Con MammaFit le mamme ritornano in forma

MammaFitRiuscire a tornare in forma dopo una gravidanza non è sempre facile; quello che mi sento di dirvi è di evitare di seguire l’esempio di alcune mamme VIP che per perdere peso nel più breve tempo possibile si sottopongono ad assurde diete (e a volte anche a digiuni). Questa breve premessa per parlarvi di un sito internet che ho scoperto oggi pomeriggio; si chiama MammaFit ed è dedicato a tutte quelle mamme che hanno partorito da almeno sei settimane e che desiderano muoversi un po’ per tornare in forma.

Come si può leggere all’interno del sito si tratta di un’ Associazione Culturale Sportivo Dilettantistica nata dall’idea di due mamme amiche ed istruttrici di fitness.

Frutta nelle scuole per combattere l’obesità infantile

frutta nelle scuole

Si fa un gran parlare di obesità infantile in grande aumento anche tra i bambini italiani; tra le tante iniziative che sono state realizzate per sensibilizzare i piccoli e i loro genitori sull’importanza di seguire un’alimentazione corretta c’è il progetto “Frutta nelle scuole – Nutrirsi bene, un insegnamento di frutta”, promosso dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (MiPAF) e organizzato da Apofruit Italia che prevede la distribuzione gratuita di frutta fresca in 1.700 scuole elementari di 10 regioni italiane.

Il progetto è nato per promuovere la presenza della frutta nelle scuole al post di snack ipocalorici, coinvolge quasi tutti i paesi dell’Unione Europea, ed è rivolto ai bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, ovvero quelli più a attratti dalle merendine. Fino a maggio 2010, ad ogni alunno verranno forniti, per 20 giorni, 150 grammi di frutta sbucciata, tagliata e pronta al consumo in singole confezioni monodose.

La depilazione in gravidanza

depilazione in gravidanza

Mamme e future mamme mi spiegate un po’ meglio la questione “peli in gravidanza”? C’è chi dice che non crescono, chi afferma che la crescita sia più lenta (e questo per via dell’aumento degli estrogeni può essere vero) ma c’è anche chi dice che nei 9 mesi di gestazione i peli crescano esattamente come prima. Che sia un fattore soggettivo?

Può darsi ma visto che ci stiamo avvicinano al periodo estivo direi che anche se in dolce attesa è comunque sia il caso di dare un’occhiata al “fattore ricrescita”. Se la vostra domanda è “quale metodo usare?”, per quanto riguarda le ascelle potete tranquillamente proseguire come da vostra abitudine.

Il morso della cicogna

morso della cicogna

Avete mai sentito parlare del morso della cicogna? Se la risposta è no non temete, non si tratta di un comune morso di animale (una cicogna poi!) che potrebbe essere inflitto ai nostri piccoli; con il termine morso della cicogna si indica infatti una macchia di colore rosso vino presente già al momento della nascita sulla nuca di alcuni neonati. Com’è facile intuire essa deve il proprio nome popolare alla tradizione fiabesca secondo la quale la sua presenza era causata dal trasporto del neonato ad opera dell’atteso volatile e aiutava a distinguere i bambini portati dalla cicogna da quelli trovati sotto un cavolo.

Spesso viene scambiata dai neo-genitori per un’irritazione causata dal sudore ma in realtà si tratta di un angioma il cui nome scientifico è angioma piano mediano della nuca. Se avete notato la sua presenza sulla nuca del vostro bambino (se il piccolo ha molti capelli è più facile scorgerla al momento del bagnetto) non dovete preoccuparvi, si tratta infatti di un fenomeno molto comune di natura del tutto benigna dovuto alla maggiore concentrazione di capillari in quel punto del derma che per di più sparisce completamente entro il primo anno di vita.

Inaugurato il primo Clinical Trial Center all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma

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È stato inaugurato ieri presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, il primo Clinical Trial Center in una struttura sanitaria italiana. Il centro nasce per la sperimentazione delle terapie farmacologiche in età pediatrica e, quindi, per osservare gli effetti delle nuove cure sui bambini.

Nel Clinical Trial Center c’è già la possibilità di usufruire dell’attività ambulatoriale, del servizio di day hospital e di ricovero ordinario, grazie al team medico ed infermieristico ad alta specializzazione.

