Malattie esantematiche, rosolia e scarlattina

rosolia e scarlattina

Dopo aver visto insieme a voi Quinta e Sesta malattia, Morbillo e Varicella, continua la nostra breve carrellata sulle malattie esantematiche infantili; oggi vi parleremo infatti di Rosolia e Scarlattina; la prima è una malattia piuttosto comune e innocua per la quale è attualmente disponibile anche il vaccino, la seconda è più rara e necessita di una tempestiva terapia antibiotica per scongiurare l’insorgenza di complicanze come malattie reumatiche.

Rosolia

La rosolia ha un tempo di incubazione di 14-21 giorni; il bambino è contagioso da quattro giorni prima a sette giorni dopo la comparsa dell’esantema. Riconoscere la rosolia è un pò più difficile di quanto non avvenga per altre malattie esantematiche come varicella e morbillo: può cominciare infatti con un raffreddore molto lieve non accompagnato da malessere particolare seguito, uno-due giorni dopo, dalla comparsa degli esantemi rosa di piccole dimensioni; le ghiandole del collo e dietro la nuca possono presentarsi un pò ingrossate. Se il bambino ha la rosolia dategli da bere molta acqua e tenetelo lontano da donne in gravidanza che non abbiano avuto la rosolia.

Bruciore di stomaco in gravidanza: come combatterlo con l’alimentazione

bruciore di stomaco in gravidanza

Nell’ultimo trimestre di gravidanza si possono presentare dei fastidiosi disturbi come il bruciore di stomaco, la sensazione di acidità e problemi digestivi; questi dolori, pur essendo molto sgradevoli non devono preoccupare la futura mamma perché sono legati ai cambiamenti ormonali e alla presenza del bambino che occupa sempre più spazio all’interno del pancione, e che quindi, dopo il parto svaniranno.

Il bruciore allo stomaco e la sensazione di acidità sono dovuti all’aumento di progesterone prodotto in grande quantità dalla placenta, un ormone che favorisce un generale rilassamento muscolare che influisce anche sulla digestione; il progesterone, inoltre, rende più elastico l’utero, in modo da farlo adattare al percorso di crescita del bambino, e fa allentare il tessuto muscolare del quale sono costituiti gli organi dell’apparato digerente, provocando una digestione più lenta e difficile.

Per cercare di convivere con questi disturbi fino alla fine della gravidanza, la futura mamma deve cercare di modificare alcuni comportamenti alimentari; innanzi tutto preferite la frutta facilmente digeribile, come le banane, le mele e le pere; lo stesso consiglio vale anche per le verdure, e quindi scegliete quelle a foglia verde, come le bietole e gli spinaci, e poi le zucchine, le carote e le patate.

Il calo fisiologico: come e perché

calo-fisiologicoOrmai hai partorito e il tuo compito principale ora è quello di nutrire il tuo cucciolo. Le ore subito dopo la nascita sono impegnative, sei stanca e cominci a pensare a quando arriverà la montata lattea e soprattutto se arriverà. E’ normale avere queste preoccupazioni soprattutto pensando al famoso calo fisiologico che avviene in tutti i neonati.

Nel nostro paese la media di peso alla nascita è di circa 3300 grammi, ma viene considerato normale un peso che vada dai 2500 ai 4000 grammi, ovviamente nei primi tre giorni di vita tuo figlio dovrà adeguarsi alla vita fuori dell’utero e questo assieme al fatto che tu ancora non hai il latte provoca il cosiddetto calo fisiologico, un calo ponderale che per essere normale non deve superare il 10% del peso del bambino. Se tuo figlio pesa 3000 grammi potrebbe essere dimesso a 2700 grammi.

Creme e giocattoli mettono a rischio la mascolinità dei bambini

bambino demascolinizzato

E’stato stillato da parte dell’UE un rapporto di 327 pagine, in cui si evince che a causa di zoccoli, creme solari e lozioni varie composte da agenti chimici anti-ormoni androgeni i bambini di due anni sarebbero demascolinizzati.
Questi oggetti metterebbero quindi in “pericolo” l’identità sessuale dei più piccoli arrivando a danneggiare il loro equilibrio ormonale.

Questo rapporto, che è stato presentato al Departement of Enviroment, Food and Rural Affairs (Defra) è nato da uno studio svolto in Danimarca dal ministero dell’Ambiente da titolo “Indagine sull’esposizione di bambini dell’età di due anni alle sostanze chimiche dei prodotti domestici”.

La guida della gravidanza: 36esima settimana

36-settimana-gravidanzaLA TRENTASEIESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Siamo alla trentaseiesima settimana e ormai il traguardo è davvero vicino, chissà se anche tu come molte altre donne sentirai la mancanza del pancione. Di certo non ti mancheranno le nausee, la stitichezza o il gonfiore alle gambe. Hai ritirato la carrozzina dal negozio? Hai impacchettato i completini che ti hanno detto di portare in ospedale? In questi giorni dovrai essere molto attenta ad organizzare tutto ciò che manca e a ricontrollare se tutto è a posto.

