metodi contraccettivi

Contraccezione durante l’allattamento, quale metodo concezionale scegliere?

Molte donne sono convinte di non essere fertili perché stanno allattando e soprattutto perché non hanno ancora avuto il ciclo. Attenzione, perché non è così. E il momento dell’allattamento è una fase delicatissima: molte gravidanze inaspettate si sono verificate a pochi mesi dal parto. È quindi importante, se non volete subito un secondo bambino, non fare passi falsi e munirsi di un anticoncezionale. Quali si possono utilizzare?

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gravidanze indesiderate

Gravidanze indesiderate in aumento tra le ragazze di 14 anni

gravidanze indesiderate

Non sempre diventare mamma è il sogno della vita. Ci sono donne che scelgono di non provare l’esperienza della maternità e donne che darebbero di tutto pur di essere genitore. Tra queste due fazioni, esiste però una terza realtà, quella composta da chi deve affrontare le gravidanze indesiderate. Nicola Surico, past president della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), ha realizzato un quadro della fotografia italiana in occasione della presentazione di ‘Love it! Sesso consapevole’.

Nuovi contraccettivi femminili arriva gel

Nuovi contraccettivi femminili, arriva quello in gel

Nuovi contraccettivi femminili arriva gel

E’ stato presentato recentemente, durante un forum tenutosi a Sidney, un nuovo originale contraccettivo capace di evitare indesiderate gravidanze e malattie sessualmente trasmissibili. Un vero e proprio anticoncezionale dunque, ma sottoforma di gel, che agirebbe diversamente rispetto quelli conosciuti fino ad oggi. Tale sostanza si attiverebbe solo al momento necessario, ovvero quello dell’inseminazione, rimanendo a riposo nel tempo restante.

Rischio gravidanza ogni rapporto sessuale

Rischio di gravidanza ad ogni rapporto sessuale

Rischio gravidanza ogni rapporto sessuale

Molti sono i modi per cercare di avere un bambino. Uno di quelli più elementari consiste nel calcolo dei giorni fertili, ovvero nell’individuazione (approssimativa) del giorno dell’ovulazione. Ma ciò non basta e soprattutto non vale lo stesso discorso nel caso in cui facciate affidamento al calcolo per il motivo opposto, ovvero per cercare di evitare una gravidanza indesiderata. Già perchè per ogni rapporto sessuale consumato, indipendentemente dal giorno in cui avvenga, c’è una possibilità di rimanere incinta in una percentuale che varia dal 3 al 5 %.

Contraccezione dopo il parto, quando è il momento giusto per cominciare?

Forse non tutte sanno che l’ovulazione post parto può avvenire già nelle quattro settimane successive alla nascita del bambino, soprattutto in caso di allattamento al seno. Tuttavia, durante questo periodo il rischio di tromboembolismo risulta aumentato, specialmente nelle donne che hanno partorito con il cesareo, fumano, sono affette da obesità o hanno più di 35 anni e il ricorso ai contraccettivi ormonali (pillola, cerotto e anello vaginale) può dunque risultare molto rischioso.

Pillola anticoncezionale alleata della bellezza?


Considerata uno dei metodi contraccettivi più sicuri, la pillola anticoncezionale è stata spesso al centro di studi e supposizioni riguardo gli effetti collaterali, non sempre positivi per alcuni e addirittura benefici secondo altri.

E’ ovvio che al centro delle discussioni pro e contro ci sia sempre la salute di mezzo, ma un’interessante indagine della Società Italiana della Contraccezione  -SIC, basato su un sondaggio di un campione di 600 donne under 30, rivela che 68%  si considera fisicamente più bella di prima, il 75% si sente più sicura di sé e 9 su 10 promuovono il proprio aspetto con una sufficienza piena. Il sondaggio è stato condotto a Milano, Roma e Firenze ed è stato presentato al Congresso Nazionale del SIC che si è tenuto a Siena il 6 maggio scorso.

