrivo.

Gli esperti hanno potuto verificare che le donne incinte che hanno preso dosi elevate di antiepilettici espongono il bambino al rischio di spina bifida, di problemi cardiaci o di palatoschisi.  Sono tutti disturbi molto gravi che ogni mamma vorrebbe evitare per il proprio piccolino.

Bambini in vacanza con i nonni, come affrontare il distacco?

La scuola è quasi finita e presto i nostri cuccioli saranno a casa. Come gestire il loro tempo libero mentre noi lavoriamo? Purtroppo non è facile e spesso è anche molto dispendioso. I fortunati che possono contare sui nonni hanno di sicuro progettato una piccola vacanza con loro, ma non è facile staccarsi dai propri bambini. La prima regola è non farsi prendere dai sensi di colpa.  Possiamo anche essere molto dispiaciuti di allontanarci dai piccolini, ma è meglio non farglielo vedere.

Raccontategli di quanto sarà fantastico andare via con i nonni: spiaggia e mare in cui giocare o campi in cui correre e poi tanti divertimenti e altri bambini. Magari potete anche aggiungere di quando voi andavate via con i vostri nonni. Quanto vi siete divertiti? La soluzione migliore è cercare comunque una destinazione non troppo lontana (al massimo due o tre ore di macchina) per raggiungerli almeno nei weekend.

Ricette di Cotto e Mangiato per bambini, la torta di riso e zucchine

Seguendo la rubrica di Benedetta Parodi, Cotto e Mangiato, proprio ieri ha spiegato la ricetta della Torta di riso e zucchine e mi ha davvero molto colpita. Questo sì che è un piatto unico davvero completo. Inoltre, è un’idea favolosa anche per un picnic in compagnia dei bambini. Un modo per evitare i soliti affettati e fornire un alimento genuino e casalingo. Le indicazioni, come sempre, sono facilissime. Seguite la ricetta.

Torta salata con Zucchine e Riso di Cotto e Mangiato

Ingredienti

  • 4/5 zucchine (circa 400g)
  • 60 g di riso
  • 2 fogli di pasta sfoglia rotondi
  • 2 uova intere + 1 rosso
  • 75 g di parmigiano grattugiato
  • 1 mezza cipolla bianca
  • Olio extra vergine di oliva
  • sale e pepe q.b.

Preparazione

Per essere abbastanza svelte dovete agire su due fronti. Da una parte, tagliate le zucchine a rondelle e le fate cuocere con un filo di olio extravergine d’oliva, con la cipolla tagliata sottile, sottile e un pizzico di sale. Devono dorarsi, ma non spappolarsi. Dall’altra parte fate cuocere il riso nell’acqua. In realtà, deve essere solo sbollentato, quindi tenetelo a mollo non più di cinque minuti. La cottura verrà ultima con la torta.

Litigare davanti al neonato

I neonati non sono dei bambolotti che ridono, piangono e scherzano. Sono a tutti gli effetti delle persone, con le loro emozioni e una loro sensibilità, molto spiccata. Ecco perché oggi ci tengo a riprendere il tema di ieri, durante il quale abbiamo affrontato i classici litigi davanti i bambini. Abbiamo detto che discutere è umano, quanto normale e che, a volte, può capitare di alzare la voce anche davanti ai figli.

Non siamo delle macchine. Siamo genitori e abbiamo i nostri difetti. È inutile ricercare un modello di perfezione e sperare di arrivarci. È uno sforzo impossibile e dispendioso. È molto più costruttivo cercare di dare il meglio e seguire quelle che sono le regole di buon senso. Nel caso delle litigate, vuol dire darsi dei limiti: non urlare troppo e soprattutto non mancare di rispetto al partner. Stessa cosa vale quando ci sono dei neonati.

Litigare davanti al proprio bambino

Non c’è bisogno di essere una coppia in crisi per lasciarsi andare a qualche litigata (a volte anche furente). Purtroppo stare insieme, gestire una casa, seguire un lavoro e cresce un figlio non sempre sono cose facili e soprattutto compatibili. Calati nel proprio ruolo di madri e padri e uomini e donne d’affare ci si dimentica dei desideri di coppia. È una situazione comune e prima poi tocca tutte le relazioni. Il risultato? Si commette l’errore di discutere davanti ai figli.

