La dermatite atopica nei bambini

dermatite atopica

La dermatite atopica, o eczema, è un’infiammazione della pelle che fa la propria comparsa fra i tre e i sei mesi di vita, in bambini che presentano una predisposizione ereditaria, a causa del contatto con sostanze per loro irritanti o allergie. Al suo esordio la dermatite si presenta su guance, collo e torace per poi concentrarsi nella zona intorno agli occhi e sulle orecchie e sul corpo a livello delle pieghe delle articolazioni (ginocchia, polsi e gomiti).

Le porzioni di pelle interessate si presentano arrossate, indurite e secche. Talvolta possono anche essere presenti delle secrezioni e, purtroppo per il piccolo, il prurito è intenso. La dermatite atopica è un disturbo cronico che però presenta dei momenti di remissione spontanea soprattutto durante i mesi più caldi, e comincia a migliorare dopo i due anni.

Nel caso il vostro bimbo ne sia affetto, è fondamentale che il pediatra prescriva le terapie adeguate a far regredire l’infiammazione e ad attenuare i sintomi, ma voi stessi potete adottare alcuni comportamenti utili a ridimensionare il problema:

La guida della gravidanza: 15esima settimana

15settimane-itaLA QUINDICESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Siamo alla quindicesima settimana e probabilmente stai decidendo assieme a tuo marito se eseguire l’amniocentesi, è una decisione complessa da prendere in pieno accordo con il tuo partner, informatevi con calma e scegliete un centro che vi ispiri fiducia e che garantisca tutte le precauzioni del caso.

In questo periodo potresti avere dei problemi di congestione nasale dovuta sia ai livelli ormonali che all’aumento del volume del sangue nel tuo corpo. Ti sembrerà solo di essere perennemente raffreddata. Questa condizione viene chiamata rinite gestazionale.

Tagesmutter, ovvero la Casa Nido

tagesmutter

Qualche giorno fa vi abbiamo parlato del micronido come alternativa all’asilo tradizionale; oggi vi proponiamo un’altra soluzione, cioè quella offerta dalle tagesmutter. Tagesmutter è una parola che viene dal tedesco che significa “mamme di giorno” e che indica un servizio che una mamma, o una baby sitter di professione, dopo aver seguito dei corsi organizzati dai Comuni, offre per accudire ed allevare bambini di un’età compresa tra gli 0 e i 6 anni.

Il servizio, che in Italia prende il nome di Casa Nido, viene offerto presso l’abitazione della mamma che lo fornisce; l’orario nel quale la mamma si occuperà del bambino è molto flessibile, perché saranno i genitori del piccolo a decidere per quanto tempo resterà presso la Casa Nido, che tra l’altro, ha il vantaggio di essere molto vantaggiosa a livello economico rispetto ad un asilo tradizionale.

Le normative relative alla Casa Nido variano a seconda dei Comuni, ma in linea di massima sono richiesti 4 mq di spazio a bambino e un numero massimo di 5 piccoli frequentanti.

Nuove norme sicurezza culle

culla norme sicurezza In questo articolo vi abbiamo parlato di quanto sia importante per la salute del bambino l’acquisto della culla giusta.

Adesso vogliamo rendervi partecipi di una notizia che si spera possa riuscire a porre un freno ai tanti (si parla di circa 8000 all’anno) incidenti che mettono in serio pericolo la vita dei bambini durante il sonno. Niente più copertine che scaldano troppo o materassi della misura sbagliata: sono infatti in arrivo nuovi standard UE pensati proprio per la sicurezza dei più piccoli mentre dormono.

Lettini, materassi &Co. sono fra gli oggetti più pericolosi per i bambini; pensate che nel periodo 2005-2007, sono stati circa 17.000 gli incidenti capitati ai bambini nel sonno proprio a causa di prodotti che non rispettavano alcuna norma, perchè, almeno fino a questo momento, non ce n’erano.

La stitichezza in gravidanza, come combatterla

dolori gravidanzaLa stitichezza è uno dei tanti disturbi tipici della gravidanza ed è causata principalmente dalle modificazioni ormonali che si verificano durante i nove mesi. Il progesterone infatti ha un effetto rilassante in particolare sull’area dell’apparato riproduttivo ma il suo influsso agisce su gran parte della muscolatura del corpo compresa la giunzione gastroesofagea (reflusso, bruciori, acidità di stomaco), la muscolatura intestinale (stitichezza) e quella involontaria che riveste le pareti dei vasi (vene varicose, ritenzione idrica, emorroidi). Il progesterone infatti diminuisce la peristalsi e provoca l’emissioni di feci dure e disidratate.

La stitichezza è un fenomeno che di solito compare all’inizio della gravidanza e peggiora via via che ci si avvicina al momento del parto. Dalle prime settimane in cui il problema è prettamente ormonale si passa al terzo-quarto mese in cui ad aggravare la situazione arriva l’accrescimento dell’utero che costituisce un ulteriore ostacolo al passaggio delle feci. Nell’ultimo trimestre di gravidanza invece l’aumento dei livelli circolanti di aldosterone rappresenta un nuovo e prezioso alleato della stitichezza. Quest’ormone aumenta infatti l’assorbimento di liquidi ed elettroliti, rallentando ulteriormente il transito intestinale.

