In Lombardia ostetriche a domicilio e pediatri di turno fino a mezzanotte

partoapgarA quante di voi è capitato che andando a partorire il secondo figlio abbiate avuto il timore di lasciare solo il primogenito? Quanto avreste desiderato uscire subito dall’ospedale per correre a casa a coccolare il neo fratello maggiore? Certo si può fare ma è a rischio e pericolo della mamma e del bimbo che si ritrovano privi di assistenza medica nei primi giorni successivi al parto. Nella Regione Lombardia una interessante iniziativa sta per essere inaugurata, cioè si avrà la possibilità di ricevere delle viste a domicilio da parte delle ostetriche per le mamme che decidono per la dimissione veloce a 48 ore dalla nascita.

“Sono iniziative che prestano grande attenzione ai più piccoli, anche sulla scorta dei suggerimenti raccolti dalle mamme e dai papà di Milano”.

ha detto Formigoni il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, nel suo progetto sanitario per Milano

Parto, è sempre più medicalizzato

parto naturale

Forse non ce ne siamo neppure accorte, ma il parto è diventato via via sempre più medicalizzato e questo non solo perchè la maggior parte delle donne sceglie di partorire in clinica o in ospedale piuttosto che a casa come avveniva un tempo. Oggi infatti la routine del parto presso qualunque struttura sanitaria prevede interventi che non sempre sono assolutamente indispensabili ai quali, come una sorta di reazione a catena, ne seguono altri altrettanto superflui.

Sono infatti davvero poche le mamme che “vantano” di aver fatto nascere il proprio bambino con un parto naturale nel vero senso del termine. Chi di noi non conosce l’induzione al parto, la rottura manuale delle acque (amnioressi), l’episiotomia, la manovra di Kristeller? A uno di questi interventi, o addirittura a tutti, si ricorre con certezza matematica praticamente ad ogni parto; personalmente ad esempio, in occasione della nascita di mio figlio, io sono stata sottoposta nell’ordine a rottura manuale del sacco amniotico, manovra di Kristeller ed episiotomia.

I bambini preferiscono le verdure croccanti

come far mangiare le verdure ai bambini

Non amo le verdure e anche da piccola credo di averle mangiate veramente pochissimo nonostante i tentativi più disparati dei miei genitori e dei miei nonni; l’odore, il colore .. non saprei . Ancora oggi sono molti i bambini che alla vista di un piatto verde cominciano a fare i capricci ma rispetto a qualche anno fa devo dire che ci sono stati molti progressi sia da un punto di vista meramente estetico che di ricerca.

Estetico perché in giro ho visto dei piatti coloratissimi creati ad hoc per far sì che i piccoli comincino ad apprezzare anche le verdure, che ricordo essere un alimento fondamentale per la crescita (ce ne sono alcuni di cui ahimè non ricordo la marca con stampata la faccia di un signore che deve essere completata dai bambini usando appunto le verdure!) e scientifico perché ad esempio secondo i risultati di uno studio compiuto da Gertrude Zeinstraa della Division of Human Nutrition presso l’università di Wageningen per far amare ed apprezzare le verdure ai piccoli occorre che siano croccanti e che siano di colore non brunato. Occorre inoltre che abbiano una consistenza facile da mangiare.

L’alitosi nel bambino

alitosi-bambiniNon so voi, ma spesso i miei bambini specialmente al mattino hanno l’alito particolarmente “cattivo” e mi sono chiesta da cosa possa dipendere. Dopo essermi documentata ho scoperto che l’alitosi nei bambini è molto fequente e non è necessariamente collegata a qualche stato patologico, infatti quando la flora batterica della bocca metabolizza alcuni cibi come la carne, il latte e i suoi derivati e le uova, alimenti che contengono aminoacidi vengono prodotti dei composti solforici che sono la causa dell’alito pesante. In questo caso è bene dare molto da bere al piccolo, l’acqua ha una azione di lavaggio e attenua questo fastidioso inconveniente.

Al mattino l’alitosi è più caratteristica poiché durante il sonno viene prodotta meno saliva e ciò aumenta il problema. In ogni caso la causa principale dell’alitosi è una cattiva igiene dentale, basta anche un piccolo residuo di cibo per far si che questo fermenti alterando poi l’alito e rendedolo sgradevole. Stesso discorso per le carie che provocano in egual misura l’alitosi.