Endometriosi, aiutiamo la ricerca su questa malattia subdola

200214484-001In questi giorni, precisamente da lunedi’ 5 a domenica 11 aprile 2010 sara’ promossa, attraverso le principali trasmissioni Rai, la Campagna Nazionale della Fondazione Italiana Endometriosi Onlus realizzata con il sostegno del Segretariato Sociale Rai. Questa iniziativa è stata creata per sensibilizzare e dare maggiori informazioni rispetto questa malattia che spesso non viene diagnosticata e che colpisce le donne sin dal loro primo ciclo mestruale, si calcola che in Italia ci siano 3 milioni di casi, 14 milioni in Europa e 150 nel mondo.

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L’igiene intima in gravidanza e dopo il parto

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Per una donna l’igiene intima è sempre molto importante e deve essere curata attentamente, a maggior ragione durante la gravidanza e nel periodo successivo al parto. Gli sbalzi ormonali che si hanno durante la gravidanza possono comportare uno squilibrio della flora batterica; in gravidanza, infatti, il livello di estrogeni che regolano la presenza dei batteri aumenta, e ciò comporta una diminuzione del grado di acidità vaginale.

Inoltre, lo stress dovuto ai cambiamenti in atto può esporre la donna ad una maggiore possibilità di contrarre infezioni vaginali, in virtù del fatto che la flora batterica è alterata e i microrganismi non riescono più a difendere dalle infezioni; proprio per questo, ad esempio, il virus della candida attacca maggiormente le donne in gravidanza, come del resto le vaginosi batteriche.

Le vaginosi sono più difficili da riconoscere rispetto alle vaginiti, perché non sono accompagnate dai sintomi tipici dell’infiammazione, come prurito o bruciore; in tutti e due i casi, però, si manifestano delle perdite che costituiscono un segnale chiaro da non sottovalutare.

Aiutiamo Mohamed, serve un donatore (preferibilmente) tunisino di midollo osseo

mohamedOggi mamme ho bisogno della vostra attenzione, ho bisogno che diffondiate questa notizia perché è davvero importante trovare qualcuno che possa aiutare il piccolo Mohamed. Mohamed è un bimbo di 5 anni che da tre anni è in cura al policlinico San Matteo di Pavia per una malattia rara e mortale, il piccolo infatti soffre di una malattia genetica nota come porpora amegacariocitica congenita, che impedisce al suo midollo osseo di produrre le cellule del sistema immunitario. L’unica cura possibile è sottopore Mohamed ad un trapianto di midollo osseo ma in tre anni non è ancora stato trovato un donatore compatibile, neppure i genitori sono compatibili al 100%. Purtroppo la sofferenza in questa famiglia è di casa visto che poco tempo fa la stessa malattia ha portato via la sorellina del piccolo.

Puerperio, viviamolo al meglio

puerperio cosa fare

Con il termine puerperio si indica il periodo che segue il parto. In questo periodo, di circa quaranta giorni, il corpo della donna subisce alcuni cambiamenti che lo riconducono all’assetto precedente alla gravidanza e riguardano dimensioni dell’utero, metabolismo e ormoni. E’ un periodo molto particolare sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista psichico perchè la neo-mamma deve anche confrontarsi con il suo nuovo ruolo e con i nuovi impegni e responsabilità che questo comporta.

Esattamente come accade per l’allattamento, anche sul puerperio si sente dire un po’ di tutto e molte mamme già “navigate” si dilettano a dispensare consigli su cosa e meglio fare o no per tornare in forma piuttosto su quali attività siano vietate o consentite alla mamma. Per esempio, vi potrebbe capitare di sentirvi dire che è meglio non fare il bagno o non avere rapporti sessuali per almeno un mese dopo la nascita del piccolo. Sarà vero? Per rispondere a queste e ad altre domande vediamo di conoscere meglio il puerperio e capire come comportarci per viverlo e superarlo al meglio.

