Il sesso in gravidanza

sesso in gravidanzaSesso e gravidanza: un argomento molto delicato ed estremamente soggettivo. Anzitutto: si può fare sesso in gravidanza? La risposta almeno in linea generale è sì e può anche essere qualcosa di molto piacevole. Tuttavia è bene ricordare che in determinate situazioni che possono mettere in pericolo la salute del feto sarebbe opportuno evitare di avere rapporti sessuali nei nove mesi di gravidanza.
Quali sono queste situazioni? Ad esempio quelle in cui è stata diagnosticata placenta previa, oppure se sono presenti evidenti minacce di aborto o parto prematuro ma anche nel caso in cui fosse presente un’infezione.
Per tutti gli altri? Il sesso si può fare tranquillamente. E qui mi rivolgo ai futuri papà che temono di fare male al feto: niente paura, i piccoli si trovano all’interno di un involucro e non percepiranno alcun tipo di dolore. E soprattutto l’organo maschile non arriverà mai a contatto con il feto.

Come spiegare il Natale ai bambini

 

spiegare il Natale ai bambini

Nel Natale i bambini svolgono un ruolo molto importante, e non per i regali e le feste, ma soprattutto perché la tradizione religiosa mette al centro del mondo un bambino, ovvero Gesù, che nasce per salvare il mondo; non solo nella religione cristiana i bambini sono importanti: ad esempio nel Buddismo il Dalai Lama si reincarna proprio in un bambino.

Spiegare ai più piccoli il vero significato del Natale e la storia di Maria, Giuseppe e di Gesù Bambino che nasce in una grotta non è semplice, ma si può attualizzarla dicendo che ancora adesso ci sono famiglie molto povere che sono costrette a fuggire con i loro figli e a lasciare la loro terra spesso piena di miseria, guerra e povertà.

Al di là del significato religioso, che nel Natale dovrebbe rimanere quello primario, nella nostra cultura le festività natalizie e dell’Epifania sono legate alle figure di Babbo Natale e della Befana, due personaggi nei quali i bambini ripongono grandi aspettative: scrivono loro delle lettere e sperano di ricevere i regali richiesti.

Ikea richiama i seggioloni Leopard

leopard_247x247Navigando in rete mi sono trovata davanti ad una richiesta di restituzione prodotti di Ikea, visto che ormai in molte delle case ci sono prodotti di questo marchio, mi sono sentita in dovere di riportarvi questo richiamo che riguarda un prodotto per la puericultura. L’oggetto in questione è il seggiolone Leopard, un seggiolone moderno e di design che ha mostrato di non essere pienamente sicuro per i nostri bambini.
Riporto il comunicato preso sul sito di Ikea

Bambini iperattivi, quando si può parlare di disturbo?

iperattività

La sindrome di iperattività infantile, nota anche con il nome di sindrome ipercinetica o disturbo dell’attenzione e dell’iperattività è un disturbo dell’infanzia del quale si sente parlare sempre più spesso; sebbene i suoi segni siano già presenti sin dai primi mesi di vita, alla diagnosi si perviene di solito al momento in cui il bambino fa il proprio ingresso a scuola: il deficit attentivo infatti, unito al comportamento impulsivo e, talvolta, aggressivo, di questi bambini si rende più evidente a causa sia delle difficoltà relazionali con i coetanei che dei problemi di gestione e contenimento incontrati dagli insegnanti.

In particolare, il disturbo dell’attenzione e dell’iperattività, nel suo aspetto dirompente si manifesta soprattutto nei maschi mentre nelle femmine sembrano prevalere le difficoltà attentive. Attualmente si ritiene che alla sua origine vi siano cause di natura neurobiologica (legate al funzionamento della corteccia pre-frontale) sulle quali vanno ad agire determinanti di tipo ambientale; in altre parole se è vero che questi bambini presentano una sorta di malfunzionamento dei neurotrasmettitori che regolano alcune funzioni coinvolte nel disturbo (motricità e controllo degli impulsi) è anche vero che il contesto familiare e scolastico nel quale il bambino cresce può far molto per acuire o, al contrario, placare l’intensità dei sintomi.

La chetosi nel bambino, ovvero la presenza di acetone nel sangue

chetosi nel bambino

Un disturbo tipico dell’infanzia è l’acetonemia o chetosi, chiamato comunemente acetone, un disagio caratterizzato da una disfunzione del metabolismo che si verifica quando l’organismo brucia i grassi una volta che sono finiti gli zuccheri. La combustione dei grassi produce l’acetone, una sostanza che in questo caso si accumula e diventa tossica; l’acetone non è una malattia in sé per sé, bensì è il sintomo di qualche altro disturbo, in genere alimentare, che si sta sviluppando nel bambino.