Antibiotici ai bambini? Si, ma con cautela

antibiotici ai bambini

Grazie alla scoperta degli antibiotici un gran numero di malattie prima mortali possono oggi essere sconfitte con grande facilità. Tuttavia, già da diversi anni gli esperti hanno lanciato l’allarme circa la crescente diffusione di ceppi batterici resistenti agli antibiotici più comuni attribuendo la colpa del loro numero sempre crescente all’uso scorretto di questi importantissimi farmaci; per questo motivo quache anno fa un gruppo internazionale di infettivologi ed epidemiologi ha invitato, dalle pagine del British Medical Journal, le autorità sanitarie e i medici sul territorio ad impegnarsi a promuovere un uso corretto degli antibiotici presso la popolazione. Questo è tanto più importante quando a dover assumere gli antibiotici sono i nostri figli ancora bambini.

Ma quali sono gli errori che commettiamo più comunemente quando somministriamo gli antibiotici ai bambini? Vediamoli:

Per prima cosa gli antibiotici non vanno presi, nè dati al piccolo, senza prescizione del medico; spesso diamo antibiotici ai bambini in situazioni nelle quali questi sono completamente inutili ad esempio in caso di influenza o di infezione virale.

Matrimonio con il pancione: gli abiti da sposa per chi è in gravidanza

abito sposa premaman

Arrivare all’altare con il pancione sta diventando sempre più comune e, quindi, anche le case di moda che realizzano abiti da sposa si stanno adattando a questa nuova tendenza e creano sempre più modelli di abiti premaman. Qualche tempo fa, sposarsi durante la gravidanza era considerato disdicevole, ma oggi i tempi sono cambiati e ogni donna può scegliere tranquillamente con il proprio compagno se celebrare le cerimonia con il pancione o rinviare a dopo la nascita.

Certo è che, anche se con la pancia, il giorno del matrimonio deve essere perfetto, esattamente come lo si è sempre sognato, e si sa, per le donne l’abito è l’elemento più importante; proprio per questo vengono creati dei bellissimi modelli che sottolineano con grazia le forme arrotondate e che permettono di sentirsi come delle principesse, anzi: i drappi e i veli consentono un gioco di stoffe e di tagli che rendono l’abito ancora più prezioso.

L’importanza della musica per la gravidanza

musica in gravidanza

Purtroppo la nostra società caratterizzata da ritmi sempre più caotici e frenetici ha fatto nascere una serie di patologie e malesseri diffusi come ansia, attacchi di panico e depressione. Molto spesso inoltre queste sensazione vengono trasferite anche nel rapporto di coppia e nel caso in cui dovesse arrivare una gravidanza la futura mamma potrebbe entrare in crisi. Come e cosa fare?

Partiamo dal presupposto che soprattutto nei primi mesi di gravidanza il ricorso a sedativi per la cura delle patologie che vi ho appena descritto viene sconsigliato perché potrebbero danneggiare il feto; ecco perché un metodo alternativo per far sì che la futura mamma possa rilassarsi tranquillamente può essere rappresentato dalla musica. Musica di cui abbiamo già parlato all’interno del blog e che ha un duplice effetto benefico: sia sulla mamma che sul feto.

Qui voglio parlarvi dei suggerimenti forniti dal dott. Francesco Gambino e il prof. Leonardo Trevisan che dopo contatti diretti con le gestanti consigliano alla futura mamma (in modo particolare se si tratta di una mamma lavoratrice) di praticare nel tardo pomeriggio una seduta di rilassamento di circa 20-30 minuti.

stipsi

Se il bambino diventa stitico con lo svezzamento

stipsi e svezzamento

Una volta iniziato lo svezzamento è piuttosto comune che i bambini comincino a soffrire di stitichezza; questo avviene perchè con l’introduzione di alimenti di consistenza semiliquida e/o solida corrisponde necessariamente una variazione delle funzionalità intestinali che devono adeguarsi anch’esse alla nuova dieta del piccolo. Le feci potrebbero indurirsi ad avere difficoltà a defluire o il piccolo potrebbe trattenerle poichè avverte dolore nella defecazione.

Premesso che non necessariamente un bambino deve fare la popò tutti i giorni (anche ogni due giorni è nella norma) cosa possiamo fare noi mamme per dargli una mano a superare questo problema e ritrovare benessere e serenità? Anzitutto per combattere la stitichezza nel bambino è opportuno assicurarsi che assuma abbastanza liquidi oltre al latte; offritegli quindi la necessaria quantità di acqua durante il giorno e di tanto in tanto del succo di frutta (se il bambino è molto piccolo diluitelo). Cercate inoltre di fargli consumare i pasti sempre allo stesso orario e non fategli mai mancare alimenti ricchi di fibra quali cereali, frutta e verdura.

Con un pò di magia la riabilitazione diventa un gioco da ragazzi

riabilitazione-motoriaA volte per far felici i bambini basta un pò di magia, se poi questa magia li aiuta a vivere meglio è ancora più bello. E’ proprio la magia la protagonista di questa notizia, sembra infatti che i giochi di prestigio se utilizzati a scopo terapeutico aiutino i bambini che devono seguire dei percorsi di riabilitazione ad esercitarsi e a raggiungere prima gli obiettivi indicati dalla terapia. Questo è il risultato di una ricerca israeliana condotta dell’Università di Tel Aviv. La possibilità di usare i giochi di prestigio per la riabilitazione è talmente concreta che all’ospedale pediatrico Evelina di Londra già è iniziata la sperimentazione.