Sai che negli ospedali esiste il Lactarium, una specie di banca del latte materno che raccoglie il latte dalle mamme che ne hanno in abbondanza e lo distribuisce ai bimbi prematuri o comunque a quelli che non possono essere allattati al seno. Informati potresti aderire anche tu a questa bella iniziativa.

Il parto operativo: l’uso del forcipe e della ventosa

forcipe-ventosaQuante volte hai sentito parlare di racconti del parto e ti sei chiesta cosa fossero il forcipe e la ventosa? Oggi ti parlerò di un caso particolare in cui il parto si arresta poprio durante il suo momento finale, la fase espulsiva, un’evenienza abbastanza comune dovuta a diverse cause. Una volta raggiunta la dilatazione completa può infatti avvenire che tu abbia delle contrazioni troppo deboli per permettere l’espulsione del bambino oppure che la somministrazione dell’anestesia epidurale abbia provocato una fase di stallo. A volte il parto invece si potrebbe interrompere a causa della tua stanchezza. Questa interruzione nella dinamica del parto non permette alla testa del piccolo di scendere e non ti permette di spingere in maniera adeguata.

Malattie esantematiche, varicella e morbillo

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Dopo avervi descritto la Quinta e Sesta malattia, vediamo oggi ancora due delle malattie esantematiche che colpiscono più comunemente i bambini: Varicella e Morbillo. Si tratta però di patologie contro le quali esistono delle vaccinazioni (non sempre obbligatorie) quindi se vostro figlio è stato vaccinato il rischio di contrarle naturalmente non sussiste. Se invece il bambino non si è sottoposto al vaccino vi sarà utile conoscerne le caratteristiche generali in modo da riconoscerle e intervenire in maniera adeguata.

Varicella

La varicella ha un tempo di incubazione di 14-21 giorni; il bambino è contagioso da due giorni prima a cinque giorni dopo dalla comparsa delle vescicole. La malattia si manifesta con una leggera febbre e uno stato di malessere generale contestualmente alla comparsa degli esantemi pruriginosi; questi all’inizio sono di colore rosso e nel giro di qualche giorno si trasformano in vescicole piene di liquido che cadono da sole una volta che si sono seccate e non lasciano cicatrici ( a meno che non si infettino, motivo per cui è fondamentale non toccarle). Se il vostro bimbo ha la varicella consultate il pediatra per accertarvi che si tratti davvero di questo, quindi somministrate molti liquidi. Naturalmente non mandate il piccolo a scuola ed evitate che stia in contatto con donne in gravidanza che non abbiano avuto la varicella.

Alimentazione del bambino: quando offrirgli le verdure

svezzamento e verdure

Le verdure sono molto importanti per la crescita del bambino perché contengono delle sostanze indispensabili per l’organismo; possiedono poche calorie, non appesantiscono l’apparato digerente del piccolo, favoriscono la regolarità dell’intestino, e in più saziano molto, quindi possono essere tranquillamente inserite nelle prime pappe.

Le verdure contengono molte fibre utili per combattere la stitichezza, ma state attente a non esagerare perché al di sotto dei 10 mesi potrebbero irritare l’intestino del bambino causando dolorosi mal di pancia.

Gli ortaggi, oltre alle fibre, contengono anche tante vitamine utili per lo sviluppo del vostro bambino, come la vitamina C che rafforza le difese dell’organismo, e che è contenuta nelle verdure di colore rosso, e le vitamine del gruppo B, che custodiscono i tessuti dell’organismo e disciplinano le attività del sistema nervoso; tra gli ortaggi che le contengono ci sono i broccoli, i finocchi e i cavolfiori. Oltre a fibre e vitamine, le verdure contengono minerali utili per la crescita del bambino, come il magnesio, il ferro e il potassio.

I cuscini per l’allattamento

Boppy

Sono sempre più numerosi gli oggetti in commercio destinati ad aiutare le neomamme. E’ il caso delle diverse aziende dedite ad esempio alla produzione di utilissimi cuscini per lallattamento; proprio così dei comodi appoggi per far sì che quello dell’allattamento possa essere un momento rilassante sia per la mamma che per il piccolo.
Vediamone qualcuno che potete acquistare direttamente on line:

– Su Cose da Bimbi potete trovare “Ciambellotto”, un cuscino realizzato in maniera artigianale ricorrendo solamente a materiali naturali come cotone e pula di farro. Il cuscinio è disponibile in 3 diverse versioni: Morbidello che può essere usato anche durante la gravidanza in quanto può aiutarti a sostenere la pancia e come sostegno quando il bimbo cresce ma non è ancora in grado di stare seduto da solo, Classic ideale per chi desidera diverse fantasie intercambiabili e Easy, un ottimo prodotto dal prezzo contenuto.

La guida della gravidanza: 35esima settimana

35-settimane-gravidanzaLA TRENTACINQUESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Questo è il tuo primo bambino e ora che sei nella trentacinquesima settimana ti ritrovi a pensare come ti comporterai il giorno del parto, se sarà facile oppure no, se durerà poco tempo oppure se il travaglio sarà lungo e doloroso. Ma vedrai che non ti fermerai a queste domande, potrai fantasticare sul fatto sei sarai un bravo genitore e se sarai in grado di prendere le tante decisioni importanti che lo riguarderanno nel corso della sua vita.