Le perdite vaginali, quando non devono preoccuparci?

Cosa sono le perdite vaginali?

Le secrezioni vaginali che comunemente indichiamo con il nome di perdite non sono altro che le secrezioni mucose normalmente prodotte dalla cervice uterina; di per se stesse quindi le perdite vaginali rappresentano un fenomeno del tutto normale la cui presenza non deve affatto indurci a sospettare un disturbo, di qualunque natura. Lo stesso vale per alcune variazioni delle loro quantità e del loro aspetto che si verificano fisiologicamente durante il ciclo mestruale, in quanto la cervice uterina risponde alle variazioni ormonali modificando la consistenza del proprio secreto.

Perchè le perdite vaginali si modificano durante il ciclo?

In corrispondenza con l’ovulazione le perdite vaginali si fanno più abbondanti e acquose facilitando così il passaggio degli spermatozoi e quindi la fecondazione delle cellule uovo. Sempre allo stesso scopo, il muco cervicale durante la fase ovulatoria, perde parte delle proprie caratteristiche di acidità, diventa cioè alcalino, garantendo una maggiore sopravvivenza agli spermatozoi.

Metodi anticoncezionali, il diaframma vaginale

Il diaframma vaginale è un metodo contraccettivo detto di barriera per la sua capacità di impedire praticamente il contatto tra l’ovulo femminile e gli spermatozoi maschili. Negli ultimi venti anni il diaframma è stato abbandonato a vantaggio di altri metodi anticoncezionali più innovati e a causa di una polemica circa una sostanza, il nonoxinolo, contenuta nelle creme spermicide usate in associazione al diaframma. Attualmente, però, il diaframma sta tornando in voga grazie all’impiego di nuovi spermicidi che non utilizzano più il nonoxinolo ma l’acido lattico.

Che cos’è il diaframma vaginale?

Il diaframma vaginale è costituito da una cupola in lattice chirurgico molto morbido, dotata di un bordo più spesso in cui è montato un anello flessibile di metallo. Il diaframma deve essere inserito in vagina prima di ogni rapporto completo e non deve essere tolto prima che sia trascorse 6 ore dal rapporto. Il diaframma agisce andando a coprire il collo dell’utero in modo da impedire agli spermatozoi maschili di passare e di entrare in contatto con l’ovulo femminile. L’efficacia del diaframma è di circa l’80% ma può arrivare al 95% se si abbina una crema spermicida. Quest’ultima può essere spalmata sul bordo interno della coppa oppure introdotta in vagina prima dell’inserimento del diaframma.

Metodi anticoncezionali, la spirale

spirale anticoncezionaleLa spirale anticoncezionale o IUD (IntraUterine Device) è un dispositivo per la prevenzione delle gravidanze indesiderate che viene inserito dal ginecologo direttamente in vagina e mantiene la propria efficacia contraccettiva per un periodo di tempo piuttosto lungo (fino a cinque anni); sia l’inserimento che l’estrazione della spirale si svolgono in ambulatorio e non necessitano di anestesia.

Attualmente esistono due tipi di IUD: la spirale al rame e la spirale al levonogersterl; entrambe sono di piccole dimensioni (4 cm di lunghezza e pochi grammi di peso), ma mentre la prima esplica la propria attività anticoncezionale proprio grazie al rame, che è un potente spermicida, la seconda rilascia gradualmente l’ormone che agisce sull’endometrio, sulla motilità delle tube e sul muco cervicale rendendoli non idonei alla fecondazione.

La pillola anticoncezionale forse indebolisce le ossa

pillola anticoncezionale e ossa deboliE’allarme ossa deboli per chi assume la pillola e a dirlo sono i risultati di uno studio che ha coinvolto oltre 600 donne di età compresa tra i 14 e i 30 anni. La ricerca finanziata dai studio finanziato dai National Institutes of Health statunitensi ha cercato di capire quali fossero le abitudini delle giovani donne in tema di contraccezione chiedendo loro se prendevano o avevano preso in passato la pillola, per quanto tempo e in che tipo di formulazione.