Crampi in gravidanza, un innocuo fastidio

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Se siete al settimo-ottavo mese di gravidanza e ultimamente vi capita piuttosto spesso di svegliarvi nel bel mezzo della notte in preda a dolori lancinanti ai piedi o ai polpacci non preoccupatevi. Molto probabilmente si tratta di semplici crampi muscolari che di certo non hanno nulla a che vedere con la salute vostra e del vostro bambino.

I crampi rappresentano infatti delle contrazioni improvvise e involontarie dei muscoli e purtroppo fanno parte di quei piccoli disturbi accusati dalle donne in gravidanza nella gran parte dei casi innocui, seppure fastidiosi. Sono piuttosto frequenti proprio a partire dal settimo mese e durante tutto il terzo trimestre. Si manifestano in genere al livello di piedi, polpacci e cosce e, come già detto, fanno la loro comparsa durante il sonno.

Si presume che i crampi in gravidanza siano dovuti alle inevitabili modificazioni della circolazione venosa o a squilibri di alcuni sali minerali quali calcio, potassio e magnesio, più frequenti durante i mesi estivi, cui può aggiungersi la stanchezza dovuta allo stato avanzato della gestazione. In ogni caso, si tratta comunque di un avvenimento che per quanto sgradevole e doloroso non deve preoccupare la futura mamma.

La guida della gravidanza: 14esima settimana

14settimaneLA QUATTORDICESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Ormai sei entrata nel quarto mese ma il tuo pensiero fisso riguarda il tempo che ti separa dal conoscere il tuo piccolo. La notte dormi poco, infatti ti dividi tra il bagno, devi sempre fare la pipì, e il letto dove ti giri e ti rigiri in preda ad ogni tipo di pensiero. La sera prima di andare a letto cerca di mangiare leggero e magari preparati una buona camomilla ti aiuterà a riposare meglio.

Forse in questi giorni comunicherai al tuo datore di lavoro che aspetti un bambino, ma continuerai a lavorare fino al settimo mese di gravidanza se le tue condizioni di salute te lo permetteranno.

Inserimento all’asilo nido: come affrontare questo delicato momento

inserimento all'asilo nido

Il momento dell’inserimento del bambino all’asilo nido è piuttosto delicato perché è la prima occasione in cui il piccolo si stacca dalla mamma e “affronta il mondo” da solo. Per questo, il nido deve essere un ambiente che consenta al bambino di fare delle esperienze che lo aiutino sia nella crescita emotiva che in quella intellettuale.

L’inserimento all’asilo nido deve avvenire con gradualità e in un ambiente che lo faccia sentire a casa e che non crei un distacco troppo eccessivo con quello famigliare; per questo viene richiesta la collaborazione da parte dei genitori e gli inserimenti vengono fatti a piccoli gruppi. I primi giorni al nido avvengono con la presenza di un genitore, che accompagna il piccolo e vive con lui i momenti nuovi , in modo da infondergli fiducia e sicurezza; poi, dopo qualche tempo si allontanerà ma non per molto, in modo da non spaventare il piccolo. L’ultimo passo è determinato dalle educatrici, che in base al comportamento del bambino, sapranno individuare qual è il momento più opportuno per far iniziare al piccolo la frequentazione completa dell’asilo.

I bambini vivono come un momento di crisi il passaggio dalla rassicurante situazione domestica a quella estranea di un ambiente nuovo, ma dopo un comprensibile momento iniziale di smarrimento, se il bambino si sentirà “al sicuro”, tutte le paure svaniranno.

La pillola anticoncezionale

pillola anticoncezionale

Partiamo da una semplice quanto importante definizione. La pillola anticoncezionale è un farmaco composto da sostanze simili agli ormoni che vengono prodotti in modo naturale dalla donna; queste sostanze sono in grado di bloccare l’ovulazione nel corpo della donna. La pillola, inventata negli anni ’60 grazie al Dottor Pincus, uno scienziato americano, nel corso degli anni è stata migliorata sia da un punto di vista della qualità che di quantità degli ormoni in essa contenuta. In particolare quelle di ultima generazione sono a basso dosaggio ormanale, tanto è  che già dopo 24 nell’organismo non ve n’è più traccia.

Purtroppo anche in questo caso le italiane dimostrano di essere poco informate e soprattutto molto distratte. Perché? Secondo un recente sondaggio, sebbene la pillola venga usata dal 28% delle italiane come metodo contraccettivo, solamente 1 su 10 non la dimentica. Le restanti appunto o la dimenticano o la prendono ad orari diversi.  questo proposito, non dimentichiamoci che andrebbe presa all’incirca alla stessa ora.