Ora è il momento di ricontrollare la valigia dell’ospedale e di pianificare la gestione della casa e magari del tuo cane nei giorni in cui sarai ricoverata. Preparati una lista di domande da porre al tuo ginecologo, sicuramente avrai tantissimi dubbi sulle varie fasi del parto ed è bene che arrivi a quel giorno con le idee chiare e senza troppe ansie inutili.

L’ultima fase del parto: il secondamento

secondamento-espulsione-placentaIn questi ultimi giorni ti ho parlato della fase dilatativa e della fase espulsiva del parto, in realtà c’è una terza parte, il secondamento, che spesso viene posta in secondo piano perchè avviene quando il tuo bimbo è già venuto al mondo. Una volta uscito il bambino, mentre lo coccoli e lo tieni tra le braccia, l’ostetrica si preoccuperà di verificare l’espulsione della placenta e degli annessi fetali, una procedura che di solito richiede circa venti minuti, ma che può durare anche un’ora. A volte può accadere che la placenta e il cordone ombelicale,  elementi che per nove mesi hanno nutrito e garantito il benessere e lo sviluppo del tuo cucciolo, vengano espulsi senza neppure tu te ne renda conto, a volte invece può servire l’aiuto dell’ostetrica e di qualche piccola spinta.

Dopo aver dato alla luce il tuo bambino la placenta si distacca dalla parete uterina, prima attraversa la cervice uterina e poi viene espulsa dalla vagina, l’ostetrica in questo momento potrebbe anche facilitare l’espulsione tirando leggermente il cordone ombelicale. In questa fase è molto importante che l’ostetrica controlli la placenta per verificare che sia integra e che non siano rimaste delle parti all’interno dell’utero, in questo caso potresti essere soggetta a emorragie oppure potresti aver bisogno di un raschiamento da effettuare alla visita di controllo.

Le vaccinazioni del bambino, perchè alcuni movimenti sono contrari?

vaccinazioni infantili opinioni contrarie

Come sapete, esistono nel nostro paese diversi movimenti di opinione contrari alle vaccinazioni infantili, anche a quelle obbligatorie. Spesso a farne parte sono gruppi di genitori organizzati che consigliano di non vaccinare i propri figli ritenendo che la pratica vaccinale sia spesso alla base di gravi complicanze e patologie infantili. Non è nostra intenzione esprimerci in questa sede sulla fondatezza di tali opinioni; piuttosto vogliamo fare il punto su quali siano effettivamente i rischi della vaccinazione per cercare di capire, insieme a voi, se questi siano realmente maggiori dei benefici che questa può apportare.

Gli esperti infatti non negano che i vaccini comportino dei rischi: complicanze come le convulsioni febbrili possono insorgere in rari casi a seguito del vaccino contro difterite-tetano-pertosse e di quello contro morbillo-parotite-rosolia (1 su 1000 vaccinati), ma non sono più frequenti che in qualunque altro momento della vita del piccolo; inoltre per i bambini che hanno il morbillo (che non sono quindi stati vaccinati contro la malattia) il rischio di insorgenza di convulsioni febbrili è 10 volte superiore.

SmarTest: la nuova tecnica non invasiva per sapere se il bambino sarà sano

SmarTest

Sapere se il proprio bambino nascerà sano è il desiderio legittimo di tutti genitori; oggi la scienza dispone di tecniche che, pur offrendo un responso sicuro, possono mettere a rischio la gravidanza, in quanto sono considerati test invasivi. Per rimediare ai limiti di questo tipo di tecniche, alcuni ricercatori di Catania hanno messo a punto un test sicuro ed affidabile che si effettua su un campione di sangue prelevato alla mamma; questo test è stato brevettato con il nome di SmarTest, ovvero Simple, maternal, antenatal, rapid test.

I test che permettono di sapere lo stato di salute del feto si dividono in due categorie: quelli cosiddetti invasivi e quello di screening; al primo gruppo appartengono l’amniocentesi e la villocentesi, che vengono effettuati prelevando con un ago delle sostanze contenute nell’ambiente uterino.

Alla categoria dei test di screening fanno parte gli esami diagnostici che si effettuano prelevando del sangue venoso dalla mamma, per individuare particolari sostanze che in caso di malattie cromosomiche si presentano in quantità elevate. Questi esami hanno il pregio di non comportare nessun rischio per la gravidanza, ma non sono in grado di garantire risultati sicuri al 100%.

Nati prematuri a maggiore rischio disturbi psichici

bambino nato prematuroIeri vi abbiamo parlato dei bambini nati prematuri ed oggi vogliamo riportarvi i risultati di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma, in Svezia e che ha a che vedere proprio con i bambini prematuri. Sembrerebbe che i nati prematuri da adolescenti e da adulti hanno maggiori probabilità di disturbi psichici; per arrivare a questo risultato hanno esaminato più di 545.000 individui (nel periodo 1987-2002) nati in Svezia tra il 1973 e il 1979.