È molto complicato trattenersi, anche perché il più delle volte le litigate non sono premeditate, ma scoppiano all’improvviso. Magari ci teniamo dentro per settimane un “rospo” che proprio non siamo riusciti a digerire e all’ennesimo errore o mancanza, eccolo lì che esplode in tutta la sua potenza e nel modo peggiore.

Un vaccino per prevenire sei malattie infettive

I nostri piccoli sono esposti a numerosi pericoli, i primi sono quelli che riguardano la salute. Per questo motivo una delle prime cose che fanno i genitori è interessarsi sui vaccini e ovviamente sui relativi pro e contro.  Presto potrebbe arrivare un nuovo prodotto per tutelare i piccoli da ben sei patologie infettive tipiche dell’infanzia.

La sperimentazione (la fase III) prima ha preso il via negli Stati Uniti, ora è arrivata anche in Europa. Per adesso è in Finlandia. Questi studi servono per verificare l’efficacia nella “immunogenicità e la sicurezza” (questa la definizione tecnica). A dare l’annuncio di questa notizia è stata l’azienda farmaceutica Sanofi Pasteur. Ma quali sono le malattie che da cui dovrebbero essere protetti i bambini?  Troviamo la difterite, il tetano, la pertosse, la poliomielite (poliovirus di tipo 1, 2 e 3) e l’epatite B.

Come curare il colpo di calore nei bambini

Proprio ieri abbiamo parlato, visto le alte temperature degli ultimi giorni, del colpo di calore e di come prevenirlo. I bambini purtroppo sono più deboli degli adulti e spetta a noi metterli al riparo dal caldo. Oggi, facciamo un passo in più e vediamo come si cura questo disturbo. Fate conto che sia una piccola guida per affrontare l’emergenza con lucidità: è difficile stare calmi quando i nostri piccolini non stanno bene, ma dobbiamo assolutamente lavorare a mente lucida.

Abbiamo già detto che il colpo di calore si manifesta con nausea, febbre, mal di testa, brividi, pressione bassa, ma anche crampi e spossatezza. Bisogna riconoscere subito i sintomi e non confonderli con quelli di un’influenza. Ciò che dovrebbe farci insospettire, oltre alle temperature, è che il malessere arriva all’improvviso.

L’igiene intima del bambino

L’igiene delle parti intime dei neonati è una delle cose che più preoccupa i genitori. Vediamo oggi come mantenere puliti i genitali di bambini e bambine e soprattutto come insegnare ai piccoli il senso della pulizia: già, perché anche questa cosa è una questione di educazione. Mamma e papà si accorgeranno fin da subito quanto può essere impegnativo il cambio del pannolino: può avvenire anche sei volte al giorno e deve essere assolutamente seguito da alcune regole per mantenere la zona pulita.

Nel caso di sola pipì, potete rinfrescarlo con un po’ d’acqua e una salviettina igienica, mentre se ha fatto la cacca è bene lavarlo con un prodotto detergente. Mi raccomando fate molta attenzione a non bagnarlo troppo se il moncone ombelicale non è ancora caduto. Vi consiglio di non passarlo sotto l’acqua, ma di usare una morbida spugnetta. Prima di mettere il pannolino poi asciugatelo con molta cura.

Le dita nel naso, come correggere questo vizio?

È davvero un vizio poco carino quello di mettersi le dita nel naso. Ci sono però bambini che esplorano molto serenamente le loro narici, in qualsiasi momento della giornata. Care mamme, non imbarazzatevi perché una cosa molto normale. Purtroppo la buona educazione dice che certi atteggiamenti non dovrebbero essere manifestati in pubblico. Ma come spiegarlo al bambino?

Anche questa cosa fa parte dell’educazione che il genitore, con tanta fatica, deve impartire al piccolo. La cosa fondamentale è non trasformare un gesto istintivo come in qualcosa di proibito, ottenendo così l’esatto opposto. Non è una novità che i piccoli per provocazione facciano il contrario di ciò che viene loro vietato.

Il bambino si tocca spesso il pisellino, perché?

