Abbigliamento per neonati: la collezione Milk Collection di Prénatal

Milk Collection Prénatal

Dopo esserci occupati degli abiti ispirati al film Alice in Wonderland, eccoci di nuovo a presentarvi una collezione del brand Prénatal, questa volta dedicata ai neonati fino ai 12 mesi. La collezione si chiama Milk Collection perché è realizzata con la fibra del latte, un filato che rende i capi morbidi e leggeri, e quindi comodissimi per i vostri bambini.

La fibra del latte è il tessuto ideale per la pelle dei neonati perché è delicata, idratante, anallergica e antibatterica; inoltre è un filato completamente ecologico, in quanto derivante dalla caseina.

L’importanza della vitamina D per i bambini

vitamina D e bambini

La funzione principale della vitamina D è quella di favorire la mineralizzazione delle ossa e per questo la sua presenza è importante fin da quando il piccolo si trova nel pancione della mamma; è indispensabile nella fase della crescita, ovvero quando il bambino sviluppa la sua struttura ossea: infatti una carenza di vitamina D può portare al rachitismo, una malattia che comporta l’arresto della crescita e la deformazione delle ossa.

Molti pediatri consigliano un’integrazione di vitamina D in virtù del fatto che il latte materno ne sarebbe povero, mancanza che invece non c’è nel latte artificiale, già integrato di questo prezioso componente. È vero anche, però, che se la mamma che allatta segue un’adeguata dieta a base di latte, uova, formaggi, burro e pesci grassi, e uno stile di vita che comprende una normale esposizione al sole, non è necessario assumere integratori.

Parto dolce nelle case maternità

case maternità in Italia

Le Case Maternità sono nate negli Stati Uniti negli anni Settanta, ma sono ancora poco diffuse in Italia. Si tratta di vere e proprie abitazioni gestite da ostetriche e dotate di tutti i comfort per l’accoglienza delle future mamme che proprio in questo tipo di struttura, alternativa a clinica e ospedale, decidono di mettere al mondo il proprio cucciolo.

In altre parole, è come partorire in casa con l’aiuto di un’ostetrica, proprio come si faceva una volta, ma con una marcia in più: i tempi e gli spazi sono infatti organizzati non solo in funzione del fisiologico andamento del parto perchè questo momento fondamentale possa essere vissuto dalla donna, e dalla coppia, con serenità e consapevolezza e senza alcun tipo di stress ma anche con la certezza di essere seguite per tutto l’arco della gravidanza da personale specializzato.

Dopo il parto il sonno peggiora e può portare alla depressione

parto qualità del sonno peggiora e possibile depressioneE’abbastanza risaputo che dopo il parto riuscire a dormire tranquillamente sia un qualcosa di veramente difficile. Non è solo la quantità del sonno che si modifica ma anche la qualità e tutto questo può portare anche alla terribile depressione post parto.

La gravidanza è un momento unico, magnifico ma come sostiene uno studio dei ricercatori dell’Università di Melbourne a Victoria è anche molto stressante. I ricercatori che hanno esaminato alcune donne sono giunti alla conclusione che

dopo il parto il tempo soggettivo e oggettivo di sonno notturno è significativamente peggiorato, con una conseguente riduzione del tempo totale e della qualità del sonno stesso

quello che, secondo i ricercatori, era maggiormente predittivo di eventuali disturbi dell’umore è la percezione soggettiva durante la giornata dei problemi correlati ai disturbi del sonno

il tempo totale soggettivo di sonno notturno nelle donne esaminate era sceso da 437 minuti a 348 minuti e la qualità soggettiva del sonno è scesa dal 79% al 66%

Il cervello dei bimbi è unisex, siamo noi che lo coloriamo di rosa o celeste

maschio o femminaAbbiamo appena saputo di aspettare un bambino e già nella nostra mente ci chiediamo se sarà maschio oppure femmina, poi passano le settimane e ci finalmente ci rivelano il sesso e noi iniziamo a fantasticare, cosa farà da grande, che studi affronterà, sogniamo di segnarlo a calcio se è un maschio oppure a danza se è una bambina. Si avvicina il parto e già abbiamo comprato il corredino in tinta e decorato la cameretta a seconda del sesso, magari con Hello Kitty o Topolino. Noi tutti pensiamo che il cervello dei nostri bambini, sia già orientato verso certi comportamenti tipici dell’essere maschio o femmina ed invece da molte ricerche emerge che invece il cervello è inizialmente neutro e siamo noi genitori che lo coloriamo a seconda del sesso, cioè li stimoliamo ad assumere certi comportamenti stereotipati come ad esempio farli giocare o con le macchinette oppure con le bambole.

