Come proteggere il bambino dal colpo di calore

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In questi giorni le colonnine di mercurio stanno davvero salendo all’impazzato e l’incubo caldo sta diventando un problema un po’ per tutti. Come sempre a soffrire di più solo le persone più fragili, come gli anziani e i bambini. Cari genitori, bisogna fare attenzione ai colpi di calore, che purtroppo in queste giornate di afa e umidità sono davvero molto comuni. Si manifestano con tachicardia, mal di testa, senso d’inquietudine, ma anche febbre e pressione bassa.

Il motivo? Il corpo non riesce a difendersi dal caldo. Non confondiamolo con la classica insolazione. Il colpo di calore può manifestarsi anche in assenza di sole. Come possiamo aiutare i nostri piccoli a difendersi da questo rischio. Purtroppo i neonati, ma anche i bambini fino a 5 anni, fanno davvero molta fatica ad adattarsi agli sbalzi di temperatura.

La prima cosa da fare è evitare di farli uscire nelle ore più calde. Portateli fuori la mattina presto e il tardo pomeriggio o la sera, quando l’aria (sempre che ci sia) è più frizzantina. In casa, cercate di climatizzare l’ambiente, se avete il condizionatore, altrimenti cercando di creare piccole correnti per rinfrescare, magari facendo ombra con le tapparelle. Se avete un ventilatore, usatelo per muovere l’aria, ma mi raccomando, non deve mai essere puntato sul bambino.

Poi bisogna cercare di idratarlo il più possibile. Fatelo quindi bere, acqua, anche se non ve la chiede: provate a insistere. Nel corso della giornata, tenete controllata la temperatura del corpo, misurando – soprattutto ai neonati – la febbre. Per rinfrescarlo, potete nei momenti di massimo calore fare delle spugnature o se è più grandicello obbligarlo a una doccina tiepida in più durante il corso della giornata. Infine, ultima raccomandazione. Controllate la temperatura dell’auto prima di far salire i bambini: se è incandescente, rinfrescatela e aspettate a mettervi in viaggio. Infine, non lasciate mai i bambini in macchina da soli.

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