L’acetone di solito è provocato da squilibri alimentari, come ad esempio l’assunzione di troppi grassi da parte del bambino, ma in alcuni casi può essere dovuto a sforzi fisici eccessivi. La presenza di acetone nel sangue si può individuare dall’alito che odora di frutta matura, e dall’esistenza di altri sintomi, come vomito, mal di pancia, lingua patinata di colore giallo-bianco, occhiaie e mucose disidratate.

L’allattamento misto, con aggiunta di latte artificiale

allattamento-mistoOggi ho deciso di parlarti del cosiddetto allattamento misto, ciòè l’integrazione di latte artificiale dopo le poppate di latte materno. Questo è un argomento un pò spinoso da trattare, infatti ci sono mamme che non vogliono assolutamente dare la famosa aggiunta al loro piccolo e altre invece che non si creano alcun problema, io sinceramente credo che ci siano casi in cui l’integrazione sia necessaria e possa essere fatta senza provare sensi di colpa per aver privato il piccolo del nostro latte.

Personalmente ho avuto delle esperienze abbastanza catastrofiche con l’allattamento al seno, i mei figli piangevano mentre mangiavano e la quantità di latte non era mai abbastanza, a volte ho tenuto duro, altre volte mi sono detta che non potevo impazzire e che il mio nervosismo avrebbe solo nuociuto ai miei bambini. Ma veniamo al dunque, sulle confezioni di latte artificiale leggiamo questa frase

il latte materno è l’alimento ideale per il lattante. Qualora l’allattamento al seno non sia sufficiente o possibile, dietro parere del pediatra, si può ricorrere ad un latte formulato. L’alimentazione con il solo latte non è sufficiente dopo il 6° mese di vita.

Pillole anticoncezionali: attenzione a quelle da poco sul mercato

pillola anticoncezionale

All’interno di questo articolo vi ho parlato della pillola anticoncezionale soffermandomi in modo particolare sulla pillola Klaira ossia la pillola biologica e la pillola Yaz che ha una duplice azione: contraccettiva e anti sindrome-premestruale.

Proprio la pillola Yaz insieme a quelle chiamate Yasmin e Yasminelle secondo quanto contenuto all’interno del sito Altroconsumo sarebbero pericolose per la salute. Altroconsumo ne parla perché l’autorevole British Medical Journal ha dedicato ampio spazio proprio alla pericolosità di queste pillole arrivate da poco sul mercato.
Eppure sono proprio queste pillole quelle che maggiormente vengono prescritte a discapito di quelle più vecchie e a questo punto più sicure.

Crescere nel verde, arriva l’agriasilo

agriasilo

Credo sia il sogno di ogni mamma quello di vedere i propri figli crescere in un luogo immerso nel verde, a contatto con la natura e con i coetanei; un sogno che per molte mamme sembra destinato a diventare una splendida realtà. Sono sempre più numerosi infatti, soprattutto nel nord della penisola, i cosiddetti agriasili veri e propri asili nido ospitati presso aziende agricole.

All’interno di queste strutture, dotate di tutto quanto necessario all’accoglienza dei piccoli ospiti, i bambini hanno non solo l’opportunità, negata loro dal fatto di vivere in un contesto urbano, di conoscere i ritmi della natura e stare a contatto con gli animali, ma anche di nutrirsi di cibi genuini prodotti direttamente nell’orto dove ogni giorno si svolgono le attività di gioco ed educative che li vedono protagonisti (per non parlare poi della qualità dell’aria che respirano!)

pianto

Il pianto del neonato, come interpretarlo

pianto-neonatoHai appena partorito e sei stata dimessa dall’ospedale, ora sei in casa con il tuo cucciolo e stai iniziando a conoscerlo meglio, impresa non facile, visto che non esiste un libretto delle istruzioni per capire come funziona! In ogni caso noi siamo qui per questo, per aiutarti nel difficile mestiere della mamma. Oggi voglio parlarti del pianto del neonato e di come riuscire ad interpretarlo. Il pianto è il suo unico modo per comunicare un disagio e dunque è importante riuscire a capire quale messagio il piccolo ti sta inviando. Dalla nascita fino al terzo mese di vita gli episodi di pianto sono molto frequenti e riuscire a soddisfare l’esigenza espressa con il pianto è un modo corretto per  conquistare la fiducia del piccolo e trasmettergli la sicurezza che siamo in grado a capirlo.