Travaglio e parto, raccomandazioni OMS

raccomandazioni oms parto

Nel 1985 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stilato un documento dal titolo Tecnologia appropriata per la nascita nel quale sono contenute una serie di fondamentali indicazioni cui dovrebbero fare riferimento tutti gli operatori sanitari che ogni giorno aiutano le mamme a mettere al mondo i propri piccoli.

Si tratta di un documento di fondamentale importanza del quale tutte le donne dovrebbero essere a conoscenza poichè  basato sul principio che ciascuna di noi ha diritto a un’adeguata assistenza prenatale e che di tale esperienza della nostra vita dobbiamo essere protagoniste attive e partecipi.

Vediamolo:

  • Per il benessere psicologico della donna deve essere assicurata la presenza di una persona, che può essere scelta da lei, e poter ricevere tutte le visite nel periodo post-natale;
  • Ad una donna che partorisce in una struttura deve essere garantito il rispetto dei suoi valori e della cultura;
  • Il travaglio può essere indotto solo in specifici casi, ossia riservati a determinate indicazioni mediche e non deve superare il tasso del 10% in nessuna regione geografica;
  • Non c’è nessuna prova che dopo un precedente cesareo sia richiesto un ulteriore cesareo per la gravidanza successiva. Parti vaginali, dopo cesareo, dovrebbero venire incoraggiati;
  • Non c’è nessuna indicazione per la rasatura del pube e per il clistere prima del parto;
  • La rottura artificiale delle membrane, fatta di routine, non ha nessuna giustificazione scientifica e, se richiesto, si raccomanda solo in uno stadio avanzato del travaglio;

La collezione Prénatal ispirata al film “Alice in Wonderland”

collezione prénatal Alice in Wonderland

Se a voi e alle vostre bambine è piaciuto il film Alice in Wonderland e volete rivivere le atmosfere della storia, non dovete far altro che andare dal 20 aprile in poi nei punti vendita Prénatal; a partire da questa data, infatti, sarà disponibile la collezione Alice in Wonderland by Disney, creata sull’onda del successo del film.

La collezione propone abitini e magliette pensate per le bambine ma anche per le mamme in modo da poter sfoggiare lo stesso look e per rivivere insieme le emozioni del mondo di Alice.

Genitori troppo protettivi e cervello dei figli meno sviluppato

Genitori troppo protettivi e cervello dei figli meno sviluppatoEssere genitori iperprotettivi potrebbe essere molto dannoso per la crescita del cervello dei figli; questo almeno è quanto ha stabilito una ricerca condotta da Kosuke Narita dell’università di Gunma in Giappone.

Gli esperti hanno visto che la corteccia prefrontale dorsolaterale ha meno materia grigia nei ragazzi che dichiarano di aver avuto genitori eccessivamente protettivi, che non volevano farli crescere e ne impedivano lo sviluppo di autonomia e indipendenza

“420 grammi” la storia del piccolo Federico e dei suoi genitori.

parto-pretermine-bambini-prematuriQuante volte abbiamo parlato di prematuri, di quanto ogni giorno guadagnato prima della nascita possa essere determinante per la loro sopravvivenza, di quanto le cure si stiano perfezionando e perciò stiano garantendo una migliore prospettiva di vita. Ma cosa significa essere genitori di un piccolo prematuro? Cosa comporta a livello psicologico per un genitore dover accudire a distanza un figlio che si trova intubato in una incubatrice e quante complicazioni possono avvenire a mettere in difficoltà una piccola vità già in pericolo?

Due genitori di Milano hanno raccontato la storia del loro piccolissimo Federico in un libro intitolato 420 grammi (Urra edizioni, 15 euro), proprio come il peso del neonato alla nascita, neppure mezzo chilo a 27 settimane di gestazione, una storia di vita che vede protagonista la voglia di vivere di un bimbetto che oggi ha quasi due anni e sembra un piccolo come tanti. Spesso quando si vivono certe esperienze si sente la necessità di raccontare e condividere con gli altri la propria storia, e così hanno fatto Peter Durante ed Elide Esposito.

Cola: forse fa diminuire gli spermatozoi

infertilità maschile e colaParliamo della cola una delle bevande più bevute al mondo e non solo dai ragazzi ma anche dagli adulti. A quanto pare secondo i risultati di uno studio danese gli uomini che fanno uso di questa bevanda dovrebbero cominciare a preoccuparsi: chi ne abusa potrebbe avere dei problemi a livello di fertilità.