Ci sono dei comportamenti un po’ imbarazzanti per gli adulti, ma per i bambini tutto è lecito e soprattutto spontaneo. Un gesto considerato “poco opportuno” dal galateo è quello di toccarsi il pisellino, soprattutto davanti agli altri. Affronto quest’argomento dopo aver passato un pomeriggio in compagnia di mio nipote (5 anni di vivacità assoluta) e aver ascoltato sua madre ripetere diverse volte: “Togli quella manina da lì”.  Perché questo gesto e così ripetuto?

I motivi possono essere diversi. Prima cosa: un fastidio ai genitali, magari dovuto a una piccola irritazione causata da una mutandina un po’ troppo stretta o dal pannolino (per i più piccoli), altrimenti anche dall’istinto di dover far pipì. Ci sono bambini che pur di non interrompere il gioco, preferiscono tenere lo stimolo. Hanno paura di perdersi un momento magico. È bene quindi premurarsi di capire se il gesto rientra in queste due variabili. Nel primo caso, chiedete al pediatra un consiglio e sicuramente vi darà una pomata o magari è sufficiente cambiare biancheria intima o marca di pannolini, nel secondo invece dovete assolutamente forzare il bimbo ad andare in bagno.

Ricette di Cotto e Mangiato per bambini, torta morbida di marmellata

La crostata è in assoluto la torta più amata dai bambini. È semplice, poco elaborata e dolce il giusto. Inoltre, ci permette di cucinare anche un piatto che non sia esageratamente calorico. Per cambiare, vi voglio consigliare la ricetta di Cotto e Mangiato, la rubrica di cucina di Benedetta Parodi, sulla Torta morbida di marmellata.  Si prepara in pochi gesti (vi ruba davvero solo 30 minuti) e il risultato è eccellente. Prendete una teglia con diametro 20 per ottenere, con le dosi consigliate, il miglior risultato.

Torta morbida di marmellata di Cotto e Mangiato

Ingredienti:

  • 75 g di burro morbido
  • 125 g di zucchero
  • 1 uova
  • 300 g di farina
  • 1 pz di sale
  • marmellata o confettura a piacere
  • 75 g di yogurt
  • ½ bustina lievito

Preparazione:

La prima cosa da fare è preparare la pasta: dovete montare il burro con lo zucchero finché diventa spumoso, aggiungere le uova, lo yogurt, il sale e poi la farina e il lievito. Lavorate con le mani fino a ottenere un panetto. Mettete a riposare  1/3 della pasta e stendete il resto tra due fogli di carta forno con l’aiuto del mattarello. Foderate poi la tortiera.

La qualità nella scuola italiana, il rapporto di Tuttoscuola

La scuola fa sempre tanto discutere le famiglie. I servizi e la qualità continuano ad abbassarsi o è solo una sensazione? Una risposta prova a darla il 2° Rapporto sulla qualità nella scuola, realizzato da Tuttoscuola, il mensile per insegnanti, che fotografa la realtà italiana in generale. La regione con il sistema scolastico più efficiente è il Piemonte, dove vincono la palma d’oro Biella e Torino. In fondo, alla classifica, invece, ci sono le province di Napoli, Catania e Isernia.

Purtroppo ci sono numerosi squilibri e sono ancora tante le falle all’interno della scuola italiana, ma il rapporto è speranzoso: si evince che sussistono le premesse per potenziare e migliorare il sistema d’istruzione del Mezzogiorno, attualmente il più carente.

Intossicazione bambini: le prime cause sono funghi e gas

Sono molto frequenti le intossicazioni tra i bambini italiani. Ma quali possono essere le cause? Hanno tentato di dare una risposta gli esperti intervenuti nei giorni scorsi al convegno nazionale ‘Ischia pediatria e neonatologia’. Secondo i dati presentati durante questo incontro i funghi e il monossido di carbonio sono i principali responsabili.  Purtroppo le  intossicazioni si verificano in cucina quando a causa di aria o dell’acqua della pasta che fuoriesce dalla pentola, si spegna la fiamma ma il gas continua a uscire.

Un altro pericolo sono stufe a kerosene o gli scaldabagni.  I dati su questi incidenti domestici sono davvero spaventosi: ogni anno si contano 6 mila casi  in tutte le fasce d’età, con 124 morti e, stando agli esperti, più sono piccoli i bambini, più sono a rischio. Mi raccomando mamme, fate attenzione in casa a queste dinamiche perché davvero possono creare situazioni molto dannose e difendersi non è facile, perché spesso è inodore.