L’esame è andato anche oltre e i ricercatori hanno misurato anche la densità delle loro ossa in generale, livello dell’anca e della colonna vertebrale. E i risultati sono tutto tranne che rassicuranti. Delia Scholes, una delle ricercatrici spiega

nelle adolescenti fino a diciotto anni non abbiamo notato nulla di particolare. Ma a partire dai 19 anni, le donne che riferiscono di aver fatto uso della pillola tendono ad avere una densità ossea a livello della colonna vertebrale tanto più bassa quanto più lungo è durato il trattamento contraccettivo: l’effetto maggiore si registra tra coloro che hanno utilizzato la pillola per più di 2 anni, le quali presentano una densità ossea inferiore quasi del 6 per cento rispetto a quelle che non l’hanno mai presa

Impianti anticoncezionali sottocutanei

impianti anticoncezionali sottocutanei

Accanto ai metodi anticoncezionali ormai classici, quali pillola e spirale, da qualche hanno a questa parte hanno fatto la propria comparsa diverse tipologie di contraccettivi ormonali: l’anello vaginale, il cerotto anticoncezionale e i meno diffusi impianti contraccettivi sottocutanei; dei primi due vi abbiamo già parlato, quindi oggi vi spiegheremo in cosa consistono gli impianti sottocutanei per la prevenzione delle gravidanze indesiderate.

I contraccettivi sottocutanei sono dispositivi, di solito bastoncini o capsule flessibili e di piccolissime dimensioni, che vengono inseriti sotto la cute del braccio dal medico mediante una piccola incisione che comunque non richiede punti di sutura; una volta inserito, l’impianto ormonale rilascia le giuste quantità di progestrinico e rimane efficace per svariati anni. Naturalmente l’impianto è permanente, non deve cioè essere tolto periodicamente per permettere la comparsa del flusso mestruale che in ogni caso si verifica in maniera regolare.

Il metodo Billings

metodo billings

Avete mai sentito parlare di metodo Billings? Se non lo conoscete, il metodo dell’ovulazione Billings è un sistema naturale di regolazione delle nascite, ovvero uno strumento cui si può ricorrere sia nel caso si cerchi una gravidanza, sia a scopi anticoncezionali; questo sempre attraverso l’osservazione del muco vaginale. Quest’ultimo infatti durante l’ovulazione si modifica diventando più denso e filante per facilitare l’ascesa degli spermatozoi verso l’ovulo della donna; ne consegue che attraverso la sua osservazione è possibile capire qual è il momento esatto in cui si sta ovulando.

Più precisamente, secondo gli esperti, il momento di massima fertilità è quello che si colloca tra il primo giorno della presenza di muco filante e i quattro giorni la sua scomparsa. Se una donna è abile nell’osservare i mutamenti del proprio corpo, dovrebbe essere quindi in grado di individuare tale momento e tenerne conto se vuole rimanere incinta, oppure evitare una gravidanza indesiderata.

Ma cosa si deve fare per mettere in pratica il metodo Billings?

Da un ormone un nuovo contraccettivo

pillola

Torniamo a parlare di metodi contraccettivi; dopo avervi illustrato le principali caratteristiche delle pillole anticoncezionali ed illustrato anche i difetti relative ad alcune delle ultime pillole anticoncezionali oggi voglio parlarvi di quello che forse diventerà “il contraccettivo del futuro”. Si tratta sì di una novità ma solamente in parte; infatti, la scoperta che riguarda l’ormone GnIH che è stato individuato 10 anni fa negli uccelli si è osservato essere presente anche nell’uomo.
Questo ormone si caratterizza per la capacità

di inibire l’ormone gonadotropina agendo come opposto. La gonadotropina, infatti, rilascia un ormone, il GnRH, importante per la riproduzione