Riportando qualche dato, questi ricercatori danesi coordinati dal dottor Kold Jensen al termine del loro studio sarebbero giunti alla conclusione che gli uomini che

bevevano circa 1 litro di cola al giorno presentavano circa il 30% in meno di spermatozoi rispetto a coloro che invece non bevono cola

A Roma il primo Centro italiano per i bambini autistici e le loro famiglie

autismoIeri 2 aprile 2010 si è svolta la Giornata Mondiale dell’Autismo, una malattia che insorge di solito verso i tre anni di età e che poi accompagna il bambino in tutta la sua vita, una malattia che non colpisce nel fisico ma nelle facoltà cognitive e nella capacità di interagire con gli altri, associata spesso a schemi comportamentali ripetitivi e a routine molto rigide. Chi soffre di autismo ha necessità di essere affiancato assieme alla famiglia in un percorso formativo del comportamento e di come esso va gestito. Per questo motivo  è stata accolta con piacere la notizia della nascita del Primo Centro italiano a favore dei bambini autistici e delle loro famiglie, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Handicap Dopo di Noi, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e Opera don Calabria di Roma.

Ma vediamo meglio di cosa si occupa il Centro dal comunicato stampo dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù:

Abbigliamento per i più piccoli: la collezione primavera/estate 2010 di Mayoral

vestiti bimbi primavera

Con l’arrivo della primavera e dei primi caldi bisogna pensare a cambiare anche il guardaroba dei bambini, scegliendo dei vestitini allegri e colorati in linea con la nuova stagione. Oggi vi presentiamo la collezione primavera/estate 2010 pensata per i più piccoli dell’azienda spagnola Mayoral.

Il brand Mayoral sta prendendo sempre più piede in Italia perché propone capi colorati e alla moda anche per i bambini piccolissimi; non a caso la collezione primavera/estate 2010 è stata sviluppata nei colori del rosso, del turchese, del bluette, del verde e dell’intramontabile rosa per le bimbe.

Amnioressi, ovvero la rottura manuale del sacco amniotico

amnioressi

Appena ieri vi abbiamo parlato di progressiva medicalizzazione dell’evento parto; sono molti infatti gli interventi medici eseguiti quasi di routine che non sempre invece si rendono necessari. Fra questi l’amnioressi, ovvero la rottura artificiale del sacco amniotico.

La rottura manuale del sacco amniotico (amnioressi o amniotomia) viene praticata dal ginecologo o dall’ostetrica non appena la partoriente ha raggiunto i 7/8 centimetri di dilatazione qualora la rottura delle membrane non sia già avvenuta spontaneamente; spessò però viene eseguita già a 4 cm di dilatazione per accelerare i tempi del travaglio (anche se non sempre questo accade) anche se in realtà vi si dovrebbe ricorrere solo per verificare il colore del liquido amniotico e valutare l’eventuale presenza di sofferenza fetale che richiede l’accelerazione dei tempi della nascita del piccolo.

L’amnioressi viene eseguita con un piccolo strumento simile ad un uncino chiamato amniotomo ed è del tutto indolore essendo la membrana totalmente priva di terminazioni nervose. Tuttavia, una volta che si sono rotte le acque le contrazioni diventano più dolorose; questo avviene perchè la testolina del piccolo, in assenza del cuscinetto d’acqua, preme direttamente sulle terminazioni nervose del collo dell’utero della mamma con il conseguente afflusso di ossitocina e l’intensificazione delle contrazioni stesse.

Pillola RU486: il “no” dei leghisti

pillola RU486 e polemiche

Abbiamo già avuto modo di affrontare il delicatissimo tema della pillola RU486 ed in questi ultimi giorni il dibattito, almeno in Italia è tornato più vivo che mai. Perchè?

Dal primo di aprile la pillola “della discordia” può essere venduta anche da noi richiesta dalle farmacie ospedaliere; pillola che ricordo essere in commercio già in 30 paesi e da più di 20 anni. Ed è stata autorizzata anche in Italia  ed  il Consiglio Superiore di Sanità qualche settimana fa ha ricordato che

come unica modalità di erogazione della pillola abortiva RU486 ci sia il ricovero ordinario fino alla verifica dell’espulsione completa» per garantire la tutela psicofisica della donna e il rispetto della legge 194