Inglesina Zippy Free System, la novità del 2010

zippyInglesina Zippy Free System, finalmente è arrivato il sistema modulare che mancava. Reversibile, pratico, colorato ed elegante, il sogno di ogni mamma che si rispetti. E’ una delle novità Inglesina per il 2010 ed è l’erede del vecchio sistema Zippy, la sua caratteristica principale è la reversibilità del passeggino infatti puoi scegliere come posizionare il tuo piccolo, se assecondare la sua curiosità e fargli sbirciare la strada oppure se metterlo con il viso rivolto a te in modo da poter giocare con lui e controllare cosa sta facendo.

Inglesina Zippy Free System è la scelta che fa per te. Culla, passeggino e seggiolino auto in un’unica soluzione da fissare velocemente e senza fatica sul suo telaio ad ombrello dalla linea pulita ed accattivante, con meccanismo di chiusura ed apertura con una mano ed un solo movimento e sistema di aggancio Easy Clip.

La translucenza nucale

translucenza nucale

Con il termine translucenza nucale (Nucal Transluncency, NT) si indica una raccolta di liquido presente nella nuca del feto durante il primo trimestre di gravidanza indagabile mediante una ecografia eseguita da un medico competente e attraverso l’uso di un apparecchio di potenza adeguata. L’esame della translucenza nucale ha assunto negli ultimi anni una grande importanza poichè talvolta un suo aumento di volume è legato a patologie cromosomiche quali la Sindrome di Down e la trisomia 18.

Più precisamente, lo studio della translucenza nucale si è sviluppato come metodo di indagine non invasivo per l’individuazione della Sindrome di Down, anomalia cromosomica nota anche come trisomia 21, nel feto. Molti feti affetti da questa patologia presentano infatti un aumento del volume della translucenza nucale,  aumento che comunque può verificarsi anche in presenza di anomalie congenite non cromosomiche, come quelle cardiache.

La guida della gravidanza: 13esima settimana

13weekspregnantLA TREDICESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Benvenuta nel secondo trimestre della tua gravidanza, ora si che si ragiona, ti senti meglio e finalmente vedi solo i lati migliori del tuo stato. Sicuramente stai pensando di cominciare a comprare qualche abito premaman visto che quei jeans che tanto ti piacevano ora ti sembrano un’arma di tortura.

Inizia a documentarti e a pianificare le visite e gli esami da fare durante la gravidanza infatti se deciderai di prendere gli appuntamenti attraverso il Sistema Sanitario Nazionale è bene effettuare le prenotazioni con largo anticipo altrimenti potrebbe capitare che ti diano appuntamento dopo il termine della gravidanza.

Il micronido, ossia l’alternativa al classico asilo nido

micronido

Il micronido è un asilo nido simile a quello tradizionale soltanto di dimensioni più ridotte, che può accogliere al massimo 10 bambini di un’età compresa tra 0 e 3 anni.  I micronidi sono regolamentati dalle Asl di appartenenza che devono valutare, per prima cosa, l’idoneità dei locali nei quali verranno ospitati i bambini, anche se essi sono di meno rispetto a quelli di un nido tradizionale.

I locali che obbligatoriamente dovranno essere presenti nel micronido sono: una stanza dedicata all’accoglienza, la mensa, la sala dei giochi, la sala in cui bambini potranno riposare e due bagni, uno per i bambini e uno per le maestre; requisito indispensabile del micronido è che il personale che il personale che si occupa dei bambini sia in possesso della qualifica di educatore professionista.

Dal punto di vista didattico, i programmi dei micronidi non sono diversi da quelli degli asili nido tradizionali, però i vantaggi di affidare il proprio bimbo ad una struttura del genere sono diversi; innanzi tutto, gli educatori, dovendosi occupare di meno bambini, potranno seguirli con maggiore cura ed attenzione, e poi, essendo di solito gestito in prima persona da chi lo avvia, è in grado di offrire rette molto più competitive rispetto ai classici nidi.

I pannolini lavabili: perchè acquistarli

pannolini lavabili

All’interno di questo articolo abbiamo già avuto modo di parlare, almeno in parte, dei pannolini lavabili e di come rappresentino un’ottima soluzione per combattere le dermatiti da pannolino. Infatti, se da una parte i tradizionali pannolini usa e getta, che nella maggior parte dei casi contengono sostanze chimiche aiutano a mantenere il bambino asciutto possono causare fastidiose irritazioni soprattutto se il piccolo viene lasciato per molto tempo con lo stesso pannolino. Con i pannolini lavabili invece il sederino dei bambini non resta a contatto né con la plastica né con altre sostanze chimiche.

Restando in tema salute alcuni medici stanno ipotizzando una specie di correlazione tra uso dei pannolini usa e getta e crescita della sterilità nei maschi. Perché? Il pannolino usa e getta farebbe aumentare la temperatura scrotale e proprio l’aumento di questa temperatura viene considerata come una delle cause di deterioramento dello sperma.

Scegliere i pannolini lavabili significa anche aiutare l’ambiente; quasi tutti i pannolini usa e getta non sono riciclabili e secondo recenti statistiche rappresentano il 5% dei rifiuti urbani. Infine c’è da considerare l’aspetto economico: scegliere i pannolini lavabili vuol dire risparmiare circa 800 euro in anno.