
Il nuoto non espone i bambini al rischio di asma e allergie, almeno non se praticato a livello amatoriale, una o due volte a settimana. Questo è quanto emerso da uno studio pubblicato su American Journal of Respiratory and Critical Care Medecine basato su un campione di 6000 bambini seguiti dalla nascita fino ai dieci anni di età.
Gli studiosi sono giunti alla conclusione che i bambini che frequentano la piscina non corrono maggiori rischi degli altri di sviluppare asma e allergie a causa del cloro presente nell’acqua, anzi il nuoto è associato a una migliore funzionalità polmonare e a minori sintomi respiratori in bambini asmatici. Viene così smentito il risultato di studi precedenti che avevano creato qualche allarmismo di troppo tra le mamme dei giovani nuotatori.
I nutrizionisti americani credono che l’accesso degli scolari all’acqua sia un problema da affrontare: solo il quindici per cento di bambini in fascia d’età intorno ai 10 anni consumano quantità adeguate di acqua (dati del National CDC Salute e Nutrizione Examination Survey) e dal momento che essi trascorrono una larga percentuale delle loro ore di veglia a