Gravidanza possibile per donne con diagnosi di cancro al seno

gravidanza possibile per donne con diagnosi di cancro al seno

Parlare di cancro al seno fa sempre molta paura; sono stati compiuti dei passi da giganti anche in tema di prevenzione. Prevenzione che come si sa in questi casi riveste un ruolo fondamentale ed importantissimo.

Saranno sicuramente molte le donne operate al seno che temono una gravidanza; tuttavia i risultati di uno studio compiuto da alcuni ricercatori belgi ed italiani sembrano rassicurare queste donne. Sembrerebbe inoltre che una gravidanza dopo un’operazione riduca il rischio di morte prematura.

Lo studio ha coinvolto 1.417 donne in gravidanza con una storia di cancro al seno e 18.059 donne con una storia di cancro al seno che non erano in stato di gravidanza.

L’uso della propoli in gravidanza

propoli in gravidanza

La propoli è una sostanza resinosa che le api raccolgono dalla corteccia delle piante, molto usata sia dalla fitoterapia che dalla medicina “ufficiale” come antibiotico naturale, soprattutto per la cura della tosse e dell’influenza.

Attenzione, però: pur essendo una sostanza di derivazione naturale non è priva di controindicazioni, soprattutto per le donne in gestazione; secondo alcuni studi, infatti, la propoli sarebbe incompatibile con lo stato di gravidanza, anche se l’argomento deve essere ancora approfondito.

Come fare lo shampoo al bambino

come fare shampoo neonato

Di solito, durante i primi mesi di vita, i capelli del bambino si lavano solo durante il bagnetto. Tuttavia, può capitare che si renda necessario fare lo shampoo in momenti diversi perchè il piccolo, ad esempio, ci ha stropicciato sopra la pappa e magari non è proprio il caso di fargli un nuovo bagno. Come procedere allora in questo caso?

Vediamolo insieme passo dopo passo:

  • Per prima cosa preparate l’acqua (assicuratevi che la temperatura sia quella giusta) e scaldate l’ambiente, esattamente come se doveste fare il bagnetto;
  • Quindi appoggiate le gambe del piccolo sul bordo del lavandino e sostenetegli la schiena e la testa con la mano sinistra;
  • Con la mano destra bagnate leggermente la testolina del bambino e applicate lo shampoo avendo cura di non bagnare viso e occhi;
  • Dopo un bel massaggio delicato risciacquate e asciugate con un asciugamani morbido o con il phon a temperatura media tenuto a debita distanza.

Gli spasmi affettivi, quando il bambino va in apnea

spasmi-affettiviCara mamma, ti è mai capitato di rimproverare il tuo bambino e di vedere che lui piange e si dispera a tal punto che alla fine gli manca totalmente il respiro e sembra stia per svenire? Questo tipo di manifestazione si chiama spasmo affettivo ed è un episodio di apnea che può capitare nel bambino dai 6 mesi fino ai 4 anni, anche se l’età in cui avviene più frequentemente è quando il piccolo ne ha due.

Questo tipo di crisi può avvenire secondo due modalità, la cianotica, causata spesso da rimproveri dei genitori, in cui durante l’episodio il bambino assume in volto una colorazione bluastra e la pallida, dovuta ad una paura (caduta etc), in cui il volto del bambino impallidisce. La crisi di solito avviene appunto con uno stimolo che provoca il pianto e successivamente l’arresto del respiro e visto che la respirazione è collegata alla funzione cardiaca, può anche avvenire che il battito rallenti fino quasi a scomparire per una manciata di secondi.

Kit multimediale nelle scuole per combattere l’obesità infantile

obesità infantile

Il problema dell’obesità infantile è in aumento, basti pensare che un bambino su tre, di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, è in sovrappeso; per cercare di arginare questo fenomeno, che sta diventando sempre più un’emergenza sociale, il Ministero della Salute ha istituito un programma dal titolo “Forchetta e scarpetta” che prevede la distribuzione nelle scuole entro fine mese, di un kit multimediale che aiuterà i bambini a capire come mangiare in modo più sano e ad apprezzare i vantaggi di praticare attività fisica.

Il kit verrà distribuito in 2.600 scuole elementari italiane per un totale di circa 50.000 bambini; il titolo dell’iniziativa “Forchetta e scarpetta” è fortemente evocativo: forchetta sta per mangiare bene, e scarpetta per camminare e fare attività fisica.