Anemia in gravidanza: fondamentale anche la vitamina B6

gravidanza e vitamina B6

Abbiamo già parlato dell’importanza di una corretta alimentazione nel periodo della gravidanza sia per la salute della futura mamma che di quella del neonato. A questo proposito vi parlo di una recente scoperta che ha messo in luce come dietro il pericolo dell’anemia in gravidanza possa esserci non solamente una carenza di ferro ma anche una mancanza/carenza di vitamina B6. A questo risultato sono giunti i ricercatori del Dipartimento di Perinatologia del National Center for Child Health and Development di Tokyo che hanno scoperto che

le donne incinte che non rispondevano adeguatamente alla cura dell’anemia con il ferro mostravano una carenza di vitamina B6

I bambini possono mangiare i dolci natalizi?

bambini e dolci natale

Mancano solo quattro giorni a Natale e ormai i preparativi per pranzi e cenoni imperversano, ma non bisogna dimenticare che i piatti elaborati che vengono portati in tavola in questi giorni sono molto pesanti per i bambini, e che per questo bisogna prestare molta attenzione a quello che gli verrà offerto, soprattutto per quanto riguarda i dolci natalizi.

Secondo i pediatri, prima dei 12 mesi è sconsigliato offrire cibi e bevande zuccherate ai bambini, quindi per festeggiare date loro, come dessert, frutta e yogurt al posto di torte e biscottini molto dolci; i genitori possono invogliare il piccolo a mangiare la frutta fresca portando in tavola un cestino colorato con mele, pere e altri prodotti.

Sempre secondo i medici, per proporre le uova, e gli alimenti che le contengono sarebbe opportuno aspettare i 12 mesi; se il bambino ha superato quest’età e vedete che ne è attratto, potrete offrirgli un pezzettino di panettone che è meno elaborato del pandoro, oppure un pasticcino alla frutta molto semplice. Evitate la frutta secca prima dei 18 mesi perché può scatenare allergie nei piccoli più predisposti.

La nascita di un figlio rende più simili ai propri genitori

relazione-genitori-figliNon sarò mai come i miei genitori. Molti giovani pronunciano questa frase almeno una volta nella vita, ma la verità affiora quando siamo noi stessi ad avere un figlio ed inevitabilmente cominciamo ad assomigliare a loro. Un ricercatore olandese ha analizzato i dati di circa mille giovani, dei loro partner e dei loro genitori. I figli rendono sicuramente più somiglianti ai genitori, ma il compagno che non va d’accordo con i suoceri può seriamente inacidire la relazione tra un figlio e la madre ed il padre.

Freek Bucx dell’univesità di Utrecht ha scandagliato il legame tra genitori e figli in una “fase di mezzo” della loro relazione, ciò quando i figli hanno tra i 18 e i 35 anni e i genitori hanno tra i 50 e i 75 anni. Il ricercatore ha scoperto che uno dei fattori che minaccia di più i legame genitori figli è la relazione tra il partner e i suoceri, se il compagno non va d’accordo con loro molto probabilmente il rapporto (con i genitori) è destinato ad indebolirsi. La soluzione a questo problema però c’è, ed è quella di fare subito un figlio.

Biscotti di Natale: gli omini di pan di zenzero

omini di pan di zenzero

Ormai le vacanze di Natale sono arrivate e con i bambini a casa dalla scuola o dall’asilo, potete pensare di coinvolgerli nella preparazione di piccoli dolcetti da regalate ai cuginetti o agli amichetti in occasione delle feste. Vi avevamo già presentato la ricetta dei biscotti per decorare l’albero, oggi è il turno degli omini di pan di zenzero.

Ingredienti
320 grammi di farina, un cucchiaino di lievito, 125 grammi di burro, 20 ml di latte, 100 grammi di zucchero, un cucchiaio di zenzero, un uovo, sale fino

Per la decorazione
Glasse colorate pronte, confettini argentati

Preparazione dei biscotti
Fate ammorbidire il burro, setacciate 300 grammi di farina con il lievito, lavorate il burro morbido con lo zucchero con l’aiuto di una frusta fino a renderlo liscio e gonfio. Aggiungete lo zucchero, il latte e l’uovo sbattuto continuando a gonfiare il composto con la frusta.

Il massaggio thailandese utile anche per i bambini autistici

autismoI massaggi spesso vengono consigliati nella crescita e nello sviluppo di un bambino ed a questo proposito voglio parlarvi dei risultati a cui sono arrivati i ricercatori del Rehabilitation Centre della Thai Red Cross Society in Thailandia. Secondo il loro studio il massaggio tradizionale tailandese (MTT) è utile anche nei bambini affetti da autismo (il massaggio thai così come riportato nel sito thaiacademy.it oltre appunto a favorire la crescita fisiologica e comportamentale, sviluppa anche l’interazione tra neonato e genitori); si tratta della prima ricerca che ha studiato gli effetti del MTT sui disturbi comportamentali ed emotivi dei bambini autistici.