Prematuri, a Milano la pioniera della neonatologia italiana

prematuri-macedonio-melloniEccoci di nuovo a parlare di prematuri, leggendo questa notizia sul Corriere.it devo confessare di essermi commossa, perché questa notizia parla di amore per la medicina, di dedizione per il lavoro ma soprattutto amore per i neonati e per i loro genitori. Ho potuto conoscere tramite questo articolo una donna che è stata la pioniera della cura dei neonati prematuri in Italia e che è diventata una scienziata di fama mondiale, si chiama Iolanda Minoli ed ha creato e diretto dal 1960 l’Unità di terapia intensiva per nati prematuri della Macedonio Melloni, centro di riferimento internazionale della neonatologia perinatale di Milano, una donna che pur non avendo avuto figli suoi ha visto nascere circa 30 mila piccoli che ha accudito amorevolmente assieme alla sua equipe.

Kiwi omnicup, la ventosa soft

nuova ventosa ostetrica

In Italia si fa uso della ventosa ostetrica solo in una percentuale piuttosto irrisoria di casi (il 5-10%) quando cioè il parto naturale non potrebbe concludersi felicemente senza l’intervento del medico; tuttavia, è possibile farvi ricorso solo quando sono presenti le seguenti condizioni: la testa del bambino abbia già attraversato la gran parte del canale del parto, la grandezza della testa del piccolo gli permette di passare attraverso il bacino materno, la dilatazione è completa e le membrane sono rotte.

Mentre fino a una decina di anni fa però veniva utilizzata una ventosa metallica del diametro di circa 5-7 centimetri che richiedeva un tempo variabile da 10 a 20 minuti per adattarsi alla testa del bambino (tardando ulteriormente il momento del parto), oggi questo modello è stato progressivamente sostituito con una ventosa più moderna, la kiwiomnicup appunto, che essendo realizzata in plastica aderisce immediatamente al cuoio capelluto del bambino abbreviando sensibilmente i tempi.

Un test per scoprire la melamina nel latte

test scopre melaminaSicuramente ricorderete lo scandalo del latte alla melamina che nel 2008 ha portato anche alla morte di alcuni bambini, soprattutto in Cina. Ora fortunatamente l’ingegnere Na Li e colleghi dell’Università di Miami (Usa) hanno creato un test efficace, economico e veloce proprio per rilevare l’eventuale presenza di questa sostanza nel latte.

In pratica vengono usate alcune nanoparticelle d’oro e un test a precipitazioni e due colori; la rilevazione della presenza o meno di melamina avviene in meno di 15 minuti.

Il dottor Li ha spiegato che

Gli attuali metodi di rilevazione della melamina nel latte sono costosi e richiedono tempo. Il nostro lavoro rappresenta un passo significativo verso la rapida individuazione della melamina, e risolve un problema globale importante

Abbigliamento per neonati: la collezione Milk Collection di Prénatal

Milk Collection Prénatal

Dopo esserci occupati degli abiti ispirati al film Alice in Wonderland, eccoci di nuovo a presentarvi una collezione del brand Prénatal, questa volta dedicata ai neonati fino ai 12 mesi. La collezione si chiama Milk Collection perché è realizzata con la fibra del latte, un filato che rende i capi morbidi e leggeri, e quindi comodissimi per i vostri bambini.

La fibra del latte è il tessuto ideale per la pelle dei neonati perché è delicata, idratante, anallergica e antibatterica; inoltre è un filato completamente ecologico, in quanto derivante dalla caseina.

L’importanza della vitamina D per i bambini

vitamina D e bambini

La funzione principale della vitamina D è quella di favorire la mineralizzazione delle ossa e per questo la sua presenza è importante fin da quando il piccolo si trova nel pancione della mamma; è indispensabile nella fase della crescita, ovvero quando il bambino sviluppa la sua struttura ossea: infatti una carenza di vitamina D può portare al rachitismo, una malattia che comporta l’arresto della crescita e la deformazione delle ossa.

Molti pediatri consigliano un’integrazione di vitamina D in virtù del fatto che il latte materno ne sarebbe povero, mancanza che invece non c’è nel latte artificiale, già integrato di questo prezioso componente. È vero anche, però, che se la mamma che allatta segue un’adeguata dieta a base di latte, uova, formaggi, burro e pesci grassi, e uno stile di vita che comprende una normale esposizione al sole, non è necessario assumere integratori.